LE RIVOLUZIONI DEL
1848
-
Insurrezione di Palermo
» l’insurrezione
del ’48 in Italia ebbe uno sviluppo inizialmente autonomo
rispetto agli altri paesi
»
già dall’inizio dell’anno nasce un generale fermento
» obiettivo
comune a tutte le correnti: concessione di costituzioni o statuti
(carte, leggi fondamentali
concesse dal re dove sono elencati i
principi che regolano la struttura ed il funzionamento dello Stato » la
Costituzione veniva concessa dal Parlamento)
fondati sul sistema rappresentativo
» 12 gennaio 1848 » sollevazione di Palermo
induce Ferdinando II di Borbone alla concessione di una
Costituzione
nel Regno delle Due Sicilie
» questa mossa non spense i moti, anzi
rafforzano l’agitazione Costituzionale
-
Concessione delle costituzioni
» spinti
dalla pressione dell’opinione pubblica, Carlo Alberto di Savoia, Leopoldo II di
Toscana, Pio IX
concessero
una Costituzione, tutte di carattere moderato ispirate a quella francese
del 1830
»
la più importante fu lo Statuto (Statuto Albertino), promosso da Carlo
Alberto, che sarebbe diventato la
legge fondamentale del Regno d’Italia,
prevedeva
1. una Camera dei deputati (eletto
con suffragio censitario)
2. un senato di nomina regia
3. stretta dipendenza del governo
dal sovrano
»
nei maggiori stati italiani si delinea una tendenza costituzionale-moderata
»
lo scoppio della rivoluzione in Francia muta la situazione: nuovo spazio ai
democratici, che riportano in
primo piano la questione nazionale, fino ad
allora rimasta in ombra
-
Rivolta di Venezia
» 17 marzo » una manifestazione popolare
impone al governo austriaco la liberazione dei detenuti politici
»
pochi giorni dopo » rivolta degli operai nell’Arsenale militare a cui si
unirono anche marinai e ufficiali
» i reparti
austriaci sono costretti alla ritirata
» 23 marzo » il democratico Daniele Manin
proclama la Costituzione della Repubblica veneta
-
Rivolta di Milano
» 18 marzo » inizio dell’insurrezione con un assalto
al palazzo di governo
» l’assalto si protrasse per
cinque giorni, le cosiddette «cinque giornate» milanesi
» borghesi e popolani
combattevano insieme sulle barricate contro il contingente austriaco
» si attua come guerriglia
per la città attraverso barricate artigianali di oggetti comuni
»
la direzione delle operazioni fu affidato ad un Consiglio di guerra,
composto prevalentemente da
democratici e guidato da Carlo
Cattaneo
» 22 marzo » l’aristocrazia liberale si
unisce alla causa, dando vita ad un governo provvisorio
» lo stesso giorno le truppe
austriache si ritirano, preoccupate per un intervento del Piemonte,
all’interno del quadrilatero formato dalle
fortezze di Verona, Legnano, Mantova, Peschiera
» il comandante Radetzky
abbandonò il castello sforzesco perché consapevole che, se avesse
usato la repressione
totale, non sarebbe riuscito comunque a governare
-
Intervento piemontese
» 23 marzo » il Piemonte dichiara guerra
all’Austria
» ragioni
» pressione congiunta dei liberali e dei democratici che vedevano l’occasione
per liberare
l’Italia dall’oppressione della
straniera Austria » ragioni ideali
» tradizionale tendenza della monarchia
sabauda all’espansione verso est » ragioni storiche
» timore che il Lombardo-Veneto diventasse
centro di agitazione repubblicana » ragioni politiche
»
l’esempio di Carlo Alberto condizionò le posizioni degli altri Stati italiani
»
Ferdinando II di Napoli, Leopoldo II di Toscana, Pio IX
decisero di unirsi alla guerra austriaca inviando
contingenti di truppe che partirono con
grande entusiasmo popolare insieme a flotte di volontari
»
la guerra piemontese si trasforma nella prima guerra di indipendenza
nazionale (benedetta dal papa)
-
Sfaldamento dell’alleanza austriaca
»
problemi:
1. atteggiamento di Carlo Alberto (fa fallire il tentativo)
» mostrò
scarsa risolutezza preoccupandosi soprattutto di preparare l’annessione del
Lombardo-
Veneto al Piemonte (interessato non
all’unità italiana ma alla propria espansione territoriale)
2. posizione precaria di Pio IX
»
combatte contro una grande potenza cattolica (minaccia di uno scisma con la
Chiesa austriaca)
» 29 aprile » il papa annuncia il ritiro delle sue
truppe (crea illusione e non mantiene la scelta politica)
» si realizza il piano
iniziale dei democratici, che ora alimentano il malcontento
3. pochi giorni dopo si ritirano le
truppe del granduca di Toscana
4. maggio » Ferdinando di Borbone richiama il suo esercito
» rimasero
a combattere molti componenti delle truppe regolari e molti volontari
» maggio » i restanti combattenti furono
protagonisti un gloriosi scontri a Curtatone e Montanara
» accorse dal Sud America
Giuseppe Garibaldi
-
Sconfitta di Custoza
» maggio-giugno » venivano indetti nei territori
liberati frettolosi plebisciti per sancire l’annessione al
Regno sabaudo
(Carlo Alberto è convinto a combattere una “sua” battaglia)
» 23-25 luglio » battaglia di Custoza presso
Verona: le truppe di Carlo Alberto furono nettamente sconfitte
» l’esercito sabaudo
era impreparato (non aveva le cartine dei luoghi)
» 9 agosto » fu firmato l’armistizio con gli
austriaci
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