Ursula K. Le Guin
- Scrittrice americana
- È figlia di un antropologo famoso: Alfred Kroeber
- Introduce nella fantascienza l'antropologia dei popoli alieni → le permette di creare modelli narrativi affascinanti come questo romanzo del 1972
- Non è solo scrittrice di fantascienza ma anche di letteratura fantastica → tende a collegare fantasceinza e fantastico: non si preoccupa più di creare generi chiusi in se stessi → questo fa parte della nostra contemporaneità dove I generi tendono a mischiarsi: guerra tra comunità umane sopravvissute, amore… (come Tarantino che mescola I generi western, gotico, fantastico)
- Si è occupata anche di letteratura giovanile: children literature
- È anche teorica, una studiosa della fantascienza raccolta di saggi The language of The night = linguaggio della fantascienza, cioè un linguaggio di tipo alternativo → la notte è momento dei sogni, incubi, visioni
- Letteratura del novel, del realismo, è permeata dal linguaggio della notte che è linguaggio onirico
- Tutte le forme alternative che vengono chiamate romance soprattutto nella letteratura americana → ma romance significa molte cose! Ne abbiamo parlato anche per Beloved, che non è assolutamente fantascienza, ma c'è il discorso dei fantasmi
- Le Guin ha rivalutato la figura del personaggio nella fantascienza
- Tra cui ne ha messo anche uno che interessa: Mr Tagomi → cita personaggi per dimostrare che anche la fantascienza è capace di creare personaggi complessi, ricchi di una loro identità
- Non è vero che la fantascienza usa solo degli schemi, dei persoanggi stereotipati
- Provocatoriamente cita anche Virginia Woolf
- Virginia Woolf aveva creato personaggio di Miss. Brown: nella finzione di Woolf è una signora non giovane che incontra su un vagone della metro londinese → non sa chi è, la guarda
- Un altro personaggio che conosce è insieme a loro e i due si mettono a parlare del più e del meno dopo di che Miss Brown se ne va via → chi è? Dove va? Che lavoro fa? Tutto questo rimane sconosciuto
- Woolf sostiene che il romanziere novecentesco ha solo una conoscenza di sfuggita dei suoi personaggi, non può pretendere di raccontare vita, morte e miracoli (come avveniva per I narratori onniscienti dell'Ottocento) deve cercare di coglierne l'essenza attraverso una conoscenza che è quella che la stessa Woolf acquisisce di Miss Brown
- Le Guin si ricollega a queste teorie di Virginia → anche la fantascienza e il fantastico crea personaggi del genere, sfuggenti ma anche ricchi di una loro identità
- Romanzo Orlando di Woolf → Le Guin si ricollega anche a questo romanzo
- Romanzo fantasy in cui immagina che il protagonista che ha una specie di vita immortale perché nasce seconda metà '500 ai tempi di Shakespeare e poi vive ancora nel '900
- Ad un certo tempo si trasforma da uomo in donna: c'è cambiamento di gender, con tutto quello che implica anche a livello culturale: perde diritto alle sue proprietà
- È un discorso anche molto rivoluzionario sul fatto che il gender non è qualcosa di fisso ma può modificarsi, ed è soprattutto un concetto culturale più ancora che di tipo biologico
- Su questa impostazione di relatività del gender alla fine degli anni '20, lo riprende in The left hand of darkness
- The left hand of darkness (1969)
- Le Guin immagina che su un pianeta di nuovo sconosciuto ma dove c'è stata una intrusione umana e sono stati fatti esperienti, e gli esseri umani sono cambiati profondamente
- Immagina che sia in vigore un sistema biologico che in cicli regolari trasforma gli uomini in donne e le donne in uomini
- Una sorta di esploratore arriva in questo mondo e rimane sconvolto, non capisce se si trova davanti ad un uomo o una donna
- È un pianeta freddo: si chiama Winter → lo porta a capire fino in fondo che queste creature che hanno due gender, che sono bisessuali anche se non nello stesso momento, sono in realtà ricchi di umanità → anzi verrà emotivamente coinvolto da un altro personaggio, ci sarà anche un rapporto d'amore
