ARISTOTELE
VITA
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Aristotele
nasce nel 384-383 a.C. a Stagira,
città al confine macedone
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Padre
Nicomaco era un bravo medico e lavorò presso la corte
del padre di Filippo il Macedone
» si presume che Aristotele abbia
vissuto per un periodo a Pella, dove era la reggia del re Aminta
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Nel
366-365, a 18 anni, orfano da qualche
tempo, va ad Atene ed entra nell’Accademia platonica
» ci rimase per vent’anni (fino alla
morte di Platone)
» qui consolida la propria vocazione
filosofica e conosce i più gradi scienziati del tempo (Eudosso)
» assume il pensiero platonico, lo
difende ma lo sottopone anche a severe critiche, gli dà novità
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Alla
morte di Platone (347)
lascia l’Accademia, ora in mano a Speusippo
» lascia Atene e parte per l’Asia
Minore; con il suo compagno Senocrate si stabilisce ad Asso
» qui fonda una scuola insieme ai
platonici Erasto e Corsico, abile politico
» dopo tre anni si sposta a Mitilene
(isola di Lesbo), dove conduce approfondite ricerche scientifiche
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Nel
343-342 Filippo il Macedone lo
chiama a corte e gli affida l’educazione del figlio
Alessandro
» allora aveva 13 anni, poi
sarebbe diventato quel personaggio che avrebbe rivoluzionato la storia
» non si sa molto del loro rapporto (solo
che Aristotele approva l’idea di legare le città greche sotto
un unico potere macedone) » vuole ellenizzare
i Barbari e stabilire con loro una pace (Alex. no)
» Aristotele ha una visione della politica
conservatrice, Alessandro vuole rivoluzionare
» resta a corte fino all’ascesa al trono
di Alessandro nel 336
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Nel
335-334 Aristotele torna ad Atene e fonda
una scuola di fianco ad un tempietto di Apollo Licio
» dall’epiteto del dio deriva il nome Liceo,
la scuola si contrappone all’Accademia
» viene chiamata anche Peripato,
perché Aristotele insegnava passeggiando nei viottoli del giardino
annesso agli edifici (dal greco περιπατός
= passeggiata) » peripatetici = seguaci di Aristotele
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Nel
323 muore
Alessandro ed ad Atene c’è una forte reazione antimacedone, in
cui viene coinvolto
» viene visto come educatore di colui che
portò alla rovina l’intera Grecia
» viene incriminato di empietà per
aver scritto in onore di Ermia un carme degno di un dio
» fugge a Calcide, dove
aveva dei beni immobili materni, lascia a Teofrasto la direzione del Pripato
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Muore nel 322 a.C. dopo pochi mesi di esilio
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