L’ITALIA GIOLITTIANA
LA CRISI DI FINE SECOLO
- I conservatori e la proposta di Sonnino
»
marzo 1896 » caduta di Crispi » ritorna al potere Rudinì
»
si delinea tendenza fra le forze conservatrici = ricomporre un fronte comune
contro le minacce portate
all’ordine costituito dai “nemici delle
istituzioni” (socialisti, repubblicani, clericali che fossero)
» proposta
di Sonnino 1897 » questa tendenza si deve attuare in un tentativo di ritorno ad
un’interpretazione restrittiva dello Statuto
albertino che interrompa la prassi parlamentare (Cavour) e
rendesse il governo responsabile di fronte
al sovrano, lasciando alle Camere i soli compiti legislativi
» Cavour
» il governo dipende dalla fiducia del sovrano » interpretazione democratica
» il governo deve rispondere al
Parlamento, la cui maggioranza lo deve sostenere
» questa interpretazione dello
statuto diventa la prassi, consuetudine
»
questa nuova corrente è chiamata “crisi di fine secolo”
- I moti per il pane
»
primavera 1898 » improvviso aumento del prezzo del pane
» provocato da
cattivo raccolto e dal blocco delle importazioni dagli USA (guerra a Cuba)
» la tensione
esplode in tutti il paese » serie di manifestazioni popolari spontanee
» risposta
durissima del governo, come se si dovesse fronteggiare un complotto
rivoluzionario
- intervento armato delle forze di polizia
- proclamazione dello stato d’assedio
- conseguente passaggio dei poteri alle autorità
militari (a Milano, Napoli, nell’intera Toscana)
»
le pressioni raggiungono il culmine a Milano nelle giornate dell’8 e 9 maggio »
artiglieria contro la folla
» i
capi socialisti, radicali e repubblicani furono arrestati » movimento
cattolico-intransigente fu colpito
- Progetto autoritari e ostruzionismo
»
una volta riportato l’ordine, i gruppi moderati e conservatori diedero una base
legislativa all’azione
repressiva dei poteri pubblici » avevano la
maggioranza e l’appoggio del re
»
lo scontro si trasferisca dalle piazze alle aule parlamentari
»
1898 » Rudinì deve dimettersi » successore Luigi Pelloux (che continua il suo
progetto)
» presenta
provvedimenti » limitano diritto di sciopero, libertà di stampa e di
associazione
»
passati come decreto legge = atto che ha la forza di legge, ma è di iniziativa
governativa,
di carattere provvisorio, adottato in casi di estrema urgenza, e che
quindi permetteva l’immediata entrata in vigore
»
socialisti, repubblicani, radicali rispondono rallentando il processo
legislativo
»
ostruzionismo = prolungare all’infinito le discussioni paralizzando così
l’azione della maggioranza
- Sconfitta di Pelloux » governo Saracco
1900-01
»
cause » è incapace di venire a capo dell’ostruzionismo
» indebolito dall’opposizione dei
liberali (guidati da Giuseppe Zanardelli e Giovanni Giolitti)
»
Pelloux scioglie la Camera
»
elezioni del 1900 » le opposizioni guadagnano seggi
» Pelloux decide
di dimettersi » successore = Giuseppe Saracco (moderato)
» il governo
Saracco rinuncia alla politica repressiva
» periodo di distensione della
tensione politica + buon andamento dell’economia
»
luglio 1900 » re Umberto I viene assassinato con un attentato anarchico
» gli succede Vittorio
Emanuele III » più aperto nei confronti dei progressisti
LA SVOLTA LIBERALE
- Governo Zanardelli-Giolitti
»
febbraio 1901 » il governo Saracco è costretto a dimettersi per il
comportamento incerto tenuto durante
uno sciopero
generale indetto dai lavoratori genovesi
» il
re » chiama alla guida del governo il leader della sinistra liberale Zanardelli
» affida il ministero degli Interni a
Giolitti » pensava che lo Stato liberale non dovesse temere le
organizzazioni operaie » sostiene
la neutralità dello Stato nello scontro tra capitalisti e operai
»
riforme » estendono le norme che limitano il lavoro minorile e femminile nelle
fabbriche
»
migliorata la legislazione sulle assicurazioni per la vecchiaia e per gli
infortuni sul lavoro
»
costituzione di un Consiglio superiore del lavoro
»
municipalizzazione dei servizi pubblici (1903) » più efficienza e accessibilità
per tutti
- Conseguenze della neutralità del governo
» sviluppo
delle organizzazioni sindacali (cancellato/ridotte alla clandestinità nel ‘98)
»
in quasi tutte le città del centro-nord nascono le Camere del Lavoro
»
sviluppo delle organizzazioni dei lavoratori agricoli
»
1901 » si raduna la Federazione italiana dei lavoratori della terra
(Federterra)
» obiettivo finale = socializzazione
della terra
» obiettivi intermedi = aumento dei
salari, riduzione degli orari di lavoro, uffici di collocamento
»
brusca impennata degli scioperi » conseguente rialzo dei salari
