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martedì 25 novembre 2014

L'ITALIA GIOLITTIANA

L’ITALIA GIOLITTIANA

LA CRISI DI FINE SECOLO

-    I conservatori e la proposta di Sonnino
» marzo 1896 » caduta di Crispi » ritorna al potere Rudinì
» si delinea tendenza fra le forze conservatrici = ricomporre un fronte comune contro le minacce portate
   all’ordine costituito dai “nemici delle istituzioni” (socialisti, repubblicani, clericali che fossero)
» proposta di Sonnino 1897 » questa tendenza si deve attuare in un tentativo di ritorno ad
   un’interpretazione restrittiva dello Statuto albertino che interrompa la prassi parlamentare (Cavour) e
   rendesse il governo responsabile di fronte al sovrano, lasciando alle Camere i soli compiti legislativi
» Cavour » il governo dipende dalla fiducia del sovrano » interpretazione democratica
               » il governo deve rispondere al Parlamento, la cui maggioranza lo deve sostenere
               » questa interpretazione dello statuto diventa la prassi, consuetudine
» questa nuova corrente è chiamata “crisi di fine secolo”
-    I moti per il pane
» primavera 1898 » improvviso aumento del prezzo del pane
                             » provocato da cattivo raccolto e dal blocco delle importazioni dagli USA (guerra a Cuba)
                             » la tensione esplode in tutti il paese » serie di manifestazioni popolari spontanee
» risposta durissima del governo, come se si dovesse fronteggiare un complotto rivoluzionario
  1. intervento armato delle forze di polizia
  2. proclamazione dello stato d’assedio
  3. conseguente passaggio dei poteri alle autorità militari (a Milano, Napoli, nell’intera Toscana)
» le pressioni raggiungono il culmine a Milano nelle giornate dell’8 e 9 maggio » artiglieria contro la folla
» i capi socialisti, radicali e repubblicani furono arrestati » movimento cattolico-intransigente fu colpito
-    Progetto autoritari e ostruzionismo
» una volta riportato l’ordine, i gruppi moderati e conservatori diedero una base legislativa all’azione
   repressiva dei poteri pubblici » avevano la maggioranza e l’appoggio del re
» lo scontro si trasferisca dalle piazze alle aule parlamentari
» 1898 » Rudinì deve dimettersi » successore Luigi Pelloux (che continua il suo progetto)
» presenta provvedimenti » limitano diritto di sciopero, libertà di stampa e di associazione
                                         » passati come decreto legge = atto che ha la forza di legge, ma è di iniziativa
                                            governativa, di carattere provvisorio, adottato in casi di estrema urgenza, e che
                                           quindi permetteva l’immediata entrata in vigore
                                         » socialisti, repubblicani, radicali rispondono rallentando il processo legislativo
» ostruzionismo = prolungare all’infinito le discussioni paralizzando così l’azione della maggioranza
-    Sconfitta di Pelloux » governo Saracco 1900-01
» cause » è incapace di venire a capo dell’ostruzionismo
             » indebolito dall’opposizione dei liberali (guidati da Giuseppe Zanardelli e Giovanni Giolitti)
» Pelloux scioglie la Camera
» elezioni del 1900 » le opposizioni guadagnano seggi
                               » Pelloux decide di dimettersi » successore = Giuseppe Saracco (moderato)
                               » il governo Saracco rinuncia alla politica repressiva
                               » periodo di distensione della tensione politica + buon andamento dell’economia
» luglio 1900 » re Umberto I viene assassinato con un attentato anarchico
                      » gli succede Vittorio Emanuele III » più aperto nei confronti dei progressisti

LA SVOLTA LIBERALE

-    Governo Zanardelli-Giolitti
» febbraio 1901 » il governo Saracco è costretto a dimettersi per il comportamento incerto tenuto durante
                              uno sciopero generale indetto dai lavoratori genovesi
» il re » chiama alla guida del governo il leader della sinistra liberale Zanardelli
          » affida il ministero degli Interni a Giolitti » pensava che lo Stato liberale non dovesse temere le
             organizzazioni operaie » sostiene la neutralità dello Stato nello scontro tra capitalisti e operai
» riforme » estendono le norme che limitano il lavoro minorile e femminile nelle fabbriche
» migliorata la legislazione sulle assicurazioni per la vecchiaia e per gli infortuni sul lavoro
» costituzione di un Consiglio superiore del lavoro
» municipalizzazione dei servizi pubblici (1903) » più efficienza e accessibilità per tutti
-    Conseguenze della neutralità del governo
» sviluppo delle organizzazioni sindacali (cancellato/ridotte alla clandestinità nel ‘98)
» in quasi tutte le città del centro-nord nascono le Camere del Lavoro
» sviluppo delle organizzazioni dei lavoratori agricoli
» 1901 » si raduna la Federazione italiana dei lavoratori della terra (Federterra)
            » obiettivo finale = socializzazione della terra
            » obiettivi intermedi = aumento dei salari, riduzione degli orari di lavoro, uffici di collocamento
» brusca impennata degli scioperi » conseguente rialzo dei salari

