LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO (sintesi)
Consiste
nello studio dell’idea che dopo essersi estraniata da sé sparisce come
esteriorità (natura) per farsi soggettività e libertà, autocreazione
Nello spirito ogni grado è compreso e risolto in quello
superiore
»
anche lo spirito procede per gradi, ma, diversamente da quanto accade nella natura
(in cui i gradi
sussistono uno accanto all’altro),
qui ciascun grado è compreso e risolto nel superiore
»
il grado superiore a sua volta era già contenuto nel suo inferiore
»
es: l’individuo non esiste accanto alla società, ma è compreso in essa, che è
già presente nell’individuo
SPIRITO
SOGGETTIVO
È
lo spirito individuale considerato nel suo progressivo emergere dalla natura
»
processo dalle più elementari forme di vita psichica alle più elevate attività
conoscitive e pratiche
1.
antropologia » studia
lo spirito come anima
» l’anima si identifica con quella fase chiamata “dormiveglia
dello spirito”
» anima = complesso di legami tra spirito e
natura che nell’uomo si manifesta in carattere, temperamento,
condizioni psicofisiche connesse alle diverse età della vita e
alle differenze di sesso
»
naturale
»
senziente
»
reale
» infanzia (tesi) » momento in cui l’individuo
si trova in armonia con il mondo circostante
» giovinezza (antitesi) » momento in cui entra
in contrasto con il mondo con i suoi ideali e speranze
» maturità (sintesi) » momento in cui l’uomo,
dopo l’urto adolescenziale con il mondo, si riconcilia con
esso tramite
il riconoscimento della necessità e della razionalità del mondo
» nell’estrema
fase della vecchiaia la riconciliazione diventa inattività dell’abitudine
2.
fenomenologia » studia
lo spirito in quando coscienza, autocoscienza, ragione
3.
psicologia » è
attività dello spirito puro e semplice, non è nel senso con cui la intendiamo
noi
» studia lo spirito in senso
stretto = nelle sue manifestazioni universali che sono
» conoscere teoretico = totalità delle
determinazioni (intuizione + rappresentazione + pensiero) che
costituiscono
il processo con cui la ragione trova se stessa come suo contenuto
» attività pratica = unità delle manifestazioni
(sentimento, impulsi, felicità) con cui lo spirito giunge in
possesso di sé e
diventa libero, indipendente dalle condizioni accidentali limitanti
» spirito libero = volontà di libertà divenuta
essenziale e costitutiva dello spirito (autodeterminazione)
» l’uomo giunge al possesso di sé come libero dalle circostanze in cui è
immerso e quindi
prende la caratteristica
che lo determina: la libertà di fare
SPIRITO
OGGETTIVO
La
volontà libera trova tuttavia la sua realizzazione soltanto nello spirito
oggettivo
1.
il diritto astratto
» il volere libero si manifesta come volere del
singolo individuo considerato come persona fornita di
capacità
giuridiche » l’uomo che vuole agire nella realtà è un soggetto che può
agire giuridicamente
» il diritto astratto (diritto privato + una parte di
quello penale) riguarda la libertà esterna
» le persone sono concepite come puri soggetti
astratti di diritto, indipendentemente dai caratteri
specifici (personalità)
e dalle circostanze particolari » sono tutti uguali davanti alla legge
» proprietà (tesi) » la persona trova suo
compimento in una cosa esterna che diventa proprietà
» contratto (antitesi) » la proprietà è
veramente tale solo in virtù di un riconoscimento reciproco tra le
persone, cioè
tramite l’istituto giuridico del contratto
» il torto e la pena (sintesi) » l’esistenza del
diritto pone l’esistenza possibile del suo contrario, il torto,
che nella sua
forma più grave è il delitto » la colpa richiede una pena » la pena si
configura,
dialetticamente
come il ripristino del diritto violato (diritto = tesi, delitto = antitesi,
pena = sintesi)
» pena = ri-affermazione potenziata del
diritto, negazione del delitto
» è
una necessità oggettiva del nostro razionale vivere comune
»
perché la pena sia efficacemente punitiva ed educativa (e non vendicativa)
il colpevole la deve
riconoscere
interiormente » è un’esigenza che oltrepassa l’ambito del diritto (che
concerne
l’esteriorità legale, la libertà
esteriore) e richiama la sfera della moralità
2.
