PLOTINO
RIPRESA DEGLI
ANTICHI
- Il neoplatonismo
è una corrente filosofica che agisce tra il III e
il IV secolo d.C.
»
il loro nome deriva dal fatto che basarono la loro dottrina sulla
riflessione di Platone
»
riprendono il pensiero non solo di Platone, ma anche di Aristotele e degli
scettici » sintesi filosofia greca
»
il neoplatonismo è una summa di tutti gli strumenti ed argomenti della
filosofia precedente
» riforma
strutturalmente la metafisica classica (platonica ed aristotelica)
»
amplia in un’azione creativa la dottrina della realtà intellegibile che Platone
introduce con le Idee
»
Plotino è il più importante esponente della scuola ed opera soprattutto a Roma,
dove gode di grande fama
»
Plotino muore nel 270 d.C.
-
Differenze con Platone
1. atteggiamento verso la politica
»
per Platone la filosofia aveva un fine politico, nei neoplatonici il dibattito
politico non li interessa
»
la riflessione sulla politica e sull’etica non sono per niente presenti
2. il principio assoluto
»
per Platone il principio delle cose è l’Essere che è conoscibile e determinato,
di cui si può parlare
»
per Plotino il principio delle cose è l’unità, che va oltre all’Essere
»
Plotino promuove una visione trascendentale dell’Essere, indefinito e
indescrivibile dall’uomo
»
viene inaugurata la filosofia negativa per cui si definisce negando gli
attributi di qualcosa
L’UNO
-
L’Uno è il principio primo, supremo, assoluto
» ogni
cosa è tale, è un ente in virtù della sua unità, che non è uguale per tutte le
cose (pietre ≠ uomo)
»
le cose costituiscono una scala gerarchica che discende dall’Uno
» ci sono principi di unità a
diversi livelli, ma tutti suppongono un principio supremo di unità = l’Uno
» l’Uno
è al di sopra dell’essere e dell’intelligenza umana, è al vertice della
scala gerarchica dell’unità
» l’Uno
è una ipostasi (una sostanza) che trascende lo stesso Essere
»
dire che l’Uno è al di sopra dell’Essere non significa che esso sia non essere,
ma che è assolutamente
superiore all’essere, al pensiero, alla vita
che sono suoi prodotti, è infatti Super-Essere/Pensiero/Vita
»
nella ricerca del fondamento delle cose, che è l’unità, si deve passare dal
mondo fisico all’Anima
(ipostasi più bassa), dall’Anima al Nous
(seconda ipostasi che ha un’unità più alta ma è molteplice), dal
Nous ad un principio assolutamente semplice:
l’Uno (ipostasi prima), che è l’Assoluto
»
già Platone presenta la concezione dell’Uno-Bene come al
di sopra dell’essere e dell’intelligenza
»
Plotino lo definisce in quanto è Bene, o Bene-in-sé
-
Uno come in finitudine
» l’infinito
non è quello dello spazio né della quantità, ma è l’illimitata,
immateriale potenza produttrice
» l’Uno
è infinita spirituale energia creatrice » è creatore di se stesso e
di conseguenza di tutte le cose
»
l’Uno-in-sé, cioè l’assolutamente semplice è la causa ed il fine di tutte le
cose » è potenza di tutte le cose
-
Trascendenza dell’Uno
»
l’Uno non è come l’Idea platonica perché per Platone forma ed essenza implicano
finitudine
»
l’Uno non è il Motore Immobile di Aristotele, perché è immobile, finita,
determinata
» l’Uno
trascende ogni forma di pensiero, di mondo fisico, di finitudine
»
l’Uno non è possibile da caratterizzarsi se non con descrizioni negative o
analogiche (si può dire cosa
non è oppure si può descrivere positivamente
con superlativi, che non determinano precisamente)
-
L’Uno è attività autoproduttrice
»
Perché c’è l’Assoluto? Perché è quello che è? » nessuno dei filosofi greci si
era posto questo problema
» l’Uno
si autopone, è attività auto produttrice, è il Bene che crea se stesso
»
egli è come ha voluto essere, ed è così perché è la cosa più alta che si
possa immaginare
»
l’Uno è assoluta libertà creatrice, causa di sé, è ciò che esiste
da sé e per sé (causa sui)
DERIVAZIONE DELLE
COSE DALL’UNO
-
Immagine della luce
»
perché e come dall’Uno si sono generate le cose? Perché, completo in sé, non è
rimasto in se stesso?