DECOLLO DELLE INDUSTRIE E PROGRESSO CIVILE

-    Premesse dello sviluppo
» a partire dagli ultimi anni dell’800 l’Itaia conobbe il suo primo autentico decollo industriale
» costruzione di una rete ferroviaria » favorisce i processi di commercializzazione dell’economia
» scelta protezionistica (1887) » rende possibile la creazione di una moderna industria siderurgica
» riordinamento del sistema bancario » crea una struttura finanziaria efficiente
» costituzione di due nuovi istituti di credito » Banca commerciale
                                                                        » Credito italiano
» conseguenza = facilita l’afflusso del risparmio privato verso gli investimenti industriali
-    Crescita dell’industria
» siderurgica
» cotoniera
» nasce l’industria elettrica
» riescono a svilupparsi numerose aziende (Fiat)
-    Le cifre della crescita
» 1896-1914 » la produzione industriale raddoppia
» il reddito pro capite aumenta del 30% » grandi effetti sul tenore di vita della popolazione
» consente a vasti strati della popolazione di destinare una quota dei beni familiari all’istruzione, alle
   attività ricreative, all’acquisto di beni di consumo durevoli (utensili domestici, biciclette che favoriscono
   il lavoro, macchine per cucire, prodotti della moderna tecnologia)
» la qualità della vita muta » sviluppo dei servizi pubblici (illuminazione, trasporti urbani, gas domestico,
                                               acqua corrente) gestiti dal comune tramite aziende municipalizzate
» condizioni abitative dei lavoratori restano ancora precarie » le case operaie sono malsane e sovraffollate
                                                                                                » i servizi igienici autonomi sono un’eccezione
                                                                                                » il riscaldamento centralizzato è un lusso
» ma » diminuzione della mortalità da malattie infettive per » diffusione dell’acqua corrente
                                                                                                » miglioramento delle reti fognarie
         » diminuiscono anche le cifre della mortalità infantile (diminuzione dei casi di tifo e colera)
         » i rifiuti non vengono più gettati in fosse comuni o addirittura nelle strade
         » con l’acqua corrente c’è più possibilità di lavarsi » miglioramento dell’igiene personale
-    I fattori di arretratezza
» il reddito pro-capite è circa la metà di quello tedesco » i cambiamenti non sono sufficienti
» tasso di analfabetismo ancora molto elevato (37% nel 1911) » in Europa stava scomparendo
» popolazione attiva nelle campagne è troppo alta per le capacità produttive del terreno (55%)
» fenomeno dell’emigrazione » anziché diminuire in coincidenza con lo sviluppo economico, aumenta
» tutte le regioni italiane partecipano a questo fenomeno
» il contributo più elevato è dal Meridione, diretta verso i paesi europei
» le condizioni degli emigrati all’estero erano difficilissime: maltrattati
» rimesse degli emigranti: soldi inviati in Italia alle loro famiglie
» effetti economici positivi » allenta la pressione demografica
  » crea un rapporto più favorevole fra popolazione e risorse
  » attenua le tensioni sociali
  » le rimesse degli emigranti alleviano il disagio delle zone più impoverite
I GOVERNI GIOLITTI E LE RIFORME