la moralità » è la
sfera della libertà soggettiva che si manifesta come
» proponimento (tesi) » l’azione ha una portata
morale solo in quanto sgorga da un proponimento
» intenzione (antitesi) » in quanto procede da
un essere pensante, il proponimento diventa intenzione,
che è invece relativa
a qualcosa di specifico
» bene in sé e per sé (sintesi) » diventa il
fine assoluto della volontà quando l’intenzione si solleva
all’universalità
» ma è ancora un’idea astratta (solo intenzione di un singolo di
compiere il bene)
» diventa quindi
tesi del successivo processo dialettico
» moralità caratterizzata dalla separazione tra soggetto
che deve realizzare il bene e il bene da realizzare
» il bene assume l’aspetto di un dover essere che
tuttavia non è
» per un verso la morale esige la realizzazione del
bene, dall’altro non deve raggiungere la realizzazione
di tale bene
perché la moralità implica un limite da superare, un’incessante lotta
contro l’inclinazione
sensibile
» se l’idea di bene è astratta, il limite da superare si sposta all’infinito,
irraggiungibile
» critica a Kant » la santità è qualcosa a
cui tendere, è impossibile perché è perfetta
» la santità è astratta
e formale, manca di contenuti concreti
» prescrive solo la
forma dell’azione e non il suo contenuto » l’imperativo categorico
rischia di essere immorale
perché assume come criterio l’intenzione del soggetto
ricadendo così nella relatività
(ciascuno giustifica le proprie azioni a seconda del
concetto di bene
che ha in quelle determinate circostanze)
» la coscienza buona
può dissolversi in “cattiva coscienza”
» manifestazioni del soggettivismo astratto:
forme della morale del cuore » il bene consiste nelle
inclinazioni
arbitrarie e nelle intenzioni circostanziali del soggetto
» critica al romanticismo » nell’ironia romantica
si trova lo stesso scarto tra la presunzione del soggetto
che abbassa
la legge etica a trastullo facendo dell’io signore del bene e del male e la
realtà effettiva
» morale = giocare con la propria coscienza che
può fare il male sofisticando sulla buona intenzione o
anche spacciando il male per il
bene
» culmine dell’individualismo e del soggettivismo
romantico = figura dell’ “anima bella” che sprofonda
nella propria
interiorità e si compiace della bellezza della propria coscienza, ma è incapace
di agire
per paura di
sporcarsi con la realtà nel tradurre l’ideale in un contenuto concreto, non
decide
3.
l’eticità = moralità
che si realizza in forme reali e concrete, cioè in forme sociali e
istituzionali
» viene qui risolta la separazione tra soggettività e
bene tipica della moralità
» se la moralità è la volontà soggettiva (interiore,
privata), l’eticità è la volontà sociale
Il
termine “eticità” deriva dal greco “costume” (ἤθος) » sottolinea che ogni individuo nasce in un
determinato orizzonte storico-culturale che orienterà le sue
scelte: l’individuo quindi non è determinato dal proprio io ma dal contesto
storico-culturale in cui si è trovato, l’io è tale non per la sua personalità
»
l’individuo è definito solamente dall’ambiente che è sintesi di tutte le
individualità
»
la coscienza individuale non può e non deve operare in modo autonomo
»
il genio non è un’individualità personale ma non è altro che espressione
dell’evoluzione dello spirito
»
in una concezione immanentistica e dialettica lo spazio per la libertà
personale non c’è
Eticità
degli antichi
» la
dimensione sovra-individuale dell’éthos è presente nella “bella eticità
greca” che concepisce la vita
dell’individuo legata a quella della pòlis
in modo indissolubile
»
c’era identificazione uomo-Stato, cittadino-polis » l’uomo
è tale in quanto appartenente alla polis
»
ma » questa unità tra individuo e Stato propria dei greci è vissuta
inconsciamente e in modo immediato
» si è spezzata nel mondo cristiano e
moderno
Eticità
dei moderni
» all’antico
organicismo è subentrato l’individualismo liberale borghese = rivendicazione
dei diritti naturali
dell’individuo anteposti e indipendenti
dallo Stato » lo Stato assume unicamente la funzione di garante
»
lato positivo » l’unità dell’eticità greca era vissuta in modo inconsapevole e
immaturo
» siamo all’interno di
