CANTO VIII
Terzo cielo: il
cielo di Venere » spiriti amanti
Incontri: Carlo Martello
Riassunto e
tematiche:
- Salgono al terzo cielo = il cielo di Venere
»
Dante ci spiega che per i pagani la dea Venere irradiava l’amore sessuale sulla
terra
»
Dante si accorge di essere salito al 3° cielo per l’accresciuto splendore di
Beatrice, non sensibilmente
»
nella luce si scorgono altre luci che corrono loro incontro cantando Osanna
» gli
spiriti amanti ardono dal desiderio di soddisfare la sete di conoscenza di
Dante
- Una delle luci si fa avanti presentando
le anime del cielo: sono gli spiriti amanti
» avendo
ottenuto il concesso di Beatrice, Dante chiede allo spirito chi sia
»
per l’allusione al loro stretto legame di amicizia in vita e alla sua morte
prematura riconosce in lui
l’amico Carlo Martello, figlio di
Carlo II d’Angiò, che incontrò a Firenze
- Il principe nomina le sue terre: la
Provenza e il regno di Napoli, l’Ungheria, la Sicilia
»
avrebbe dovuto essere re, ma viene fermato dallo scoppio dei vespri siciliani
» biasima
poi il fratello Roberto per l’avarizia che lo rende così diverso dalla stirpe
da cui è disceso
» invettiva
contro l’avidità dei principi della terra
- Dante ringrazia per la risposta ma gli sorge una domanda: come
può nascere un frutto cattivo, da una pianta buona, una progenie
corrotta da una stirpe buona?
- Risposta di Carlo » tema =
problema del rapporto tra indole e compito
»
credenza medievale: l’uomo nasce con un’indole che dipende dall’influsso
astrale, che è predisposto
dalla provvidenza divina secondo il suo
progetto sul mondo » le stelle influiscono sul temperamento
» le
attitudini di ciascuno fanno parte dell’ordine con cui Dio ha creato il mondo
»
alla società sono necessari compiti diversi » per questo gli uomini si
differenziano nelle attitudini » la
società si realizza nel momento in cui
ciascuno fa la sua parte per l’inclinazione che ha
»
per questo i cieli imprimono diverse inclinazioni nella persona senza tenere
conto della stirpe
» l’educazione
ha il compito di aiutare l’indole della persona a palesarsi e
a svilupparsi, essendo essa uno
degli indizi (non l’unico) dati
all’uomo per comprendere il suo compito (= cosa ci sta a fare al mondo);
l’educatore deve quindi mettere il ragazzo
nelle condizioni di sviluppare la propria indole
» l’uomo
è stato fatto per completare la creazione di Dio (spunti anche dall’XI
dell’Inferno e VIII del
Purgatorio) » il lavoro è quindi
utile per portare le cose più vicine al loro compimento
»
come l’uomo completa la creazione? Ciascuno ha il suo modo, ma tutti hanno
questa responsabilità
» l’ordine
dell’universo si corrompe quando l’educazione ha altri fini o l’individuo
rifiuta il suo compito
» se
l’uomo vive un ruolo non adatto alle sue inclinazioni naturali, non farà
del bene né a sé né alla società
- Nel cielo di Venere ci aspetteremmo
un discorso sull’amore, non un discorso politico come questo!
» riprende
il 6° canto (anche lui politico) non dal punto di vista di chi guida la
politica, ma di chi lo segue
»
può essere la politica una forma d’amore? La politica centra con
l’affettività perché riguarda la
dimensione relazionale dell’uomo (Aristotele: l’uomo è un animale sociale,
quindi politico)
»
quindi » la dimensione affettiva e politica sono entrambi aspetti della natura
relazionale dell’uomo, per
questo la politica è indispensabile per la
realizzazione dell’uomo
»
Dante quindi antepone la politica all’amore, di cui parlerà alcuni canti più
avanti
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