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lunedì 19 marzo 2012

RIASSUNTO CAPITOLO 9 - promessi sposi

ATTENDI UN SECONDO E SARAI REINDIRIZZATO ALLA PAGINA DELL'APPUNTO SCOLASTICO

VILLA ARMERINA

VILLA ARMERINA
- Costruita nell’epoca tardo-romana situata nella periferia di Piazza Armerina, in Sicilia
- Misura 3500 metri quadrati
- era la residenza di caccia di Massimiliano Erculeo, collega di Diocleziano nella gestione dell’impero romano.
- È tutta decorata da mosaici costruiti da maestri africani, inventori di questa arte.
- Le scene rappresentano le situazioni che più stavano a cuore ai romani: la caccia, le gare sportive, i miti.
STRUTTURA: si possono individuare cinque nuclei distinti:
- ingresso monumentale » costituito da tre arcate e dotato di un cortile
» decorato da fontane e pitture di combattimenti
» ha l’aspetto di un arco trionfale
- vestibolo » è l’accesso all’interno della casa
» lo si raggiunge attraverso alcuni gradini dall’ingresso monumentale
» pavimento con mosaici che rappresentano un adventus (= ingresso cerimoniale
di un imperatore romano nella città)
- quartiere termale » poteva essere frequentato anche da estranei
» primo vano » dotato di banchine + usato come spogliatoio
» decorato da un mosaico che raffigura la padrona di casa
con i due figli e le ancelle
» atrio » “a forcipe” (= terminante in absidi alle due estremità)
» decorato con il mosaico del Circo Massimo di Roma
» era un corridoio usato per gli esercizi ginnici al coperto
» frigidarium » sala ottagonale con due piscine
» mosaici di Eroti pescatori con Nereidi e Tritoni
» era costituita di vasche di acqua fredda (lato nord terme per
mantenere la temperatura)
» tepidarium » sala allungata decorata con pitture dei giochi dello stadio
» posto tra il frigidarium e il calidarium
» costituita da vasche di acqua tiepida
» calidarium » ambiente riscaldato rivolto a mezzogiorno



- peristilio » ha forma quadrangolare » al centro c’è una grossa fontana


- ambienti privati » sono gli appartamenti padronali
» a destra della basilica risedeva il proprietario (+ decorato, + ampio)
» a sinistra stava la padrona o il figlio del proprietario (+ piccolo)
- basilica » si trova sul lato di fondo del corridoio della grande caccia
» luogo dove il proprietario concedeva udienza e riceveva i visitatori

- vano absidato » si trova in asse col vestibolo, ha il pavimento con stile geometrico
» viene chiamato “il Sacello dei Lari”
» motivo: due quadrati intersecati decorati con una treccia con al centro
Una foglia di edera (simbolo di Dionisio)


MOSAICI:
sala della piccola caccia
- grande sala rettangolare con funzione di soggiorno per gli ospiti
- vi si accede dal portico nord del peristilio
- nel pavimento è rappresentata una battuta di caccia disposta su cinque registri
» primo registro » due servi accompagnano i cani sul luogo di caccia
» secondo registro » un personaggio compie un sacrificio incruento bruciando incenso a Diana, dea della caccia, con arco e faretra e posta sopra un’ara
» personaggio = Costanzo Cloro, Cesare di Massimiano, con alle spalle il figlio Costantino, futuro imperatore
» a destra dell’ara assiste al rito un personaggio appartenente alla famiglia di Massimiano (probabilmente è Massenzio, perché raffigurato strabico)
» terzo registro » due falconieri sono intenti a scrutare il fogliame di un albero di alloro
» quarto registro » a sinistra un cane azzanna una lepre

» a destra: cavaliere con un venabulum (= asta biforcuta) infilza una lepre

» quinto registro » a sinistra c’è la cattura dei cervi spinti in una rete


» a destra un cinghiale si avventa contro un giovane soccorso dai compagni


- al centro » i venatores (= cacciatori) sostano sotto una tenda rossa legata tra due alberi e consumano un lauto pasto, frutto della battuta di caccia




sala a ottagoni e a quadrati
- a pianta quadrangolare, ambiente per il personale di servizio che accudiva l’appartamento del Dominus
- pavimento decorato da mosaici con stile geometrico di forma ottagonale che racchiudono medaglioni con rosa o con disegni di quadrati
- funge da vestibolo alla sala dei quadrati
- alla sala a ottagoni vi si accede dal portico nord del peristilio
- nell’angolo della sala a ottagoni vi si trova un pozzo di età normanna