un processo dialettico che risulta sempre ultimamente positivo
»
lato negativo » introduce una serie di opposizioni e scissioni
(individuo-Stato, particolare-universale)
»
Hegel propone una nuova eticità dei moderni che recuperi l’antica unità
individuo-cittadino ma nella forma
non più dell’immediatezza, ma della libertà,
della consapevolezza » non cancella cmq diritto individuale
NB:
l’orizzonte storico per Hegel è la modalità di realizzarsi dello spirito quindi
mantiene sempre una prospettiva storica
Eticità
è sintesi di diritto astratto
(coercizione esteriore) e moralità (inseguimento interiore di un bene astratto)
» riconcilia
la spaccatura tra esteriorità ed interiorità propria della morale del dovere
» si
configura come morale che ha assunto le forme del diritto / diritto che ha
assunto le forme della morale
Famiglia (tesi) » primo
momento dell’eticità
» il
rapporto naturale tra i se
assume
la forma di un’unità spirituale fondata su amore e fiducia
»
si articola in » matrimonio
» patrimonio
» educazione dei
figli (come una loro “seconda nascita” per Hegel)
»
una volta cresciuti e diventati personalità autonome, escono dalla famiglia
originaria » originano altre
famiglie » ciascuna famiglia ha i propri
interessi
Società civile (antitesi)
» secondo momento dell’eticità
»
con la formazione di nuovi nuclei familiari il sistema unitario della
famiglia si frantuma
»
diventa il sistema atomistico e conflittuale della società civile
»
si identifica con la sfera economico-sociale e giuridico-amministrativa del
vivere comune
»
è luogo di scontro/incontro di diversi interessi particolari che si
trovano a dover coesistere tra loro
»
si articola in
1.
sistema
dei bisogni » gli individui
per soddisfare le proprie necessità devono produrre ricchezza
» per produrre ricchezza si attua una
divisione del lavoro
» la
divisione del lavoro dà origine a diverse classi sociali
» classe
sostanziale: agricoltori, il loro patrimonio è nel terreno lavorato
» classe
formale: artigiani, fabbricanti, commercianti, formano il prodotto naturale
» classe
universale: pubblici funzionari, si occupano degli interessi universali
2.
amministrazione
della giustizia
» concerne la sfera delle leggi e della loro
tutela giuridica, si identifica col diritto pubblico
3.
polizia
e corporazioni » garantiscono
la sicurezza sociale
» le corporazioni di mestiere in Hegel hanno un peso
particolare: attuano una unità tra volontà del
singolo e
quella della categoria lavorativa a cui il singolo appartiene » da
individualità a universalità
» il singolo è qui obbligato ad uscire dal suo
interesse particolare » prefigura l’universalità statale
» corporazioni » cerniera dialettica tra società
civile e Stato
» positività
» non è solo luogo di scontro ma anche di incontro dei diversi interessi: la
società si organizza
per poter rispondere ai
bisogni di ciascuno + positività del processo dialettico
» l’idea
di porre tra individuo e stato la società civile sarà riutilizzata dagli
studiosi di problemi economici e
sociali e troverà in Marx un originale
interprete
Stato (sintesi) = Dio
» terzo momento dell’eticità
»
è la realizzazione dell’io in forme istituzionali concrete
»
è la riaffermazione dell’unità della famiglia al di là della dispersione della
società civile
»
è come una famiglia in grande nella quale l’éthos di un popolo
esprime consapevolmente se stesso
»
infatti » Stato : società civile = universale (ricerca del bene comune) :
particolare (ricerca del bene proprio)
»
per questo la società civile non viene soppressa (è momento necessario della
vita dello spirito) ma
inglobata » il bene particolare viene indirizzato
dallo Stato verso un bene universale
» è
organicità consapevole » nello Stato si ha l’unione di organicità (individuo
che opera come momento di
un corpo unitario) e consapevolezza
soggettiva (cittadino consapevole di essere parte del tutto)
Stato e singolo
»
in quanto autocoscienza e volontà di un popolo esso è il vero soggetto del bene
e del male
» condiziona
e orienta le scelte del singolo » è lo Stato a determinare ciò che è
bene e ciò che è male
» lo
Stato non è l’insieme degli individui » è lo Stato che fonda gli individui
