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VENERE DI CNIDO | 
ANALISI | 
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-    opera principale di Prassitele (ateniese, metà IV secolo) 
» scolpisce soggetti diversi: giovani divinità
  minori o  
   satiri
  (selvaggi ma raffigurati come flessuosi fanciulli)  
   colte in atteggiamenti
  sempre più umani 
-   
  caratteristiche 
» il sostegno non è stato aggiunto dai
  romani, è originale 
» atteggiamento delle divinità sempre più umani 
» rappresenta Venere nuda mentre si sta lavando 
» era collocata nella cella di un tempio dedicato
  alla dea 
» tutti potevano guardare la dea in intimità  
» esigenza di una vicinanza più tangibile con
  la divinità 
» era destinata ad un altro tempio, ma l’hanno
  rifiutata 
» viene trasportata in un altro tempio, da quel
  momento  
   più frequentato,
  divenne rinomato grazie alla statua 
» tema naturalistico che sottolinea la
  bellezza della dea 
» è tutta una linea curva, morbida, flessuosa 
-   
  novità 
» la figura perde ogni sforzo e tensione 
» riproduce la chàris (χάρις),
  la grazia unita alla bellezza 
» l’equilibrio diventa una dolce misura 
» baricentro cade anche fuori dall’orbita della
  figura 
» costruisce per 1° figure che hanno bisogno di
  sostegno 
» gli dei vengono rappresentati in momenti di
  intimità che  
   potevano
  sembrare scandalosi (1° nudo femminile) 
» sottrae alla divinità l’atemporalità
  con  
  l’inserimento di oggetti
  narrativi nella composizione 
» stabilisce rapporto confidenziale con la
  realtà umana | 
giovedì 25 aprile 2013
VENERE DI CNIDO - Prassitele
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