LA POLITICA
DELL’EQUILIBRIO
-
Tra
il 1300-1400 l’Italia è divisa in
cinque potenze principali (Milano, Venezia, Regno di Napoli, Firenze,
Stato della Chiesa) e nessuna riesce a prevalere sulle altre
»
non appena una acquista potere, le altre si coalizzano per non farla prevalere
-
Filippo Maria Visconti
»
cercava di ricostruire il vasto dominio di Gian Galeazzo
»
Venezia e Firenze si alleano contro questo progetto
»
prevale su Firenze, poi su Venezia nel 1427
con la battaglia di Maclodio
»
alla morte di Filippo alcune famiglie aristocratiche milanesi vollero abbattere
le signorie e
ripristinare il comune » viene
proclamata la Repubblica Ambrosiana (progetto utopistico, si sfalda)
-
La pace di Lodi
»
davanti alla minaccia dell’esercito veneziano i milanesi chiedono aiuto al condottiero
Francesco
Sforza, sposato con la figlia di Filippo Maria Visconti
» 1450 » si proclama signore della Lombardia
» Firenze
intanto passa dalla parte di Milano perché preoccupata dei successi
militari di Venezia
»
la guerra riprende ma termina per logoramento reciproco
» 1453 » termina la guerra dei Cent’anni e la
potenza bellica dell’esercito francese diventa una
minaccia per l’Italia » si vuole
evitare pretesti per far arrivare lo straniero
» 1454 » pace di Lodi
» 1455 » fondazione della Lega Italica
(sottoscritta da Venezia, Firenze, Roma, Napoli)
» gli aderenti si impegnarono a mantenere
l’equilibrio, a combattere tentativi di alterarlo
» si rafforzano esperienze di
politica estera che andranno a formare la futura diplomazia
»
le rapide guerre, conquiste e fallimenti evidenziano che l’Italia era una
realtà frammentata
»
la politica dell’equilibrio è la conseguenza di una mancata
nascita di un’Italia unita
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