domenica 25 marzo 2012
lunedì 19 marzo 2012
RIASSUNTO CAPITOLO 9 - promessi sposi
ATTENDI UN SECONDO E SARAI REINDIRIZZATO ALLA PAGINA DELL'APPUNTO SCOLASTICO
VILLA ARMERINA
VILLA ARMERINA
- Costruita nell’epoca tardo-romana situata nella periferia di Piazza Armerina, in Sicilia
- Misura 3500 metri quadrati
- era la residenza di caccia di Massimiliano Erculeo, collega di Diocleziano nella gestione dell’impero romano.
- È tutta decorata da mosaici costruiti da maestri africani, inventori di questa arte.
- Le scene rappresentano le situazioni che più stavano a cuore ai romani: la caccia, le gare sportive, i miti.
STRUTTURA: si possono individuare cinque nuclei distinti:
- ingresso monumentale » costituito da tre arcate e dotato di un cortile
» decorato da fontane e pitture di combattimenti
» ha l’aspetto di un arco trionfale
- vestibolo » è l’accesso all’interno della casa
» lo si raggiunge attraverso alcuni gradini dall’ingresso monumentale
» pavimento con mosaici che rappresentano un adventus (= ingresso cerimoniale
di un imperatore romano nella città)
- quartiere termale » poteva essere frequentato anche da estranei
» primo vano » dotato di banchine + usato come spogliatoio
» decorato da un mosaico che raffigura la padrona di casa
con i due figli e le ancelle
» atrio » “a forcipe” (= terminante in absidi alle due estremità)
» decorato con il mosaico del Circo Massimo di Roma
» era un corridoio usato per gli esercizi ginnici al coperto
» frigidarium » sala ottagonale con due piscine
» mosaici di Eroti pescatori con Nereidi e Tritoni
» era costituita di vasche di acqua fredda (lato nord terme per
mantenere la temperatura)
» tepidarium » sala allungata decorata con pitture dei giochi dello stadio
» posto tra il frigidarium e il calidarium
» costituita da vasche di acqua tiepida
» calidarium » ambiente riscaldato rivolto a mezzogiorno
- peristilio » ha forma quadrangolare » al centro c’è una grossa fontana
- ambienti privati » sono gli appartamenti padronali
» a destra della basilica risedeva il proprietario (+ decorato, + ampio)
» a sinistra stava la padrona o il figlio del proprietario (+ piccolo)
- basilica » si trova sul lato di fondo del corridoio della grande caccia
» luogo dove il proprietario concedeva udienza e riceveva i visitatori
- vano absidato » si trova in asse col vestibolo, ha il pavimento con stile geometrico
» viene chiamato “il Sacello dei Lari”
» motivo: due quadrati intersecati decorati con una treccia con al centro
Una foglia di edera (simbolo di Dionisio)
MOSAICI:
sala della piccola caccia
- grande sala rettangolare con funzione di soggiorno per gli ospiti
- vi si accede dal portico nord del peristilio
- nel pavimento è rappresentata una battuta di caccia disposta su cinque registri
» primo registro » due servi accompagnano i cani sul luogo di caccia
» secondo registro » un personaggio compie un sacrificio incruento bruciando incenso a Diana, dea della caccia, con arco e faretra e posta sopra un’ara
» personaggio = Costanzo Cloro, Cesare di Massimiano, con alle spalle il figlio Costantino, futuro imperatore
» a destra dell’ara assiste al rito un personaggio appartenente alla famiglia di Massimiano (probabilmente è Massenzio, perché raffigurato strabico)
» terzo registro » due falconieri sono intenti a scrutare il fogliame di un albero di alloro
» quarto registro » a sinistra un cane azzanna una lepre
» a destra: cavaliere con un venabulum (= asta biforcuta) infilza una lepre
» quinto registro » a sinistra c’è la cattura dei cervi spinti in una rete
» a destra un cinghiale si avventa contro un giovane soccorso dai compagni
- al centro » i venatores (= cacciatori) sostano sotto una tenda rossa legata tra due alberi e consumano un lauto pasto, frutto della battuta di caccia
sala a ottagoni e a quadrati
- a pianta quadrangolare, ambiente per il personale di servizio che accudiva l’appartamento del Dominus
- pavimento decorato da mosaici con stile geometrico di forma ottagonale che racchiudono medaglioni con rosa o con disegni di quadrati
- funge da vestibolo alla sala dei quadrati
- alla sala a ottagoni vi si accede dal portico nord del peristilio
- nell’angolo della sala a ottagoni vi si trova un pozzo di età normanna
Sala a quadrati:
Sala a ottagoni:
ambulacro della grande caccia
- corridoio lungo 66 m di lunghezza e 5 m di larghezza
- ha le estremità absidate
- ha un portico che si apre verso il peristilio