»
la derivazione delle cose dall’Uno viene rappresentata
attraverso l’irradiarsi della luce da una fonte
luminosa in forma di cerchi successivi come
“luce da luce” (immagine ripresa nel credo cristiano)
»
un’altra immagine meno celebre è quella del fuoco che emana calore e
quella della sostanza odorosa che
emana il profumo, dei cerchi concentrici
che vengono prodotti da un unico punto (sasso gettato in acqua)
-
L’attività dell’Uno
» l’Uno
produce tutte le cose restando fermo
» l’azione
generatrice dell’Uno non lo impoverisce del suo Essere né lo condiziona
» ciò
che è generato è inferiore e non serve al generante, che non si cura di
ciò che crea dopo la produzione
»
due tipi di attività
1. attività dell’Uno » per cui l’Uno è Uno e rimane Uno
» è
l’autoporsi dell’Uno, la sua libertà autocreatrice
2. attività che deriva dall’Uno » per cui dall’Uno procedono le altre cose
generate da esso
»
questa seconda attività dipende dalla prima » è un’attività sui
generis perché è una necessità che
dipende da un atto di libertà » dalla
libertà autocreatrice derivano necessariamente le altre cose
»
non si può parlare di emanazione, ma di processione delle cose dall’Uno
» l’Uno
non crea liberamente l’altro da sé, ma crea liberamente sé come infinita
potenza
»
l’Uno non crea per volontà di creare l’altro
»
generazione delle cose dall’Uno
1. primo momento: processione dall’Uno
» l’attività che deriva dall’Uno è
inizialmente potenza informe (una materia intellegibile) che, per
sussistere, deve rivolgersi a
contemplare il principio da cui è derivata
»
nasce l’essere o sostanza o contenuto del pensiero
2. secondo momento: autocontemplazione
»
rivolgersi verso di sé e contemplarsi, così fecondato, e vede in sé la totalità
delle cose = le Idee
LA SECONDA IPOSTASI:
NOUS
-
Nous come essere ed intelligenza
» il
Nous è la seconda ipostasi che deriva direttamente dalla prima
» il Nous è l’Intelligenza che pensa la totalità degli
intellegibili, l’Intelligenza aristotelica che contiene in
sé l’intero
mondo platonico delle Idee
» il Nous è lo Spirito cioè l’unione del supremo
Pensiero e del supremo Pensato
-
Derivazione del Nous dall’Uno
»
segue il primo e secondo momento: processione dall’Uno e auto contemplazione in
cui vede in sé le Idee
» Idee
= Nous = non sono solo pensiero dello Spirito, ma sono esse
stesse Spirito, Pensiero
» nel
secondo momento nasce il pensiero e la dualità di pensiero e di
pensato e la molteplicità del pensato
»
l’Uno era la potenza di tutte le cose; lo Spirito è “tutte le cose”, l’esplicitazione
delle cose a livello ideale
»
lo Spirito diventa essere perché in ogni Idea si riverbera il Tutto, è il cosmo
intellegibile
LA TERZA IPOSTASI:
ANIMA
-
Derivazione dell’Anima dallo Spirito
» l’Uno
per creare il cosmo fisico deve farsi Anima
» l’Anima
deriva dallo Spirito come lo Spirito deriva dall’Uno
»
attività » attività dello Spirito = ciò che fa essere tale lo Spirito =
autoporsi dello Spirito
» attività che procede dallo
Spirito = la conseguenza ultima di questa attività è l’Anima
»
la potenza che procede dall’attività dello Spirito si rivolge a contemplare lo
Spirito da cui deriva
»
rivolgendosi allo Spirito l’anima trae la propria sussistenza
» nello
lo Spirito, vede l’Uno, ed entra in contatto con il Bene » permette la possibilità
di ritorno all’Uno
-
La natura dell’Anima
»
non consiste in un pensare, ma nel dar vita alle cose sensibili,
nell’ordinarle, reggerle, governarle
»
l’Anima è principio di movimento ed è essa stessa movimento
» l’Anima
è l’ultima realtà intellegibile, che confina con il sensibile » ha una
posizione intermedia
»
ha due facce perché genera il corporeo pur rimanendo nella
realtà incorporea, ma le accade di entrare in
contatto con la realtà da lei prodotta senza
venir meno dall’unità del suo essere
»
per questa doppia realtà l’Anima è tutta-in-uno, è divisa-e-indivisa, una-e-molteplice
» i
corpi sono solo “molti”, l’Anima è “uno-e-molti”, il Nous è “uno-molti”, il
principio primo è “Uno”
-
Le tre forme dell’Anima
»
la pluralità dell’anima prevede una gerarchia di anime
» Anima
suprema = è l’Anima come pura ipostasi, in stretta unione con lo
Spirito
» Anima
del tutto = è l’Anima in quanto creatrice del mondo e
dell’universo fisico
» anime
particolari = sono quelle presenti nei corpi sensibili
»
tutte le anime derivano dalla prima, da cui sono distinte senza esserne
separate
PROCESSIONE DEL
COSMO FISICO
-
Perché esiste anche un mondo corporeo?
