LA RIFORMA IN ITALIA
- Peculiarità del caso italiano
» mancava quel sentimento di avversioni nei confronti della Chiesa romana (i suoi abusi generavano
scandalo ma non ribellioni a livelli nazionali)
» i signori italiani, a differenza dei principi tedeschi e dei sovrani europei, erano troppo dipendenti
dall’autorità del papa e dell’imperatore per una politica di rottura religiosa
» le idee della riforma serpeggiarono comunque nella penisola soprattutto negli ambienti colti
» Venezia » stampava gli scritti di Lutero dopo aver accolto un ambasciatore della lega di Smalcalda
» i gruppi ereticali di vecchia tradizione (es: valdesi del Piemonte) aderirono al calvinismo
» nel complesso però la Riforma non divenne mai un movimento popolare
- L’evangelismo
» la Riforma si inserì nel solco dell’evangelismo, un movimento eterogeneo che richiamava alle
interpretazioni religiose rinascimentali predicando il ritorno alla pratica e alla fede di età evangelica
» l’eclettismo del movimento rendeva difficile estinguere gli influssi protestanti nel movimento
» gli aderenti poi si ritrovarono o ai vertici delle gerarchie cattoliche o nello schieramento protestante
- Juan Valdès
» spagnolo sfuggito all’Inquisizione iberica, trasferitosi in Campania, protetto dal cardinale Gonzaga
» nella sua abitazione dirigeva riti; i partecipanti erano colte dame di corte, prelati, giovani ecclesiastici
» introduceva idee caratterizzate dalla forte impronta di Lutero, e morì indisturbato
» l’Inquisizione punì i suoi seguaci, alcuni furono giustiziati come eretici, altri preferirono emigrare
- Il socinianesimo
» l’influsso di questi emigranti sulla cultura europea fu grande
» portavano idee anche più radicali di quelle di Lutero e di Calvino perché portavano nel dibattito
religioso lo spirito razionalistico formatosi nell’ambito della cultura umanistica
» Fausto Sozzini, discendente da un’importante famiglia senese, fu rappresentante di questo gruppo
» dopo un lungo peregrinare si stabilì in Polonia dove divenne riferimento del movimento anabattista
locale » lui predicava il rifiuto di qualsiasi dogma (sia cattolico che luterano)
» valorizzò l’idea di tolleranza e diede una forte impronta razionalistica
» nacque il socinianesimo, l’eresia più radicale del XVI sec (diffusa in Polonia, Transilvania, Ungheria)
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