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giovedì 31 gennaio 2013

PLATONE - la concezione dell'uomo


LA CONCEZIONE DELL’UOMO
-          Anima e corpo » sono contrapposti tra di loro, come suggerisce l’influsso religioso dell’Orfismo
                                      » il corpo è materia, corruttibile, negativo; l’anima è più vicina alle Idee, quindi
                                         positiva, più perfetta, nobile, la vera natura dell’uomo (ha stessa materia delle idee)
                                      » il corpo è tomba, luogo di espiazione, carcere dell’anima, che se ne serve come uno
                                         strumento (riprende in questo concetto Socrate) e a cui dà vita e capacità
                                       » la vita del corpo è mortificazione dell’anima, cioè nostra morte (perché noi
                                         siamo principalmente anima), la morte del corpo è la vera vita, così l’anima è libera
                                       » corpo è radice di ogni male, fonte di tutti gli istinti che mortificano l’anima
                                       » corpo = ente sensibile; anima = ente intellegibile (concezione dualistica dell’uomo)
-          Fuga dal corpo » l’anima deve cercare di fuggire il più possibile dal corpo anche nella vita sensibile
                                » il vero filosofo desidera la morte, la vera filosofia è “esercizio di morte
                                » la morte del corpo non danneggia l’anima ma le dà beneficio, dandole la vera vita
                                » paradosso: si può dire anche il contrario, il filosofo è colui che desidera la vera vita,
                                   a filosofia è “esercizio di vera vita” nella dimensione spirituale
                               » fuga del corpo è il ritrovamento dello spirito (questa concezione c’è nel Fedone)
                               » lo scopo della vita è quindi prepararsi alla morte (ha significato positivo), chi vive
                                  male non vorrebbe morire perché troppo attaccato alle cose materiali e false
                               » la vita assume aspetto positivo di utilità (non vivo bene = non contemplerò le idee)
                               » la felicità però non è in vita, perché è conoscenza e si acquista contemplando le idee
                               » la natura dell’uomo spinge verso l’Iperuranio, per cui ci dobbiamo preparare
-          Fuga dal mondo » (concezione presente nel Teeteto) fuggire dal mondo significa essere virtuosi e
                                     cercare di assomigliare a dio (= spogliarsi della materia che è male)
                                  » il male non può perire perché deve esserci qualcosa di opposto al Bene, non sta
                                     fra gli dei, essendo perfetti, il male risiede sulla terra, intorno alla natura mortale
                                 » assomigliare a dio: acquistare giustizia, sapienza e santità nei limiti umani
-          Purificazione dell’anima
       » ribadisce il concetto di Socrate: la cura dell’anima è il supremo compito morale dell’uomo,
          precisando che la cura sta nella sua purificazione (= andare oltre la materia = conversione)
       » quando l’anima, trascendente dei sensi, si impossessa del mondo intellegibile congiungendosi ad
           esso come a ciò che le è connaturale (l’anima torna nel posto per cui è fatta, di cui è fatta)
       » è il processo di elevazione alla suprema conoscenza intellegibile, non è contemplazione astatica,
          ma duro sforzo di ricerca e progressiva conoscenza razionale
       » la purificazione passa attraverso il processo di conoscenza delle Idee, questa è la virtù umana
       » la conoscenza passa attraverso la dialettica, che è la liberazione dal sensibile, dal materiale
       » la conversione è dal divenire sensibile, all’essere intellegibile (tutti hanno questo concetto)
-          Immortalità dell’anima
       » è necessario, per i concetti prima esplicitati da Platone, che l’anima sia immortale
       » Fedone » l’anima è capace di conosce la realtà tutta, ma per poter coglierle, deve essere immortale
                       » non riuscirebbe a conoscere le verità immutabili ed eterne quali sono le idee, se non                     
                          fosse costituita in maniera affine ad esse, che sono eterne (simile conosce simile)
                      » quindi l’anima è immutabile ed eterna, come le Idee
       » Timeo » le anime sono state generate dal Demiurgo con la stessa sostanza con cui è fatta l’anima
                         del mondo (composta di essenza, identità, diversità)
                      » le anime nascono ma non periscono mai (come tutte le cose prodotte dal Demiurgo)
                      » l’anima è la parte intellegibile, incorruttibile, positiva dell’uomo

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