DE BELLO GALLICO
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Cesare parla delle vicende
storiche di cui è stato protagonista attraverso soprattutto la guerra
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Racconta le sue memorie, è quindi
un testo commentario
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Le opere che scrisse furono
infatti “commentario de bello gallico” e “commentario de bello civilis”
i cui nomi si abbreviarono poi togliendo “commentario”
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Racconta in terza persona perché
era il modo con cui si scrivevano libri storici, scientifici
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La prima persona è quella usata
propriamente nell’oratoria e nell’illirica
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In tutti gli altri generi letterari
non era elegante usare la prima persona
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L’interesse di Cesare è quello di
documentare le guerre fatte, quindi la storia, e anche di descrivere i popoli
barbari con cui è entrato in contatto (stesso stile di Erodoto)
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I popoli che vengono descritti
sono tutti quelli nemici nella storia di Roma
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Celti
» si diffondono in un’ampia regione a partire dal 110 a.C. (nascita di Cesare)
» conquistano la Britannia
(tranne la Scozia), l’Iberia, l’Irlanda, la Francia, la
Germania occidentale
(II sec a.C.), il nord della penisola balcanica, Italia
settentrionale, fino alla Turchia
» lo storico Pomponio Mela
descrive nella Chorographia il territorio dei Galli (anche
con cartine che raffigurano
come vedevano loro la terra)
» Gallia Cisalpina =
territorio gallico italico delineato dalle Apli
» Gallia Transalpina =
territorio gallico aldilà delle Apli (Reno è il confine a est e i
monti Pirenei sono il confine
a ovest)
» Gallia Narbonese =
territorio gallico della Francia
» sono celtiche tutte le
popolazioni che contengono il toponimo “britannia”
» sono dei celti i nomi dei
luoghi che contengono “gala” (Γάλατα = celti)
» erano nomadi, poco organizzati
socialmente e militarmente
» per questo il loro dominio fu
intaccato da popolazioni più organizzate
» ovest = invasione germanica
(popolazione anglofona) che mette il Reno a confine
» sud = espansione dei latini
con cui saranno per moltissimo tempo in conflitto
» riduzione potere solo alla
Francia, Britannia, Irlanda (unica che resiste nel medioevo)
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