-    Il governo Giolitti (1)
» Zanardelli si dimette » il re affida la guida del governo al solo Giolitti
» cerca di portare avanti l’esperimento liberal-progressista
» ha l’idea di allargare le basi di consenso del suo governo portando dentro anche i socialisti (prima
   disprezzato come nemici delle istituzioni) » offre un posto al socialista Filippo Turati
» rifiuta » solo 5 anni prima era stato incarcerato dal governo come sovversivo
              » Turati capisce che avrebbe fatto il passo più lungo della gamba: i socialisti non erano ancora
                  pronti e teme di non essere seguito dal suo partito (molti volevano abolire la società borghese)
              » sa che i moderati lo avrebbero seguito, ma i rivoluzionari e i nuovi comunisti no
» Giolitti costituisce un ministero spostavo verso il centro e aperto alla partecipazione dei conservatori
» è sempre attento a conservare gli equilibri parlamentari, al punto di sacrificare anche suoi progetti
   importanti quando incompatibili con la solidità della maggioranza
-    Riforme » limite: incidono limitatamente e non del tutto efficacemente » non risolve il malessere
                 » vantaggio: attuate in tempi brevi » creano lavoro e sviluppo economico (adottata anche in futuro)
» leggi speciali per il Mezzogiorno
» statalizzazione delle ferrovie = passaggio della gestione ferroviaria da privata a statale
                                                  » il privato non copre tratti di strada che non rendono economicamente per
                                                     la mancanza di grandi fondi che solo lo Stato può investire
» opposizioni » destra » teme l’eccessivo intervento dello stato nel mercato
                      » soprattutto socialisti » con la statalizzazione i ferrovieri, diventati dipendenti pubblici,
                         avrebbero perso il diritto allo sciopero
-    Governo Fortis e Sonnino (1905-1906)
» Giolitti si dimette con un pretesto » lascia la guida del governo ad Alessandro Fortis
» tattica = abbandonare le redini del potere nei momenti difficili per poi riprenderle in condizioni più
                 favorevoli fidando sul controllo della maggioranza parlamentare
» Fortis sta per meno di un anno » segue Sidney Sonnino (per tre mesi)
-    Il “lungo ministero Giolitti” (3 anni e mezzo)
» 1906 » Giolitti torna alla guida del governo, quando ci sono buoni auspici sul piano economico
» attuata la conversione della rendita » riduzione del tasso di interesse versato dallo Stato ai possessori di
   titoli del debito pubblico » è un provvedimento che alleggerisce il peso gravante sul bilancio statale
» titoli di stati = soldi prestati allo Stato che utilizza per mandare avanti la macchina statale
» Giolitti abbassa la possibilità di guadagno attraverso gli interessi
» successo permesso dal fatto che solo pochi si valsero della facoltà di esigere l’immediato rimborso
» segno della fiducia nei confronti della finanza pubblica
-    Crisi del 1907
» si manifestano anche in Italia i sintomi di una crisi internazionale
» difficoltà per le banche e per le imprese dipendenti da crediti internazionali
» crisi superata grazie all’intervento della Banca d’Italia » la crescita riprende
» 1910 » in seguito alla crisi le lotte sociali si inaspriscono (soprattutto lotta sindacale)
            » gli industriali si uniscono dando vita alla Confederazione italiana dell’industria (Confindustria)
            » freno all’azione riformatrice del governo
-    Governo Luzzati (1909-1911)
» Giolitti attua una nuova ritirata strategica
» II governo Sonnino » vita brevissima
» successivo governo Luzzati » avvia un’importante riforma scolastica = attribuisce allo Stato
                                                   (sottraendolo ai comuni) l’onere dell’istruzione elementare
-    Ritorno di Giolitti
» 1911 » torna al governo con un programma orientato verso sinistra
» punto centrale = proposta di estendere il diritto di voto a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto 30
                              anni e a tutti i maggiorenni che sapessero leggere e scrivere o avessero prestato servizio
                              militare = suffragio universale maschile (in vigore nel resto d’Europa)
                          » istituzione di un monopolio statale delle assicurazioni sulla vita » i proventi avrebbero
                             finanziato il fondo per le pensioni di invalidità e vecchiaia per i lavoratori

IL GIOLITTISMO = modalità politica che si basa sulla dittatura parlamentare

-    Quella di Giolitti fu una dittatura parlamentare
» metodo = controllo rigido dei parlamentari e delle Camere » simile a quella di Depretis
                » gli permette di abbandonare in momenti di crisi la guida del governo sicuro dell’appoggio
» sostegno costate alle forze più moderne (borghesia industriale, proletariato organizzato)
» tentativo di condurre nell’orbita del sistema liberale gruppi e movimenti che poco prima erano
   considerati nemici delle istituzioni
» tendenza ad allargare l’intervento dello Stato
» eleva il trasformismo all’ennesima potenza
» funziona se il sistema elettorale è ristretto (in questo senso si è autodistrutto) perché più controllabile
   » se lo schieramento è eterogeneo per idea politica e provenienza sociale è più difficile pensarla allo
      stesso modo » è più difficile controllare la maggioranza in una pluralità di visioni e necessità
                          » è più difficile unire una varietà sempre più vasta di elementi a volte opposti tra loro
» limite del controllo = il fatto che si esplica in una dimensione liberale di stampo ottocentesco
-    I critici del giolittismo: Sonnino, Albertini, Salvemini
» per i socialisti rivoluzionari e per i cattolici democratici Giolitti è colpevole di corruzione
» i liberalconservatori Sonnino e Albertini (direttore del Corriere della Sera) lo accusano di attentare alle
   tradizioni risorgimentali venendo a patti con i nemici delle istituzioni » molle verso socialisti e cattolici
» Salvemini » accusa di sfruttamento del Sud, che considera come terra di conquista ostacolando la crescita
                    » lo accusa di malcostume politico (lo chiama “ministro della malavita”)

