capitoli
13.
¨ Zia Alexandra è ospite a casa Finch,
il suo obbiettivo è di fare di Scout una vera signorina e di aiutare Atticus e
Calpurnia a casa, dati gli impegni da avvocato.
¨ Attraverso il pensiero di Scout si
conoscono tutte le abitudini e le caratteristiche delle famiglie di Maycomb
¨ Scout e jem promettono di
comportarsi bene con la zia.
14.
¨ Scout e Jem diventano “famosi”
perché figli di Atticus Finch: colui che difende i neri
¨ Scout chiede ad Atticus se può al
pomeriggio andare a visitare Cal e, dopo una lite tra zia Alexandra e Atticus,
le viene concesso.
¨ Jem e Scout litigano in camera, come
conseguenza al litigio degli adulti e, quando è ora di andare a dormire,
scoprono che Dill si era nascosto sotto il letto di Scout per tutto il giorno
dopo essere scappato di casa.
¨ Atticus convince Miss Rachel a
lasciarlo da loro.
15.
¨ Una sera degli uomini parlano
privatamente con Atticus e discutono sul suo caso Robinson, i bambini si
preoccupano ma inutilmente.
¨ Vedendo uscire il padre in macchina
(non era sua abitudine) e con un filo elettrico, Jem vuole inseguirlo, in
seguito si aggregano anche Scout e Dill. Vanno nell’ufficio di Atticus, ma non
lo trovano, allora attraversano la piazza dove ci sono le carceri di Maycomb e
riconoscono il filo elettrico del padre appeso alla grata di una cella pendere
su tutta la parete. Dentro la stanza Atticus leggeva tranquillamente e mentre i
bambini, scoraggiati di non aver trovato avventure, stanno per tornare a casa
quattro automobili si fermano di fronte alla prigione. Gli uomini scendono
dalla macchina e Atticus esce dalla stanza. quando la situazione inizia a
scaldarsi, Scout corre in direzione del padre, convinta di fargli una bella
sorpresa. Jem si rifiuta di tornare a casa, nonostante Atticus glielo impose
più volte. Dopo una conversazione imbarazzante tra Scout e uno degli uomini usciti
dalle quattro macchine (che in realtà ha salvato la vita ad Atticus), il signor
Cunningham, il gruppo ritorna da dove è venuto.
16.
¨ Tantissima gente sta andando al
processo di Tom Robinson (l’autrice descrive tutte le caratteristiche e i
ricordi che ha delle persone incontrate sulla strada), tutto inizia nella più
vivace eccitazione.
17.
¨ Il processo inizia con la
testimonianza del signor Tate, che spiega chiaramente l’accaduto. Atticus
inizia a fare domande al testimone (lo sceriffo di Maycomb) e il processo
inizia insieme al piano difensivo attuato dal padre della protagonista. In
seguito viene chiamato a testimoniare il padre della presupposta ragazza
stuprata dal nero Tom Robinson, il signor Ewell, che, in una maniera alquanto
teatrale, lo accusa senza riguardi spiegando alla giuria la situazione che ha
vissuto.
18.
¨ Mayella Ewell viene chiamata a
testimoniare e Atticus le fa delle domande e, in contemporanea, porta avanti il
processo. Un avvenimento importante è che si scopre che Tom Robinson ha il
braccio sinistro storpio e le contusioni descritte dai testimoni precedenti sul
corpo di Mayella dovevano essere state effettuate da un uomo con piena capacità
fisica (segni tutti intorno al collo. Come faceva Robinson, visto che aveva a
disposizione una mano sola?)
19.
¨ Tom Robinson viene chiamato a
testimoniare e spiega i fatti avvenuti completamente diversi da quelli
descritti da Mayella e da suo padre, anche se combaciano perfettamente con la
logica. Tom viene interrogato bruscamente dall’accusa e Dill ne risente: Scout
lo porta fuori dal tribunale per calmarlo.
20.
¨ Un uomo di Maycomb che ha una brutta
fama (alcolizzato, innamorato di una nera) rivela ai due bambini il suo segreto
e dice a Scout che suo padre è un uomo speciale di cui deve esserne fiera. Dill
e Scout rientrano in tribunale ma il processo è quasi finito, Atticus conclude
con un discorso bellissimo e veritiero, che smentisce tutti i pregiudizi di
allora sui neri facendo credere ai bambini, illusi ma amanti della verità e
della giustizia, che il padre abbia vinto.