- rappresenta una grande battuta di cattura delle bestie selvatiche che sarebbero state utilizzate per i giochi dell’anfiteatro a Roma (i cacciatori usano le armi per difendersi, non per uccidere)
- nell’abside nord si trova una figura femminile che personifica la Mauritania (o dell’Africa)
» ha ai lati un leone e un leopardo (animali tipici dell’Africa)
» tiene nella mano destra una lancia
» rappresenta il confine estremo occidentale dell’impero romano
- nell’abside sud si trova una figura femminile che personifica l’India (o l’Asia)
» la donna ha la tipica pelle olivastra delle zone orientali dell’impero romano
» affiancata da una tigre e da un elefante
» rappresenta il confine estremo orientale dell’impero romano
- due fasce laterali » rappresentano le scene di cattura vera e propria
- parte centrale » raffigura il trasporto degli animali
» rappresenta la centralità di Roma rispetto all’impero
- parte destra del mosaico è più sviluppata » le terre da rappresentare sono più vaste
» lavorata da artisti più esperti che usavano più colori,
mentre la parte sinistra è più spenta
» evidenziati i muscoli di animali e uomini con la tecnica del chiaro scuro
Donne in bikini
- questo vestibolo presenta due pavimenti: uno a disegni geometrici, l’altro sovrapposto al primo in una fase più tarda.
Sono rappresentate delle ragazze vestite di subligar e stropkion.
- Le fanciulle sono impegnate in varie gare sportive: salto con i pesi in mano, lancio del disco, corsa campestre, gioco con la palla.
- È raffigurata l’incoronazione delle due vincitrici » una riceve corona di fiori
» una ha una ruota raggiata e sta per essere incoronata da una donna con manto aureo
- Ruota raggiata: veniva fatta rotolare a terra per mezzo di un bastoncino tenuto con una mano a dimostrare l’abilità de colei che la manovrava
giovedì 8 marzo 2012
SICILIA: Punto di vista artistico - Appunti
- arte greca » tàkois kòsmos » ordine e bellezza » in rapporto di necessaria corrispondenza
- tempio » massima espressione dell’arte greca
» inizialmente erano costruiti in legno
» dal VII secolo a.C. iniziarono a costruire una muratura intorno
» erano necessarie molte risorse economiche per monumentalizzare perché gli edifici
erano di grandi dimensioni e costruiti in pietra (manodopera + materiali)
- santuario » complesso architettonico del tempio, costituito da:
» tempio maggiore
» templi minori
» tesori » templi senza il colonnato intorno che si usavano per contenere le offerte
» teatri
» circhi
- il tempio era la casa degli dei » nessuno poteva entrarci, non erano come le nostre chiese dove entri e preghi » rappresenta il legame tra la popolazione e gli dei
- le colonne sono di importanza fondamentale in un tempio » sono le fondamenta della struttura
- i santuari erano costruiti sull’acropoli = area sacra della città posta in una posizione sopraelevata rispetto alle case e al resto della poleis
» essendo ben visibile faceva ricordare in ogni momento a tutti quelli che la vedevano
l’importanza e l’impotenza davanti agli dei » continuo richiamo alla religione
- i templi venivano costruiti sempre in luoghi affascinanti » la bellezza si manifesta nella presenza del dio » religione nasce dal desiderio di trovare un’origine della bellezza del mondo
- i templi iniziano ad essere decorati e poi colorati nel corso della storia
» triglifi = motivi che, ripetendosi uguali, decorano il fregio (scene dei miti/battaglie)
- teatro = posto di estrema bellezza naturale, sorge là dove per natura vi erano dei pendii adatti a costruire la cavea, sorge solo nei posti in cui c’era una buona acustica
» nascono in onore del dio Dionisio (si iniziava la recitazione con un sacrificio a Dionisio)
» teatro è strettamente connesso alla vita religiosa
» altare = posto al centro dell’orchestra per fare i sacrifici a Dionisio
» cavea-teatron = luogo dal quale si guarda la recitazione (gradinate con sedili in legno/pietra)
» orchestra = dove danza/canta il coro
» parodo = via che gli attori attraversano per entrare in scena
» skenè = dove vanno in scena gli attori e dove vengono allestite le scenografie
- A Selinunte e Agrigento ci sono dei templi collocati dentro ad altri fuori dalla città
- VI secolo a.C. c’è una grande edificazione di templi a Siracusa (tempio di Apollo)
- Teatri di Taormina e di Siracusa vengono ricostruiti dai romani
lunedì 5 marzo 2012
IMPERO DI OTTAVIANO AUGUSTO
44 a.C.
