LA FISICA
(filosofia seconda)
-
Definizione = studio
delle caratteristiche della realtà sensibile, determinata dal movimento
» è
la scienza delle forme e delle essenze (metafisica del sensibile)
»
è la teoria della sostanza in movimento
» non
è la fisica quantitativa di Galileo, riconoscibile
numericamente
»
la metafisica studia l’essere statico, l’essere in quanto essere, qui l’essere
dinamico
»
questo è lo studio della qualità delle cose, non della quantità (fisica
moderna)
»
il soprasensibile è causa e ragione del sensibile (collegamento diretto con
la metafisica)
»
fisica e metafisica hanno un metodo di studio simile
-
Movimento
»
introdotto per primo da Eraclito con il divenire, legge e modo con cui
si manifesta l’essere
»
diventa problema filosofico da quando gli eleati lo negano per la sua
apparenza illusoria e perché
sottintende
un non essere di fondo » Platone introduce il concetto di diverso
»
i pluralisti lo recuperano, giustificano, ma nessuno aveva stabilito la
sua essenza e stato ontologico
»
il movimento è il passaggio dall’essere in potenza all’essere in atto
(un significato dell’essere)
»
movimento suppone il non essere come potenza, che è comunque una forma dell’essere
»
è quindi il passaggio da essere (potenziale) ad essere (attuale)
» riguarda
tutte le categorie dell’essere, in particolare quelle della sostanza,
qualità, quantità, luogo
1. movimento secondo sostanza = generazione
e corruzione
» generazione è un assumere la forma da
parte della materia, la corruzione è perderla
» nella generazione è sottintesa la
corruzione di qualcosa di precedente
» questa forma di movimento è la
principale che è base a tutte le altre tre
2. movimento secondo qualità = alterazione
» è un cangiamento della qualità
3. movimento secondo quantità = aumento
e diminuzione
» passaggio da piccolo a grande e
viceversa
4. movimento secondo luogo = traslazione
(movimento locale)
» passaggio da un punto ad un altro
» mutamento
= termine generico per tutte e quattro queste categorie di movimento
» movimento
= designa genericamente le ultime tre, in particolare l’ultima categoria
»
solo sinolo (struttura ideomorfa) è soggetto al mutamento perché
solo materia implica potenzialità
»
la potenzialità è radice di ogni movimento perché è antecedente all’atto
-
Spazio
»
il movimento non può avvenire in un non essere ma necessariamente in un
“dove”
»
non c’è qui l’affermazione del vuoto come un luogo (teoria di Democrito), è impensabile
» vuoto
(luogo in cui non c’è nulla) non è concepibile perché contraddice la
definizione di luogo
»
ciascun elemento tende ad un “luogo naturale”, fuoco
e aria in l’alto, terra e acqua verso il basso
»
alto e basso sono determinazioni naturali, non qualcosa di relativo, non
possono essere altrimenti
-
Luogo = ciò che contiene
un oggetto ma a sua volta è diverso da questo
»
è un contenitore immobile, il limite più contiguo al corpo
contenente
» luogo
comune » luogo che contiene tutti i luoghi nel quale ci sono tutti i corpi
» luogo
particolare » luogo che contiene immediatamente quel corpo specifico
» recipiente
= è un luogo mobile, in quanto si può trasportare con movimento locale
»
luogo è quindi il primo immobile limite del contenente
-
Tempo
»
se non avvertiamo movimento/mutamento, neanche il tempo » connessione con
movimento
» caratteristica
del movimento è la continuità in cui si riconoscono “prima” e “poi”, termini di
tempo
» il
tempo è misura del movimento secondo il “prima” e il “poi”, è la
sua modalità di compimento
» l’anima
è misura del tempo perché è principio spirituale numerante quindi
condizione della
distinzione del numero » se non c’è l’anima,
non c’è neanche il tempo (conditio sine qua non)
» concezione
spiritualistica del tempo è propria anche dei medievali (Agostino)
»
non hanno strumenti oggettivi di misurazione del tempo, lo associavano alla
misura umana
»
percezione del tempo cambia a seconda della sensibilità dell’anima
-
Infinito
» esiste
solo come potenza o in potenza, mai in atto » intende un corpo
infinito » è immobile
»
es » numero: è possibile sommare all’infinito
» spazio: divisibile all’infinito
perché ha come risultato una grandezza sempre divisibile
» tempo: non può esistere tutto
insieme nello stesso momento, ma si sviluppa senza fine
» infinito
collegato alla categoria “quantità”, che vale solo x sensibile »
non può esistere immateriale
»
finito è perfetto e l’infinito è imperfetto perché non ha una
determinazione, quindi una forma e
quindi rimane incompiuto» riprende e
conferma l’idea pitagorica
-
Mondo sublunare
(tutto ciò che è compreso dentro la sfera della Luna)
» distinzione
della realtà sensibile caratterizzata da tutte e quattro le forme di mutamento
»
in particolare predominano la generazione e la corruzione
» materia
di cui è costituito è potenza dei contrari ed è data dai quattro
elementi naturali
»
terra, acqua, aria, fuoco sono trasformabili tra di loro (non come
affermava Empedocle)
»
loro movimento proprio è rettilineo: dall’alto al basso (se pesante) o dal basso
all’alto (se leggero)
-
Mondo celeste
»
comprende tutti i cieli ed è caratterizzato dal movimento locale,
precisamente circolare
» non
ha nessun’altra categoria (no generazione, corruzione, alterazione,
diminuzione, aumento)
»
è eterno perché tutti gli uomini hanno visto i cieli esattamente
uguali da quando hanno memoria
(cioè da sempre visto che la terra e l’uomo
esistono da sempre)
» etere
= materia che costituisce i cieli, ha potenza di passare solo da un
punto all’altro (mov locale)
» movimento proprio
dell’etere è circolare » né pesante né leggero (quinta essenza)
» è eterno ed incorruttibile
» caratteristiche che conferisce anche ai cieli
» solo
con Copernico non c’è più la distinzione nei due mondi, ma un unico con
le medesime leggi
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