COMPITI
CAPITOLO
17:
Descrivi
i tratti principali delle seguenti persone presenti al processo di Tom:
- il signor Gilmer
- il signor Tate
- il signor Ewell
- il giudice Taylor
- Il signor Gilmer: è l’avvocato di accusa contro
Tom Robinson e di difesa della signorina Ewell.
“Calvo, dalla faccia glabra, poteva avere indifferentemente
quaranta o sessant’anni. Benché fosse di spalle sapevamo che aveva un occhio
leggermente strabico e che sapeva approfittarne: pareva sempre che ti fissasse
e invece guardava da tutt’altra parte. Era temutissimo dalle giurie e dai
testimoni: i giurati, credendosi osservati attentamente, seguivano con
diligenza le sue parole e altrettanto facevano i testimoni impauriti tutti dai
suoi sguardi.”
- Il signor Tate: è lo sceriffo di Maycomb che
è stato chiamato a testimoniare perché il signor Ewell si è rivolto a lui dopo
l’aggressione di sua figlia.
“ Tate era in abito da occasione, portava un completo che lo
faceva sembrare un uomo come tutti gli altri: gli stivali, la giacca da
barcaiolo e la cartucciera erano spariti. Da quel momento non mi terrorizzò
più.”
- Il signor Ewell: è il padre della ragazza violentata e una
persona che non ha una buona reputazione a Maycomb a causa dei suoi modi irrispettosi
e sciocchi.
“ Al rimbombo della voce del cancelliere un ometto che pareva un
gallo si alzò e trotterellò fino al banco dei testimoni, il collo tutto rosso a
sentirsi chiamare. Quando fece il giro per andare a presentare giuramento
vedemmo anche che la sua faccio era scarlatta, e che in fondo la somiglianza al
generale Lee si limitava al nome. Un ciuffo di capelli lisci come se fossero
stati lavati di fresco gli stava dritto sulla fronte; aveva il naso sottile e
lucido, ed era quasi senza mento, perché quel poco che aveva era tutto intorno
alla gola grinzita.”
- Il giudice Taylor: è il giudice che dovrà
valutare la colpevolezza di Tom.
“ Il giudice Taylor, sul suo seggio, assomigliava a un vecchio
pescecane sonnacchioso, era un giurista preparato, benché sembrasse prendersela
comoda, in realtà teneva nel suo pugno di fesso le redini di tutto il
processo.”
CAPITOLO
18:
“
Dopo tutto non è che un negro”, spiega chi pronuncia queste parole e cosa vuol
dire. Tu cosa ne pensi?
Scout
porta Dill fuori dal tribunale perché non si sente molto bene e quando sono
all’ombra di una quercia lui le rivela il perché delle sue lacrime che ha
versato in tribunale: non voleva che Tom venisse trattato peggio delle persone
bianche.
È
qui che Scout, cercando di consolarlo, dice che in fondo Tom è solo un negro
volendo intendere che, proprio perché è un nero, sarebbe dovuto essere trattato
così dal signor Gilmer che si prendeva gioco di lui pensando che un nero non
sentisse dolore, quasi fosse una macchina.
La
risposta di Dill ha interpretato il mio pensiero: “Non me ne importa un fico
secco. Non è giusto, ti dico, non è giusto trattarli così. Nessuno ha il
diritto di parlare ad una persona in quella maniera… è una cosa che mi fa stare
veramente male!”
Anche
io, come Dill, penso che non sia giusto trattare le persone di colore
diversamente dalle altre giudicandoli solamente come delle macchine che
coltivano i campi per darti soldi solo perché hanno aspetti fisici diversi. Se
ci basiamo su questo criterio ci dovremmo considerare tutti degli oggetti
perché siamo tutti diversi, anche tra bianchi e, riprendendo il discorso il
discorso finale di Atticus, dovremmo trattare come oggetti e macchine ogni
persona che ha pensieri, caratteristiche fisiche, religioni (genocidio degli
ebrei) e così via diversi dalle nostre.
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