LA POLITICA ESTERA

-    Svolta nella politica estera
» senza tradire la Triplice alleanza, l’Italia si riavvicina alla Francia
» firma un documento che sancisce la fine della guerra doganale con la Francia
» 1902 » firma con la Francia un accordo che spartisce le sfere di influenza in Africa settentrionale
            » l’Italia ottiene il riconoscimento dei diritti di priorità sulla Libia
            » in cambio lascia il Marocco alla Francia
» perché c’è questo cambio di rotta? Perché la Triplice era un’alleanza innaturale
-    Tensioni nella Triplice
» il riavvicinamento con la Francia non piacque alla Triplice, soprattutto ai tedeschi
» l’Austro-ungheria con l’appoggio della Germania procedette all’annessione della Bosnia-Erzegovina
   senza coinvolgere l’approvazione italiana » una clausola obbligava ad avvertire in caso di annessioni
» nascono risentimenti e malumori nell’opinione pubblica
-    Il movimento nazionalista
» molti uomini politici e intellettuali si chiedono perché l’Italia debba rassegnarsi ad un destino di potenza
   di secondo rango » si desidera fare dell’Italia una potenza pari alle altre
» 1910 » fondazione dell’Associazione nazionalista italiana
            » emerge un gruppo imperialista » guarda anche ai profitti economici che si otterrebbero
» nasce una martellante campagna in favore della conquista della Libia
» imperialisti appoggiati in questa da » cattolici-moderati » per la finanza vaticana (Banco di Roma)
                                                            » spinta all’evangelizzazione dei paesi barbari
-    La guerra con la Turchia
» settembre 1911 » il governo italiano invia sulle coste libiche un contingente
» si scontra però con la reazione dell’impero turco
» guerra più lunga del previsto » i turchi anziché accettare lo scontro campale preferiscono l’azione di
                                                     guerriglia condotta dalle popolazioni arabe » + complicata del previsto
» l’Italia dovette rinforzare il corpo di spedizione e estendere il teatro di guerra con il Mar Egeo
» l’Italia occupa così Rodi e l’arcipelago del Dodecaneso
» viene applicata la teoria di Giulio Giolué per cui vengono utilizzati bombardamenti aerei contro la
   popolazione » per la prima volta nella storia, e da qui in avanti verranno sempre usati
-    La pace di Losanna (1912)
» i turchi rinunciano alla sovranità politica sulla Libia » conservano l’autorità religiosa del sultano
» la pace non basta per far cessare la resistenza araba (che continuerà fino a Mussolini)
» da questo gli italiani traggono pretesto per mantenere l’occupazione su Rodi e il Dodecaneso
-    Opposizione e consenso
» paradossalmente è una guerra importante non per la politica estera, ma per quella interna
» oppositori = socialisti, repubblicani e radicali » organizzano manifestazioni contro
» la maggioranza è a favore dell’impresa » manifestazioni patriottiche
                                                                  » è la prima vittoria italiana dopo la sconfitta ad Adua
» la guerra estera radicalizza il confronto politico interno » scalda animi sia a destra che a sinitra
» è una guerra senza senso » i nazionalisti invocano la guerra perché è una moda nel mondo
                                           » è un modo per rivendicare la bruciante sconfitta ad Adua (fu la prima volta
                                              che degli europei vengono sconfitti da dei non-europei)
                                           » si vede una possibilità per dare terre ai contadini » illusione x aridità terreno
» dal punto di vista propagandistico, la guerra in Libia è un successo
» ma » scuote gli equilibri su cui si reggeva il sistema giolittiano
         » favorisce il rafforzamento delle ali estreme (clerico-conservatori, nazionalisti, socialisti radicali)

SOCIALISTI E CATTOLICI

-    Gli intransigenti e lo sciopero generale del 1904
» man mano che si scoprono i limiti del sistema giolittiano si afferma una corrente rivoluzionaria nel
   Partito socialista » obiettivo = opporre una linea di rigida intransigenza al governo borghese
» queste linee rivoluzionarie prendono la guida del partito
» nel 1904 indissero il primo sciopero generale nazionale della storia d’Italia
» Giolitti lascia che la manifestazione si esaurisca da sola » lo sciopero fallisce perché disorganizzato
-    Nascita della Cgl
» per il movimento operaio costituisce una prova di forza, ma rileva anche gravi limiti organizzativi
» si sente l’esigenza di un più stretto coordinamento nazionale
» 1906 » fondazione della Confederazione generale del lavoro
» progressiva eliminazione dalla Cgl della corrente più estremista » infine viene allontanata dal partito
-    Divisioni fra i riformisti
» i riformisti assunsero di nuovo la guida del Partito che si spacca in due
1.      ala riformista » tendenza revisionista » fa capo a Bissolati e Bonomi
» trasformiamo il Partito socialista in un “partito del lavoro” privo di connotazioni ideologiche nette e
   disponibile per una collaborazione di governo con le forze democratico-liberali
» le condizioni del proletariato possono essere migliorate da un lavoro parlamentare, non con una
   rivoluzione » pensano che i tempi siano cambiati rispetto a Marx e ci sono nuove strade
» danno vita al Partito socialista riformista italiano
2.      ala massimalista » emerge sempre più la figura di Benito Mussolini (direttore dell’Avanti!)
» porta alla propaganda socialista uno stile nuovo basato sull’appello diretto alle masse e sul ricorso di
   formule agitatorie prese dal sindacalismo rivoluzionario
-    I murri e i democratici cristiani
» il movimento cattolico italiano, nell’età giolittiana conobbe sviluppi e trasformazioni
» modificano la loro posizione di estraneità alla vita politica » hanno un peso sempre più crescente
» affermazione del movimento democratico-cristiano » leader = sacerdote Romolo Murri
» iniziano con un’intensa attività organizzativa (fondazione di riviste, circoli politici, unioni sindacali)
» proposte » polemica al capitalismo e al socialismo
» il nuovo papa Pio X » non è d’accordo con il ritorno dei cristiani alla vita pubblica » dura reazione
                                    » scioglie l’Opera dei congressi temendo finisca in mano ai democratici cristiani
                                    » scomunica Romolo Murri
                                    » favorisce tendenze clerico-moderate che mirano a bloccare l’avanzata della sinistra
» lo stesso Giolitti incoraggia le tendenze clerico-moderate, nonostante il suo rapporto con la Chiesa era in
   una linea rigorosamente laica (celebre formula delle “due parallele” che non devono incontrarsi), perché
   vede in questa decisione la possibilità di allargare la sua base di consenso
» 1909 » sospensione definitiva del non expedit (gi nel 1904)
-    Il patto Gentiloni
» elezioni del 1913 » sono le prime a suffragio universale maschile
» il conte Ottorino Gentiloni (presidente dell’Unione elettorale cattolica) invita ad appoggiare i candidati
   liberali che rispettassero un programma che prevedeva » la tutela dell’insegnamento privato
» l’opposizione al divorzio
» riconoscimento delle organizzazioni cattoliche
» conseguenza » moltissimi candidati liberali (anche alcuni considerati anticlericali) sottoscrivono questi
                           impegni pur di assicurarsi i suffragi di un elettorato di massa
                        » i cattolici acquistano una capacità di pressione mai vista sulla classe dirigente