Sala a quadrati:


Sala a ottagoni:




ambulacro della grande caccia
- corridoio lungo 66 m di lunghezza e 5 m di larghezza
- ha le estremità absidate
- ha un portico che si apre verso il peristilio
- rappresenta una grande battuta di cattura delle bestie selvatiche che sarebbero state utilizzate per i giochi dell’anfiteatro a Roma (i cacciatori usano le armi per difendersi, non per uccidere)
- nell’abside nord si trova una figura femminile che personifica la Mauritania (o dell’Africa)
» ha ai lati un leone e un leopardo (animali tipici dell’Africa)
» tiene nella mano destra una lancia
» rappresenta il confine estremo occidentale dell’impero romano
- nell’abside sud si trova una figura femminile che personifica l’India (o l’Asia)



» la donna ha la tipica pelle olivastra delle zone orientali dell’impero romano
» affiancata da una tigre e da un elefante
» rappresenta il confine estremo orientale dell’impero romano
- due fasce laterali » rappresentano le scene di cattura vera e propria



- parte centrale » raffigura il trasporto degli animali



» rappresenta la centralità di Roma rispetto all’impero
- parte destra del mosaico è più sviluppata » le terre da rappresentare sono più vaste
» lavorata da artisti più esperti che usavano più colori, 



mentre la parte sinistra è più spenta
» evidenziati i muscoli di animali e uomini con la tecnica del chiaro scuro



Donne in bikini
- questo vestibolo presenta due pavimenti: uno a disegni geometrici, l’altro sovrapposto al primo in una fase più tarda.


Sono rappresentate delle ragazze vestite di subligar e stropkion.
- Le fanciulle sono impegnate in varie gare sportive: salto con i pesi in mano, lancio del disco, corsa campestre, gioco con la palla.




- È raffigurata l’incoronazione delle due vincitrici » una riceve corona di fiori
» una ha una ruota raggiata e sta per essere incoronata da una donna con manto aureo
- Ruota raggiata: veniva fatta rotolare a terra per mezzo di un bastoncino tenuto con una mano a dimostrare l’abilità de colei che la manovrava 


giovedì 8 marzo 2012

SICILIA: Punto di vista artistico - Appunti

- arte greca » tàkois kòsmos » ordine e bellezza » in rapporto di necessaria corrispondenza
- tempio » massima espressione dell’arte greca
» inizialmente erano costruiti in legno
» dal VII secolo a.C. iniziarono a costruire una muratura intorno
» erano necessarie molte risorse economiche per monumentalizzare perché gli edifici
erano di grandi dimensioni e costruiti in pietra (manodopera + materiali)
- santuario » complesso architettonico del tempio, costituito da:
» tempio maggiore
» templi minori
» tesori » templi senza il colonnato intorno che si usavano per contenere le offerte
» teatri
» circhi
- il tempio era la casa degli dei » nessuno poteva entrarci, non erano come le nostre chiese dove entri e preghi » rappresenta il legame tra la popolazione e gli dei
- le colonne sono di importanza fondamentale in un tempio » sono le fondamenta della struttura
- i santuari erano costruiti sull’acropoli = area sacra della città posta in una posizione sopraelevata rispetto alle case e al resto della poleis
» essendo ben visibile faceva ricordare in ogni momento a tutti quelli che la vedevano
l’importanza e l’impotenza davanti agli dei » continuo richiamo alla religione
- i templi venivano costruiti sempre in luoghi affascinanti » la bellezza si manifesta nella presenza del dio » religione nasce dal desiderio di trovare un’origine della bellezza del mondo
- i templi iniziano ad essere decorati e poi colorati nel corso della storia
» triglifi = motivi che, ripetendosi uguali, decorano il fregio (scene dei miti/battaglie)
- teatro = posto di estrema bellezza naturale, sorge là dove per natura vi erano dei pendii adatti a costruire la cavea, sorge solo nei posti in cui c’era una buona acustica
» nascono in onore del dio Dionisio (si iniziava la recitazione con un sacrificio a Dionisio)
» teatro è strettamente connesso alla vita religiosa
» altare = posto al centro dell’orchestra per fare i sacrifici a Dionisio
» cavea-teatron = luogo dal quale si guarda la recitazione (gradinate con sedili in legno/pietra)
» orchestra = dove danza/canta il coro
» parodo = via che gli attori attraversano per entrare in scena
» skenè = dove vanno in scena gli attori e dove vengono allestite le scenografie
- A Selinunte e Agrigento ci sono dei templi collocati dentro ad altri fuori dalla città
- VI secolo a.C. c’è una grande edificazione di templi a Siracusa (tempio di Apollo)
- Teatri di Taormina e di Siracusa vengono ricostruiti dai romani