e non viceversa
»
lo Stato è il congiungersi degli interessi particolari nell’universale
» le
istituzioni dello Stato educano il cittadino rispetto alle leggi che danno un
contenuto concreto agli astratti
obblighi morali » Stato come incarnazione
suprema della moralità sociale e del bene comune, universale
» le
leggi sono espressione della vita collettiva storica del popolo
Rifiuto
del modello platonistico (gli
individui escono dallo stato di natura e fondano lo Stato)
»
per Hegel invece viene prima lo Stato dei cittadini e non il contrario
Rifiuto
del modello liberale (Locke, Kant …)
» Hegel
si distanzia dalla teoria per cui lo Stato è uno strumento volto a garantire la
sicurezza e i diritti
dell’individuo » i diritti sono affermati
come preesistenti e indipendenti dallo Stato
»
per Hegel questa è una confusione tra società civile e Stato » Stato ridotto a
tutore dei particolarismi
Rifiuto
del modello democratico
» concezione
secondo cui la sovranità risiederebbe nel popolo
»
ma il popolo al di fuori dello Stato è solo una moltitudine informe
Rifiuto
del modello contrattualistico
»
teorie che fanno dipendere la vita sociale da un contratto che scaturisce dalla
volontà arbitraria individuale
»
sono un insulto all’assoluta maestà dello Stato
Rifiuto
del modello giusnaturalistico
»
idea che esistano diritti naturali esistenti prima e oltre lo Stato
»
nega che la legge sia prevalente rispetto allo Stato
»
condivide con il giusnaturalismo » la tendenza a fare dello Stato il punto
culminante del processo storico
» la tesi della supremazia della legge
L’organicismo » la
proposta di Hegel
»
a tutte le precedenti astrazioni contrappone la teoria per cui la sovranità
dello Stato deriva dallo Stato
medesimo » lo Stato ha in se stesso la
sua propria ragione d’essere e il suo scopo
» lo
Stato non è fondato sugli individui ma sull’idea di Stato, sul concetto di un
bene universale
»
non sono gli individui a fondare lo Stato ma lo Stato a fondare gli
individui sia dal punto di vista storico-
temporale (lo Stato è cronologicamente prima
degli individui, che già nascono nel suo ambito), sia dal
punto di vista ideale (lo Stato è superiore
agli individui come il tutto è superiore alle parti)
La supremazia della legge
»
pur essendo lo Stato sovrano, esso non è dispotico o illegale » deve operare
solo nella forma delle leggi
» legge
= la più alta manifestazione della volontà razionale dello Stato
» principio
secondo cui a governare non sono gli uomini ma le leggi » il futuro Rechstaat
Costituzione = organizzazione dello Stato
» non
è il frutto di una meditazione a tavolino, ma è qualcosa che sgorga
necessariamente dalla vita collettiva
e storica di un popolo » non si può
imporre a priori una costituzione (guarda storia: Napoleone-spagnoli)
» anche
se la costituzione proposta fosse migliore di quella esistente fallirebbe
La monarchia costituzionale
» modello in cui identifica una costituzione razionale
»
rappresenta la costituzione della ragione sviluppata (tutte le altre le
sono inferiori)
» risolve
in se stessa tutte le forme classiche di governo (monarchia, aristocrazia,
democrazia)
»
è un organismo politico che prevede la distinzione ma non la divisione dei
poteri
1.
potere
legislativo = potere di
determinare e stabilire l’universale, concerne le leggi
» a tale potere concorre l’assemblea delle
rappresentanze delle classi che si divide in » Camera alta
»
Camera bassa
» pur insistendo sull’importanza mediatrice dei
ceti (tra governo e individui) è diffidente nei confronti
del loro
agire politico » ritiene che per loro natura sono inclini a far prevalere i
loro interessi privati
» rifiuta teoria per cui i membri del governo possono
agire politicamente anche senza ceti perché
possiedono
una grande conoscenza dei bisogni mentre il popolo non sa ciò che vuole
» dall’altra parte nega anche la teoria della
democrazia diretta
» quindi l’assemblea dei ceti è solo una parte, e non
quella + significativa, del potere legislativo
2.
potere
governativo (esecutivo) = traduce
in atto, nei casi specifici, l’universalità delle leggi
» comprende in sé il potere giudiziario e di polizia »
è il compito de funzionari dello Stato
3.