DECOLLO DELLE INDUSTRIE E
PROGRESSO CIVILE
- Premesse dello sviluppo
» a
partire dagli ultimi anni dell’800 l’Itaia conobbe il suo primo autentico
decollo industriale
»
costruzione di una rete ferroviaria » favorisce i processi di
commercializzazione dell’economia
»
scelta protezionistica (1887) » rende possibile la creazione di una moderna
industria siderurgica
»
riordinamento del sistema bancario » crea una struttura finanziaria efficiente
»
costituzione di due nuovi istituti di credito » Banca commerciale
» Credito italiano
»
conseguenza = facilita l’afflusso del risparmio privato verso gli investimenti
industriali
- Crescita dell’industria
»
siderurgica
»
cotoniera
»
nasce l’industria elettrica
»
riescono a svilupparsi numerose aziende (Fiat)
- Le cifre della crescita
»
1896-1914 » la produzione industriale raddoppia
»
il reddito pro capite aumenta del 30% » grandi effetti sul tenore di vita della
popolazione
»
consente a vasti strati della popolazione di destinare una quota dei beni
familiari all’istruzione, alle
attività ricreative, all’acquisto di beni di
consumo durevoli (utensili domestici, biciclette che favoriscono
il lavoro, macchine per cucire, prodotti
della moderna tecnologia)
»
la qualità della vita muta » sviluppo dei servizi pubblici (illuminazione,
trasporti urbani, gas domestico,
acqua
corrente) gestiti dal comune tramite aziende municipalizzate
»
condizioni abitative dei lavoratori restano ancora precarie » le case operaie
sono malsane e sovraffollate
» i servizi igienici autonomi sono un’eccezione
» il riscaldamento
centralizzato è un lusso
»
ma » diminuzione della mortalità da malattie infettive per » diffusione
dell’acqua corrente
» miglioramento
delle reti fognarie
» diminuiscono anche le cifre della
mortalità infantile (diminuzione dei casi di tifo e colera)
» i rifiuti non vengono più gettati in
fosse comuni o addirittura nelle strade
» con l’acqua corrente c’è più possibilità
di lavarsi » miglioramento dell’igiene personale
- I fattori di arretratezza
»
il reddito pro-capite è circa la metà di quello tedesco » i cambiamenti non
sono sufficienti
»
tasso di analfabetismo ancora molto elevato (37% nel 1911) » in Europa stava
scomparendo
»
popolazione attiva nelle campagne è troppo alta per le capacità produttive del
terreno (55%)
»
fenomeno dell’emigrazione » anziché diminuire in coincidenza con lo sviluppo
economico, aumenta
»
tutte le regioni italiane partecipano a questo fenomeno
»
il contributo più elevato è dal Meridione, diretta verso i paesi europei
»
le condizioni degli emigrati all’estero erano difficilissime: maltrattati
»
rimesse degli emigranti: soldi inviati in Italia alle loro famiglie
»
effetti economici positivi » allenta la pressione demografica
» crea un rapporto più favorevole fra
popolazione e risorse
» attenua le tensioni sociali
» le rimesse degli emigranti alleviano il
disagio delle zone più impoverite
I GOVERNI GIOLITTI E LE
RIFORME
- Il governo Giolitti (1)
»
Zanardelli si dimette » il re affida la guida del governo al solo Giolitti
»
cerca di portare avanti l’esperimento liberal-progressista
»
ha l’idea di allargare le basi di consenso del suo governo portando dentro
anche i socialisti (prima
disprezzato come nemici delle istituzioni) » offre un posto al
socialista Filippo Turati
»
rifiuta » solo 5 anni prima era stato incarcerato dal governo come sovversivo
» Turati capisce che avrebbe
fatto il passo più lungo della gamba: i socialisti non erano ancora
pronti e teme di non essere
seguito dal suo partito (molti volevano abolire la società borghese)
» sa che i moderati lo avrebbero
seguito, ma i rivoluzionari e i nuovi comunisti no
»
Giolitti costituisce un ministero spostavo verso il centro e aperto alla
partecipazione dei conservatori
» è
sempre attento a conservare gli equilibri parlamentari, al punto di sacrificare
anche suoi progetti
importanti quando incompatibili con la
solidità della maggioranza
- Riforme » limite: incidono limitatamente
e non del tutto efficacemente » non risolve il malessere
» vantaggio: attuate in tempi
brevi » creano lavoro e sviluppo economico (adottata anche in futuro)
»
leggi speciali per il Mezzogiorno
»
statalizzazione delle ferrovie = passaggio della gestione ferroviaria da privata
a statale
» il privato non copre tratti di strada che non rendono economicamente
per
la mancanza di grandi fondi
che solo lo Stato può investire
» opposizioni
» destra » teme l’eccessivo intervento dello stato nel mercato
» soprattutto socialisti »
con la statalizzazione i ferrovieri, diventati dipendenti pubblici,