lunedì 5 marzo 2012

IMPERO DI OTTAVIANO AUGUSTO

44 a.C.
- Bruto e Cassio si allontanano da Roma
- Antonio si fa consegnare il testamento di Cesare e lo fa applicare
- Ottaviano rientra a Roma, venuto a sapere del testamento
43 a.C.
- guerra di Modena: il senato affida un esercito ad Ottaviano che prevale su Antonio
- Ottaviano rifiuta di congedare le sue truppe
- Ottaviano marcia su Roma » si fa nominare console
- secondo triumvirato tra Ottaviano, Antonio e Lepido
42 a.C.
Bruto e Cassio vengono sconfitti presso Filippi in Macedonia
38 a.C.
- rinnovamento del secondo triumvirato
- Agrippa, generale e collaboratore di Ottaviano, stipula degli accordi con Sesto Pompeo con i quali prima lo convince alla resa, poi lo inganna uccidendolo.
35 a.C.
Fine delle dure lotte di Ottaviano contro i ribelli
32 a.C.
Scade il triumvirato
31 a.C.
- Battaglia di Azio: le flotte di Ottaviano hanno la meglio su quelle di Antonio
- Antonio fugge in Egitto con Cleopatra
30 a.C.
- Le truppe di Ottaviano raggiungono Antonio
- Ottaviano conquista Alessandria d’Egitto » Egitto diventa provincia romana
29 a.C.
- il senato nomina Ottaviano console
- Ottaviano rifiuta la carica di tribuno della plebe
- tornando da oriente celebra tre trionfi (vittoria sull’Illirico, ad Azio, in Egitto)
29-9 d.C.
Ottaviano conquista tutte le terre lungo la riva destra del Danubio
28 a.C.
- Si fa attribuire la carica di censore
- diminuisce il numero dei senatori » esclude quelli a lui avversi
- si fa attribuire la carica di princeps senatus » si propone come primo tra pari
27 a.C.
- cede al senato tutte le cariche che gli erano state attribuite » restituite raddoppiate
- diventa proconsole delle Gallie, della Spagna e della Siria
- gli viene attribuito il titolo onorifico di Augusto
23 a.C.
- Depone la carica consolare e diventa imperatore
- inizia ad esercitare la potestà tribunizia » sarà tribuno della plebe da ora in poi
- rifiuta il titolo di dittatore e di console a vita » richiamavano il potere di Silla
12-5 d.C.
Conquista i territori germani tra il Reno e l’Elba
6 d.C.
- il regno di Giudea viene annesso a Roma
9 d.C.
- imboscata nella foresta di Teutoburgo: i Romani vengono sconfitti dai germani
- Ottaviano rinuncia ad intraprendere qualsiasi altra campagna militare

