AURIGA DI DELFI
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Realizzato
dallo scultore Pitagora di Reggio
» incisione sulla base reca il nome del
tiranno Gela Polizelo
» datazione dell’opera 478-474 a.C.
» celebra la vittoria del carro ai
giochi di Delfi
» viene fusa in parti separate e poi
assemblate insieme
» rappresenta l’atleta dopo aver vinto
la gara dei carri, mentre
fa il giro della pista da vincitore sul carro
acquistato
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Viene
ritrovata a Delfi, dov’è il tempio dedicato al dio Apollo
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Veste ricopre
interamente la figura, non più in nudità eroica
» opera non è più tensione tra natura e
idea e ricerca della
perfezione e della bellezza formale
e anatomica
» tentativo di rappresentare quel
soggetto preciso con
particolari che lo identificano (es: basette)
» non è rappresentato l’ideale atletico,
ma l’individuo singolo
» abbandono dell’ideale di raffigurare le
virtù o modello umano
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La
statua era su un carro, uno schiavo guidava i
cavalli
» non c’è più la figura proporzionata a
sé, ma posta in relazione
con altri oggetti della realtà
» tentativo di riproporre un’intera scena
reale
» si vuole raffigurare il movimento
stesso, non la
rappresentazione ideale del movimento (cavaliere
Rampin)
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La
posizione non è più stante
» pieghe della tunica rompono l’apparente
frontalità
» torsione che parte dalla posizione
obliqua dei piedi
» capo lievemente rivolto
a destra
» busto ancora più ruotato del capo
» i piedi vanno in due direzioni diverse,
non sono + frontali
» prima concezione dell’uomo come in un
blocco unico, ora in
tre parti divise e indipendenti (gambe,
busto, testa)
» lieve stasi data dalle pieghe innaturali
della veste
» figura concepita ancora per piani e
giunture
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Capigliatura
» basette (mai riscontrate prima di
quest’opera)
» ciocche cesellate
costituiscono i capelli, a riccioli sulla fronte
» i capelli non presentano più la forma
globulare modulare
» porta sulla testa una fascetta di
riconoscimento
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Volto
» labbra eseguite ad intarsio di rame
» ciglia realizzate in una sottile lamina
di bronzo più chiaro
» occhi realizzati in pasta vitrea
e pietra
» sguardo non risulta vuoto, ma intenso e
sereno
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Braccia per la
prima volta sfondano i piani paralleli
» segno della capacità di ponderazione
dei pesi della scultura
» bilanciamento del peso delle braccia con
l’inclinazione
all’indietro della schiena (sarebbe
caduta in avanti altrimenti)
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venerdì 22 febbraio 2013
AURIGA DI DELFI - scultura greca
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