RIVOLUZIONE EUROPEA
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Nuovo focolaio di moti
»
nel 1848 l’Europa fu sconvolta da una
crisi rivoluzionaria di ampiezze e intensità eccezionali
»
eccezionale fu l’area geografica interessata e la rapidità con
cui il moto rivoluzionario dilagò
»
fattori comuni » situazione economica: 46-47 fase di crisi nel settore
agricolo, industriale, commerciale
» miseria e
disoccupazione creano un clima di acuto malessere, da cui parte la
ribellione
» si collegano ai
moti del ’20-21 e del 1830 per contenuto ideale (richiesta di libertà
politiche e di
democrazia, spinta verso l’emancipazione nazionale)
» simile fu la
dinamica dei moti: iniziano con giornate rivoluzionarie e dimostrazioni
popolari che poi sfociano in
violenti scontri armati contro l’autorità costituita
-
Partecipazione delle masse popolari urbane
»
questa nuova rivoluzione europea chiude l’epoca delle rivoluzioni liberali e
democratiche per aprirne una
nuova caratterizzata » dall’intervento delle
masse popolari urbane
» dall’emergere
di obiettivi sociali accanto a quelli politici
» 1848 » data di nascita del movimento operaio
anche per la pubblicazione del Manifesto di Marks
ed
Engles, che
costituì il testo base per la rivoluzione proletaria
1848: RIVOLUZIONE
IN FRANCIA
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Crisi della monarchia liberale
»
la rivoluzione ebbe il suo centro di irradiazione in Francia
»
Francia era un regime liberale » la maturazione economica, civile e culturale
della società francese
sentiva sempre più soffocanti i limiti del liberalismo oligarchico
»
si sovrappongono la voglia di partecipazione da parte della borghesia +
ribellione alla miseria dei poveri
»
fronte di opposizione » liberali progressisti, democratici, bonapartisti,
socialisti
» per i
democratici l’obiettivo da raggiungere è il suffragio universale maschile,
allettante anche
per tutta la popolazione
»
essendo minoritaria in Parlamento, la fazione democratica trasferisce la
protesta nel “paese reale”
» strumento
= campagna dei banchetti, ovvero riunioni in forma privata che aggirano
i divieti e consentono
ai capi di tenersi in
contatto e di far propaganda politica
-
Insurrezioni di febbraio
» 22 febbraio » viene proibito un banchetto »
innesca la crisi rivoluzionaria
»
lavoratori e studenti organizzano una grande manifestazione di protesta
»
il governo invia la Guardia nazionale (quella fondata nell’estate dell’89), ma
essa si allea con i
dimostranti perché chiamata a difendere un
governo largamente impopolare
»
intervento dell’esercito » radicalizzazione della situazione » scontri violenti
e barricate per la città
» 24 febbraio » re Luigi Filippo è costretto
ad abbandonare Parigi
» all’Hotel de Ville
(municipio parigino, punto di riferimento di tutte le rivoluzioni) viene
costituita la cosiddetta Seconda
Repubblica (dopo quella rivoluzionaria del 1792)
» si
annuncia la convocazione di un’Assemblea costituzionale da eleggere con
suffragio universale
»
nell’assemblea ci sono anche due operai, sostenitori di un cambiamento sociale
-
Il diritto al lavoro
» il
governo stabilisce di 11 ore la durata massima di una giornata lavorativa
» si
afferma il principio del diritto al lavoro: decisione di portata
rivoluzionaria
»
per garantirlo furono istituiti degli ateliers nationaux (officine
nazionali) i cui operai furono impegnati in
lavori di pubblica utilità (es: riparazione
di strade), alle dipendenze del ministero dei Lavori pubblici
» effetto
collaterale = problemi alle finanze statali + motivo di scontro nello schieramento
repubblicano
» era contro il
principio moderato per cui lo Stato non deve controllare l’economia
-
L’insurrezione di giugno
» 23 aprile 1848 » elezioni per l’’Assemblea
costituente
» vincitori = repubblicani
moderati (prima sconfitta per l’estrema sinistra)
» emanarono un
decreto di abolizione degli ateliers
» 23 giugno » reazione dei lavoratori, che scesero
in piazza e ricomparvero le barricate
» l’Assemblea concesse pieni poteri al ministro
della Guerra Cavaignac
» questo procedette con
estrema durezza: vengono cacciati i socialisti e i giacobini
»
ricomparve per la borghesia europea l’incubo della rivoluzione sociale » ondata
di riflusso conservatore
»
lo spettro di una nuova rivoluzione francese preoccupava borghesi, clericali e
contadini
-
Nuova costituzione
» novembre » Assemblea costituente approvò una nuova
Costituzione, di impronta democratica
» era ispirata al modello
statunitense
»
prevedeva un Presidente della repubblica eletto direttamente dal popolo
(mandato di 4 anni)
»
prevedeva un’unica Assemblea legislativa eletta anch’essa a suffragio
universale
» dicembre » elezioni presidenziali » i
repubblicani sono divisi
» i conservatori fecero
blocco sulla candidatura di Luigi Napoleone Bonaparte
»
Bonaparte » nonostante il suo passato da cospiratore, solamente il suo nome
garantiva una presa su vasti
strati di elettorato
popolare (sia per le campagne che per i conservatori clericali)
» con lui si chiude la fase
democratica della Seconda Repubblica
RIVOLUZIONE
DELL’EUROPA CENTRALE
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La rivolta a Vienna
» il
moto rivoluzionario iniziato a Parigi si propagò nell’Impero asburgico, Italia
e Confederazione
germanica facendo esplodere proteste
