ILIADE (racconto abbastanza realistico, pensabile e senza
metodi narrativi)
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E’
il poema che narra della battaglia con cui i Greci (o Achei) conquistarono
Troia (o Ilio), che geograficamente si trova in Asia Minore, presso lo
stretto dei Dardanelli
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Nel
1870 il tedesco Schliemann (primo
archeologo della storia) trova scavando i resti di una città di questo periodo
distrutta per un incendio, confermando l’esistenza di Troia
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La
dimensione con cui vengono narrati i fatti è atemporale
(sappiamo solo la durata della guerra, 10 anni; da qui ipotizziamo che la
narrazione si svolga in circa due mesi)
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La
tematica principale è l’ira dell’eroe acheo Achille
nei confronti del suo comandante Agamennone che lo ha privato ingiustamente del
suo bottino di guerra, la schiava Briseide
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Agamennone
è il comandante dell’esercito acheo, anche se Achille è più forte di lui
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Privò
il giovane del suo bottino per placare l’ira del dio Apollo, infuriato con lui
per aver disprezzato la richiesta del suo sacerdote troiano Crise, padre di
Criseide. La fanciulla era stata catturata durante la guerra ed era diventata
schiava di Agamennone.
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Achille,
sdegnato, giura di astenersi dai combattimenti finché non avrà riottenuto
Briseide e ricevuto le scuse da Agamennone davanti a tutta l’assemblea
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Inoltre
chiede alla madre Teti di intercedere presso Zeus per lui favorendo i troiani
nella battaglia, di conseguenza Agamennone avrebbe provato rimorso di averlo
offeso così
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Patroclo,
l’amico più caro di Achille, lo rimprovera per il suo comportamento immaturo
poiché capisce che la disfatta degli Achei è vicina, pur essendo più giovane di
Achille stesso
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Non
essendo riuscito a persuaderlo, gli chiede le sue armi, affinché almeno lui
possa farsi onore combattendo per la patria (era meglio morire combattendo per
la loro mentalità)
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Achille
accetta ma lo ammonisce di non farsi prendere dalla smania di combattere perché
tiene alla sua vita e teme che in combattimento possa venire ucciso
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Patroclo
va, e combattendo si lascia prendere la mano dalle stragi che compie e dal
terrore che riesce ad infondere con indosso le armi di Achille, finché in una
scontro con Ettore viene ucciso
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Il
dispiacere per l’amico e la sete di vendetta portano Achille a ritornare in
battaglia anche se sa che con questa scelta segnerà il suo destino: sa già che
morirà combattendo
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Achille
uccide Ettore e fa scempio del suo cadavere trascinandolo su un carro attorno
alle mura di Troia
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Priamo,
figlio di Ettore, si reca da Achille chiedendogli le spoglie del padre e le
vengono concesse da un eroe commosso per il gesto
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Achille
viene ucciso dalla freccia di Paride (non viene narrato in questo libro)
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Sia
Achille che Ettore condividono lo stesso destino: sanno che moriranno
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Dalla
tematica principale si sviluppano altre tematiche che però non fanno perdere il
filo
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È
una vittoria amara perché consapevole della scelta di Achille ed Ettore
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Schieramento degli dei
» troiani » Afrodite (Paride la preferì nella contesa della mela d’oro)
» Apollo
» Artemide
» Ares (con loro per puro caso, vuole solo
combattere)
» achei » Atena (non era stata scelta
da Paride)
» Era (non era stata
scelta da Paride)
» Ermes
» Poseidone (aveva costruito le mura di Troia ma i troiani
non gli avevano dato la ricompensa promessa)
» Efesto
» Zeus
» unico dio “super partes” perché garantisce la giustizia
» il fato però lo vuole dalla parte dei greci
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Aristie = tematiche
secondarie alla principale che descrivono le imprese degli eroi
» non sono mai risolutive ma
creano un alleggerimento dal racconto di guerra
» i duelli tra i singoli
personaggi fermano la narrazione facendoli diventare
protagonisti di quel
momento (rientrano anche il racconto delle assemblee di guerra)
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