1° CANTO
Proemio e ascesa verso il cielo: il trasumanar
Incontri » no
Riassunto e tematiche:
- Gloria di Dio che penetra tutto l’universo = tema della
cantica » prima parola di tutta la cantica
» per il mondo latino è la celebrazione della
grandezza
» per il cristianesimo è la manifestazione di Dio
» il creato è la gloria di Dio
» paradiso = quel cielo che più abbondantemente riceve
la gloria di Dio, cioè la luce
- Ribadisce che il suo percorso è reale
ma non ha strumenti per raccontarlo
»
la conoscenza di Dio corrisponde alla capacità di ragione ma non alla memoria »
limite della memoria
» materia
del canto = ciò che la memoria ha potuto trattenere di quell’esperienza
conoscitiva reale
- Invocazione ad Apollo » novità: non invoca più le Muse ma invoca un dio
» aringo
= campo recintato dove avvenivano i duelli, campo di battaglia
» il poeta è un guerriero
che lotta contro l’inesprimibile, incapacità della parola
- Marsia » riprende le metamorfosi
d’Ovidio
- Io mi considero poeta solo se riesco a
scrivere il paradiso
- Equinozio di primavera 21 marzo 1300 » il viaggio avviene dentro coordinate
spazio-temporali
»
tempo della generazione, in cui il Sole dà il meglio di sé » nell’Eden è
mezzogiorno
- Beatrice guarda nel Sole » simbolo della
verità e di Dio
»
anche Dante lo guarda, ma non riesce per molto tempo sopportare la vista di una
così grande luce
»
per la concezione medievale un uomo non riesce a guardare il Sole
»
similitudine con l’aquila che tra tutti gli animali è quello che più si
avvicina al Sole
» torna
a guardare Beatrice negli occhi della quale vede riflesso il sole » per questo
possiamo dire che il
paradiso è un’esperienza conoscitiva
reale della verità che Dante fa attraverso il rapporto con Beatrice
- Dante e Beatrice salgono verso il cielo
» trasumanar (hapax legomenon = parola inventata)
» è
l’esperienza di eccedenza, di dilatazione del proprio limite, pur
conservandolo
-
Ha
fatto un viaggio con corpo e anima
- Dio muove tutto per amore » le sfere
celesti sono mosse dall’amore di Dio
»
il rapporto dio-creatura si esprime come desiderio = Dio ama la creatura, la
creatura desidera Dio
»
l’attrito delle sfere celesti genera l’armonia in cui tutto l’universo è
immerso inconsciamente
- Suono e luce sono le due cose che colpiscono Dante del paradiso in
quanto novità
»
la novità e lo stupore è ciò che accende il desiderio di conoscenza » desiderio
come spina (acume)
»
la conoscenza inizia quando una novità entra nel campo dell’esperienza »
novità genera stupore » stupore
genera desiderio di conoscenza » questa
lo chiama “commozione dell’anima”
- Commosso dal suono e dalla luce, Dante
vorrebbe averne spiegazioni da Beatrice
»
lei anticipa la sua domanda, dicendogli che non sono più nell’Eden ma in
paradiso
» rimprovero
di Beatrice: non stai a quello che la realtà ti mostra, ma a quello che
pensi tu, ti rendi ottuso
usando l’immaginazione al posto
dell’osservazione » Dante però ha un altro dubbio:
- Domanda medievale: “come faccio con
il mio corpo a trapassare l’etere che è materiale?”
» il dubbio limita ma è positivo perché fa
sorgere la domanda » differenza tra dubbio metodico (che
permette una sempre maggiore conoscenza) e
dubbio sistematico (quello di Cartesio)
» Beatrice gli risponde come una madre al
figlio che delira » ci dipinge una scena reale
» Beatrice
è pietosa della sua ignoranza, anche se le cose che chiede le dovrebbe già
sapere
- Risposta: Beatrice non risponde alla
domanda direttamente, ma la inserisce in un contesto più ampio
» tutto
l’universo è stato creato ordinato
» Dio
lo fa così perché vuole lasciare traccia di sé nella creazione per farsi
conoscere
»
l’ordine dell’universo consiste nello scopo con cui le cose sono state create e
con cui le cose tendono a
compierlo volontariamente o inconsciamente
(anche gli essere non razionali tendono naturalmente a Dio)
»
questo ordine lo possono cogliere solo le creature razionali: angeli e
uomini
»
tutte le creature sono inclinate, indirizzate verso questo ordine, in modalità
diverse e con intensità diversa
» ogni
creatura ha ricevuto l’istinto di ritornare da Dio che le ha create (es: il
fuoco va verso l’alto)
»
ora Dante ha una volontà purificata; sarebbe strano allora, adesso che non ci
sono altri impedimenti, se
non andasse verso il fine a cui lo indirizza
la sua natura e il suo istinto, cioè Dio suo creatore
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