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domenica 29 aprile 2012

ZANNA BIANCA - analisi


L’AMBIENTE ED IL TEMPO:

Descrizione della foresta
La cupa foresta di alberi si stendeva su entrambe le rive del corso d’acqua gelato. Gli alberi, squassati da un improvviso vento si erano liberati dal loro manto di brina e sembravano appoggiati l’uno contro l’altro, scuri e sinistri contro la luce del crepuscolo. Un silenzio profondo incombeva sulla zona, una zona desolata, priva di qualsiasi segno di vita, immobile, la tristezza. Vi si avvertiva quasi un accenno al riso più terribile della tristezza, una riso senza allegria, come quello della Sfinge, un riso freddo come il gelo e che ricorda lo spaventevole aspetto dell’ineluttabile.
Era la sovrana e incomunicabile saggezza dell’eternità che scherniva la vanità della vita e i suoi sfarzi. Era la foresta desolata e selvaggia.
Considerazioni dell’autore
- Questi erano atti consapevoli ed erano il risultato delle sue prime esperienze nel mondo.
- La logica e la fisica non facevano parte della sua formazione mentale.
- Aveva un proprio metodo di accettare le cose senza domandarsene il perché e questo era il suo modo di classificare le sue impressioni.
- La paura! Questo retaggio della foresta a cui nessun essere può sottrarsi in cambio di nulla al mondo.
Descrizione della durezza
Zanna Bianca conosceva bene la legge: opprimere il più debole e obbedire al più forte.


PERSONAGGI:
-Weedom Scott è un personaggio positivo molto affezionato a Zanna Bianca, mentre un esempio di personaggio negativo è Smith Bellezza perché il suo unico scopo è quello di fruttare Zanna Bianca per ricavarne dei soldi, non gli interessa niente di Zanna Bianca e lo maltratta molto.
-Smith Bellezza è un ragazzo bruttissimo: è basso, magro, ha la testa piccola e a punta, ha una fronte bassa e larga, ha occhi distanti e un viso sproporzionato rispetto alla mascella prolungata, larga e pesante. Ha un collo troppo sottile, denti di colore giallo-fangoso come il colore dei suoi occhi e dei suoi capelli sparsi e irregolari.
Era considerato da tutti un piccolo mostro sia d’aspetto e sia per il suo carattere: era piagnucolone, debole, crudele, vigliacco e un sfruttatore che non vuole bene a nessuno.
Weedom Scott, invece, aveva un bel paio di baffi marroni ed è un adulto.
Lui è il perfetto padrone, o come lo chiama il libro : “padrone d’amore”, cioè è stato l’unico a cui interessasse veramente di Zanna Bianca e che lo amasse.
-Ne Weedom Scott che Smith Bellezza subiscono cambiamenti morali


I TEMI DEL ROMANZO:

-lotta per la sopravvivenza:
Fu dominato prepotentemente dall’amore della vita che si sprigiona nella carne. Tutta la sua intelligenza si era dileguata e sembrava che non avesse più il cervello.
La sua ragione era spazzata via dalla cieca brama della carne, di voler continuare a esistere ed a muoversi, di muoversi a tutti i costi, di continuare ancora a muoversi, perché il movimento è l’espressione della vita.

- la sfida alla natura:
“Era la foresta desolata e selvaggia del Settentrione, foresta dal cuore gelato, eppure vi era la vita, da quella vita che sfidava una muta di cani lupo con l’ispida pelliccia incrostata di ghiaccio”.

- l’amore tra uomo e donna:

- l’adattamento all’ambiente:
“Mentre correva dietro la carrozza, a volte incontrava dei monelli che avevano preso la cattiva abitudine di lanciargli i sassi. Sapeva che non era permesso di reagire e di assalirli e così violentava il suo istinto di conservazione e lo violentava appunto perché stava addomesticandosi e divenendo degno della civiltà.”
“Ignorò del tutto i polli, come se per lui non esistessero affatto”.