CRISI DEL SISTEMA GIOLITTIANO

-    Da Giolitti a Salandra
» 1914 » Giolitti pensa di attuare la solita tattica » rassegna le dimissioni
            » indica Antonio Salandra come suo successore, uomo di punta della destra liberale
            » incoraggia un’esperienza di governo conservatore con la speranza di lasciarla logorare per poi
               tornare al potere a capo di un ministero orientato verso sinistra, per opposizione
» ma » la situazione era molto cambiata » la guerra in Libia aveva radicalizzato i contrasti politici
         » la situazione economica aveva portato ad un inasprimento delle tensioni sociali
         » si fa più radicale lo scontro tra destra conservatrice e sinistra con le correnti rivoluzionarie
-    La “settimana rossa” » giugno 1914
» Ancona » morte di tre dimostranti in uno scontro con la forza pubblica durante una manifestazione
                   Antimilitarista » provoca un’ondata di scioperi e di agitazioni in tutto il paese
» si esaurisce in poco tempo » non appoggiata dalla Cgl
                                              » fronteggiata con decisione dal governo
» risultato = rafforzare le tendenze conservatrici in governo
-    Fine del giolittismo
» gli echi della settimana rossa non si erano ancora spenti quando scoppia la guerra mondiale
» la Grande guerra rende irreversibile la crisi del giolittismo

» la mediazione parlamentare si rivela inadatta a fronteggiare le tensioni della società di massa