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- Bruto e Cassio si allontanano da Roma
- Antonio si fa consegnare il testamento di Cesare e lo fa applicare
- Ottaviano rientra a Roma, venuto a sapere del testamento
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43 a.C.
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- guerra di Modena: il senato affida un esercito ad Ottaviano che prevale su Antonio
- Ottaviano rifiuta di congedare le sue truppe
- Ottaviano marcia su Roma » si fa nominare console
- secondo triumvirato tra Ottaviano, Antonio e Lepido
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42 a.C.
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Bruto e Cassio vengono sconfitti presso Filippi in Macedonia
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38 a.C.
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- rinnovamento del secondo triumvirato
- Agrippa, generale e collaboratore di Ottaviano, stipula degli accordi con Sesto Pompeo con i quali prima lo convince alla resa, poi lo inganna uccidendolo.
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35 a.C.
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Fine delle dure lotte di Ottaviano contro i ribelli
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32 a.C.
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Scade il triumvirato
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31 a.C.
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- Battaglia di Azio: le flotte di Ottaviano hanno la meglio su quelle di Antonio
- Antonio fugge in Egitto con Cleopatra
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30 a.C.
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- Le truppe di Ottaviano raggiungono Antonio
- Ottaviano conquista Alessandria d’Egitto » Egitto diventa provincia romana
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29 a.C.
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- il senato nomina Ottaviano console
- Ottaviano rifiuta la carica di tribuno della plebe
- tornando da oriente celebra tre trionfi (vittoria sull’Illirico, ad Azio, in Egitto)
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29-9 d.C.
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Ottaviano conquista tutte le terre lungo la riva destra del Danubio
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28 a.C.
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- Si fa attribuire la carica di censore
- diminuisce il numero dei senatori » esclude quelli a lui avversi
- si fa attribuire la carica di princeps senatus » si propone come primo tra pari
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27 a.C.
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- cede al senato tutte le cariche che gli erano state attribuite » restituite raddoppiate
- diventa proconsole delle Gallie, della Spagna e della Siria
- gli viene attribuito il titolo onorifico di Augusto
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23 a.C.
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- Depone la carica consolare e diventa imperatore
- inizia ad esercitare la potestà tribunizia » sarà tribuno della plebe da ora in poi
- rifiuta il titolo di dittatore e di console a vita » richiamavano il potere di Silla
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12-5 d.C.
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Conquista i territori germani tra il Reno e l’Elba
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6 d.C.
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- il regno di Giudea viene annesso a Roma
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9 d.C.
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- imboscata nella foresta di Teutoburgo: i Romani vengono sconfitti dai germani
- Ottaviano rinuncia ad intraprendere qualsiasi altra campagna militare
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IMPERATORI ROMANI
IMPERO DI TIBERIO
(dinastia Giulio-Claudia)
13 a.C.
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Ritorno di Augusto da una spedizione di pace in Spagna e in Gallia
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23 a.c.
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Augusto fa sposare la figlia Giulia al nipote Marcello, che però muore in giovane età
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12 a.C.
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Morte di Agrippa, nuovo sposo di Giulia
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4 d.C.
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Augusto adotta Tiberio, figlio di primo letto della moglie Livia e nuovo sposo di Giulia
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13 d.C.
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Tiberio ottiene una vittoria contro i germani e nuova stima da parte di Augusto
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14 d.C.
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Ottaviano Cesare Augusto muore e gli succede Tiberio
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19 d.C.
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Morte di Germanico, marito di Agrippina e nipote di Tiberio
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23 d.C.