avrebbero perso il
diritto allo sciopero
- Governo Fortis e Sonnino (1905-1906)
»
Giolitti si dimette con un pretesto » lascia la guida del governo ad Alessandro
Fortis
»
tattica = abbandonare le redini del potere nei momenti difficili per poi
riprenderle in condizioni più
favorevoli fidando sul
controllo della maggioranza parlamentare
»
Fortis sta per meno di un anno » segue Sidney Sonnino (per tre mesi)
- Il “lungo ministero Giolitti” (3 anni e
mezzo)
»
1906 » Giolitti torna alla guida del governo, quando ci sono buoni auspici sul
piano economico
»
attuata la conversione della rendita » riduzione del tasso di interesse versato
dallo Stato ai possessori di
titoli del debito pubblico » è un provvedimento
che alleggerisce il peso gravante sul bilancio statale
»
titoli di stati = soldi prestati allo Stato che utilizza per mandare avanti la
macchina statale
» Giolitti
abbassa la possibilità di guadagno attraverso gli interessi
»
successo permesso dal fatto che solo pochi si valsero della facoltà di esigere
l’immediato rimborso
»
segno della fiducia nei confronti della finanza pubblica
- Crisi del 1907
» si
manifestano anche in Italia i sintomi di una crisi internazionale
» difficoltà
per le banche e per le imprese dipendenti da crediti internazionali
»
crisi superata grazie all’intervento della Banca d’Italia » la crescita
riprende
»
1910 » in seguito alla crisi le lotte sociali si inaspriscono (soprattutto
lotta sindacale)
» gli industriali si uniscono dando
vita alla Confederazione italiana dell’industria (Confindustria)
» freno all’azione riformatrice del
governo
- Governo Luzzati (1909-1911)
»
Giolitti attua una nuova ritirata strategica
» II
governo Sonnino » vita brevissima
»
successivo governo Luzzati » avvia un’importante riforma scolastica =
attribuisce allo Stato
(sottraendolo ai comuni) l’onere dell’istruzione elementare
- Ritorno di Giolitti
»
1911 » torna al governo con un programma orientato verso sinistra
»
punto centrale = proposta di estendere il diritto di voto a tutti i cittadini
maschi che avessero compiuto 30
anni e a tutti i
maggiorenni che sapessero leggere e scrivere o avessero prestato servizio
militare =
suffragio universale maschile (in vigore nel resto d’Europa)
» istituzione di un
monopolio statale delle assicurazioni sulla vita » i proventi avrebbero
finanziato il fondo per le pensioni di
invalidità e vecchiaia per i lavoratori
IL GIOLITTISMO = modalità
politica che si basa sulla dittatura parlamentare
- Quella di Giolitti fu una dittatura
parlamentare
»
metodo = controllo rigido dei parlamentari e delle Camere » simile a quella di
Depretis
» gli permette di abbandonare
in momenti di crisi la guida del governo sicuro dell’appoggio
»
sostegno costate alle forze più moderne (borghesia industriale, proletariato
organizzato)
»
tentativo di condurre nell’orbita del sistema liberale gruppi e movimenti che
poco prima erano
considerati nemici delle istituzioni
»
tendenza ad allargare l’intervento dello Stato
»
eleva il trasformismo all’ennesima potenza
»
funziona se il sistema elettorale è ristretto (in questo senso si è
autodistrutto) perché più controllabile
» se lo schieramento è eterogeneo per idea
politica e provenienza sociale è più difficile pensarla allo
stesso modo » è più difficile controllare
la maggioranza in una pluralità di visioni e necessità
» è più difficile
unire una varietà sempre più vasta di elementi a volte opposti tra loro
»
limite del controllo = il fatto che si esplica in una dimensione liberale di
stampo ottocentesco
- I critici del giolittismo: Sonnino,
Albertini, Salvemini
» per
i socialisti rivoluzionari e per i cattolici democratici Giolitti è colpevole
di corruzione
» i
liberalconservatori Sonnino e Albertini (direttore del Corriere della Sera)
lo accusano di attentare alle
tradizioni risorgimentali venendo a patti
con i nemici delle istituzioni » molle verso socialisti e cattolici
»
Salvemini » accusa di sfruttamento del Sud, che considera come terra di
conquista ostacolando la crescita
» lo accusa di malcostume
politico (lo chiama “ministro della malavita”)
LA POLITICA ESTERA
- Svolta nella politica estera
»
senza tradire la Triplice alleanza, l’Italia si riavvicina alla Francia
»
firma un documento che sancisce la fine della guerra doganale con la Francia
»
1902 » firma con la Francia un accordo che spartisce le sfere di influenza in
Africa settentrionale
» l’Italia ottiene il
riconoscimento dei diritti di priorità sulla Libia
» in cambio lascia il Marocco alla Francia
»
perché c’è questo cambio di rotta? Perché la Triplice era un’alleanza
