SEMANTICA
LESSICALE
Ambiguità del significato:
I lessemi delle lingue umane manifestano alcune proprietà → ambiguità = possono avere più di un
significato → ci sono due tipi di ambiguità
- Polisemia = se si avverte una certa relazione tra i due significati della parola → parole poliseme hanno una sola entrata nel dizionario
- Omonimia = se una parola presenta più significati che non centrano nulla tra di loro → parole omonime hanno più entrate nel dizionario
Andando
più a fondo, e arrivando al cuore della differenza, la polisemia è diversa dall'omonimia perché nel primo caso i
significati sono correlati sia etimologicamente sia semanticamente: ciò
significa che hanno una storia comune e un'affinità semantica che dipende dal
criterio linguistico dell'economia (quando parliamo, cerchiamo di non creare materiale
inutile, quindi altre parole, ma associamo allo stesso lemma significati simili
a quello originario). L'omonimia, invece, consiste nell'uguaglianza fra due
parole dovuta a una serie di controversie etimologiche: questo vuol dire che,
per una serie di fenomeni e accadimenti, i due termini hanno assunto la stessa
grafia o lo stesso suono, pur continuando a indicare referenti diversi.
Polisemia
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Omonimia
|
Penna
(dell'animale, biro)
quadro (della
situazione, opera d'arte)
Primo (piatto,
arrivato)
Collo (della
persona, della bottiglia, della camicia)
|
Mandarino (agrume,
dignitario cinese)
Lira (strumento
musicale, moneta italiana)
Venti (numero,
plurale di vento)
Squadra (strumento
tecnico, gruppo di persone)
Fattore
(agricoltore, membro operazione)
Canto (canzone,
angolo)
Letto (materasso,
participio di leggere)
|
Estensione della polisemia: presupposizione di
fattività e di esistenza e creatività del significato
Non tutte le polisemie sono registrate all'interno di un dizionario → accade quando i significati che il termine
può assumere pur essendo diversi sono comunque molto vicini l'uno all'altro → diversità causata da combinazioni sintattiche
Es: Luigi si è dimenticato di spegnere le luci → Luigi non ha spento le luci perché se ne è
dimenticato → no presupposizione di fattività
Luigi si è dimenticato di aver spento le
luci → Luigi ha spento le luci ma poi se ne è
dimenticato → presupposizione di fattività
Elena
ha cotto le uova → le uova
esistevano anche prima → presupposizione di esistenza perché
esistono a prescindere di Elena
Elena ha cotto una frittata → la frittata prima non esisteva → no presupposizione di esistenza
Alcune parole
assumono un numero indefinito di significati diversi a seconda dei differenti
contesti in cui possono ricorrere
Es: il buon ragazzo → nel senso morale
il buon pane → nel senso che è gustoso da mangiare
il buon violinista → nel senso che è bravo a suonare
il buon libro → nel senso che è piacevole da leggere, è
scritto bene
il buon animale → nel senso che è mansueto, ubbidiente
la buona macchina → nel senso che funziona bene
Quindi
buono indica generalmente una qualità
positiva del nome che lo accompagna, la cui natura è determinata dalle
proprietà del nome stesso
Quindi
il significato dipende dal contesto cioè dalla parola con cui si combina
Estensione del significato:
All'origine di una
pluralità di significati di uno stesso lessema stanno dei procedimenti che sono
considerati propri della retorica:
Metafora = uso traslato di una parola
sulla base di una parziale somiglianza tra il significato fondamentale e il
significato traslato
Es: vite → la
filettatura della "vite utensile" assomiglia alla forma della
"vite pianta"
Metonimia = estendere il significato
di una parola ad un altro significato connesso per contiguità
Es: mano →
significato fondamentale è quello dell'arto umano → ma con quello si gioca a carte, da cui la
mano del gioco, il turno
→ ma con quello si dipinge la parete, da cui
la mano di vernice
Relazioni di significato:
Sinonimia = quando più lessemi diversi
possono avere lo stesso significato
Antonimia = espressione di due
significati opposti da parte di due lessemi (fenomeno contrario alla sinonimia)
→ significati contrari → esistono sfumature intermedie → es: bianco-nero, caldo-freddo
→ significati contraddittori → non esistono vie di mezzo → es: sposato-scapolo, vero-falso
I vari lessemi
possono anche essere inclusi nel significato di altri lessemi
Iponimia → cane è iponimo di animale; barboncino è iponimo
di cane
Iperonimia → animale è iperonimo di cane; cane è iperonimo di barboncino
Nel Novecento si è
sviluppata la teoria dei tratti semantici sulla base della teoria dei tratti
distintivi della fonologia
→ sinonimia
di due lessemi spiegata dicendo che essi condividono gli stessi tratti
→ antinomia
di due lessemi spiegata dicendo che essi hanno valori opposti rispetto allo
stesso tratto
→ iponimia
di due lessemi spiegata dicendo che essi condividono alcuni tratti
→
iperonimia di due lessemi spiegata dicendo che uno presenta alcuni tratti in
aggiunta
Ma questa teoria non
ha avuto gli stessi risultati dei tratti distintivi della fonologia perché ci
sono dei problemi
- Per la fonologia è chiarissima la distinzione tra fonemi e tratti, mentre i tratti semantici sono sempre identici ai lessemi (es: animale, cane…)
- Mentre per la fonologia si è riusciti ad individuare un numero finito e basso di tratti, per la semantica non si è riusciti a proporre un inventario finito di tratti semantici
Ma importante perché
possibilità di vedere lessico non come inventario ma come insieme strutturato
in cui le parole sono legate tra solo semanticamente
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