VITA
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Nasce
ad Atene nel 428/427 a.C. e muore nel
347 a.C.
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Il
suo vero nome era Aristocle, Platone è un soprannome derivato dal suo
vigore fisico (infatti πλάτος significa, in greco, “ampiezza”)
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Il
suo ideale risedeva nella vita politica (= agire per il bene della polis
con una motivazione ideale)
» coincidenza tra politica e
filosofia: il filosofo è anche politico, per essere politico devi
filosofare
» la filosofia è capace di definire
cos’è giusto, da cui nasce una politica utile e per il bene comune
» l’unico modo di occuparsi di politica
è fare filosofia
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Diventa
prima un discepolo dell’eracliteo Cratilo, poi di Socrate (lo
frequentava non per fare della filosofia lo scopo della propria vita, ma per
prepararsi con la filosofia alla politica)
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Nel
404/403 a.C. l’aristocrazia prende il
potere ad Atene con due suoi compagni (Carmide e Crizia), ma fu
un’esperienza deludente per i loro metodi sfarzosi e violenti
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Quando
fu condannato a morte Socrate (399 a.C.) il disgusto per la politica fu al
massimo
» “se Atene ha condannato il suo uomo
più giusto allora ha perso totalmente il senso della giustizia”
» capisce che è necessario un suo
impegno per rifondare le basi morali e politiche, di insegnare la
giustizia a tutti (se i politici
l’avessero conosciuta non avrebbero condannato Socrate)
» dà quindi fondamento alla vita civile
della polis (= la politica non è una tecnica)
» capisce che il relativismo sofista
è sbagliato, guardando la morte di Socrate
» capisce che esiste un’oggettività,
un riferimento unico, un criterio di giudizio della realtà che è
copia del criterio originale di tutte
le cose (è al di fuori della realtà ma la costituisce)
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Dopo
questa data si trasferì a Megara, ospite
di Euclide per non essere perseguitato dagli anti-socratici (essendo lui
un suo alunno), ma non per lungo tempo
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Nel
388 a.C. (aveva quasi quarant’anni) si spostò
in Italia per conoscere i pitagorici
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Fu
invitato a Siracusa, dal tiranno Dionigi I,
a cui voleva inculcare l’ideale del re-filosofico
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Strinse
un vincolo di amicizia con Dione (parente
del tiranno)
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Si
scontrò invece con il tiranno stesso e il resto della corte per i suoi ideali
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Dionigi
lo fa vendere come schiavo a Egina da un ambasciatore spartano
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Fu
riscattato da Anniceride di Cirene
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Ritorna
ad Atene e fonda l’Accademia (a cui
confluirono giovani e importanti)e il Menone
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Nel
367 a.C. si reca ancora in Sicilia,
regnata dal figlio del tiranno precedente, Dionigi II
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Con
la stessa mentalità del padre, esiliò Dione, accusato di tramare contro di lui,
e trattenne Platone, come prigioniero (lo rilasciò solo perché occupato in
guerra, e lui tornò ad Atene)
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Ad
Atene ritrova Dione, lo convince ad accogliere un invito di Dionigi II a
tornare in Italia
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Nel
361 a.C. si reca una terza volta in
Sicilia, pensando che il tiranno fosse cambiato
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Platone
invece cade in un tranello e rischia la vita (Archita e i Tarantini lo salvano)
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Nel
357 a.C. Dione riesce a prendere il potere a
Siracusa, ma per poco, fino alla sua morte nel 353)
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Nel
360 a.C. Platone ritorna ad Atene e
diresse l’Accademia fino alla morte
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