- Gioca su affinità in inglese tra word e world → in italiano non si può rendere
- Un mondo che si identifica con la foresta, "foresta" vuol dire "mondo"
- A questo romanzo si è ispirato James Cameron per Avatar: meccanismo centrale di un mondo profondamente legato alla natura, i terrestri arrivano su questo mondo per sfruttarlo
- Narrativa di tipo ecologico, ecocritico: riflessione sul rapporto uomo-natura → ecocriticism
- Anche a livello cinematografico si è sviluppata con la fine del mondo
- Grande catastrofe per riscaldamento della terra, motivi legati ai guasti relativi alla civiltà industriale nell'ecosfera
- Catastrofe di elemento naturale: arrivo di asteroide, forza esterna, il sole che esplode
- Il tema diventa fantascientifico:
- Questo è un ciclo fantastico che ha al centro la figura di un giovane mago
- Mondo e civiltà
- È un ecosistema ricchissimo fatto di grandi isole ma totalmente occupate dalle foreste
- All'interno della foresta una civiltà che gli stessi abitanti chiamano Athsan
- Così questa civiltà ha avuto uno sviluppo evolutivo diverso da quello terrestre per cui esistono esseri umani che si sono evoluti in modi diversi: sono sempre esseri umani, ma in un mondo che è tutto una grande foresta ecco che sono alti circa 1m, sono ricoperti di una peluria verde (per questo I terrestri li chiamano "scimmie verdi")
- Ha una civiltà sviluppata ma non di tipo tecnologico: ecco l'antropologia fantastica, che ha una sua coerenza che Le Guin cerca di rendere credibile
- Notate il percorso di costruzione della fantascienza: si serve del processo dello straniamento cognitivo → il lettore sa benissimo che tutto quello che viene descritto non esiste veramente, ma introduce delle conoscenze che possono rivelarci delle cose sul nostro mondo
- la civiltà nativa vive in stretta simbiosi col mondo delle foreste: la sua cultura e civiltà sono espressione delle foreste, tanto che il termine foresta per loro significa mondo → è abile la Le Guin a creare meccanismi narrativi
- Le Guin ha in mente un altro popolo selvaggio della Terra: gli aborigeni australiani
- La colonizzazione bianca come al solito li vede tutti uguali ma hanno lingue e civiltà diverse
- In loro c'è idea del tempo del sogno: dream time → non è sognare cose che non hanno rispondenza nella realtà concreta ma è sognare la realtà che si realizza proprio attraverso il sogno
- Crea questo mondo alieno servendosi di elementi presi anche dagli studi antropologici sulle popolazioni native della terra
- I terrestri arrivano perchè non c'è più legname → la Terra è stata distrutta dai suoi stessi abitanti
- I cognomi implicano vari paesi: un indiano, un francese, un islamico
Il terrestre più importante si chiama Davidson ed è americano (nato a
Cleveland, nell'Ohio): si guarda soprattutto all'America che viene presa di
mira in questo romanzo → è il maggiore protagonista
umano
- Il legno è diventato più pregiato dell'oro → i colonizzatori terrestri/americani sono arrivati sul pianeta alieno per trasformare le foreste in legname da portare sulla Terra
- Il romanzo racconta dello stabilirsi della colonizzazione terrestre dell'opera di distruzione della natura ma anche della ribellione dei nativi
- I nativi costituiscono una specie di mondo utopico: sono assolutamente pacifici (non sono come Caliban)
- È proprio una ricostruzione utopica del mondo-foresta → se vediamo modelli storici della colonizzazione è vero che colonizzazione porta violenza ma i popoli nativi la guerra la conoscevano già (Le Guin lo sa: è figlia di un antropologo) si può dire che I colonizzatori nella storia del mondo hanno portato una nuova tecnologia di guerra ma non si può dire che le varie tribù non combattessero ferocemente tra di loro è falso
- È questo che in un primo tempo rende l'opera di colonizzazione così semplice: nessuno si ribella, al massimo fuggono nelle foreste, quelli presi vengono schiavizzati