potere
principesco = incarnazione
dell’unità e della sovranità dello Stato
» a lui spetta la decisione definitiva circa gli
affari della collettività
» non ha un vero potere decisionale ma un potere
simbolico che conferma il vero potere del governo
Divinizzazione dello Stato » Stato come volontà divina
»
alcuni studiosi per difendere Hegel dall’accusa “statolitaria” rettificano le
affermazioni del filosofo dicendo
che per Hegel Dio non si identifica con lo
Stato ma con lo spirito assoluto che culmina nella filosofia
»
ma » l’arte, la religione e la filosofia esistono nella cornice dello Stato
e in virtù di esso
»
Stato è entrata concreta e visibile di Dio nel mondo, è vita divina che si
realizza nel mondo
»
per questo non può trovare nei doveri morali limite e impedimento
» il
benessere dello Stato è diverso da quello dell’individuo » non può dipendere
dai comuni principi morali
L’inesistenza di un diritto internazionale
» non
esiste un organismo superiore in grado di determinare i rapporti inter-statali
»
perché » altrimenti dovrebbe esistere una legge al di sopra degli Stati,
cosa impossibile
» la legge è espressione di un
singolo popolo » non esiste uno Stato unico
»
quindi » non esiste un arbitro o giudice che esamini gli Stati
Giustificazione filosofica della guerra
» l’unico
giudice è la storia, cioè lo spirito universale
»
la storia ha come suo momento strutturale la guerra » unico modo di rapporto
tra Stati
»
la guerra ha » un carattere di necessità e inevitabilità
» un valore morale
» la guerra preserva i popolo dalla fossilizzazione a cui li ridurrebbe la pace
» senza la guerra non ci sarebbe evoluzione, progresso umano, storia
» caratteristica
ultimamente positiva perché vista in una prospettiva dialettica
critica
al romanticismo: l’individualismo fa del soggetto il responsabile della sua
moralità cioè di determinare cosa è bene e cosa è male e l’io fa sempre il bene
personale mentre lo stato fa il bene comune
FILOSOFIA
DELLA STORIA
Storia
»
non nega che appaia come un tessuto di fatti contingenti, insignificanti,
disordinati, irrazionali, malevoli
»
questo è ciò che può apparire dal punto di vista dell’intelletto finito
»
in realtà la storia non è un insieme di fatti giustapposti ma ha una
profonda razionalità: è il progressivo
sviluppo dello spirito che si pone nel mondo
»
la stessa fede religiosa affida la razionalità della storia alla provvidenza,
il governo divino del mondo
»
ma » questa fede è generica e l’uomo è incapace di comprendere i disegni
provvidenziali
» la razionalità della storia deve
essere sottratta da questa limitazione ed essere portata a un sapere
»
il sapere deve riconoscere le vie della provvidenza divina di cui è in grado di
determinare fini e mezzi
Fini
e mezzi della storia
» fine = che lo spirito giunga al sapere ciò che
esso è veramente + si concretizzi in un mondo esistente
»
lo spirito del mondo si incarna negli spiriti dei popoli che si succedono alla
guida della storia
» mezzi = individui con le loro passioni
(Hegel non esclude passioni e sentimenti)
» gli uomini non sono
protagonisti della storia ma dei mezzi della storia
» “nulla di grande è stato
compiuto nel mondo senza passioni”
» ma le passioni conducono la
storia a fini diversi da quelli che si prefiggono
»
se lo spirito del mondo è lo spirito di un determinato popolo, l’azione
dell’individuo sarà tanto più efficace
quanto più sarà conforme allo spirito del
popolo a cui l’individuo appartiene
»
la tradizione non è solo conservazione ma anche progresso
» la conservazione trova i propri strumenti
negli individui conservatori
» il progresso trova i propri strumenti
negli eroi della storia del mondo
» eroi/geni » non si ergono sulla moltitudine per
sforzo personale » non è eroe romantico
» sono individui
particolarmente sensibili (“veggenti”): conoscono la verità del loro
mondo e del
loro tempo » capiscono
la direzione in cui sta andando la storia e ne anticipano il corso
realizzando ciò che già si
stava concretizzando nel disegno divino » poi accantonati
» sono destinati al
successo perché non si può resistere al corso della storia di cui sono
portavoce
» apparentemente sembra che
essi siano mossi dalle loro passioni, ma si tratta di un’astuzia della
ragione, che si serve degli
individui e delle passioni come mezzi per attuare i propri fini
» l’individuo a un certo
punto è condotto alla rovina dal suo stesso successo perché l’idea che lo
aveva suscitato ha già
raggiunto il suo fine » quando i mezzi non servono più vengono scartati
Fine ultimo della storia = realizzazione della libertà dello
spirito
»
la libertà dello spirito si realizza nello Stato » lo Stato è il fine
supremo
»
la storia del mondo è la successione di forme statali, momenti di un divenire
assoluto
1.