IMPERATORI ROMANI

IMPERO DI TIBERIO
(dinastia Giulio-Claudia)
13 a.C.
Ritorno di Augusto da una spedizione di pace in Spagna e in Gallia
23 a.c.
Augusto fa sposare la figlia Giulia al nipote Marcello, che però muore in giovane età
12 a.C.
Morte di Agrippa, nuovo sposo di Giulia
4 d.C.
Augusto adotta Tiberio, figlio di primo letto della moglie Livia e nuovo sposo di Giulia
13 d.C.
Tiberio ottiene una vittoria contro i germani e nuova stima da parte di Augusto
14 d.C.
Ottaviano Cesare Augusto muore e gli succede Tiberio
19 d.C.
Morte di Germanico, marito di Agrippina e nipote di Tiberio
23 d.C.
Morte di Druso, figlio di Tiberio, il quale lo aveva nominato suo erede
26 d.C.
Tiberio si ritira in volontario esilio a Capri
31 d.C.
- Seiano diventa console con Tiberio per collega
- morte di Seiano che cospirava contro Tiberio per ottenere il potere assoluto
33 d.C.
Agrippina si lascia morire di fame dopo essere stata esiliata e aver perduto due dei figli
37 d.C.
Morte di Tiberio
GOVERNO:
- Opera di Tiberio = opera di consolidamento
- Consolida le tradizioni antiche romane » è ostile ai modelli del culto orientale
» fa annettere un culto tributato alla sua persona
» conseguenza: favore degli ambienti conservatori
- Svuota le istituzioni repubblicane » Roma » conferisce poteri crescenti ai prefetti, legati, pretori
» fa acquartierare i pretoriani in città
» sminuiti proconsoli, magistrati, edili, questori
» conseguenza: + potere, controllo dei subordinati
» Province » il potere dei legati diventa alle sue dipendenze
- Politica estera non espansionistica » controlla le frontiere
» reprime le ribellioni
» conseguenza: limita le spese dello stato
IMPERO DI CALIGOLA
(dinastia Giulio-Claudia)
37 d.C.
Viene acclamato imperatore dalle truppe Caligola, figlio di Germanico e Agrippina
40 d.C.
Nozze imposte da Caligola tra Claudio e Messalina
41 d.C.
Morte di Caligola per una congiura di ufficiali del pretorio
GOVERNO:
- interpreta il principato come dispotismo personale: governo impostato sul porsi come chi ha il potere assoluto su tutto.
- Imita modello ellenistico » utilizza un governo dispotico personale
- Divinizza l’imperatore » culto dell’imperatore viene imposto a tutti
» conseguenza:suscita ribellioni nelle province dell’impero (ebrei)
» va contro le istituzioni tradizionali
- Conquista favore delle classi popolari » elargisce grosse somme ai soldati e ai cittadini
» distribuisce cariche ed onori ai ceti minori
» conseguenza: mette in difficoltà l’erario (=casse stato)
- Riduce autorità senatoria » nomina il proprio cavallo console
» confisca i beni patrimoniali dei ricchi
» conseguenza: rafforza il proprio potere, creazione di dissensi
IMPERO DI CLAUDIO
(dinastia Giulio-Claudia)
41 d.C.
I pretoriani acclamano Claudio imperatore, fratello di Germanico, zio di Caligola
44 d.C.
Sottomissione dei Britanni
46 d.C.
La Tracia diventa provincia romana
47 d.C.
Claudio prende in moglie Agrippina, figlia di
48 d.C.
Messalina contratta pubblicamente un matrimonio con un secondo marito dando scandalo
54 d.C.
Morte di Claudio per motivi sconosciuti
GOVERNO:
- riorganizza l’amministrazione imperiale » scelta dei funzionari imperiali anche tra i liberti
» conseguenza: sminuisce l’autorità dei senatori
» concede la cittadinanza anche ai provinciali
» concede ai nobili galli di partecipare al senato
» conseguenza: acquista la fedeltà dei provinciali
- politica estera espansionistica » conquista della Tracia che diventa provincia romana
» annette la Mauritania (= regione nordafricana)
» conquista la Britannia
» conseguenza: si procura il favore dell’esercito
IMPERO DI NERONE
(dinastia Giulio-Claudia)
54 d.C.
Agrippina sfrutta il fatto che Nerone fosse stato adottato per la sua ascesa al potere. Avendo solo 17 anni venne affiancato da Seneca e Afranio Burro
59 d.C.
Uccide la madre Agrippina che si intrometteva nel suo modo di detenere il potere.
