LE LINGUE DEL MONDO
È impossibile dire
precisamente quante sono: si aggirano sulle settemila
Ci sono lingue che
contano più di un miliardo di parlanti, altre che ne contano poche centinaia
Criteri
per classificarle:
NB: tutte le lingue
del mondo condividono caratteristiche comuni chiamate universali linguistici,
ma alcune lingue sono più vicine tra loro che non a certe altre: come stabilire
questa vicinanza?
- Criterio sociopolitico
- Criterio geografico: distinguerle a seconda del continente in cui sono parlate (criterio non linguistico perché non si basa su caratteristiche proprie della lingua)
- Classificazione genealogica
Due
lingue fanno parte dello stesso raggruppamento genealogico se derivano da una
stessa lingua originaria (lingua madre, invece madrelingua è l lingua che
ognuno di noi ha acquisito dalla sua infanzia)
→ es: lingue romanze/neolatine → a loro volta fanno parte di una famiglia
linguistica: l'indoeuropeo
→ la famiglia linguistica è l'unità
genealogica massima
→ le unità inferiori alla famiglia sono i
gruppi /classi
→ le unità inferiori ai gruppi/classi sono i
sottogruppi/rami
- Classificazione tipologica
Due
lingue sono tipologicamente correlate se manifestano uno o più caratteristiche
comuni
→ una lingua può essere tipologicamente
correlata a più di una lingua per caratteristiche diverse
→ l'affinità tipologica non esclude la
parentela genealogica, ma possono anche non essere parenti
- Classificazione areale
Coglie affinità tra lingue genealogicamente
irrelate che hanno sviluppato caratteristiche comuni in quanto sono parlate
nella stessa area geografica → le
suddette lingue formano così una lega linguistica
→ es: cinese e giapponese non sono
genealogicamente parenti ma i contatti che hanno avuto nei secoli hanno
fatto sì che le due lingue sviluppassero
alcune caratteristiche comuni, anche se diverse tipologicamente
CLASSIFICAZIONE
GENEALOGICA
Come si fa a
stabilire che più lingue derivano da una stessa lingua?
Il problema si
complica quando non c'è alcuna lingua attestata che possa essere ritenuta la
lingua originaria di un gruppo
- Famiglia indoeuropea
- Famiglia afro-asiatica/camito-semitica: egiziano antico, arabo, ebraico
Africa
settentrionale (Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco)
Medio
Oriente (Libano, Siria, Iraq, Israele, Giordania, Arabia Saudita, altri della
penisola arabica)
Africa
orientale (Etiopia, Eritrea, Somalia)
- Famiglia uralica: finlandese/finnico (Finlandia), estone (Estonia), ungherese (Ungheria)
- Famiglia sino-tibetana: cinese mandarino (conta il maggior numero di parlanti al mondo), tibetano
- Famiglia nigerkordofaniana: swahili (la più diffusa), … (nazioni africane poste al sud del Sahara)
- Famiglia altaica: mongolo (la principale dell'Asia centrale), turco (Asia minore)
- Famiglia dravidica: parte meridionale dell'India
- Famiglia austro-asiatica: khmer, vietnamita
- Famiglia austronesiana: malgascio
- Famiglia delle lingue degli indiani d'America: lingue amerinde
- Lingue isolate: di cui non è dimostrabile una parentela con altre → basco (europea), giapponese, coreano
NB: secondo alcuni
studiosi la famiglia afro-asiatica e quella sino-tibetana andrebbero unite
nella famiglia sino-austrica
La
famiglia linguistica indoeuropea
Una delle più
importanti scoperte della storia avvenuta i primi decenni dell'Ottocento fu che
sanscrito (antica lingua dell'India), greco e latino erano genealogicamente
apparentate. Il termine "indoeuropeo" fu coniato nel 1830.
- Gruppo indo-iranico
Sottogruppo indiano → lingue antiche: sanscrito (I millennio
a.C.), veidico (II millennio a.C.)
→ lingue moderne: dialetti pracriti (lo
hindi, lo urdu)
Sottogruppo iranico → lingue iraniche occidentali → antiche: persiano antico (VI-IV sec a.C.)
avestico (Avesta: libro sacro di Zarathustra)
→ moderne: persiano moderno (Iran), curdo
→ lingue iraniche orientali → moderne: pashto, afgano
- Gruppo tocario: lingue estinte denominate come "Tocario A" e "Tocario B" (I millennio d.C.), regione cinese
- Gruppo anatolico: lingue del II-I millennio a.C. nell'Anatolia/Asia minore (ora Turchia)
→ ittita: lingua maggiormente attestata, del
popolo degli ittiti, regno tra XVII-XVI e XII sec a.C.