mondo
orientale » uno solo è libero
2.
mondo
greco-romano » alcuni sono liberi
3.
mondo
germanico » tutti gli uomini sanno di essere liberi
» la monarchia moderna abolisce i privilegi dei nobili
e pareggia i diritti dei cittadini
»
il desiderio di libertà che accomuna tutti gli uomini è realizzabile solo
nello Stato etico che risolve
l’individuo nell’organismo universale » non
nello Stato liberale dove individuo cerca di prevalere
»
diritto, morale, Stato sono l’unica possibile concretizzazione e soddisfazione
della libertà
» l’arbitrio
del singolo non è libertà
SPIRITO
ASSOLUTO
Momento in cui l’idea giunge alla piena coscienza che tutto è
spirito e non vi è nulla al di fuori dello spirito
» non
è un sapere immediato ma il risultato di un processo dialettico di attività
che non si differenziano per
contenuto (che è identico), ma per
la forma con cui ciascuna presenta il medesimo contenuto = Dio
L’arte » conosce
l’Assoluto nella forma dell’intuizione sensibile
»
primo gradino attraverso cui lo spirito acquista coscienza di sé » perché
attraverso l’arte l’uomo acquista
coscienza di sé attraverso forme sensibili
(figure, parole, musica)
Fusione
tra spirito e natura
»
è unione tra soggetto e oggetto, tra spirito e natura, tra ispirazione e
materia » unione tra due aspetti
»
nell’esperienza del bello artistico spirito e natura vengono concepiti come un
tutt’uno
»
l’oggetto (materia) è natura spiritualizzata, il soggetto (l’idea artistica) è
spirito naturalizzato
La
storia dell’arte si sviluppa in un processo
dialettico secondo tre momenti
1.
arte
simbolica (grandi civiltà
orientali e pre-elleniche)
» caratterizzata dallo squilibrio tra contenuto e
forma (prevale la forma sul contenuto)
» incapacità di esprimere un messaggio spirituale
mediante forme sensibili adeguate
» manifestazione squilibrio » si ricorre al simbolo
(realtà materiale che rimanda a significati astratti)
»
tendenza allo sfarzoso e al bizzarro » dice dell’immaturità dell’arte
» forma artistica tipica = architettura (la
materia è fortemente presente)
2.
arte
classica (Greci)
» caratterizzata da un armonico equilibrio tra
contenuto spirituale e forma sensibile
» equilibrio attuato mediante la figura umana » sola
forma sensibile in cui l’arte si rappresenta davvero
» rappresenta il culmine della perfezione
artistica
» forma artistica tipica = scultura (equilibrio
tra elemento materico e spirituale per armonia delle forme)
3.
arte
romantica (Europa cristiana
medievale e moderna) » arte matura
» caratterizzata da un nuovo squilibrio tra forma
sensibile e contenuto spirituale (prevale lo spirito)
» lo spirito acquista coscienza di come qualsiasi
forma sensibile è insufficiente ad esprimere lo spirito
» se nell’arte simbolica il messaggio spirituale è
così povero da non trovare espressione figurativa,
nell’arte
romantica è così ricco da trovare inadeguata ogni figurazione sensibile
» forma artistica tipica = pittura, poi musica e
poesia (arti uditive e non visive)
NB:
progressiva smaterializzazione dell’arte
La
crisi moderna dell’arte e la morte dell’arte
»
nessuno vede più nelle opere d’arte l’espressione più elevata dell’idea
»
non significa che nessuno più fa arte, ma che essa non ha più la stessa
centralità, perché si è acquistata
coscienza della sua inadeguatezza a
esprimere la profonda spiritualità moderna
La religione » conosce
l’Assoluto nella forma della rappresentazione
Rappresentazione » è a metà
tra intuizione sensibile dell’arte e concetto razionale della filosofia
»
sono metafore dei concetti e dei pensieri » la speculazione teologica è
pensiero ancora affetto dal sensibile
»
la religione è metafora della filosofia (es: Dio crea » in realtà è lo spirito
che si fa natura)
La
teologia è pensiero di Dio » ma con genitivo
oggettivo
»
Dio è oggetto del pensare come se fosse una cosa separata dal mondo e dall’uomo
Problemi della religione
1.
