Nozione di macrotesto = un insieme di testi che funziona come testo nel suo complesso
→ si basa sul rapporto tra insieme di più testi e i singoli
testi
→ è analogo al
rapporto che si instaura fra singole
frasi di un testo e il testo stesso: un testo non è una sommatoria di
frasi, ma le frasi fra di loro devono
avere un rapporto per produrre un significato che supera il significato delle
singole frasi in sé prese
→ è una categoria nata negli anni '60 del 900 in ambito strutturalista → la prima volta appare in un saggio di
Maria
Corti
dedicato ad una raccolta ai racconti di Marco Valdo e di Calvino: nella
prospettiva della Corti questi racconti
nel loro insieme formano un macrotesto →
in realtà poi nozione di macrotesto avrà nei decenni successivi una
grande
fortuna in ambito poetico (per inscrivere singola poesia in un
macrotesto) più che in ambito prosaico
Condizioni per cui una raccolta poetica può essere intesa
come macrotesto: sono state discusse più volte, ma la sintesi più
autorevole è di Enrico Testa (1983, Il libro di
poesia) → i tratti che definiscono un macrotesto sono:
- Isotopie = catene di ricorrenze ad un medesimo livello di strutturazione del testo
- Tematiche: livello di strutturazione di catene isotopiche che avviene a livello semantico, con la riproposizione di nuclei tematici ripetuti in modo diverso
- Di spazio-tempo: identificano lo scenario ambientazione del singolo testo tanto quanto singolo libro, se testi si inscrivono in uno scenario complessivo
- Di persone: presenza di una sistema di personaggi in un libro di poesie
→
la presenza di isotopie definisce la coerenza semantica del libro: ogni poesia
è diversa, ovviamente, ma ciò
che il poeta dice presenta delle linee di
continuità
- Dispositivi: procedure, strumenti per distribuire al carica di informazione della raccolta in certi luoghi, in certe zone secondo un certo schema semantico → ha a che fase con la dispositio = composizione architettonica della raccolta, si riflettono in modo immediato in una serie di aspetti paratestuali, non riguardano solo i testi ma una serie di aspetti che inguainano il testo, lo avvolgono anche tipograficamente
- Divisione in sezioni: modo per organizzare una serie di testi
→
es: titoli dei componimenti e tutto ciò che ha a che fare con dimensione
paratestuale
- Segnali di inizio e di fine: uno dei segnali che ci consente di capire l'intenzione da parte dell'autore di percepire come opera organica sono l'attenzione all'inizio e alla fine (testo esordiale e di congedo) di tutta la raccolta poetica come di ogni sezione → è come un indice
- Poesie di poetica: enunciano la sua concezione di poesia e aspetti strutturali che caratterizzano libro nel suo complesso
- Riferimenti a strutture extratestuali: in alcuni casi libri di poesia riproducono o alludono col loro impianto a una serie di tipologie macrotestuali in ambito extraletterario
→
es1: il Canzoniere di Saba è un libro
organizzato come un diario Alludere al modo del diario
→
es2: riflettere su indicazioni di luogo e tempo è un modo per attivare nel
lettore un certo atteggiamento
di lettura che facilita la considerazione
di quel testo in un insieme
→
es3: ci sono testi a strutture musicali, con sezioni simili a preludi e fughe e
con riferimenti ad una serie
di altri elementi costitutivi che
rimandano alla fuga musicale, sintassi musicale viene utilizzato per dar
forma a struttura testuale
- Eventuale progressione di senso: leggendo il testo, grazie alla loro disposizione studiata, si ha l'impressione di uno sviluppo, una progressione del senso
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