Inizia il suo governo dispotico, tendente al modello di tirannia ellenistica
60 d.C.
Propone degli spettacoli in suo onore (Neronia) come dono dell’imperatore al popolo
62 d.C.
- morte di Afranio Burro
- Seneca si ritira a vita privata
- Nerone sposa la sua amante Poppea
- Nerone nomina prefetto del pretorio Tigellino, uno di quelli che più lo sostenevano
64 d.C.
Scoppia un incendio che devasta Roma. Nerone propone subito la ricostruzione
65 d.C.
Viene ordita una congiura contro Nerone, però scoperta da lui
66 d.C.
Compie un viaggio in Grecia che proclama “libera”
68 d.C.
Suicidio di Nerone, incapace di sostenere la situazione dopo che il popolo, la Spagna, la Gallia, la Lusitania e persino Tigellino gli voltano le spalle e gli si ribellano
GOVERNO:
- imita governo orientale » governo dispotico
» impone ovunque il culto dell’imperatore
» conseguenza: disapprovazione del senato e dell’aristocazia
- divinizzazione dell’imperatore » celebrazione dei Neronia (= spettacoli in suo onore)
» partecipazione ai giochi Istmici
» proclama la Grecia libera
» conseguenza: indebolimento del governo, ribellione dei legati
(Spagna, Gallia, Lusitania), istituzioni tradizionali calpestate
- conquista favore delle classi popolari » esibizioni pubbliche di canti e recite
» spettacoli e giochi circensi in dono al popolo
» ricostruzione di Roma secondo precisi criteri urbanistici
» riforma monetaria (- valore argento; + valore bronzo)
» conseguenza: diminuisce potere economico delle classi
più ricche, aumenta l’opposizione nobiliare
IMPERO DI VESPASIANO
(dinastia Flavia)
69 d.C.
- Vespasiano diventa imperatore a 60 anni
- induce il senato ad emanare la lex de imperio Vespasiani
70 d.C.
Tito rade al suolo il tempio di Gerusalemme reprimendo definitivamente le ribellioni
79 d.C.
Vespasiano muore
GOVERNO:
- propone centralità penisola italica » avvantaggia le popolazioni che risiedono in centro Italia
- diventa censore » gli interessa controllare il senato
» fa entrare nel senato molti cavalieri italici e spagnoli
» riprende il tentativo di integrazione delle popolazioni provinciali di Claudio
- lex de imperio Vespasiani » norma che stabilisce formalmente i poteri dell’imperatore
» rassicura tutti che il suo potere non assomiglia a quello di Nerone
» conseguenza: crea un ambiente a lui favorevole
- estende alla Spagna lo ius latii » particolare condizione politica-sociale che hanno gli abitanti
del Lazio all’interno dell’impero
» conseguenza: estensione della cittadinanza ai provinciali
- scioglie le legioni indisciplinate » stabilizza l’esercito perché ciecamente fedele ai comandanti
che ne sfruttano il potere
» ne crea di nuove con comandanti italici a lui fedeli
- risana le finanze dello stato » politica economica di restrizione delle spese
» le casse dello stato si erano svuotate con la riforma monetaria
» conseguenza: salva l’impero risparmiando per le opere pubbliche
- prepara la sua successione » figlio primogenito Tito » lo nomina prefetto del pretorio
» in caso di morte a Tito gli sarebbe succeduto Domiziano
IMPERO DI TITO
(dinastia Flavia)
79 d.C.
- Successione dinastica: Tito diventa imperatore
- 24 agosto: eruzione del Vesuvio distrugge Pompei, Ercolano e Stabia
- scoppia un violento incendio che distrugge Roma
81 d.C.
Tito muore per malattia
GOVERNO:
- è prodigo nelle spese » non continua sulla linea di politica economica del padre
» conseguenza: la situazione finanziaria peggiora sempre di più
- reagisce alle calamità » si adopera in aiuto delle popolazioni colpite
IMPERO DI DOMIZIANO
(dinastia Flavia)
81 d.C.
Successione dinastica: Domiziano prende il potere di imperatore
85 d.C.
Si fa nominare censore a vita
96 d.C.
Viene ucciso da una congiura
GOVERNO:
- rafforza l’autorità imperiale » si fa nominare censore a vita
» crea e depone senatori a suo vantaggio » ambiente favorevole
» si circonda di un gruppo ristretto di consiglieri
