LA LOGICA (tesi)
»
la logica considera la sola struttura razionale del mondo
Oggetto della logica = pensiero = realtà
»
pensiero » interiorizzazione degli oggetti nel mio spirito, che viene
poi innalzata a livello astratto fino a
farla diventare
concetto » non facoltà dell’individuo, ma la cosa + oggettiva e universale
» non opera sugli oggetti
esteriori ma ha per materia le rappresentazioni che interiorizza
» se la rappresentazione si basa
sulla distinzione tra oggetto passivo e soggetto attivo, il pensiero
puro della logica non ha
nessun oggetto intuitivo ma non per questo è forma vuota
» è capace di autodeterminarsi,
cioè di produrre da sé e dentro di sé i contenuti
» per Hegel il pensiero
logico è modello della libertà (che si definisce come autodeterminazione)
cioè si muove liberamente
nel proprio substrato di pensieri
»
Kant » rintraccia nel pensiero (nelle categorie) il fondamento dell’oggettività
e universalità
»
Hegel » si spinge oltre » punto di partenza: equazione idealistica
soggetto-oggetto, pensiero-essere
Ragione » Kant » facoltà
soggettiva dotata di un corredo stabile di forme vuote
» Hegel » razionalità del
reale nel suo svolgimento
Concetto » esprime solo
l’essenza dell’oggetto eliminando le condizioni particolari (purificato)
» più che concetti puri (Kant)
sono purificati = enucleati da concrete esperienze
storico-filosofiche
Categorie = determinazioni
del pensiero e della realtà contemporaneamente
» non è adeguatio rei et
intellectus
» cristallizzazioni di
momenti storici, di periodi della storia della filosofia, sgorgano dalla
realtà
» l’oggetto della logica è
determinato dal punto di vista storico
» per questo le figure della Fenomenologia e
le categorie della Logica hanno lo stesso contenuto
ma si pongono ad un livello di astrazione
diverso
» Aristotele » determinazioni
dell’essere (solo realtà)
» Kant » forme con cui il
soggetto ordina e unifica la realtà (solo pensiero)
Per
evidenziare il suo modo di intendere il rapporto pensiero-essere Hegel passa in
rassegna le principali posizioni del pensiero logico rispetto all’oggettività »
posizioni diverse sulla conoscenza
1.
vecchia metafisica dogmatica » precedere ingenuo
» da una parte c’è il pensiero e dall’altra ci sono le
cose
» il pensiero mediante la riflessione può conoscere
l’essenza delle cose, ciò che sono veramente
2.
empirismo e kantismo
» eleva il contenuto della percezione a
rappresentazione, che è norma dell’oggettività
» kantismo » realtà conoscibile è solo la percezione,
ma la verità sta in una x ignota (noumeno)
3.
filosofia della fede
» ha il pregio di porre l’esigenza di saltare dal
pensiero all’essere
» ma demerito di ritenere che il salto sia possibile
grazie alla fede
»
Hegel » rileva l’esigenza di un pensiero che non si astrattamente separato
dalle cose ma si identifichi con
l’essenza del reale, che sia
oggetto del sapere
Se
il pensiero è essenza delle cose » logica (studio
del pensiero) e metafisica (studio dell’essere) coincidono
LA
LOGICA DELL’ESSERE (tesi)
»
da concetti poveri e astratti (essere, nulla, divenire) a concetti sempre più
ricchi e concreti fino all’idea
»
le categorie della logica dell’essere considerano l’essere nel suo isolamento
1.
