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mercoledì 27 febbraio 2013

INFERNO - CANTO 11 - analisi


CANTO XI – Analisi

-          Dante e Virgilio giungono ad un pendio roccioso da cui si scorge il cerchio più in basso
-          È per loro necessaria una sosta per abituarsi alla puzza che sale dal cerchio sottostante e per non sprecare tempo prezioso per il viaggio, Virgilio decide di spiegare a Dante la ripartizione dell’inferno, basandosi sul perché è stato fatto così » non si limita a elencare i fatti
      » espediente letterario che il poeta usa per spiegare al lettore la ripartizione dell’inferno
      » di apre una lunga digressione dottrinale con funzione didascalica e necessaria per la lettura
      » la giustizia divina si manifesta nell’inferno nella sua ripartizione ordinata e simmetrica che è
         specchio di quella sapienza che regola tutto l’universo » anche modo di spiegare è lucido, razionale
      » spiegazione che conferisce maggiore realismo al racconto, togliendolo dal novero dei sogni
      » dopo il grande canto drammatico viene cambiato in maniera decisa lo stile e l’argomento
      » tutta l’argomentazione di Virgilio a Dante conferisce al viaggio concretezza, credibilità, certezza
      » Virgilio è lo specchio del metodo della scolastica, per cui si spiega il perché dei fatti
-          Disposizione dell’Inferno fa riferimento all’opera aristotelica (l’Etica)
      » base e riferimento dell’inferno hanno il segno della morale pagana (Aristotele nasce a.C.)
      » morale pagana è propria dell’uomo secondo natura, al suo vertice sta la giustizia
      » la gerarchia con cui sono disposti i peccatori nei sette cerchi e le anime del purgatorio
         nelle sette balze della montagna corrispondono all’armonia con cui sono ideati i nove cieli
-          Peccati che si commettono all’interno della città di Dite (basso inferno) sono i più gravi
      » peccato di malizia » coinvolge la deliberazione dell’intelletto (caratteristica necessaria umana)
                                       » offendono maggiormente Dio perché coinvolgono quella natura che è
                                          propria dell’uomo e che lo avvicina di più a Dio, la ragione
                                       » ripresa dell’Etica Nicomachea di Aristotele, che Virgilio stesso cita
                                       » nella ragione è racchiusa la nobiltà e la dignità dell’uomo
      » i peccati di malizia si dividono in due grandi categorie (riferimento al testo De Officiis di Cicerone)
1.      attuata con la violenza » anche un animale può essere violento
2.      attuata con la frode » è propria dell’uomo in quanto fa uso della ragione » più grave
                                      » è più grave ancora se si inganna chi ha un legame con il peccatore
                                      » tradimento = peccato più grave di tutti perché contro chi ti ama
-          Cerchi » VII per i violenti » girone » contro il prossimo (assassini, omicidi)
                                                                   » contro le cose del prossimo (ladri, saccheggiatori)
                                                 » girone » contro se stessi (suicidi)
                                                                    » contro le proprie cose (dissipatori)
                                                 » girone » contro Dio (bestemmiatori)
                                                                    » contro le cose di Dio (sodomiti, usurai)
                 » VIII per i fraudolenti » contro chi non si fida di chi lo inganna
                 » IX per i traditori » contro chi si fida di chi lo tradisce
                                                » al fondo coloro che hanno violato il supremo dei valori: l’amore
                                                   non dovuto alla natura ma offerto per libera volontà, gratuito
                                                » questo amore è la più alta qualità dello spirito umano
                                                » dimenticano oltre che il legame naturale tra gli uomini anche
                                                   quello particolare dato dalle circostanze della vita
                                                » parentela, patria comune, ospitalità, obbligo di riconoscenza
-          Dissipatori » sono coloro che si riducono in miseria sperperando i propri beni
                         » dovrebbero essere lieti perché hanno avuto dei beni dalla sorte
                         » i beni come la vita sono di Dio, e l’uomo deve usarli non spregiarli e sprecarli
                         » stanno con i suicidi secondo la definizione di prodigo come colui che ha perduto la
                           consapevolezza di sé e delle proprie cose come un dono