- Le native sono violentate: anche storicamente il disprezzo verso I nativi non ha mai impedito che le donne native fossero violentate
- Tra i nativi nasce un capo: Selver → i nativi cambiano e cominciano a combattere
- Sconfiggono i colonizzatori bianchi → ma questo ha una conseguenza tragica: i nativi riconquistano il loro territorio ma attraverso la violenza: allora anche loro sono diventati violenti; questo è il nodo la questione irrisolta con cui il romanzo si chiude
- Hanno ripreso la loro terra ma ad un prezzo altissimo: hanno rinunciato all'utopia, hanno cominciato anche a uccidersi tra di loro (cosa che fino all'arrivo dei colonizzatori per loro sarebbe stata inconcepibile)
- I nativi rischiano di diventare come i terrestri, cioè di usare anche loro la violenza e la sopraffazione → su questo interrogativo si chiude romanzo di Le Guin
- Forse riusciranno ad esorcizzare la violenza, forse dovranno convivere con la violenza dei terrestri, diventando anche loro un po' terrestri
- Lyubov
- Fra i terrestri non c'è solo Davidson, c'è anche un personaggio con un nome vagamente russo che dovrebbe rappresentare il meglio dell'umanità
- I terrestri sono ambigui: sono sia Davidson (violenza, disprezzo razzista) ma sono anche Lyubov
- È colui che rende meno dura la trasformazione dei nativi in terrestri
- Tenta un contatto con i nativi: è quel terrestre che fa esperienza di un contatto diretto col mondo dei nativi
- Il suo problema è che non riesce a capire fino in fondo quello che sta succedendo: nei suoi studi antropologici ha concluso che questa civiltà è incapace di qualsiasi cambiamento, incapace di difendersi → sbaglia perchè cambieranno
- il suo pdv ci permette di entrare a contatto con il mondo dei nativi costruito con abilità e anche ironia: sono le donne che si occupano degli aspetti concreti e di governare le loro piccole comunità sperdute nella foresta; gli uomini sono i sognatori: hanno idea di quello che sta avvenendo con i loro suoi, sono i sognatori rovescia idea che gli uomini sono quelli che governano mentre che le donne hanno fantasia più sviluppata → donne più pratiche, Le Guin gioca con gli stereotipi terrestri rovesciandoli
- Capisce che gli Atshiani basano la loro civiltà su una serie di "visioni" chiamate dreams → senso sviluppato del sogno e della visione attraverso cui riescono ad agire a livello concreto
- Due sistemi di valori linguistici
- Linguaggio parlato dai nativi → chiamano il loro mondo Atshe
- Anche i nativi hanno un linguaggio adatato i colonizzatori li chiamano
- Giants
- Yumen → storpiatura : I nativi si considerano umani ma hanno dubbi che I colonizzatori siano umani anche loro (tutto avviene in inglese, ma è una convenzione)
- Shahab
- Linguaggio parlato dai colonizzatori terrestri
- chiamano il mondo New Tahiti: riferimento alle isole polinesiane; Centraville è cittadina dei colonizzatori, I nativi non hanno città
- Chiamano I nativi creeches
- Selver
- Qui Le Guin si è ispirata al latino silva: "abitante delle selve"
- Selver è un shahab: (termine inventato),"traduttore" → è mediatore tra civiltà nativa e terrestre
- Il problema è che Selver facendo da traduttore assimila dei valori che sono della Terra, in parte diventa anche lui alieno e tra i valori della Terra che assimila c'è anche l'ideologia della guerra e della violenza → diventa violento per difendere il suo popolo ma questo lo trasforma anche in una specie di terrestre
- Attraverso lui passano le contraddizioni tra popoli molto diversi qui c'è discorso antropologico molte cose le possiamo riportare a studi antropologici quando due popoli molto diversi entrano a contatto, quando si crea la cosiddetta contact zone → c'è chi è più forte e chi più debole → la zona di contatto implica una trasfromazione per entrambe: nascono nuove forme di rapporto linguistico, sociale, sessuale, si crea un nuovo mondo dove alcuni elementi prevalgono sugli altri → quello che ha imparato Selver è a usare la violenza e lo insegna al suo popolo: uno degli elementi più problematici
