4. TEOLOGIA
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Dimostrazione
dell’esistenza della sostanza soprasensibile (deduzione
razionale)
» la sostanza è la realtà prima perché
tutti i modi di essere dipendono da essa
» se tutte le sostanze fossero
corruttibili non esisterebbe nulla di incorruttibile
» ma da un osservazione empirica
di può dedurre che ci sono cose incorruttibili come il tempo
-
Tempo » è eterno
perché se si fosse generato dovrebbe esistere un “prima” e un “dopo” a
seguito
della sua distruzione,
che sono determinazioni di tempo » contraddizione logica
» il tempo è determinazione e misura
del movimento
» Aristotele arriva a
definire il sovrasensibile partendo dai suoi effetti
» se il tempo è misura
allora ci deve essere qualcuno che lo misuri, l’anima umana
» l’anima dell’uomo
misura il tempo e non c’è tempo al di fuori dell’anima umana
» il tempo è soggettivo,
non esisteva un’unità di misura campione
-
Movimento » è eterno
perché determinato dal tempo, che è eterno
» perché
ci sia un movimento eterno ci deve essere un Principio primo che
lo causa
»
viene inteso come da Parmenide, sia in senso locale, sia come crescita,
sviluppo
»
è il passaggio da potenza ad atto
» presuppone
sempre un luogo, non può avvenire nel vuoto (come
affermava Democrito)
»
Dio è atto ma non nello spazio fisico perché è unicamente spirito
-
Principio primo »
deve essere eterno, se è eterno il movimento deve essere eterna
anche la causa
» deve essere immobile,
statico, perché solo l’immobile è causa assoluta del mobile
» tutto ciò
che in moto è messo in moto da altro, mosso da altro ancora
»
recesso dell’infinito » impensabile associare causa a qlcs che si
spinge all’infinito
»
muove ma non è mosso da nessuno (es: ragazza bella ti attrae ma lei non
è attratta)
»
è ciò che regge, permette il movimento
»
Principio e movimento sono coeterni, coesistono da sempre e per sempre
»
viene chiamato anche Motore Immobile, non esiste nel sensibile, al di
fuori di esso
»
è perennemente atto puro perché il movimento è passaggio da
potenza ad atto
»
se non fosse scevro di possibilità potrebbe anche non muovere in atto
»
è Dio, che attrae da sempre » ha un concetto di Dio vago, non
chiaro
»
attrae ma non è attratto, è oggetto di desiderio e amore, ma non
desidera né ama
-
Causa del movimento
» partendo
da un’osservazione empirica sappiamo che noi siamo mossi verso le
cose belle
»
ciò che muove è oggetto del desiderio e dell’intelligenza, ovvero ciò che è
bello e buono
»
il bello e buono attraggono la volontà dell’uomo senza muoversi essi stessi
»
la causa non è di tipo efficiente (come scultore che modella il marmo o padre
che genera il figlio)
»
è una causa di tipo finale, perché è fine del movimento degli
altri
-
Mondo sensibile »
l’intero universo e la Terra sono eterni » non c’è l’idea
della creazione
» nega
l’esistenza primordiale del caos da cui si è generato l’universo perché
dovrebbe
ammettere che prima tutto era potenza (massa informe = caos)
» avrebbe contraddetto il teorema della
priorità dell’atto sulla potenza affermando
che è
esistita prima la potenza dell’atto + Dio, essendo eterno deve aver attratto
qualcosa da
sempre, quindi tutto l’universo ci deve essere stato da sempre
» i greci non avevano l’idea della creazione
come atto gratuito come i cristiani
-
Natura della sostanza sovrasensibile
» atto
è vita » il principio dal quale dipende tutto è la vita
»
la vita più eccellente e perfetta è quella propria dell’essere più eccellente e
perfetto, Dio
» la
vita perfetta è attività contemplativa, è la vita del puro pensiero
»
atto del vivere di Dio è il piacere nel puro pensiero di sé, nella
contemplazione di sé
» pensare
= attività che dà più piacere, la più perfetta che avvicina l’uomo a
Dio con l’imitazione
» Dio
è pensiero di se stesso perché essendo perfetto deve pensare alla
cosa più perfetta, cioè sé
» come
dice Aristotele stesso: “il pensiero che è tale in massimo grado ha per oggetto
ciò che è
eccellente in massimo grado. L’intelligenza
pensa se stessa”
»
è impassibile e inalterabile perché è “senza parti e indivisibile”, perché non ha
“alcuna grandezza”
»
la natura di Dio è unica, non può essere molteplice
-
Motore immobile ed intelligenze subordinate: Questa sostanza è unica o ce ne sono alcune affini?
» stabilisce,
in base ai calcoli dell’astronomo Callippo, che le sfere celesti tra
Terra e la Sfera delle
stelle fise sono in totale cinquantacinque
che si muovono con movimenti differenti
» combinandosi
spiegano i movimenti degli astri » parte da un’osservazione empirica del cielo
»
sono mosse da Intelligenze analoghe al Motore immobile e inferiori a lui
»
il Motore immobile muove la sfera delle stelle fisse, che a sua volta muove
quella più interna a lui
e così via in un rapporto gerarchico di
subordinazione sempre maggiore
» non
è propriamente una forma di politeismo, perché lo sarebbero stati anche
gli altri filosofi
»
chiama Dio solamente il Primo motore di cui ribadisce la sua unicità
»
c’è monoteismo esigenziale, non affettivo, perché il Primo Motore è
messo su un piano diverso
»
le 55 sfere sono ugualmente eterne ma meno
perfette » Dio aristotelico non è creatore
»
non spiega il rapporto tra queste e il Primo Motore (sono mosse da intelligenze
proprie, autonome)
»
l’ultima sfera imita il motore immobile, la Terra è al centro (teoria
geocentrica fino a Copernico) e
si muovono per attrazione, così l’ultima
sfera sarà quella meno perfetta rispetto alle precedenti
»
per la mentalità cristiana tutto deve il suo essere a Dio, per quella
aristotelica tutto è autonomo
-
Rapporti tra Dio e le intelligenze subordinate
» le
realtà del mondo e i singoli uomini non pensano a se stessi perché sono
imperfetti e mutevoli
» è
assurdo che l’Intelligenza pensi a cose imperfette » Dio non si cura dell’universo né degli uomini
»
Dio non ha creato il mondo, ma si è prodotto tendendo a Dio, attratto dalla
perfezione
»
Dio è oggetto di amore ma non ama, uomo non sé oggetto dell’amore
divino, non conoscendolo
» amore
è tendenza a possedere qualcosa di cui si è privi (come Platone), Dio
non può quindi amare
perché non è privo di nulla (amore è mancanza)
» Dio è Intelligenza pura, quindi è impassibile
»
nessun tipo di rapporto tra Dio, uomo e universo, ciascuno vive per sé e da sé
-
Differenze tra Platone e Aristotele riguardo al sovrasensibile
» Aristotele
critica il mondo delle idee di Platone in quanto sono separate e
trascendenti
» non
potrebbero essere causa delle cose né causa della loro conoscibilità
»
le forme vanno calate nel mondo sensibile » rapporto più
stretto tra sensibile e sovrasensibile
»
il principio formale non è più separato dalla sostanza ma è
racchiuso in essa (sinolo)
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