RENE’ DESCARTES
CRITICHE ALLE PROVE
DELL’ESISTENZA DI DIO
-
Arnauld: critica del circolo vizioso
» pretendendo
di dimostrare l’esistenza di Dio sulla base del criterio dell’evidenza e
nello stesso momento
garantendo l’evidenza ricorrendo
all’esistenza di un Dio che non inganna l’uomo, l’argomentazione di
Cartesio finisce per essere un “circolo vizioso”
-
Gassendi: critica all’argomento ontologico
» nega
che l’esistenza sia un concetto sottinteso nella definizione di qualcosa
(come la perfezione)
»
precede le critiche che farà a Cartesio Immanuel Kant
» contesta
che l’idea di Dio quale ente infinito sia innata (= sempre iscritta
nella mente umana)
» contesta
che l’idea di Dio fosse positiva o originaria, invece deriva da
altri concetti o dall’esperienza
»
per Gassendi l’idea di Dio come ente infinito è frutto dell’educazione,
è un fatto culturale, costruita dalla
mente degli uomini che nega la finitezza ed
imperfezione di cui facciamo esperienza
-
Risposta di Cartesio a Gassendi
»
ricorda che pensare significa dubitare, quindi essere coscienti della propria
imperfezione
» il
pensiero non si saprebbe imperfetto se non avesse in sé l’idea di un ente
perfetto
»
quindi l’uomo ricava l’idea di imperfezione dalla negazione dell’idea di
perfezione (non viceversa!)
»
la certezza di sé come essere imperfetto esige la certezza di Dio
come essere perfetto
» l’idea
di infinito si intuisce come nozione originaria; va dimostrato che corrisponda
ad un ente esistente
DIO COME GARANTE
DELL’EVIDENZA
-
Dio, essendo perfetto, non può ingannarmi
» la
facoltà di giudizio che mi perviene da lui non può indurmi all’errore se
correttamente utilizzata
» tutto
ciò che appare chiaro ed evidente deve essere vero, perché Dio lo
garantisce
»
Dio è il termine medio che ci permette di passare dalla certezza dell’io a
quella delle altre evidenze
-
Intelletto e volontà
»
com’è possibile l’errore? » dipende da due causa: intelletto e
volontà
» l’intelletto
umano è limitato
»
la volontà umana è libera, più estesa dell’intelletto, consiste nella
possibilità di fare o non fare
»
il libero arbitrio della volontà sceglie rispetto a cose che l’intelletto
presenta evidenti sia a quelle che
presenta confuse e che non hanno chiarezza
- L’errore = è nella possibilità di
affermare o negare ciò che l’intelletto non riesce a percepire chiaramente
»
l’errore non ci sarebbe se io dessi il mio giudizio solo riguardo a ciò che
l’intelletto mi fa percepire con
chiarezza sufficiente e se mi astenessi dal
giudicare ciò che non è abbastanza chiaro
» l’errore
dipende dal libero arbitrio che Dio ha dato all’uomo
»
si può evitare soltanto attenendosi alle regole del metodo, in
primo luogo a quelle dell’evidenza
IL DUALISMO
CARTESIANO
-
L’esistenza dei corpi
»
io ho l’idea di cose che esistono fuori di me e che agiscono sui miei sensi
»
questa idea, essendo evidente, non è ingannevole
-
Le proprietà dei corpi
» i
corpi non possiedono tutte le qualità che noi percepiamo di esse
»
distinzione tra proprietà » soggettive: dipendono dalla percezione che
ne ha il soggetto (colore, sapore…)
» oggettive:
determinazioni quantitative (grandezza, movimento..) quindi reali
-
Dualismo sostanza pensata e sostanza estesa
»
Cartesio divide la realtà in due zone eterogenee
1. sostanza pensante (res cogitans): incorporea, consapevole e
libera
»
il desiderare, pensare, volere sono modi della sostanza pensante
2. sostanza estesa (res extensa): corporea, inconsapevole e determinata
dalla necessità
» i
corpi sono modificazioni accidentali della sostanza estesa
-
Problema del rapporto mente-corpo
» spiega
la relazione tra anima e corpo con la teoria della ghiandola pineale (l’odierna
epifisi)
»
essendo la sola parte del cervello non doppia, può unificare le sensazioni che vengono
dagli organi di
senso » soluzione pseudo-filosofica e
pseudo-scientifica
FISICA E GEOMETRIA
- La fisica cartesiana si basa sulla
divisione tra sostanza pensante ed estesa
» è
il primo a depurare la fisica da tutti i residui antropomorfici, finalistici,
magici…
»
il meccanicismo cartesiano incise sulla formazione della mentalità scientifica
dell’epoca
-
Meccanicismo cartesiano
»
meccanicismo = determinismo » spontaneità della natura o intrinseca causalità
non sono ammissibili
» fenomeni avvengono secondo un
principio di oggettiva necessità causale
» la
necessità oggettiva si traduce in necessità logico-matematica
»
assunta un’ipotesi, l’andamento di un fenomeno può essere dedotto
matematicamente
» è
convinto di poter ricavare dal proprio ragionamento le leggi che governano il
mondo applicando questa
struttura ontologica anche alla fisica
»