- Gruppo armeno: una sola lingua, l'armeno (dal V sec d.C.), traduzione Bibbia, testi filosofici e grammatici greci
- Gruppo albanese: una sola lingua, l'albanese (dal XV sec d.C.), parlata ancora oggi nella Repubblica dell'Albania
- Gruppo slavo: prime attestazioni nell'antico slavo ecclesiastico/antico baltico
Sottogruppo
slavo orientale: russo, bielorusso, ucraino
Sottogruppo
slavo occidentale: polacco, cieco, slovacco
Sottogruppo
slavo meridionale: bulgaro, macedone, serbocroato, sloveno
- Gruppo baltico: lituano, lettone, prussiano antico (oggi estinte)
- Gruppo ellenico: una sola lingua, il greco (prime attestazioni nel miceneo, II millennio a.C., ora greco moderno)
- Gruppo italico
Sottogruppo
italico orientale: osco, umbro, sannita (lingue dell'Italia antica)
Sottogruppo italico occidentale: latino (da
600 a.C.) → si sono originate le lingue romanze
Lingue
romanze: portoghese, spagnolo, francese, italiano, romeno, gallego (Galizia,
Spagna), catalano (Catalogna, regione Spagna con capitale Barcellona), ladino
(grigionense parlato nel Cantone dei Grigioni in Svizzera, ladino
centrale/dolomitico parlato nella valle delle Dolomiti, friuliano), provenzale
(sud-est Francia)
- Gruppo germanico
Sottogruppo
germanico orientale: gotico (estinto)
Sottogruppo
germanico settentrionale: svedese, danese, norvegese, islandese, feroico
(lingue nordiche)
Sottogruppo
germanico occidentale: ramo anglo-frisone (frisone parlato in Frisia in Olanda,
inglese), ramo neerlando-tedesco (olandese/nederlandese, tedesco, afrikaans
dialetto dei coloni olandesi, yiddish dialetto degli ebrei tedeschi)
- Gruppo celtico: lingue parlate un tempo in buona parte dell'Europa occidentale
Sottogruppo
gaelico: irlandese, gaelico di Scozia
Sottogruppo
britannico: cimrico/gallese (Galles), cornico (Cornovaglia, oggi estinto),
bretone (Bretagna, Francia)
CLASSIFICAZIONE
TIPOLOGICA
In quali aspetti del
linguaggio vanno ricercate queste caratteristiche comuni?
Nella storia delle
ricerche linguistiche sono state ricercate prima nella struttura delle parole,
poi in quella di gruppi di parole e in frasi. Si parla quindi di una:
- Tipologia morfologica
- Tipo isolante (es: cinese) sono monomorfemiche
Caratterizzato
da una mancanza quasi totale di morfologia.
I
nomi non si distinguono né per caso né per numero; i verbi non si distinguono
né per persona né per numero, né per tempo né per modo ma la forma verbale è
sempre unica.
Per indicare la relazione tra parole una
lingua isolante fa uso in modo cruciale →
dell'ordine delle parole
→ di alcune particelle
- Tipo agglutinante (es: turco) sono polimorfemiche
Ogni
parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni grammaticali che devono
essere indicate
- Tipo flessivo → sottotipo analitico: può realizzare le relazioni grammaticali anche attraverso più parole
→ sottotipo sintetico: concentra tale
espressione in una parola sola
Spesso
un solo suffisso esprime più relazioni grammaticali
Lingue
flessive: italiano, latino, greco, sanscrito (la maggior parte delle lingue
indoeuropee)
Variando la vocale radicale della parole si
indicano diverse funzioni grammaticali (flessione interna) → es: ago, egi
Riferendosi
a lingue come l'arabo e altre lingue semitiche si dice che sono di tipo
introflessivo perché utilizzano la flessione interna in modo sistematico,
mentre non posso definire tali il latino o l'italiano perché è un fenomeno
riservato solo ad alcuni verbi
- Tipo polisintetico/incorporante (es: eschimese)
Una
sola parola può esprimere tutte le relazioni che in italiano sono espresse da
una frase intera
NB: non troveremo
nessuna lingua che sia solo isolante o solo agglutinante o solo flessiva o solo
incorporante, cioè non esistono tipi "puri". Invece si può dire che
una lingua come l'italiano è prevalentemente flessiva, ma ci sono fenomeni isolanti
(nomi che non variano per genere come insegnante),
fenomeni agglutinanti (nomi con suffissi come possi-bil-ità),
fenomeni introflessivi (faccio-feci) fenomeni
incorporanti (composti come spazzaneve)
- Tipologia sintattica (anni '60 del '900, linguista americano Joseph Greenberg)
Si
basa sull'osservazione che esistono correlazioni sistematiche in tutte le
lingue tra l'ordine delle parole nella frase e in altre combinazioni
sintattiche (per questo chiamata anche tipologia dell'ordine delle parole)
Combinazioni
sintattiche che vengono analizzate:
- Presenza di preposizioni (Pr) oppure postposizioni (Po) come il giapponese
- La postposizione del verbo (V) rispetto al soggetto (S) e all'oggetto (O) → SVO
→ SOV
→ VSO
- L'ordine dell'aggettivo (A) rispetto al nome (N) → AN (inglese)
→ NA (italiano)
- L'ordine del complemento di specificazione genitivo (G) rispetto al nome (N) → GN
→ NG
Universali
implicazionali →
VSO/Pr/NG/NA
→ SVO/ Pr/ NG/ NA
→ SOV/ Po/ GN/AN
→ SOV/Po/GN/NA
Ideogramma = ad ogni
simbolo corrisponde un concetto (geroglifici) concreto o astratto
Nessun commento:
Posta un commento