LA RIVOLUZIONE RUSSA

LA RIVOLUZIONE RUSSA

DA FEBBRAIO A OTTOBRE
-    Il governo provvisorio e i partiti
» marzo 1917 (febbraio per il calendario russo) » il regime zarista fu abbattuto dalla rivolta degli operai e
   dei soldati di Pietrogrado » si instaura un governo provvisorio presieduto da un aristocratico liberale
» obiettivi » continuare la guerra a fianco dell’Intesa
                 » promuovere l’ “occidentalizzazione” del paese sul piano politico ed economico
» governo » partito dei cadetti » sono i costituzionali-democratici
                 » menscevichi » socialdemocratici
                 » social rivoluzionari » hanno radici nella società rurale di cui interpreta i desideri
» bolscevichi » unici a rifiutare ogni partecipazione al potere, unici all’opposizione
                      » si attaccano al partito socialista, sono guidati da Lenin » molto radicali
-    Il ruolo dei soviet
» per sopperire al vuoto di potere (oltretutto Lenin era in esilio in Svizzera) al potere “legale” del governo
   si affianca e sovrappone il potere “di fatto” dei soviet
» soviet = parlamento proletario, consigli rivoluzionari di fabbrica » democrazia diretta (esistono dal 1905)
              » sono a convocazione diretta » se non eseguono il volere degli elettori vengono estromessi
              » per ogni fabbrica in cui era stato tolto il capitalista, c’è un delegato, che si riuniscono in un
                 soviet centrale, uno per ogni città » sostituisce e si sovrappone al potere del governo
              » cosa predicano » autogestione della fabbrica da parte degli operai
-    Lenin e le tesi di aprile
» in questa situazione delicata, i tedeschi capiscono che è necessaria solo una scintilla per far scoppiare
   delle rivolte in Russia che avrebbero portato al suo ritiro dal combattimento
» con una spedizione dei servizi segreti, prendono Lenin che era in esilio in Svizzera e lo trasportano in
   Russia su un treno blindato » gli tolgono ogni possibilità di comunicazione con l’esterno
» i tedeschi temono la diffusione delle pericolose idee rivoluzionarie anche in Germania
» speravano di indebolire col suo arrivo la posizione di quanti si battevano per la prosecuzione de conflitto
» appena giunto a Pietrogrado diffuse un documento in 10 punti (le tesi di aprile)
» cosa contiene » problema della presa del potere (rovescia la teoria marxista per cui la rivoluzione
                             proletaria sarebbe scoppiata nei paesi più sviluppati mentre la Russia aveva un’economia
                             prevalentemente agricola più che industriale)
                          » abolizione immediata della proprietà privata » terra ai contadini poveri
                          » controllo della produzione da parte dei consigli operai
                          » istantanea uscita della Russia dal conflitto internazionale » pace
» a Lenin non interessa minimamente il discorso patriottico » vuole far scoppiare una rivolta
» comunismo = marxismo leninista = interpretazione del marxismo da parte di Lenin
» vede nell’imperialismo il picco, l’apice, la fase suprema del capitalismo e interpreta la
   prima guerra mondiale come l’inizio dell’autodistruzione delle potenze capitaliste
» vede nel presente l’occasione per la rivoluzione che la teoria marxista vedeva ancora
   lontana » cambia l’immagine dei capitalisti: da individui prendono la faccia delle nazioni
» legge la storia in chiave economica » si combattono per l’economia e uccidono i civili!
» sa che in Russia non c’è una coscienza proletaria per il suo sottosviluppo industriale
» il Partito è l’avanguardia cosciente della parte operaia, deve guidare quindi la rivoluzione
» sa di essere in minoranza ma non gli interessa, perché vede il raggiungimento della felicità
   vicina » felicità in terra = abolizione della proprietà privata porta all’assenza di ogni odio
» non bisogna aspettare dopo la morte per raggiungere la felicità » proposta allettante per
   molti che si convertono » basta porre fine allo sfruttamento, alle guerre e diseguaglianze
» bisogna uscire dalla guerra capitalista e prendere il potere per eliminare le radici delle
   diseguaglianze tra gli uomini che nascono dalla proprietà privata

-    I bolscevichi contro il governo
» il programma rispecchiava uno stato d’animo diffuso fra le masse operaie e contadine
» aumento esponenziale dei consensi al Partito bolscevico » sono molto bravi a livello propagandistico
» a settembre c’è un tentativo di colpo di Stato promosso dal capo dell’esercito, il generale Kornilov
» viene bloccato dal governo ma i bolscevichi ne escono rafforzati » conquistano la maggioranza nei soviet
   di Pietrogrado e di Mosca » cercano di sollevare la piazza contro il governo per prendere il potere

LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE

-    I bolscevichi al potere
» la decisione di rovesciare con la forza il governo fu presa in ottobre
» organizzatore e mente militare = Trotzkij (“palla di neve”) che organizza le guardie rosse » struttura
   paramilitare dei bolscevichi, braccio armato del Partito
» i soldati rivoluzionari e le guardie rosse (milizie operaie) circondano il Palazzo d’Inverno (vecchia
   residenza dello zar e ora del governo provvisorio) e se ne impadroniscono senza incontrare resistenza
» è l’episodio simbolo della rivoluzione (come era stata la presa della Bastiglia per la Rivoluzione francese)
-    Decreti sulla pace e sulla terra
» a Pietrogrado si riunisce il Consiglio pan russo dei soviet
» approva due decreti proposti personalmente da Lenin
  1. ritiro immediato delle truppe russe dal conflitto mondiale » stipula una pace con la Germania
  2. abolizione della proprietà privata, immediata e senza alcun indennizzo
» si costituisce un nuovo governo rivoluzionario interamente composto da bolscevichi, di cui Lenin è
   presidente, chiamato Consiglio dei commissari del popolo
-    Elezioni per l’Assemblea costituente
» l’avvenimento lascia disorientate le altre forze politiche » protestarono ma non organizzarono
   manifestazioni di aperto sabotaggio » non fanno nulla, sicuri degli esiti delle prossime elezioni
» novembre » si tengono le elezioni dell’Assemblea costituente
                    » cadetti e menscevichi scompaiono » schiacciante vittoria dei social rivoluzionari
                    » grave delusione per i bolscevichi » ma non hanno intenzione di rinunciare al potere
» l’Assemblea costituente viene sciolta per un intervento dei militari bolscevichi
» Lenin non cede alle regole della democrazia borghese, riconosce al solo proletariato il potere di guidare il
   governo e il processo rivoluzionario » gli ammonimenti politici non contano nulla per lui
» con questa scelta i bolscevichi rompono definitivamente con la altre componenti del partito socialista e
   pongono le premesse per l’instaurazione di una dittatura di partito
» per la prima volta ci si ritrova con una minoranza che amministra il potere

