DE BELLO CIVILI
Introduzione
CONTENUTI
-
E’
costituito da tre libri scritti nel 47 a.C.,
prima della spedizione in Spagna contro i superstiti pompeiani, ma vengono resi
pubblici dopo la morte di Cesare
-
Vengono
descritti gli eventi degli anni 49-48 a.C. (le
battaglie contro Pompeo e i pompeiani)
» descrizione delle battaglie avvenute
in Italia, Spagna, Africa e Oriente (fino a quella di Farsalo)
» si interrompe lasciando in sospeso
l’esito della guerra di Alessandria
-
Non
si collega direttamente al De Bello Gallico (che finisce con la resa di Vercingetorige » 52 a.C.)
» Aulo Irzio, luogotenente di
Cesare, collega le due opere aggiungendo un 8° libro
» narra e vicende accadute fino alla
fine del 50 a.C. congiungendo le due
guerre descritte
PUNTO DI VISTA
DI CESARE
-
La
posizione di Cesare
» oggettività, impassibilità dell’autore
è attenuata
» Cesare non deve affrontare degli hostes
(nemici esterni) ma degli adversaii (nemici interni)
»
dimostra così una preoccupazione di giustificarsi
che esprime nella continua sottolineatura di
essere stato costretto ad uno scontro che non desiderava per il bene di
tutti
-
Come
si presenta
» smentisce il ritratto di
sobillatore-rivoluzionario presentandosi come moderato che rispetta la legge
» afferma di non volere sovvertire le
leggi o fare il rivoluzionario (come Gracchio e Catilina)
» cerca di ottenere consenso mediante
l’esercizio della clemenza verso i vinti
» si ripropone come uno che ha a cuore
l’armonia generale dei romani, la pacificazione definitiva
» si trasforma nella vittima di Pompeo,
che ha reso vani i suoi tentativi di pace e trattativa
-
Scopo
dell’opera
» rassicurare il ceto nobiliare e
i proprietari terrieri sulle sue reali intenzioni
»
appartenendo al ceto equestre cerca di rendersi favorevole verso chi è più
potente a Roma
-
Contro
Pompeo
» insiste sui torti subiti
dall’avversario (si presenta come vittima)
» la tensione polemica viene espressa con
forme energiche che risaltano la sua passione politica
-
Deformazione
storica
» per ottenere il consenso dai
concittadini e lettori “accomoda” a proprio vantaggio gli eventi
» omette parti sfavorevoli a lui, insinua
con ragionamenti magari falsi, sfasa delle informazioni
» tutto questo operato non viene comunque
espresso in maniera evidente, riscuotendo più successo
LINGUAGGIO E
STILE
-
Caratteristiche » Rispetto allo stile annalistico del De Bello
Gallico in cui gli avvenimenti venivano
descritti con cadenze fisse, il De
Bello Civili è moto più articolato
» nella guerra civile nessuno è
amico/nemico fino in fondo (più coinvolgimento)
»
l’accento del pathos non sarà tanto epico quanto drammatico
(come libro III)
»
spesso esalta i suoi soldati sottolineandone l’eroismo, consapevole che
il suo
successo lo deve principalmente alla
fiducia, al lavoro di questi uomini
-
Luoghi » gli scenari delle operazioni cambiano
molto più frequentemente (esplicita l’affetto che c’è)
» Italia, Marsiglia, Spagna,
Africa, Epiro, Illirico, Tessaglia, Macedonia, Asia Minore, Egitto
-
Linguaggio » usa il tono ironico per mettere a nudo
falsità, ambizioni, interessi personali del nemico
»
l’ironia eleva lo stesso Cesare di cui esalta le caratteristiche opposte a
Pompeo
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