la rappresentazione
procede in modo a-dialettico
» procede per determinazioni giustapposte, come se
reciprocamente indipendenti
» la religione è incapace di cogliere il movimento logico
e atemporale del concetto
2.
l’Assoluto
è rappresentato in forma storica,
come un “evento”
» per Hegel dopo la morte di Gesù è finito tutto » è
un evento relegato in un preciso tempo
» la filosofia invece è verità non come fatto storico
ma come concetto eterno e necessario
Rapporto
tra filosofia della religione e religione
»
la filosofia della religione non deve creare la religione, ma giustificarla,
riconoscere la religione che c’è
»
oggetto della religione = Dio; soggetto della religione = coscienza umana
indirizzata a Dio
» scopo e termine = unificazione tra Dio e la
coscienza
Le
tre forme della religione
1.
sentimento » è essenziale il rapporto tra Dio e la coscienza,
che nell’immediatezza è sentimento
» sebbene dia
certezza dell’esistenza di Dio non è in grado di giustificare Dio in verità
2.
intuizione » passo avanti nell’intuizione di Dio che si ha
nell’arte
3.
rappresentazione » modo tipicamente religioso di pensare Dio
Sviluppo storico dell’idea di Dio » processo di progressiva astrazione, dematerializzazione
1.
religione
naturale » forma + bassa » Dio
ancora “sepolto” nella natura » stregoneria: tribù Asia e Africa
» forma +
alta » Dio appare come sostanza assoluta dei fenomeni
» religioni panteistiche dell’Estremo Oriente (cinese, indiana,
buddista)
2.
religione
della libertà » preludio della
visione di Dio come spirito libero » ma orizzonte naturalistico
» religione persiana, siriaca, egiziana
3.
religione
dell’individualità spirituale
» Dio appare nella forma spirituale (giudaica, greca, romana)
4.
religione
assoluta » Dio si rivela per
ciò che è: come spirito infinito (cristianesimo)
La superiorità del cristianesimo e i suoi limiti
»
è la religione più alta e vicina alle verità filosofiche » es: Cristo,
uomo-Dio, è identità finito e infinito
» es: Trinità è triade dialettica di idea, natura, spirito
»
ha i limiti propri di ogni religione » vuole risolvere la religione nella
filosofia, suo superamento
»
la filosofia assume tutti i contenuti della religione esprimendoli nella
razionalità e verità del concetto
»
la filosofia è un superamento-conservazione della religione
»
illuministi » criticano la religione come tessuto di superstizioni, pregiudizi,
errori
» per Hegel la religione è
forma necessaria della vita dello spirito
»
per Hegel è lo strumento con cui tutti gli uomini (non solo quelli inclini
alla filosofia) possono apprendere
le verità » ha una funzione educativa per
condurre una vita secondo ragione
La
prassi religiosa va risolta nella prassi politica » così come la teologia va “inverata” nella filosofia
»
il cristianesimo fu fondamentale per la formazione dell’uomo moderno
»
le regole della civiltà moderna sono il frutto della secolarizzazione e
laicizzazione delle regole cristiane
»
i comandamenti della fede si convertono nell’eticità
Filosofia » conosce l’Assoluto nella forma del puro concetto » modo più adeguato per lo spirito di esprimersi
L’idea
giunge alla piena concettuale coscienza di se stessa
La
filosofia è pensiero di Dio » genitivo
soggettivo » è la comprensione che Dio ha di se stesso
» la
filosofia è l’autocoscienza di Dio » è rivelazione totale di Dio, coscienza
di Dio di essere tutto
La storia della filosofia come avvento progressivo della verità
» la
filosofia, coma la realtà, è una formazione storica = una totalità processuale
sviluppatasi in momenti
» la
filosofia è l’intera storia della filosofia giunta a compimento
nell’idealismo, in particolare con Hegel
»
è momento per momento della storia della filosofia sintesi dei passaggi
precedenti » Hegel sintesi totale
»
i vari sistemi filosofici non si sono succeduti disordinatamente con opinioni
che si escludono e distruggono
»
ogni sistema filosofico costituisce una tappa necessaria del farsi della verità
» ognuna supera quella che la
precede ed è superata da quella che la segue
» ognuna è inglobata nella successiva
»
la storia della filosofia inizia con la filosofia greca e termina nella stessa
filosofia di Hegel
» Hegel
riconosce nel proprio pensiero l’ultima espressione della filosofia
»
si conclude il processo dialettico a sintesi chiusa
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