innaturale
- Tensioni nella Triplice
»
il riavvicinamento con la Francia non piacque alla Triplice, soprattutto ai
tedeschi
» l’Austro-ungheria
con l’appoggio della Germania procedette all’annessione della Bosnia-Erzegovina
senza coinvolgere l’approvazione italiana »
una clausola obbligava ad avvertire in caso di annessioni
»
nascono risentimenti e malumori nell’opinione pubblica
- Il movimento nazionalista
» molti
uomini politici e intellettuali si chiedono perché l’Italia debba rassegnarsi
ad un destino di potenza
di secondo rango » si desidera fare
dell’Italia una potenza pari alle altre
»
1910 » fondazione dell’Associazione nazionalista italiana
» emerge un gruppo imperialista »
guarda anche ai profitti economici che si otterrebbero
»
nasce una martellante campagna in favore della conquista della Libia
»
imperialisti appoggiati in questa da » cattolici-moderati » per la finanza
vaticana (Banco di Roma)
» spinta
all’evangelizzazione dei paesi barbari
- La guerra con la Turchia
»
settembre 1911 » il governo italiano invia sulle coste libiche un contingente
»
si scontra però con la reazione dell’impero turco
»
guerra più lunga del previsto » i turchi anziché accettare lo scontro campale
preferiscono l’azione di
guerriglia
condotta dalle popolazioni arabe » + complicata del previsto
»
l’Italia dovette rinforzare il corpo di spedizione e estendere il teatro di
guerra con il Mar Egeo
»
l’Italia occupa così Rodi e l’arcipelago del Dodecaneso
» viene
applicata la teoria di Giulio Giolué per cui vengono utilizzati bombardamenti
aerei contro la
popolazione » per la prima volta nella
storia, e da qui in avanti verranno sempre usati
- La pace di Losanna (1912)
» i
turchi rinunciano alla sovranità politica sulla Libia » conservano l’autorità
religiosa del sultano
»
la pace non basta per far cessare la resistenza araba (che continuerà fino a
Mussolini)
»
da questo gli italiani traggono pretesto per mantenere l’occupazione su Rodi e
il Dodecaneso
- Opposizione e consenso
»
paradossalmente è una guerra importante non per la politica estera, ma per
quella interna
»
oppositori = socialisti, repubblicani e radicali » organizzano manifestazioni
contro
»
la maggioranza è a favore dell’impresa » manifestazioni patriottiche
» è la prima vittoria italiana dopo la sconfitta ad Adua
»
la guerra estera radicalizza il confronto politico interno » scalda animi sia a
destra che a sinitra
» è
una guerra senza senso » i nazionalisti invocano la guerra perché è una moda
nel mondo
» è
un modo per rivendicare la bruciante sconfitta ad Adua (fu la prima volta
che degli europei vengono sconfitti da dei non-europei)
» si
vede una possibilità per dare terre ai contadini » illusione x aridità terreno
»
dal punto di vista propagandistico, la guerra in Libia è un successo
»
ma » scuote gli equilibri su cui si reggeva il sistema giolittiano
» favorisce il rafforzamento delle ali
estreme (clerico-conservatori, nazionalisti, socialisti radicali)
SOCIALISTI E CATTOLICI
- Gli intransigenti e lo sciopero generale
del 1904
»
man mano che si scoprono i limiti del sistema giolittiano si afferma una
corrente rivoluzionaria nel
Partito socialista » obiettivo = opporre una
linea di rigida intransigenza al governo borghese
» queste
linee rivoluzionarie prendono la guida del partito
»
nel 1904 indissero il primo sciopero generale nazionale della storia d’Italia
»
Giolitti lascia che la manifestazione si esaurisca da sola » lo sciopero
fallisce perché disorganizzato
- Nascita della Cgl
»
per il movimento operaio costituisce una prova di forza, ma rileva anche gravi
limiti organizzativi
» si
sente l’esigenza di un più stretto coordinamento nazionale
»
1906 » fondazione della Confederazione generale del lavoro
»
progressiva eliminazione dalla Cgl della corrente più estremista » infine viene
allontanata dal partito
- Divisioni fra i riformisti
» i
riformisti assunsero di nuovo la guida del Partito che si spacca in due
1. ala riformista » tendenza revisionista »
fa capo a Bissolati e Bonomi
» trasformiamo
il Partito socialista in un “partito del lavoro” privo di connotazioni
ideologiche nette e
disponibile per una collaborazione di
governo con le forze democratico-liberali
» le
condizioni del proletariato possono essere migliorate da un lavoro
parlamentare, non con una
rivoluzione » pensano che i tempi siano
cambiati rispetto a Marx e ci sono nuove strade
»
danno vita al Partito socialista riformista italiano
2. ala massimalista » emerge sempre più la
figura di Benito Mussolini (direttore dell’Avanti!)