DITTATURA E GUERRA CIVILE

-    Difficoltà del governo
1.      essendo in minoranza, i bolscevichi non possono contare sull’appoggio delle altre forze politiche
» i bolscevichi si ritrovano a dover affrontare immani problemi da soli
2.      problemi economici della gestione del potere nell’amministrazione di un paese fortemente arretrato
» la situazione economica era stata aggravata anche dalla guerra da cui si era appena usciti
» difficoltà nell’affronto delle condizioni di pace separata con la Germania (trattato di Brest-Litovsk)
3.      problema del malcontento internazionale che la Russia si era tirata dietro uscendo dall’Intesa
» l’Intesa considera la pace di Brest-Litovks come un tradimento » la Russia però non aveva scelta
» l’Intesa vuole vendicarsi: alimentano le critiche contro i bolscevichi
» mandano proprie truppe per sostenere le armate bianche (= l’opposizione di coalizza)
» armate bianche = parte dell’esercito rimasto fedele, zaristi, Intesa, chi si opponeva ai bolscevichi
» iniziano a porsi le condizioni per lo scoppio di una guerra civile
4.      la situazione dà vita al più imponente fenomeno di emigrazione politica (più di un milione tra ’18-26)
-    Soluzione proposta e attuata = costituzione di un nuovo Stato proletario
» sono convinti dell’appoggio delle masse popolari
» ispirato all’esperienza della Comune di Parigi secondo un modello di autogoverno
-    Il regime rivoluzionario accentua i suoi tratti autoritari
» dicembre » creazione di una polizia politica (Ceka)
» istituzione di un Tribunale rivoluzionario centrale » compito di processare chiunque disubbidisse al
   governo operaio e contadino » basta una parola storta per finire sotto processo o venire ucciso
                                                  » esecuzioni sommarie: ogni pretesto è buono per rinchiudere la gente
» tutti i partiti d’opposizione vengono messi fuori legge
» reintroduzione della pena di morte (era stata abolita subito dopo la rivoluzione d’ottobre)
» viene a crearsi l’idea della necessità della violenza per fronteggiare un emergenza momentanea » in
   realtà la violenza è già nell’origine stessa del partito, che è di ispirazione giacobina
» riorganizzazione dell’esercito
» istituzione di nuove figure » commissari politici » assicurano la lealtà al governo rivoluzionario
-    Riorganizzazione dell’esercito
» l’esercito viene ricostituito col nome ufficiale di Armata rossa degli operai e contadini
» è affidato alla guida di Trotzkij che, non avendo grandi capacità militari, lo fonda su una ferrea disciplina
» per disciplinare un’armata popolare disorganizzata, vengono formati all’ideologia politica (vantaggio
   sulle armate bianche) » viene affidato ad ogni reparto un commissario politico, che non era un  militare,
                                         ma un membro del Partito che vigilava sull’osservanza ideologica delle truppe
                                      » è un esercito che viene unito da obiettivi ideologici anche se ha poca esperienza
» unisce anche i vecchi ufficiali zaristi » diventa una potente macchina da guerra
» consente ai bolscevichi di sopravvivere allo scontro con i numerosi nemici (armati dall’Intesa)
» ma » le forze controrivoluzionarie erano divise e mal coordinate per motivi di rivalità politica e di
            distanza geografica » non riescono a guadagnarsi l’appoggio dei cittadini
        » sebbene siano più strutturate militarmente, sono divise internamente da diverse sensibilità
        » l’Intesa è comunque ancora impegnata dal conflitto mondiale » questo limita le loro disponibilità
        » l’Intesa ritira le sue truppe in Russia per paura che si diffondano idee socialiste tra i soldati
» con il crollo delle armate bianche per la perdita d’appoggio dei governi occ. finisce la guerra civile
-    L’attacco della Polonia alla Russia
» quando prevale sui suoi nemici interni il governo bolscevico deve affrontare una minaccia esterna
» il polacco, per sua stessa natura, odia il russo » vogliono sfruttare la debolezza dei russi per un attacco
» 1920 » la Repubblica Polonia, insoddisfatta dei confini definiti a Versailles, attacca la Russia
» la reazione dei bolscevichi fu efficace: sbaragliano le linee polacche e con una controffensiva giungono
   fino alle porte di Varsavia » il grosso rischio fa mobilitare tutte le risorse disponibili per i polacchi
                                              » guerra epica per il fiero popolo polacco » per loro: popolo cristiano VS atei
                                              » anche il papa interviene chiedendo a tutti di pregare per i polacchi
                                              » i polacchi contrattaccano e costringono i Russi alla ritirata
» 1921 » conclusione dell’armistizio + firma della pace
            » Polonia è in parte accontentata per le sue ispirazioni territoriali: incorpora Bielorussia e Ucraina
            » la guerra accresce in Russia il senso di coesione nazionale
            » molti oppositori si riavvicinano al regime sovietico, identificato ormai con la nuova patria