logica della qualità (tesi)
Passaggio
1: essere indeterminato
»
il concetto di essere è il concetto più vuoto ed astratto, il concetto
dell’essere assolutamente indeterminato
»
in questa totale astrazione l’essere è uguale al nulla, sfugge nel nulla
» il
nulla, per quanto pretenda di essere un vuoto assoluto, dato che cade
nel pensiero, è compreso
nell’orizzonte dell’essere » il
pensiero è sempre pensiero di qualcosa che è, ciò che è pensato esiste
»
se l’essere indeterminato è nulla, reciprocamente il nulla è essere
» l’unità
dialettica (sintesi) tra essere e nulla è il divenire (già Parmenide) =
cominciamento del pensiero
»
la triade essere-nulla-divenire è alba del pensiero » il divenire
è il primo pensiero concreto
»
è una monotriade ineffabile » si possono concepire solo nella loro unione,
l’essere nulla, il divenire
»
ma » anche il divenire è qualcosa di evanescente, è il movimento
ancora indeterminato del pensiero che
non ha un oggetto propriamente detto
Passaggio
2: essere determinato
» è
il passaggio da pensiero come possibilità in pensiero specifico
(rappreso intorno ad un oggetto)
» se
pensiamo l’essere come assolutamente indeterminato mettiamo in atto una qualche
determinazione
perché lo definiamo come indeterminato
» non c’è ente che nel pensiero non assuma una qualche
determinazione (quiddità) » significa che qualifico
l’oggetto
»
pensando metto in relazione ogni cosa con altre cose » pensiero è un processo
incessante che si definisce in
passaggi in cui precipita nella calma della
determinazione
Passaggio
3: essere per sé
»
ogni essere assume una qualificazione interna senza la quale sarebbe
indeterminato
La
cattiva infinità
»
stabilita la quiete del pensiero nella determinazione dell’essere è però
turbata dal movimento dialettico
»
si ripresenta l’opposizione tra essere e nulla perché la determinazione di
qualcosa coincide con la
negazione di qualcos’altro » ogni
cosa è quella che è in quanto non è l’altra che nell’esclusione definisce
»
in questo sdoppiamento tra questo e altro si genera un processo
di “cattiva infinità”
» ogni
cosa è finita, manchevole » tende ad essere ciò che non è
»
è contemporaneamente determinato (da ciò che non è) e indeterminato
perché ciascuna cosa cede il posto
ad un'altra cosa (es: il libro non è
astuccio, l’astuccio non è albero, l’albero non è casa…)
»
anche l’essere determinato dilegua, inafferrabile
» cuore
dell’idealismo = consapevolezza dell’insufficienza del finito che produce
in sé la sua negazione +
suo superamento (l’idealismo consiste nel rifiuto
di considerare il finito come vero essere)
»
il finito si risolve nell’infinito
2.
logica della quantità (antitesi)
» il determinare un oggetto dalla sua supposta qualità
non è sufficiente per differenziarlo da altri oggetti
determinati
dalla stessa qualità + discorso della cattiva infinità
» con la categoria della quantità si tenta di distinguere
gli oggetti numerandoli » il numero separa gli ogg
» ma » questa differenzazione non deriva dalla
natura dell’oggetto, non ne determina l’essenza
» non è
una determinazione propria dell’oggetto ma solo del soggetto
3.
logica della misura (sintesi)
» si ha quindi bisogno di una sintesi tra qualità e
quantità = misura = quantità qualitativa
» ogni cosa ha una misura che le è propria e che la
identifica
» ma » non esiste una misurazione assoluta cioè
capace di cogliere l’essenza delle cose
» conclusione negativa » l’oggetto non può
mai essere definito solo mediante le sue proprietà
“immediate”,
cioè oggettive (qualità e quantità) »
non c’è altra via che riflettere su di esso
» cambiamento di piano » dall’oggetto l’attenzione si
sposta sulla sua essenza, la sua verità
» sdoppiamento tra esistenza immediata e una sfera
soggettiva dove si svela la sua vera natura (già dai
Filosofi
greci sdoppiamento tra fenomeno e cosa in sé)
LA
LOGICA DELL’ESSENZA (antitesi)
»
le categorie della logica dell’essenza considerano l’essere che, riflettendo su
di sé, scopre in sé le sue radici
»
carattere di questa sezione = separazione tra
l’oggetto e la sua verità » la verità dell’essere è l’essenza
La riflessione
»
è un processo che si instaura tra due elementi contemporaneamente identici e
diversi
» ad
essa si riducono la maggior parte delle filosofie del passato
» Platonismo
» l’essenza è l’idea che è un riflettersi della realtà nel pensiero e il suo
porsi come apparenza
opaca di una verità
trascendente
» empirismo
» chiarisce che le strutture del mondo oggettivo derivano da quelle soggettive
» Kant
» l’essenza è data dalle forme a priori, il principio dell’oggettività sta nel
soggetto
»
la logica della riflessione indaga i diversi modi in cui l’oggetto si pone come
fenomeno = manifestazione
non essenziale di una verità che è altrove,
dietro (Platone) o dentro (Aristotele) l’oggetto stesso