- Il padre di Le Guin ha inventato la popolazione Opi: popolazione nativa dell'America che vivevano in California → eredita questi interessi dalla famiglia e lo porta nei suoi romanzi
- Non si trova una complessità psicologica dei personaggi → Davidson non cambia, è il villain, è il modello del terrestre americano cattivo
- Davidson è un personaggio orribile: è il villain shakespeariano che Le Guin risuscita in lui
- Considera un luogo selvaggio il pianeta verde
- Ritiene che la sua missione sia quella di trasformare una foresta che non hanno significato in sè in prezioso legname per la Terra → è convinto di trasformare tutto quello che ha tra le mani in civiltà
- È un militare: atteggiamento critico di tutta una linea americana contro l'ideologia della guerra che si sviluppa in opposizione alla guerra del Vietnam → Davidson viene dal centro dell'America e rappresenta il peggio dell'America e dell'umanità
- Con lui si apre il romanzo
- Emerge suo disprezzo razzista
- Il suo linguaggio è molto colloquiale ma anche pieno di disprezzo, prepotenza, termini oltraggiosi per i creeches
- All'inizio ha anche in mente un episodio curioso: sebbene i creeches siano pacifici cosa per cui prova disprezzo, lui ha avuto un combattimento con un creeche che scopriremo era Selver → lo ha attaccato perchè Davidson ha violentato e quindi ucciso sua moglie
- Tecnica narrativa:
- C'è un narratore esterno, una voce autoriale (Non c'è narratore come nel The time traveler) che di volta in volta assume il pdv di un personaggio
- Capitolo 1: il primo dei capitoli ci da il pdv del captain Davidson
- Poi la focalizzazione si sposta → meccanismo semplice: ogni capitolo ha un pdv alternato, diverso
- Capitolo 2: antropologo Lyubov
- Capitolo 3: Selver
- Dal colonizzatore più malvagio, a terrestre che cerca anche sbagliando di creare un ponte, poi subentra il pdv del nativo traduttore
- Ha capito che qualche volta la violenza è necessaria
- Capitolo 4: Davidson
- Capitolo 5: Lyubov → poi esce di scena, diventa inutile incapace non ha possibilità di far sentire la sua voce, l'urto diventa diretto tra Davidson e Selver
- Capitolo 6: Selver → c'è un'armonia nell'alternanza
- Capitolo 7: Davidson
- Capitolo 8: Selver
- Potremmo anche chiamarla "favola ecologica"
- I nativi sono riusciti a vincere → arrivano altri terrestri che si rendono conto dei danni provocati dall'occupazione militare dei terrestri garantendo che per 5 generazioni si allontaneranno da questo pianeta, in modo che le cicatrici delle foreste disboscate vengano cancellate
- Conclusione: positiva, ma fino a un certo punto:
- Lo stesso Selver (il personaggio più umano) si rende conto delle contraddizioni che si sono scatenate nella guerra tra colonizzatori e nativi
- Selver si interroga sul futuro del mondo-foresta e del suo popolo → ormai si rende conto che nella cultura nativa è entrato qualcosa che chiama insanity: presentata come caratteristica tipicamente umana incarnata in Davidson → così chiama la violenza che I nativi hanno applicato contro i terresti
- Si stanno avviando verso epoca sconosciuta che dovrà fare i conti con l'insanity, la follia dei terrestri che è entrata nei propri codici culturali, quindi la violenza potrebbe anche portare a conseguenze nefaste
- Potrebbe scatenare anche guerre intestine
- Selver fraintende la domanda: no non stiamo più uccidendo terrestri
- Lui voleva dire tra di voi → Selver non risponde perchè evidentemente è così
- Aveva paragonato Davidson a un dio, la divinità infernale, ma anche lui stesso è un dio che guida il suo popolo alla verità
- Ultima battuta → i terrestri hanno portato non solo violenza ma anche una nuova comprensione: hanno portato sia Davidson sia Lyubov