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Morte di Druso, figlio di Tiberio, il quale lo aveva nominato suo erede
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26 d.C.
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Tiberio si ritira in volontario esilio a Capri
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31 d.C.
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- Seiano diventa console con Tiberio per collega
- morte di Seiano che cospirava contro Tiberio per ottenere il potere assoluto
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33 d.C.
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Agrippina si lascia morire di fame dopo essere stata esiliata e aver perduto due dei figli
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37 d.C.
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Morte di Tiberio
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GOVERNO:
- Opera di Tiberio = opera di consolidamento
- Consolida le tradizioni antiche romane » è ostile ai modelli del culto orientale
» fa annettere un culto tributato alla sua persona
» conseguenza: favore degli ambienti conservatori
- Svuota le istituzioni repubblicane » Roma » conferisce poteri crescenti ai prefetti, legati, pretori
» fa acquartierare i pretoriani in città
» sminuiti proconsoli, magistrati, edili, questori
» conseguenza: + potere, controllo dei subordinati
» Province » il potere dei legati diventa alle sue dipendenze
- Politica estera non espansionistica » controlla le frontiere
» reprime le ribellioni
» conseguenza: limita le spese dello stato
IMPERO DI CALIGOLA
(dinastia Giulio-Claudia)
37 d.C.
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Viene acclamato imperatore dalle truppe Caligola, figlio di Germanico e Agrippina
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40 d.C.
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Nozze imposte da Caligola tra Claudio e Messalina
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41 d.C.
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Morte di Caligola per una congiura di ufficiali del pretorio
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GOVERNO:
- interpreta il principato come dispotismo personale: governo impostato sul porsi come chi ha il potere assoluto su tutto.
- Imita modello ellenistico » utilizza un governo dispotico personale
- Divinizza l’imperatore » culto dell’imperatore viene imposto a tutti
» conseguenza:suscita ribellioni nelle province dell’impero (ebrei)
» va contro le istituzioni tradizionali
- Conquista favore delle classi popolari » elargisce grosse somme ai soldati e ai cittadini
» distribuisce cariche ed onori ai ceti minori
» conseguenza: mette in difficoltà l’erario (=casse stato)
- Riduce autorità senatoria » nomina il proprio cavallo console
» confisca i beni patrimoniali dei ricchi
» conseguenza: rafforza il proprio potere, creazione di dissensi
IMPERO DI CLAUDIO
(dinastia Giulio-Claudia)
41 d.C.
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I pretoriani acclamano Claudio imperatore, fratello di Germanico, zio di Caligola
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44 d.C.
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Sottomissione dei Britanni
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46 d.C.
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La Tracia diventa provincia romana
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47 d.C.
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Claudio prende in moglie Agrippina, figlia di
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48 d.C.
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Messalina contratta pubblicamente un matrimonio con un secondo marito dando scandalo
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54 d.C.
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Morte di Claudio per motivi sconosciuti
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GOVERNO:
- riorganizza l’amministrazione imperiale » scelta dei funzionari imperiali anche tra i liberti
» conseguenza: sminuisce l’autorità dei senatori
» concede la cittadinanza anche ai provinciali
» concede ai nobili galli di partecipare al senato
» conseguenza: acquista la fedeltà dei provinciali
- politica estera espansionistica » conquista della Tracia che diventa provincia romana
» annette la Mauritania (= regione nordafricana)
» conquista la Britannia
» conseguenza: si procura il favore dell’esercito
IMPERO DI NERONE
(dinastia Giulio-Claudia)
54 d.C.
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Agrippina sfrutta il fatto che Nerone fosse stato adottato per la sua ascesa al potere. Avendo solo 17 anni venne affiancato da Seneca e Afranio Burro
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59 d.C.
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Uccide la madre Agrippina che si intrometteva nel suo modo di detenere il potere.
Inizia il suo governo dispotico, tendente al modello di tirannia ellenistica
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60 d.C.
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Propone degli spettacoli in suo onore (Neronia) come dono dell’imperatore al popolo
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62 d.C.
|
- morte di Afranio Burro
- Seneca si ritira a vita privata
- Nerone sposa la sua amante Poppea
- Nerone nomina prefetto del pretorio Tigellino, uno di quelli che più lo sostenevano
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64 d.C.
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Scoppia un incendio che devasta Roma. Nerone propone subito la ricostruzione
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65 d.C.