- la violenza:
“Mentre con una mano continuava a tenerlo sospeso, con l’altra cominciò a picchiarlo e che colpi! Aveva veramente la mano pesante, Castoro Grigio. Ogni colpo era Infierito proprio per far male, ed i colpi furono tanti, e poi tanti.
Spinto dagli scapaccioni che gli piombavano addosso, ora da una parte ora dall’altra Zanna Bianca dondolava come un pendolo appassito e traballante.”
“Questa volta la punizione fu ancora più esemplare della volta precedente.
Castoro Grigio ne stette a guardare con aria da stupido l’uomo pallido che lavorava di frusta. Non fece neanche la mossa di proteggere quel cane, che ormai non era più suo. Dopo quell’ulteriore bastonatura Zanna Bianca si sentiva veramente male.

- la gelosia:
“ I cani, eccitati dal continuo inseguimento e dalla visione, impressa nel cervello, di lui che fuggiva davanti a loro, ancora insuperbiti dal senso di superiorità di cui si erano nutriti per tutto il giorno.”




- la rivalità:
“Lip-Lip continuò ad amareggiare totalmente i giorni di Zanna Bianca che il lupetto si inasprì e si inferocì più di quanto richiedesse la natura. Questa era selvaggia.”

- la crescita:
“Così imparò che quelli erano colpi e imparò anche a evitarli, anzi, soprattutto a prevenirli.”

- la scoperta del mondo:
“ Esplorò l’erba su cui si trovava, il cespuglio di mirtilli che cresceva poco distante, il tronco ormai morto del pino secco che si trovava ai margini della radura che si apriva tra gli alberi.”
- l’amicizia tra gli uomini:

-La durezza della foresta nella vita di Zanna Bianca.
Quando Zanna bianca viveva nel villaggio degli Eschimesi durante la carestia e quando era lo schiavo di Smith Bellezza.

-La fedeltà del padrone.
Quando Zanna Bianca obbedisce a Weedom Scott pur andando contro la sua natura selvaggia.


I MODI DEL NARRARE:
- “La terra gli andò contro il naso e il forte urto lo fece guaire poi iniziò a rotolare un infinità di volte contro il pendio  mentre un irresistibile terrore si impossessò di lui”.
-“Era un cucciolo diverso dai suoi fratelli e dalle sue sorelle, il loro pelo riveleva la sfumatura rossastra ereditata dalla madre mentre lui solo almeno per quanto rivelava il colore del pelame, aveva ereditato dal padre. Era l’unico cucciolo grigio di tutta la nidiata. Le sue caratteristiche fisiche rivelavano la discendenza diretta razza dei lupi; anzi si vedeva che discendeva direttamente dal vecchio Guercio, con la differenza che lui aveva un occhio solo mentre il cucciolo ne aveva due”.
- “<I cani ci sono addosso> disse quello che precedeva. La sua voce risuonò rauca e irreale, come se avesse parlato con evidente sforzo.
<La carne è scarsa>, rispose il compagno.
<Sono giorni che non si vedono tracce di conigli>.”

IL RUOLO DEL NARRATORE:
Il ruolo del narratore in questo libro è quello di intervenire direttamente con commenti.
Come quelli riportati prima.

IL TUO GIUDIZIO PERSONALE:
In questo libro mi è piaciuta particolarmente una cosa: il modo di imparare di Zanna Bianca.
Grazie a Jack London e attraverso questo libro ho cambiato il modo di vedere la scuola e lo studio: non ho più pensato che fosse qualcosa di estremamente pesante, ma un modo di vivere.
Mi ha colpito anche quando Zanna Bianca, all’inizio del romanzo, scopriva e si stupiva davanti al mondo e ragionava per trovare tutti i nessi e le soluzioni ai problemi, perché dopo di lui ho iniziato anche io a vedere il mondo come lui.

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