USO
LETTERALE E NON LETTERALE DELLE ESPRESSIONI LINGUISTICHE
Una caratteristica del linguaggio naturale è quella di poter essere
usato non letteralmente, di dire qualcosa di "diverso" e "di
più" del significato delle sue espressioni → atti linguistici indiretti
Ma come è possibile
che la comunicazione riesca ad avvenire ugualmente?
Filosofo inglese Paul Grice → ha
mostrato che gli scambi comunicativi sono guidati dalla cosiddetta "logica
della convenzione"
→ la conversazione è guidata da massime che
raggruppa in quattro categorie
- Quantità = "fornisci l'informazione necessaria, né troppo poca né troppa"
- Qualità = "sii veritiero in base alle prove in tuo possesso"
- Relazione = "sii pertinente" → fornisci informazioni pertinenti alla conversazione che si sta svolgendo
- Modalità = "evita oscurità e ambiguità, sii breve ed ordinato"
I partecipanti alla
conversazione tacitamente ed inconsciamente si comportano seguendo queste
regole, sia come parlanti sia come ascoltatori
A volte però sembra che i parlanti violino queste regole → violazione reale → la conversazione corre il rischio di
fallire
→ violazione apparente → il parlante ha usato le espressioni nel
significato non letterale
= implicatura conversazionale
Implicatura è
diverso da implicazione (che è un termine della logica)
Uso retorico/figurato del linguaggio → ironia
→ metafora
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