Maurizio Cucchi, La casa, gli estranei, i parenti prossimi (da Il
disperso, 1976)
- Situazione enunciativa:
In
questo primo libro liricità e narratività si
mescolano: non si integrano in
una sintesi ma interferiscono
→
è una narratività frammentata dispersa, inceppata per la dimensione fortemente
soggettiva
→
testo apparentemente lirico ma ibridato dall'emersione di elementi della
realtà: dettagli, oggetti, situazioni
Cuore della sua poesia: dissonanza, urto
tra i due paradigmi della soggettività
e oggettività
- Situazione rappresentata:
Il disperso: titolo significativo → il centro del libro è un'esperienza autobiografica
drammatica: la perdita del padre (è lui il disperso)
→ segna la sua esistenza e la sua modalità di rapporto col mondo
→
la vicenda si intuisce ma non è del
tutto chiara, anche nel resto del libro le carte si confondono ancora di
più → soprattutto con libri successivi di poesia e altri romanzi la vicenda che
sta dietro a questa rappresentazione si
chiarisce → l'intera carriera di Cucchi
costituisce un'anomalia, un caso raro, unico nella storia poesia
contemporanea: è una progressivo e insistente riportare alla luce
la comprensione di un'unica vicenda
→
dalla lettura complessiva dei suoi testi si capisce che il padre è morto in
strada, e progressivamente si capisce
che probabilmente si è suicidato
→
lui idoleggia il padre, per lui è un'esperienza traumatica, segna esistenza e
modalità di rapporto con il mondo
Senza
sapere che è padre non si sarebbe capito subito. Ci sono riferimenti ma vaghi.
Il libro si costituisce da questo pdv che è una sorta di dossier che un
soggetto io voce allestisce, progressivamente affastella indizi tracce
osservazioni intorno anzitutto alla vicenda di questi disperso. Questo è il
testo introduttivo e la serie di domande che in modo diretto o indiretto
scandiscono il procedere del testo hanno le ragioni il senso della
ricostruzione delle ragioni del senso della morte di questo individuo, che è un
parente stretto forse strettissimo. Libro intero come raccolta censimento ma un
po'confuso e inconcludente di indizi intorno a un mistero a una serie di
misteri intorno a figura di scomparso. Questa struttura si vede dall'inizio .
- Situazione enunciativa:
È complessa e frastagliata:
- Prima strofa: l'io non emerge ma emerge un "noi" al secondo verso. nella terza strofa inserzione di una battuta diretta,
- Seconda strofa: da qui l'io si palesa non si capisce in che rapporto si collocano rispetto a precedente: è un altro discorso duretto o si è chiuso o è lo stesso? A segnalare ulteriore segmentazione presenza Parentesi incorniciano domande che sembrano fatte più fra sé e sé dalla voce.
- Terza strofa: trascrizione di una battuta di dialogo diretto inserita tra segni diacritici che segnalano un cambio di voce → ma chi sta parlando e a chi non è chiarissimo: il parlante potrebbe essere lo stesso soggetto che ha parlato fino ad adesso ma che si riporta battuta fatta in una scena diversa
→
poi ci sono altri momenti di scomposizione della situaizone enunciativa
- Quarta strofa: ripropone ancora parentesi ma ancora un modulo allocutivo con il tu → ma questo tu è lo stesso del credimi?
Montaggio complesso di battute, di segmenti
discorsivi che restituiscono un effetto collage del testo
→
come fosse composto montando battute, affermazioni, osservazioni dello stesso
soggetto o di soggetti
diversi o dello stesso soggetto in momenti
diversi, ma all'interno di una cornice irriconoscibile
Impossibile ricostruire per lettore da dove
provengono tutti tasselli
→
è possibile solo una ricostruzione soggettiva →
il testo si configura come struttura di mediazione
fra l'inchiesta che soggetto ha condotto
intorno al tema e l'inchiesta a cui lettore stesso invitato a
compiere intorno al senso → doppia operazione di investigazione
- Situazione rappresentata:
Questa
struttura di rappresentazione per montaggio
policentrica scandisce l'articolazione della situaizone enunciativa ma
anche determina l'effetto sul piano rappresentativo → c'è una doppia tensione
fra
- Accumulo di dettagli ed elementi informativi sulla situazione evocata
→
precisione oggettuale, catalogazione di dettagli
- Impossibilità di inserire i dettagli in un quadro di senso organico che dia significato a ciascun dettaglio
→
permanenza di una serie di buchi informativi (es: da un lato formula di
identificazione però manca
un toponimo: nei
pressi di…)
Già
dall'attacco la poesia sembra la trascrizione di un verbale di polizia che
accompagna il ritrovamento
La
ricostruzione del significato della scomparsa e le sue circostanze associa
questo piglio più oggettivo di ricostruzione documentale con lavoro di scavo
che riguarda percezione soggettiva dell'evento, ricordo
→ interferenza tra indagine oggettiva e soggettiva,
oggetto di indagine e soggetto che investiga
→
dinamica di distanziamento e di
rispecchiamento: è un parente stretto ma anche modello di identità
rispetto
al quale il soggetto voce avverte, può
provare spiccata dinamica proiettiva di rispecchiamento
→
anche la serie di tratti fisionomici e caratteriali di questo soggetto
scomparso hanno attribuzione ambigua, in
parte descrivono soggetto scomparso in
parte l'io voce
- Metrica:
Poetica
molto impura nel complesso: metrica informe che
si configura come assemblaggio di materiali
→
versi molto lunghi
→
riecheggia il verso tradizionale:
l'attacco è un endecasillabo,
tale solo perché viene taciuto toponimo
Ma
il lettore può percepirlo in un verso che è più lungo quindi deformazione: possibilità di riconoscere strutture tradizionali in forme più
lunghe pervasiva in tutto il testo
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