»
porta alla propaganda socialista uno stile nuovo basato sull’appello diretto
alle masse e sul ricorso di
formule agitatorie prese dal sindacalismo
rivoluzionario
- I murri e i democratici cristiani
»
il movimento cattolico italiano, nell’età giolittiana conobbe sviluppi e
trasformazioni
» modificano
la loro posizione di estraneità alla vita politica » hanno un peso sempre più
crescente
»
affermazione del movimento democratico-cristiano » leader = sacerdote Romolo
Murri
»
iniziano con un’intensa attività organizzativa (fondazione di riviste, circoli
politici, unioni sindacali)
»
proposte » polemica al capitalismo e al socialismo
»
il nuovo papa Pio X » non è d’accordo con il ritorno dei cristiani alla vita
pubblica » dura reazione
» scioglie
l’Opera dei congressi temendo finisca in mano ai democratici cristiani
» scomunica
Romolo Murri
» favorisce tendenze clerico-moderate
che mirano a bloccare l’avanzata della sinistra
»
lo stesso Giolitti incoraggia le tendenze clerico-moderate, nonostante il suo
rapporto con la Chiesa era in
una linea rigorosamente laica (celebre
formula delle “due parallele” che non devono incontrarsi), perché
vede in questa decisione la possibilità di
allargare la sua base di consenso
»
1909 » sospensione definitiva del non expedit (gi nel 1904)
- Il patto Gentiloni
» elezioni
del 1913 » sono le prime a suffragio universale maschile
»
il conte Ottorino Gentiloni (presidente dell’Unione elettorale cattolica)
invita ad appoggiare i candidati
liberali che rispettassero un programma che
prevedeva » la tutela dell’insegnamento privato
»
l’opposizione al divorzio
»
riconoscimento delle organizzazioni cattoliche
»
conseguenza » moltissimi candidati liberali (anche alcuni considerati
anticlericali) sottoscrivono questi
impegni pur di
assicurarsi i suffragi di un elettorato di massa
» i cattolici
acquistano una capacità di pressione mai vista sulla classe dirigente
CRISI DEL SISTEMA GIOLITTIANO
- Da Giolitti a Salandra
»
1914 » Giolitti pensa di attuare la solita tattica » rassegna le dimissioni
» indica Antonio Salandra come suo
successore, uomo di punta della destra liberale
» incoraggia un’esperienza di
governo conservatore con la speranza di lasciarla logorare per poi
tornare al potere a capo di un
ministero orientato verso sinistra, per opposizione
»
ma » la situazione era molto cambiata » la guerra in Libia aveva radicalizzato
i contrasti politici
» la situazione economica aveva
portato ad un inasprimento delle tensioni sociali
» si fa più radicale lo scontro tra
destra conservatrice e sinistra con le correnti rivoluzionarie
- La “settimana rossa” » giugno 1914
» Ancona
» morte di tre dimostranti in uno scontro con la forza pubblica durante una
manifestazione
Antimilitarista » provoca
un’ondata di scioperi e di agitazioni in tutto il paese
» si
esaurisce in poco tempo » non appoggiata dalla Cgl
»
fronteggiata con decisione dal governo
»
risultato = rafforzare le tendenze conservatrici in governo
- Fine del giolittismo
» gli
echi della settimana rossa non si erano ancora spenti quando scoppia la guerra
mondiale
»
la Grande guerra rende irreversibile la crisi del giolittismo
»
la mediazione parlamentare si rivela inadatta a fronteggiare le tensioni della
società di massa
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