» novità
introdotta da Plotino = tenta di dedurre la materia senza presupporla
» la
materia sensibile deriva dalla sua causa, dal principio primo come possibilità
ultima, cioè come estrema
tappa della processione dall’Uno in cui la
forza produttrice di indebolisce fino ad esaurirsi
»
la materia è esaurimento della forza creatrice
»
materia è privazione estrema della
potenza dell’Uno, quindi privazione di Bene (che coincide con l’Uno)
»
la materia è male non come entità negativa, ma in quanto è mancanza,
privazione del positivo
»
la materia è non essere in quanto è diversa dall’essere »
non ha una consistenza ontologica
-
Nascita del mondo fisico
»
l’Anima pone la materia, poi le dà forma » operazioni distinte non
cronologicamente ma logicamente
»
il mondo fisico è uno specchio di forme, a loro volta riverbero delle Idee
» tutto è logos = forme
»
il passaggio dal mondo intellegibile a quello materiale implica il passaggio
dall’essere al non essere
-
Nascita del tempo
»
il passaggio dall’intellegibile al sensibile implica un passaggio da
eternità a temporalità
»
la temporalità nasce dall’attività con cui l’Anima crea il mondo fisico
» l’Anima
esce dall’unità e si distende, si prolunga in una serie di atti
che si succedono
»
pone in una successione di “prima” e di “poi” ciò che nella sfera intellegibile
è simultaneo
» l’Anima
crea la vita come temporalità, come copia della vita dello Spirito
che è nell’eternità
»
la vita è sempre rivolta verso momenti sempre ulteriori, sempre carica di
momenti trascorsi
» nulla
muore e tutto si conserva perché nulla può essere cancellato dall’essere
-
Il cosmo fisico è perfetto
»
il cosmo è una copia di un modello, non è un modello » è la più bella immagine
dell’originale
» spiritualizzazione
del cosmo » la materia è forma infima, il corpo è forma, la forma è
legata alle Idee
dello
Spirito e lo Spirito è agganciato all’Uno » tutto rimanda all’Uno
L’UOMO
-
L’uomo è la sua Anima
»
tutte le attività dell’uomo dipendono dalla sua Anima » es: la sensazione è un atto conoscitivo dell’Anima
» nella
sensazione il corpo è passivo, l’anima attiva perché giudica la sensazione
» nella
sensazione l’Anima vede l’impronta del mondo intellegibile, dell’Uno
» la
sensazione è per l’Anima forma di contemplazione dell’intellegibile nel
sensibile
» è
possibile perché suppone che tutti i corpi derivano dai logoi, le
forme razionali, riflesso delle Idee
»
la sensazione è possibile perché l’anima inferiore è collegata con l’Anima
superiore che ha percezione
delle forme intellegibili pure (anamnesi
platonica)
»
la memoria, le passioni, i sentimenti, i desideri sono attività dell’anima
-
L’uomo e la libertà
» l’attività
più alta dell’anima umana consiste nella libertà, strettamente legata
all’immaterialità
»
la libertà non consiste in un’attività pratica, nell’agire
esteriore, ma nella virtù
»
la più alta virtù è il pensiero e la contemplazione
»
la libertà si identifica nel desiderio del Bene
»
la libertà dell’Uno è la libertà di autoporsi come Bene
assoluto = assenza di condizionamento
»
la libertà dello Spirito è il rimanere stretto al Bene
»
la libertà dell’Anima è il tendere al Bene tramite lo
Spirito
»
il destino dell’anima è ricongiungersi con il Bene, con il divino
» ripresa dell’escatologia platonica
» a
differenza di Platone, Plotino sostiene che è possibile ricongiungersi con
l’Uno anche sulla terra
»
Plotino ribadisce il concetto ellenistico per cui è possibile
raggiungere la felicità anche tra i dolori fisici
»
nell’uomo è sempre presente una componente trascendentale autonoma dalle
sofferenze o gioie del corpo
IL RITORNO ALL’UNO
-
Le vie per tornare all’Uno
»
via della virtù
» quella
che corrisponde all’erotica platonica
»
via della dialettica
»
via della “semplificazione”, la riunione all’Uno , e l’estasi
»
la riunione all’Uno si attua con l’eliminazione di ogni
differenza ed alterità (semplificazione)
»
nell’uomo è presente l’alterità mentre non nell’Uno, che è unità = deve
lasciare il mondo sensibile
» l’uomo
si deve spogliare di tutto per rientrare in se stesso, nella propria
anima, e giungere all’Uno
»
lo spogliarsi non implica un impoverimento, ma un accrescimento, riempimento
di Dio, dell’Infinito
-
L’estasi
»
l’unificazione con l’Uno ha come risultato l’estasi, che è insieme una via per
riunirsi all’Uno
» estasi
= stato di ipercoscienza (non di incoscienza), non è irrazionale,
ma iper-razionale
» semplificazione e
contemplazione in cui soggetto contemplante e oggetto contemplato si
fondono
»
nell’estasi l’anima vede se stessa riempita di Uno
»
Dio non fa dono di sé agli uomini ma sono gli uomini che devono arrivare a
Lui con le proprie forze
»
il cristiano Filone intende l’estasi come “dono gratuito” di Dio
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