LA TERZA INTERNAZIONALE

-    Una nuova organizzazione internazionale
» sostituzione della vecchia internazionale socialista con una nuova Internazionale comunista
» Lenin dispiega il suo progetto = internazionalizzazione della rivoluzione in tutto il mondo
» cambia il nome del partito in Partito comunista di Russia » nuove prospettive ideologiche
» 1919 » a Mosca ha luogo la Terza Internazionale » diventa una riunione comunista (“Comintern”)
-    Il ΙΙ congresso e i 21 punti
» durante il secondo Congresso (avvenuto sempre a Mosca) Lenin stipula 21 punti
» fissano le condizioni per cui i singoli partiti avrebbero dovuto sottostare per essere ammessi a far parte
   dell’Internazionale » non è un mezzo di dialogo ma lo strumento con cui i bolscevichi controllano i
                                     partiti comunisti in tutto il mondo » quello italiano è il principale dell’occidente
» Mosca diventa un punto di riferimento » affascinante perché si pensa sia la città più prossima al paradiso
                                                                 » vedono finalmente una realizzazione delle ideologie
» i partiti della Comintern avrebbero dovuto » ispirarsi al modello bolscevico
                                                                        » cambiare il proprio nome in quello di Partito comunista
                                                                        » difendere la causa della Russia sovietica
                                                                        » rompere le correnti riformiste espellendone gli esponenti
» le condizioni accendono dibattiti nel movimento operaio europeo » in tutta Europa si verificano scissioni
   nei partiti socialisti dei comunisti » la Russia diventa centro del comunismo mondiale
-    Obiettivi mancati
» non riuscirono a coinvolgere nei partiti la maggioranza della classe operaia dei paesi più sviluppati
» i partiti comunisti rimasero minoritari rispetto ai socialisti

DAL “COMUNISMO DI GUERRA” ALLA NEP

-    Il dissesto economico
» quando i comunisti presero il potere, l’economia russa si trovava in uno stato gravissimo aggravato dal
   conflitto internazionale e dalle guerre civili
» la socializzazione della terra si risolse nella creazione di un’immensa quantità di piccole aziende che
   producevano per l’autoconsumo e non contribuivano all’approvvigionamento delle città e delle truppe
» il governo non era in grado di riscuotere le tasse » è costretto a stampare carta moneta priva di valore
                                                                                 » si ritorna addirittura al sistema del baratto
-    Il “comunismo di guerra”
» estate ’18 » il governo inizia ad attuare una politica più autoritaria » definita con questa espressione
» in città il problema della fame si fa sentire in modo sempre più drammatico
» furono istituiti in tutti i centri rurali dei comitati col compito di provvedere all’ammasso e alla distribuzione delle derrate
» viene incoraggiata la formazione di comuni agricole volontarie = kolchoz
                                                                                                         » la proprietà è di tutti i contadini
» istituite delle “fattorie sovietiche” gestite direttamente dallo Stato = sovchoz
                                                                                                             » contadini sono dipendenti pubblici
» furono nazionalizzati tutti i settori industriali più importanti » normalizzazione della produzione
-    La carestia
» il regime bolscevico riesce con queste riforme ad armare e nutrire il suo esercito
» sul piano economico l’esperienza si risolse in un totale fallimento
» alla fine del 1920 » il totale della produzione è di 7 volte inferiore a quello del 1913
                                » le grandi città si erano spopolate per la disoccupazione e per la fame
                                » il commercio privato fiorisce nell’illegalità
» la crisi raggiunge il culmine nel ’21 » una terribile carestia colpisce le campagne della Russia e Ucraina
                                                             » morte di almeno 3 milioni di persone » catastrofe
» nonostante gli sforzi compiuti dalle autorità per nascondere al mondo la reale situazione, rappresenta un
   duro colpo per l’immagine del regime sovietico in tutta Europa » Stato aveva tolto da mangiare alla gente
» il dissenso inizia a serpeggiare fra gli operai » rivolta di Kronstadt
-    La nuova politica economica
» marzo 1921 » si tiene a Mosca il X congresso del Partito comunista
» fu avviata una parziale liberalizzazione nella produzione e negli scambi
» nuova politica economica (Nep) » obiettivo principale = stimolare la produzione agricola, rimettere in
   moto l’economia e favorire l’afflusso dei generi alimentari in città
» ai contadini si chiede di vendere le eventuali eccedenze su mercato una volta che avessero versato agli
   organi statali una quota fissa di raccolti (una specie di imposta in natura)
-    Gli effetti sociali della Nep
» i nuovi spazi concessi all’iniziativa privata stimolano la ripresa produttiva
» la Nep favorisce il riemergere del ceto dei contadini ricchi = kulaki » additati come nemici del popolo
» in breve i kulaki giungono a controllare il mercato agricolo
» liberalizzazione del commercio aumenta la disponibilità di beni di consumo ma provoca la comparsa di

    una nuova classe sociale = nepmen » la loro ricchezza contrasta col basso tenore di vita del popolo