politiche e sociali
»
diversamente che in Francia, la questione sociale rimase in secondo piano
»
lo scontro principale fu tra la borghesia liberale e le vecchie strutture dell’ancien
regime
» 13 marzo » grande manifestazione a Vienna
di studenti e lavoratori, duramente repressa dall’esercito
» Corte fu costretta a
sacrificare il principe di Metternich (simbolo dell’età della restaurazione)
»
l’Austria, a contrario della Francia può contare su un esercito fedelissimo (≠ dalla
Guardia nazionale)
-
Il contagio rivoluzionario
» 17 e 18 marzo » scoppiano moti a Venezia,
Milano e a Berlino
» 19 marzo » i cittadini di Praga inviano una
petizione all’imperatore per autonomia e libertà dei cechi
» l’imperatore dovette
abbandonare la capitale e promettere la convocazione di un Parlamento
dell’Impero (Reichstag)
eletto a suffragio universale
-
Rivoluzione in Ungheria e a Praga
»
gli ungheresi crearono un governo nazionale indipendente da Vienna + fine dei
rapporti feudali in
campagna + elezione di un Parlamento a
suffragio universale
» a
Praga venne formato un governo provvisorio » non mettevano in
discussione il vincolo con la
monarchia asburgica ma chiedevano più
autonomie
»
ma alcuni incidenti fra popolazione e militari fornirono il pretesto per
l’esercito di una dura repressione
»
Praga fu assediata e il governo ceco fu sciolto d’autorità » potere
imperiale riprende stabilità
» ottobre » scoppia una nuova insurrezione di
studenti e lavoratori per impedire la partenza di nuove truppe
verso il fronte ungherese »
Vienna viene assediata e occupata
»
imperatore Ferdinando I abdica a favore del nipote Francesco Giuseppe
» marzo 1849 » nuovo imperatore sciolse il Reichstag
e promulgò una Costituzione
» prevedeva un
Parlamento eletto a suffragio ristretto dotato di poteri molto limitati
» ribadisce la struttura
centralistica dell’Impero
-
Insurrezione di Berlino
» 18 marzo 1848 » una manifestazione popolare
costringe Federico Guglielmo IV a convocare un
Parlamento prussiano » intanto
manifestazioni scoppiano in tutta la Confederazione germanica
»
nasce la richiesta di un’Assemblea costituente dove fossero rappresentati tutti
gli stati tedeschi
» maggio » si apre l’Assemblea a Francoforte sul
Meno
» l’Assemblea non aveva però i
poteri necessari per imporre la volontà sui sovrani degli stati
-
Fine della rivoluzione tedesca
»
in Prussia il movimento liberal-democratico andò in declino » borghesia
era spaventata dalle rivoluzioni
»
Federico Guglielmo sciolse il Parlamento prussiano ed emanò una Costituzione
(non liberale)
» l’Assemblea
di Francoforte disputava sulla questione nazionale e sulla contrapposizione tra
due tesi
1. tesi dei «grandi tedeschi»
» propongono
un’unione tra tutti gli stati germanici intorno all’Austria imperiale
2. tesi dei «piccoli tedeschi» che fu quella che prevalse
» propongono
uno Stato più compatto e coeso da costruirsi intorno al nucleo principale della
Prussia
» aprile 1849 » una delegazione dell’Assemblea si
recò a Berlino per offrire al re di Prussia la corona
imperiale, che lui
rifiutò in quanto offerta da un’assemblea popolare e non nobile
» li considera dei
pezzenti e sbatte loro la porta in faccia
» fine
dell’Assemblea di Francoforte e del tentativo di unificazione
-
L’ondata repressiva
» marzo 1848 » ondata che attraversa l’Italia e
l’Impero asburgico
»
sconfitta dei piemontesi, dell’esperienza della Repubblica romana
»
gli austriaci schiacciano anche le resistenze della Venezia e dell’Ungheria
-
Cause della sconfitta democratica
» i
democratici perdono l’appoggio delle masse popolari
»
frammentazioni sempre più radicali tra democratici-radicali e liberal-moderati
» i
liberal-moderati, spaventati da una nuova rivoluzione, si accostarono alle
vecchie classi dirigenti
LA FRANCIA DALLA
SECONDA REPUBBLICA ALL’IMPERO
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L’egemonia conservatrice
» 1849 » in Francia la situazione politica si
affermò conservatrice
»
nuove elezioni per l’Assemblea legislativa » portano ad una maggioranza
clericale e conservatrice
»
nuova legge sull’istruzione: vengono riaperte le porte della scuola al
clero
»
nuova legge elettorale: priva i nullatenenti al diritto di voto » si
incrinano rapporti tra Bonaparte e
conservatori, che cominciarono a guardare
con sospetto i poteri del presidente
» la Camera respinse la proposta di
modificale l’articolo costituzionale che impediva la rielezione del
presidente al termine del suo mandato
-
Il colpo di Stato di Bonaparte
» Bonaparte
attuò un colpo di Stato grazie all’appoggio dell’esercito, che gli consentì di
sbarazzarsi della
maggioranza dei moderati e dell’opposizione
dei democratici
» 1851 » la Camera fu sciolta
»
un plebiscito a suffragio universale approvò l’operato di Bonaparte e gli
attribuì il compito di redigere
una nuova Costituzione » gennaio 1852 viene promulgata la Costituzione
» stabiliva
di dieci anni la durata del mandato presidenziale
» ripristina
il suffragio universale
»
toglie alla Camera l’iniziativa legislativa
»
istituisce un Senato vitalizio di nomina presidenziale
» dicembre 1852 » nuovo plebiscito approva la
restaurazione dell’Impero
» Luigi Napoleone
assume il nome di Napoleone III, titolo che diventa ereditario
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