1° PARTE
DOMANDE:
1.
Nel capitolo di apertura del
romanzo l’autore presenta l’ambiente. Rileggi le prime pagine del capitolo e
sottolinea con due colori diversi la descrizione della natura e quella degli
uomini.
2. Quali sono le caratteristiche della
natura descritta e quella degli uomini?
3. L’autore stabilisce un rapporto di
sfida tra l’uomo e la natura: ritrova nel testo la frase in cui puoi trovare
questa sfida e ricopiala sul quaderno.
4.
La lupa è un personaggio
importante nella storia, come l’autore la presenta e la descrive? Ricopia la
descrizione.
5. Sottolinea nella prima parte del
capitolo secondo la metafora che associa l’idea della notte all’idea della
morte.
6.
Il capitolo tre è ricco di
avvenimenti importanti e di colpi di scena che alla fine dell’episodio la
situazione si ribalta ( sottolinea sul libro e riportalo sul quaderno ).
1. Da: “ la
cupa foresta…” a “…dal cuore gelato.” La descrizione della natura. Da “Eppure,
uno davanti all’altro…” a “…abissi spaziali.” La descrizione degli uomini.
2.Le caratteristiche della descrizione della natura sono: che
è un luogo freddo e desolato, che immobilizza ogni movimento vitale ed è un
paesaggio quasi malvagio, che ti ghigna in faccia.
I
personaggi, invece, cercano di lottare contro la natura e resistono al gelo perché
hanno in mente la meta a cui vogliono arrivare.
3.…“Davanti ai cani avanzava faticosamente un uomo con larghe
racchette da neve ai piedi; dietro la poppa del veicolo seguiva un altro uomo.
Sulla slitta, proprio dentro la cassa, era disteso un altro uomo. Questo era in
riposo; aveva finito di faticare; un uomo che la landa desolata aveva
conquistato e abbattuto al punto da non potersi più muovere, da non poter più
lottare. Le terre desolate e selvagge non amano il movimento. La vita le
offende poiché la vita è movimento ed esse vogliono paralizzare qualsiasi
movimento vitale. Gelano l’acqua per impedirle di correre al mare; inaridiscono
la linfa degli alberi fino a gelare i loro possenti cuori e, ancor più
ferocemente e spietatamente, si accaniscono contro l’uomo, tentando di
sottometterlo; l’uomo, l’essere dalla vita più movimentata, sempre in rivolta
contro l’irrevocabile sentenza che ogni movimento debba, alla fine, concludersi
con l’immobilità.”
4.
“…Li
fissava con uno sguardo pieno di desiderio, come fanno i cani; ma in quello
sguardo non vi era nulla dell’affetto del cane.Vi era invece il triste
squallore della fame, crudele come i suoi denti, spietata come la morsa stessa
del ghiaccio. Era molto grande per essere un lupo, la sua scarna struttura
ossea rivelava le fattezze di un animale che doveva essere tra i più grandi
della sua specie. <Dovrebbe misurare all’incirca sessantacinque centimetri
alla spalla>, commentò Henry.<E scommetto che sarà almeno un metro e
mezzo di lunghezza>. <Che razza di strani colore per un lupo>, fu
l’osservazione di Bill. <Non avevo mai visto un lupo rosso fino a questo
momento. Mi sembra quasi del colore della cannella.> La bestia non era
precisamente color cannella. La pelliccia era quella tipica del lupo; il color dominante
era il grigio, eppure vi si poteva notare una tenue sfumatura rossiccia, una
sfumatura incostante, che appariva e scompariva, più simile a un’illusione che
alla realtà; un momento grigio, distintamente grigio, e il momento dopo,
pervaso da rapidi baleni di un vago colore rossastro, difficile a definirsi.”
5.“… La grigia luce del giorno indugiò fino alle tre, finché
essa si dileguò e il funebre sudario della notte artica si adagiò sulla deserta
landa silenziosa.”
6.
Gran
parte del capitolo tre narra dei lupi che cercano di sbranare Henry che si
difende meglio che può, però alla fine la situazione si ribalta, infatti:
“Di tanto
in tanto, rialzava il capo per osservare il fuoco che stava morendo. Il cerchio
di fiamme e di carboni si frantumava in segmenti separati da aperture. Le
aperture si allargavano, i segmenti si restringevano.
<Credo
che ormai potete venire a prendermi>, mormorò. <in ogni modo, me ne vado
a dormire.>
Una volta
si svegliò e, da un’apertura del cerchio di fiamme, proprio davanti a sé, vide
la lupa che lo fissava.
Si
svegliò di nuovo un po’ più tardi, benché gli sembrassero ore e ore. Un
misterioso cambiamento doveva essersi prodotto, così misterioso che egli si
svegliò del tutto. Qualcosa doveva essere accaduto. Dapprima non riuscì <
capire ma poi se ne rese conto: i lupi se ne erano andati.”
Alla fine
alcuni uomini lo assistono, gli stessi che hanno scacciato i lupi.
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