sono oggettive solo le proprietà suscettibili di una trattazione geometrica
LA GEOMETRIA
ANALITICA
- Con la sua opera Geometria nasce la geometria analitica
-
Unità della geometria e dell’algebra
» ha
consapevolezza delle diverse scienze matematiche
»
ritiene di unificare la geometria degli antichi con l’algebra dei moderni
»
la nuova scienza algebrica appare un’arte confusa per l’uso di simboli
inadeguati
-
Riordina la simbologia algebrica
»
con un linguaggio autonomo l’algebra diventa capace di riprodurre la geometria,
che offre uno strumento
di chiarificazione intuitiva » la geometria
diventa una sorta di “algebra applicata”
»
il numero e la forma diventano traducibili l’una nell’altra
- Invenzione di un nuovo sistema di
riferimento: gli assi cartesiani
» in
questo modo punti, rette, curve, possono essere determinati ed individuati in
modo univoco
LA FISICA
-
La fisica è riconducibile alla geometria
» questo
perché la fisica studia i corpi, il cui insieme costituisce il mondo, che a sua
volta è geometrico
-
L’estensione ed il moto
» i
fenomeni sono tutti riconducibili all’estensione e al moto, che hanno origine da
Dio
» Dio
creando la res extensa conferisce ad essa anche una certa quantità di
moto
»
altri interventi di Dio nel mondo, dopo la creazione, non sono richiesti
-
Lo spazio e la materia
» conseguenze
dell’identificazione dell’estensione con la materia
1. la sostanza estesa è infinita » perché
lo spazio euclideo è infinito
2. la materia non può essere costituita
da atomi » perché lo spazio geometrico è infinitamente divisibile
3. il vuoto non è concepibile » perché
lo spazio è continuo e non ammette “buchi”
4. le qualità che attribuiamo alla
materia sono soggettive » lo spazio è qualitativamente indifferenziato
-
Il rifiuto del concetto di forza
» l’unico
motore del mondo è l’originaria quantità di moto che Dio conferisce al
momento della creazione
»
tramite gli urti questa quantità di moto può trasferirsi da un corpo all’altro
» rifiuta
ogni tipo di forza attrattiva o repulsiva, soprattutto quelle a distanza
(es: magnetismo, gravitazione,
forze elettriche…) perché richiamano il
finalismo aristotelico
-
Le due leggi dell’universo
1. principio d’inerzia
2. principio della conservazione della
quantità del moto
-
Difficoltà del modello geometrico
1. nello spazio euclideo non è
concepibile ciò che noi chiamiamo movimento
» Cartesio
invece afferma che frammenti di spazio possono muoversi rispetto ad altri
frammenti di
spazio, anche se non spiega come il moto possa
essere percepito se lo spazio è uniforme
2. il moto (poco chiaro a causa dell’uniformità
del tutto) diventa addirittura per Cartesio origine della
disomogeneità della res extensa
»
per Cartesio, i differenti aspetti con cui la res extensa si presenta a
noi dipendono dalle diverse
condizioni inerziali
-
I corpuscoli
»
Cartesio, avendo rifiutato ogni tipo di forza, non spiega con essa la coesione
di un corpo solido
» la
materia sottile (etere) che riempie tutto quello spazio che noi
chiamiamo impropriamente “vuoto”, è
costituita da corpuscoli = frammenti
piccolissimi di estensione
»
essendo soggetti ad una diversa condizione inerziale, i corpuscoli sono privi
di coesione
-
La teoria dei vortici
» quando
un corpo si muove attraverso la materia sottile, è necessario che
essa, spostata, si richiuda sulla
sua scia » questo movimento porta
alla formazione di un sistema di vortici
»
anche la Terra è avvolta da un vortice » ecco perché i corpi non lievitano (tenta
di spiegare la forza di
gravità pur respingendo il concetto di forza)
» non è appoggiata da nessuna prova sperimentale
» i
vortici che avvolgono i pianeti sono in un vortice più grande che avvolge il
Sole
»
con questo modello tenta di spiegare la gravità ed il moto di rivoluzione
dei pianeti senza usare la forza
-
Il meccanicismo e la vita
»
le funzioni vitali non possiedono nulla di eccezionale rispetto ai fenomeni di
natura meccanica
» un
essere vivente è solo una macchina, un automa in virtù dell’inerzia e della
conservazione della
quantità di moto » la natura dell’uomo
sottosta alle stesse leggi della natura del mondo
»
anche il corpo dell’uomo è una macchina, di cui la res cogitans
si serve come di uno strumento
»
nega che tra anima e corpo esista una certa connessione, perché alla morte il
corpo viene abbandonato
-
Contributo di Cartesio alla fisica
» richiamo
all’esigenza di una razionalità matematica e la valorizzazione di un
modello meccanico
» visione
meccanicistica che pretende che la natura segua sempre e soltanto alcuni
procedimenti
Potresti aggiungere anche la morale di cartesio ?
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