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Viene ordita una congiura contro Nerone, però scoperta da lui
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66 d.C.
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Compie un viaggio in Grecia che proclama “libera”
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68 d.C.
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Suicidio di Nerone, incapace di sostenere la situazione dopo che il popolo, la Spagna, la Gallia, la Lusitania e persino Tigellino gli voltano le spalle e gli si ribellano
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GOVERNO:
- imita governo orientale » governo dispotico
» impone ovunque il culto dell’imperatore
» conseguenza: disapprovazione del senato e dell’aristocazia
- divinizzazione dell’imperatore » celebrazione dei Neronia (= spettacoli in suo onore)
» partecipazione ai giochi Istmici
» proclama la Grecia libera
» conseguenza: indebolimento del governo, ribellione dei legati
(Spagna, Gallia, Lusitania), istituzioni tradizionali calpestate
- conquista favore delle classi popolari » esibizioni pubbliche di canti e recite
» spettacoli e giochi circensi in dono al popolo
» ricostruzione di Roma secondo precisi criteri urbanistici
» riforma monetaria (- valore argento; + valore bronzo)
» conseguenza: diminuisce potere economico delle classi
più ricche, aumenta l’opposizione nobiliare
IMPERO DI VESPASIANO
(dinastia Flavia)
69 d.C.
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- Vespasiano diventa imperatore a 60 anni
- induce il senato ad emanare la lex de imperio Vespasiani
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70 d.C.
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Tito rade al suolo il tempio di Gerusalemme reprimendo definitivamente le ribellioni
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79 d.C.
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Vespasiano muore
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GOVERNO:
- propone centralità penisola italica » avvantaggia le popolazioni che risiedono in centro Italia
- diventa censore » gli interessa controllare il senato
» fa entrare nel senato molti cavalieri italici e spagnoli
» riprende il tentativo di integrazione delle popolazioni provinciali di Claudio
- lex de imperio Vespasiani » norma che stabilisce formalmente i poteri dell’imperatore
» rassicura tutti che il suo potere non assomiglia a quello di Nerone
» conseguenza: crea un ambiente a lui favorevole
- estende alla Spagna lo ius latii » particolare condizione politica-sociale che hanno gli abitanti
del Lazio all’interno dell’impero
» conseguenza: estensione della cittadinanza ai provinciali
- scioglie le legioni indisciplinate » stabilizza l’esercito perché ciecamente fedele ai comandanti
che ne sfruttano il potere
» ne crea di nuove con comandanti italici a lui fedeli
- risana le finanze dello stato » politica economica di restrizione delle spese
» le casse dello stato si erano svuotate con la riforma monetaria
» conseguenza: salva l’impero risparmiando per le opere pubbliche
- prepara la sua successione » figlio primogenito Tito » lo nomina prefetto del pretorio
» in caso di morte a Tito gli sarebbe succeduto Domiziano
IMPERO DI TITO
(dinastia Flavia)
79 d.C.
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- Successione dinastica: Tito diventa imperatore
- 24 agosto: eruzione del Vesuvio distrugge Pompei, Ercolano e Stabia
- scoppia un violento incendio che distrugge Roma
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81 d.C.
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Tito muore per malattia
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GOVERNO:
- è prodigo nelle spese » non continua sulla linea di politica economica del padre
» conseguenza: la situazione finanziaria peggiora sempre di più
- reagisce alle calamità » si adopera in aiuto delle popolazioni colpite
IMPERO DI DOMIZIANO
(dinastia Flavia)
81 d.C.
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Successione dinastica: Domiziano prende il potere di imperatore
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85 d.C.
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Si fa nominare censore a vita
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96 d.C.
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Viene ucciso da una congiura
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GOVERNO:
- rafforza l’autorità imperiale » si fa nominare censore a vita
» crea e depone senatori a suo vantaggio » ambiente favorevole
» si circonda di un gruppo ristretto di consiglieri
» conseguenza: indebolimento dell’autorità del senato
- politica estera espansionistica » celebra tre trionfi non meritati perché fallisce nelle spedizioni
» conseguenza: conquista il favore dell’esercito
- potere dispotico » inizialmente in pubblico si mostra in linea col governo del padre mentre
in privato si rifà al potere ellenistico (si fa chiamare “domus et deus”)
» nel tempo la sua inclinazione al potere ellenistico risalta sempre più
» conseguenza: il senato ordisce una congiura
IMPERO DI NERVA
(dinastia degli Antonini)
96 d.C.
