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Zattera della Medusa: richiama evidentemente il
dipinto di Gericault nei corpi ammassati in primo piano, nella loro
“scarnificazione plastica” e definitezza e nella struttura piramidale della
scena.
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Descrizione: questo quadro è considerato dalla critica il primo
quadro politico nella storia della pittura moderna. Nonostante le moderate
convinzioni politiche dell’artista (non come David), il quadro descrive con
dovizia di particolari la rivolta delle “tre gloriose giornate”, in seguito
alla forte repressione messa in atto da Carlo X (che proibì la libertà di
stampa). Delacroix decide di rappresentare un momento cruciale
dell’insurrezione: quando il popolo parigino di ogni età e condizione
sociale travolge le truppe borboniche.
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Allegoria: Pone al centro del dipinto una figura allegorica (la
Patria-Libertà) che sovrasta le altre figure; è una tradizionale marianna
francese, con in testa un berretto frigio (un simbolo della Grande rivoluzione),
armata di fucile, mentre con l’altra mano regge un’imponente bandiera della
Comune parigina. La figura mescola realismo e citazioni antiche (Venere di
Milo); fu criticata per la sensuale nudità (resa più realistica dai peli
sotto le ascelle). Esprime un concetto politico tramite un’immagine allegorica.
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Sfondo: non è reale (la Bastiglia non affaccia sul fiume Senna),
ma serve allo spettatore per capire che si Tratta di Parigi. Da notare è la
pennellata liquida con cui viene dipinto il cielo, tipicamente romantica.
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Colori: c’è una particolare attenzione ai colori. Oltre alla
gamma cromatica dei chiaroscuri, spiccano il bianco delle camice, il blu di
alcune bluse e calzari, il rosso di alcuni particolari: i tre colori della bandiera
francese, che li riprende con più forza e vivacità.
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