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martedì 14 maggio 2013

LA POLITICA DELL'EQUILIBRIO


LA POLITICA DELL’EQUILIBRIO

-          Tra il 1300-1400 l’Italia è divisa in cinque potenze principali (Milano, Venezia, Regno di Napoli, Firenze, Stato della Chiesa) e nessuna riesce a prevalere sulle altre
» non appena una acquista potere, le altre si coalizzano per non farla prevalere
-          Filippo Maria Visconti
» cercava di ricostruire il vasto dominio di Gian Galeazzo
» Venezia e Firenze si alleano contro questo progetto
» prevale su Firenze, poi su Venezia nel 1427 con la battaglia di Maclodio
» alla morte di Filippo alcune famiglie aristocratiche milanesi vollero abbattere le signorie e
   ripristinare il comune » viene proclamata la Repubblica Ambrosiana (progetto utopistico, si sfalda)
-          La pace di Lodi
» davanti alla minaccia dell’esercito veneziano i milanesi chiedono aiuto al condottiero Francesco
   Sforza, sposato con la figlia di Filippo Maria Visconti
» 1450 » si proclama signore della Lombardia
» Firenze intanto passa dalla parte di Milano perché preoccupata dei successi militari di Venezia
» la guerra riprende ma termina per logoramento reciproco
» 1453 » termina la guerra dei Cent’anni e la potenza bellica dell’esercito francese diventa una
               minaccia per l’Italia » si vuole evitare pretesti per far arrivare lo straniero
» 1454 » pace di Lodi
» 1455 » fondazione della Lega Italica (sottoscritta da Venezia, Firenze, Roma, Napoli)
            » gli aderenti si impegnarono a mantenere l’equilibrio, a combattere tentativi di alterarlo
            » si rafforzano esperienze di politica estera che andranno a formare la futura diplomazia
» le rapide guerre, conquiste e fallimenti evidenziano che l’Italia era una realtà frammentata
» la politica dell’equilibrio è la conseguenza di una mancata nascita di un’Italia unita

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