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Prende il potere Nerva, uomo del senato da cui era appoggiato
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98 d.C.
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Muore per l’età avanzata
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IMPERO DI TRAIANO
(dinastia degli Antonini)
98 d.C.
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Prende il potere Traiano, della famiglia degli Ulpi
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117 d.C.
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Muore durante una spedizione in Asia Minore
|
GOVERNO:
- consolida i confini » esigenza per rafforzare le frontiere troppo deboli
» sotto il suo governo Roma raggiunge la massima espansione
» conquista i Daci » rafforza la frontiera del Danubio
» annette Assiria, Mesopotamia e Armenia » allarga i domini in oriente
» conseguenza: allontana dai confini la minaccia dei parti
IMPERO DI ADRIANO
(dinastia degli Antonini)
117 d.C.
|
Sale al potere Adriano, imperatore filoellenistico
|
138 d.C.
|
Morte dell’imperatore
|
GOVERNO:
- salvaguardia i confini » crea i limes = linee di confine fortificate
» fa erigere il Vallo di Adriano nel nord della Britannia (= 20 km di muro)
» piazza fortezze lungo le vie carovaniere dei confini africani e asiatici
IMPERO DI ANTONINO PIO
(dinastia degli Antonini)
138 d.C.
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Ascesa al potere di Antonino Pio
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161 d.C.
|
Morte per malattia
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IMPERO DI MARCO AURELIO
161 d.C.
|
Succede Marco Aurelio, adottato da Antonino Pio che gli fa ereditare il potere
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166 d.C.
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I Parti attaccano le province romane orientali
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180 d.C.
|
Morte per l’epidemia che si era diffusa nell’esercito
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GOVERNO:
- politica estera » difende le province romane orientali dall’attacco dei parti sconfiggendoli
» l’esercito romano con questa battaglia contrae una malattia » indebolimento
» Quadi e Marcomanni (= popolazioni germaniche) approfittano dell’occasione
E attaccano Roma conquistando l’Italia nord-orientale + la Grecia
» imperatore si impegna in una serie di lotte durissime conseguendo alcune vittorie
IMPERO DI COMMODO
(dinastia degli Antonini)
180 d.C.
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Successione dinastica di Commodo, figlio di Marco Aurelio
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193 d.C.
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Muore avvelenato con una congiura
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GOVERNO:
- politica estera » sigla la pace con i Marcomanni rinunciando alle vittorie del padre
IMPERO DI SETTIMIO SEVERO
(dinastia dei Severi)
193 d.C.
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Viene proclamato imperatore dalle sue legioni, essendo un generale africano
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211 d.C.
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IMPERO DI CARACALLA
(dinastia dei Severi)
211 d.C.
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Successione dinastica di Caracalla, figlio di Settimio Severo
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212 d.C.
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Constitutio Antoniniana
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217 d.C.
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Viene ucciso da un prefetto del pretorio che tenda di prendere il potere
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GOVERNO:
- politica estera » sconfigge sul Reno gli Alemanni (= tribù composta dalle stirpi suebe germaniche)
» conduce una guerra contro i Parti
» obbiettivo: contenere le popolazioni che premono ai confini est/nord
- politica interna » emana la constitutio Antoniniana = riconoscimento della cittadinanza romana
a tutti i sudditi dell’Impero
IMPERO DI ELIOGABALO
(dinastia dei Severi)
217 d.C.
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Sale al trono Eliogabalo, pronipote di Settimio Severo
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222 d.C.
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Ucciso da un assalto dei pretoriani
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IMPERO DI ALESSANDRO SEVERO
(dinastia dei Severi)
222 d.C.
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Prende il potere Alessandro Severo, pronipote di Settimio Severo
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235 d.C.
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Viene ucciso dall’esercito che si ribella alle sue decisioni
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GOVERNO:
- politica estera » ferma in oriente i Parti e i Sassanidi (= stirpe regnante sulla Persia dal 226 d.C.)
» in occidente gli Alemanni varcano il confine mettendo in pericolo l’Italia
» dona loro una somma di denaro per convincerli a spostarsi dai confini
» l’esercito non accetta il disonore che questo gesto porta e si ribella
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