» conseguenza: indebolimento dell’autorità del senato
- politica estera espansionistica » celebra tre trionfi non meritati perché fallisce nelle spedizioni
» conseguenza: conquista il favore dell’esercito
- potere dispotico » inizialmente in pubblico si mostra in linea col governo del padre mentre
in privato si rifà al potere ellenistico (si fa chiamare “domus et deus”)
» nel tempo la sua inclinazione al potere ellenistico risalta sempre più
» conseguenza: il senato ordisce una congiura
IMPERO DI NERVA
(dinastia degli Antonini)
96 d.C.
Prende il potere Nerva, uomo del senato da cui era appoggiato
98 d.C.
Muore per l’età avanzata
IMPERO DI TRAIANO
(dinastia degli Antonini)
98 d.C.
Prende il potere Traiano, della famiglia degli Ulpi
117 d.C.
Muore durante una spedizione in Asia Minore
GOVERNO:
- consolida i confini » esigenza per rafforzare le frontiere troppo deboli
» sotto il suo governo Roma raggiunge la massima espansione
» conquista i Daci » rafforza la frontiera del Danubio
» annette Assiria, Mesopotamia e Armenia » allarga i domini in oriente
» conseguenza: allontana dai confini la minaccia dei parti
IMPERO DI ADRIANO
(dinastia degli Antonini)
117 d.C.
Sale al potere Adriano, imperatore filoellenistico
138 d.C.
Morte dell’imperatore
GOVERNO:
- salvaguardia i confini » crea i limes = linee di confine fortificate
» fa erigere il Vallo di Adriano nel nord della Britannia (= 20 km di muro)
» piazza fortezze lungo le vie carovaniere dei confini africani e asiatici
IMPERO DI ANTONINO PIO
(dinastia degli Antonini)
138 d.C.
Ascesa al potere di Antonino Pio
161 d.C.
Morte per malattia
IMPERO DI MARCO AURELIO
161 d.C.
Succede Marco Aurelio, adottato da Antonino Pio che gli fa ereditare il potere
166 d.C.
I Parti attaccano le province romane orientali
180 d.C.
Morte per l’epidemia che si era diffusa nell’esercito
GOVERNO:
- politica estera » difende le province romane orientali dall’attacco dei parti sconfiggendoli
» l’esercito romano con questa battaglia contrae una malattia » indebolimento
» Quadi e Marcomanni (= popolazioni germaniche) approfittano dell’occasione
E attaccano Roma conquistando l’Italia nord-orientale + la Grecia
» imperatore si impegna in una serie di lotte durissime conseguendo alcune vittorie
IMPERO DI COMMODO
(dinastia degli Antonini)
180 d.C.
Successione dinastica di Commodo, figlio di Marco Aurelio
193 d.C.
Muore avvelenato con una congiura
GOVERNO:
- politica estera » sigla la pace con i Marcomanni rinunciando alle vittorie del padre
IMPERO DI SETTIMIO SEVERO
(dinastia dei Severi)
193 d.C.
Viene proclamato imperatore dalle sue legioni, essendo un generale africano
211 d.C.
IMPERO DI CARACALLA
(dinastia dei Severi)
211 d.C.
Successione dinastica di Caracalla, figlio di Settimio Severo
212 d.C.
Constitutio Antoniniana
217 d.C.
Viene ucciso da un prefetto del pretorio che tenda di prendere il potere
GOVERNO:
- politica estera » sconfigge sul Reno gli Alemanni (= tribù composta dalle stirpi suebe germaniche)
» conduce una guerra contro i Parti
» obbiettivo: contenere le popolazioni che premono ai confini est/nord
- politica interna » emana la constitutio Antoniniana = riconoscimento della cittadinanza romana
a tutti i sudditi dell’Impero
IMPERO DI ELIOGABALO
(dinastia dei Severi)
217 d.C.
Sale al trono Eliogabalo, pronipote di Settimio Severo
222 d.C.
Ucciso da un assalto dei pretoriani
IMPERO DI ALESSANDRO SEVERO
(dinastia dei Severi)
222 d.C.
Prende il potere Alessandro Severo, pronipote di Settimio Severo
235 d.C.
Viene ucciso dall’esercito che si ribella alle sue decisioni
GOVERNO:
- politica estera » ferma in oriente i Parti e i Sassanidi (= stirpe regnante sulla Persia dal 226 d.C.)
» in occidente gli Alemanni varcano il confine mettendo in pericolo l’Italia
» dona loro una somma di denaro per convincerli a spostarsi dai confini
» l’esercito non accetta il disonore che questo gesto porta e si ribella