-          Bestemmia » la vera bestemmia qui punita non è quella nata da un impeto d’ira
                         » ci sono due tipi » negazione di Dio
                                                      » asserire a Dio ciò che non Gli conviene
                         » bestemmia nel cuore » parte da un rifiuto interiore, da una malizia pensata
                         » bestemmia con le parole » nasce da un istinto, da un’incontinenza d’ira
-          Contro le cose di Dio
1.      natura (sodomiti = omosessuali » contro la natura dell’uomo, creato con sessi differenti)
2.      bontà di Dio che si manifesta nell’arte umana = lavoro umano (usurai)
-          Lucifero » è il centro dell’inferno, quindi della terra, quindi di tutto lì universo (sistema tolemaico)
                     » massimo dei traditori perché tradisce direttamente Dio, con cui aveva il legame massimo
-          Dante però non si accontenta della spiegazione serrata e logicissima, e domanda a Virgilio
       » inizia a spiegare il suo dubbio con la formula “Ma dimmi.” Già incontrata
       » perché alcuni peccatori non sono chiusi all’interno della città di Dite?
       » perché se tutti i peccatori sono ugualmente morti nell’ira di Dio c’è una distinzione?
       » ripresa di alcune eresie e opinione propria degli storici che tutti i peccati sono uguali davanti a Dio
       » con il rimprovero di Virgilio, in poche righe smonta tutto il loro pensiero basandosi neanche su
          testi cristiani, ma sulla concezione pagana racchiusa nell’Etica di Aristotele
-          Virgilio gli risponde citandogli le opere aristoteliche e ricordandogli la distinzione delle colpe
       » incontinenza » peccato meno grave degli altri perché opera per passione (fuori dalla città)
                                » il giudizio sul bene e sul male rimane intatto e retto, ma non viene seguito
       » malizia » in questo discorso non ha significato generico prima spiegato, ma individua i traditori
       » matta bestialità » si pensa che si riferisca ai violenti » guardiano Minotauro (simbolo di bestialità)
                                   » Dante ha riadattato l’opera di Aristotele in questo contesto diverso
-          Nei versi 91-93 dante esprime l’elogio più alto a Virgilio, fino a giungere al paradosso
       » dice che lo fa così contento quando gli risolve un dubbio che dubitare gli è gradito
       » esprime qui il piacere e la passione di conoscere la verità, del sapere » tema centrale vita di Dante
-          Dante chiede a Virgilio perché l’usura è una violenza contro le cose di Dio
      » l’usura è un peccato mortale e consiste nel trarre soldi dai soldi (è un andare contro l’opera di Dio)
      » Dio lavorando genera la natura, l’uomo imita Dio nel lavoro con il quale perfeziona la natura
      » l’uomo deve quindi lavorare nello stesso modo con cui lavora Dio » usura non è così
      » la natura prende origine direttamente dall’operato di Dio, con essa Dio fa esistere il genere umano
      » nella Fisica Aristotele spiega poi che l’arte umana imita la natura (concetto di arte come imitazio-
        ne è radicato in tutta la cultura classica » per Platone l’arte era imitazione della realtà sensibile)
      » citazione della Genesi biblica per cui l’uomo deve ricavare dalla natura il necessario per vivere e
         progredire migliorando la sua situazione » colpa dell’usura è ancora più grave
      » usuraio non lavora per vivere, inoltre vive del lavoro degli altri » disprezza la natura
      » dà particolare spazio a questo argomento perché aveva grande rilievo nella società di quel
         tempo, conferito dal grande danno pubblico di cui Dante ha molto risentito
      » usura portava alla rovina delle famiglie, delle città stesse » sempre attento all’umana convivenza
      » gli altri peccati qui puniti erano evidenti alla popolazione, l’usura invece si nascondeva
      » anche questo dubbio viene risolto con base aristotelica
-          Virgilio interrompe bruscamente il dialogo, perché è ormai ora di ripartire » connotazione temporale
      » la costellazione dei Pesci appare sull’orizzonte di Gerusalemme
      » i Pesci precedono l’Ariete, segno in cui si trova il Sole, la loro distanza è di circa due ore
      » Dante conosce in modo approfondito l’astronomia, perché direttamente collegata all’arte di Dio
      » II canto » ci dice che è sceso il crepuscolo
         VII canto » escono dal IV cerchio quando è appena passata la mezzanotte » proporzione numeri
         XI canto » si mettono in cammino verso l’VIII cerchio quando mancano due ore alle 6
      » ci indica anche l’Orsa Maggiore, che declina lentamente mentre i Pesci “guizzano” » gli dà vita
      » costellazioni hanno connotazioni di esseri viventi » nel purgatorio parla con una costellazione

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