»
NB: Hegel sintetizza un percorso filosofico
LA
LOGICA DEL CONCETTO (sintesi)
Ma
la verità non risiede in nessuno dei due poli riflessivi (essere ed essenza) ma
nella loro sintesi
»
la riflessione ha il merito di » ridurre le esistenze immediate a mediazione
» svelare il processo dinamico cioè dialettico della realtà
Concetto = sintesi di essere ed essenza = comprensione, il
pensiero si scopre noumeno
»
sintesi è unificazione, negazione della dualità fenomeno noumeno »
critica a Kant
»
il soggetto che conosce e l’oggetto di conoscenza in verità sono uniti
» fine del conoscere è la totalità
»
non è più il concetto dell’intelletto diverso dalla realtà ed opposto ad essa
»
è il concetto della ragione » spirito vivente della realtà
La
logica del concetto passa ad un piano ulteriore rispetto al pensiero che
riflette su un oggetto
» l’oggetto
in sé si è risolto nella riflessione » la riflessione prende il posto
dell’oggetto
»
essendo la riflessione pensiero, ed essendo il pensiero realtà, soggetto e
oggetto si identificano
»
il pensiero scopre se stesso come vero e proprio oggetto
»
concetto hegeliano = soggetto trascendentale di Kant inteso però non come
facoltà conoscitiva, ma come
spontaneità creatrice » libera autocreazione:
intuizione intellettuale che lo spirito ha di sé (Fichte)
»
per il fatto che è spontaneità autocreatrice e creatrice il concetto è
comprensione
Ultima
categoria della logica che la riassume = idea
= totalità della realtà, è l’assoluto in atto
» fenomeno
e noumeno coincidono (ecco come supera Kant) nell’idea
» la
realtà è manifestazione del logos, dell’assoluto » ogni finito si
risolve nell’infinito
»
nella sua forma immediata » l’idea è vita
»
nella sua forma mediata » l’idea è il conoscere (tuttavia è finita)
» in
essa soggetto e oggetto appaiono come distinti e uniti insieme
»
contrasto tra soggettivo e oggettivo costituisce la finalità del conoscere che
può assumere la
1.
forma
teoretica » in essa la spinta
è data dalla verità
2.
forma
pratica » in essa la spinta è
data dal bene (il volere)
Idea assoluta = sintesi
di vita e conoscenza
»
è l’idea che si riconosce nel sistema totale della logicità » è la logica di
Hegel nella sua totalità
»
è identità dell’idea teoretica e pratica
LOGICA
E STORIA DEL PENSIERO
Non
si accontenta di definire la logica astrattamente ma individua corrispondenze
tra le tappe dell’idea nella sua attuazione logica e la storia del pensiero
»
la vera filosofia si identifica con la storia della filosofia
»
logica dell’essere, essenza e concetto corrispondono a fasi dello sviluppo del
pensiero occidentale
Logica dell’essere: i presocratici
»
si identificano con il principio del Tutto (es: acqua di Talete) senza
soffermarsi sul significato dei termini
»
il pensiero greco si pone uno scopo cosmologico: spiegare i fenomeni
fisici senza soffermarsi sulla natura
delle spiegazioni
»
in questa fase immatura la filosofia non è capace di riflettere su se stessa,
ma si limita a mettere a fuoco il
mondo esterno » riproduce il carattere
immediato delle determinazioni dell’essere che pone astrattamente
Logica dell’essenza: da Platone a Kant
» con
Platone » si afferma l’entità e la riflessione sul suo fondamento
» mondo empirico deriva
dalle idee
» le idee sono cause
intellegibili della realtà di cui sono spiegazione
»
Aristotele » le proprietà empiricamente riscontrabili poggiano sulla sostanza
»
si avvia un processo di reduplicazione: le entità mondane richiamano
entità poste in una dimensione
diversa che sono la spiegazione delle prime
»
procedimento anche nella filosofia moderna » Cartesio: i corpi sono ricondotti
ad estensione
» Spinoza: gli
individui si giustificano a partire dalla Sostanza
» Leibniz: la rappresentazione della realtà si basa sulle monadi
»
la necessità di spiegare la dimensione fenomenica porta a postulare
l’esistenza di entità che non appaiono
» Kant
» la reduplicazione del mondo non risolve il problema per cui è stata adottata
» la
reduplicazione assume la forma di una separazione non sanabile
» la cosa in sé che dovrebbe
spiegare il fenomeno non è conoscibile: paradosso
»
l’essenza va a costituirsi come mondo parallelo dell’essere ma privo di
collegamento con questa realtà
Logica del concetto: idealismo
» diventa
necessario ricomporre i due mondi perché i due mondi da opposti diventino
complementari
»
la sintesi è prodotta nel concetto che si incarna nella filosofia
idealistica
»
riesce a mettere in relazione l’essere (da spiegare) con l’essenza (ciò che
spiega) mantenendoli distinti
raggiungendo così il sapere autentico
»
il mondo soggettivo si realizza come la verità di quello oggettivo
» tutto
è Idea e non esiste una realtà indipendente dal pensiero
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