L'autunno
- Saba sceglie di metterlo in apertura della sezione: a leggerlo anche con questa consapevolezza si capisce che funziona come una specie di prolessi (anche questa è categoria narrativa), funge da anticipazione
- Fin dal titolo colloca la sezione sotto un cono d'ombra: il presentimento di una fine incombente
- Si potrebbe osservare e cogliere un legame con l'altro testo esordiale di Casa e campagna (L'arboscello)
→
qui siamo veramente in autunno
non come ne L'arboscello che lo cita
solamente ma è primavera
→
entrambi hanno al centro un albero
abbattuto dalla bora, là sembrava piegarlo, qui invece l'albero è
immagine di questa vita che dà un ultimo
fiotto di colore e intensità che prelude però alla morte
→
vividezza coloristica tuttavia presagio della fine, si vede quindi attenzione a
costruire.
→
Si vede relazione tra poeta e la sua donna che è al centro
- Situazione enunciativa:
Testo allocutivo: apostrofe alla moglie Lina-Carmen
Tuttavia
il tratto che più colpisce situaizone enunciativa è la presenza forte di un discorso diretto all'interno del testo:
questo "tu" per la prima
volta prende direttamente la parola
→
non era mai successo in Casa e campagna
e anche nella prima parte di Trieste e una
donna è un evento
abbastanza raro, capita solo nel La moglie, e poi succederà più ampiamente nei Nuovi versi alla Lina
→
il fatto che prende la parola, questa concessione del diritto di parola al
personaggio femminile nel primo testo
è un segno
della forte alterità di Lina che si configura davvero come un'altra rispetto
all'io poetico: è titolare
di una sua voce, una sua sensibilità irriducibile a quella dell'io, non può
che parlare lei con la sua voce
→
l'io che caratterizza il genere lirico trova nel tu femminile un punto di
resistenza, è inassimilabile all'io
Più
di quello che dice si manifesta in
quanto vera alterità nei confronti del poeta per ciò che tace
→
le battute che Lina pronuncia sono una strategia, un diversivo, che servono
alla donna per seguire una
strategia invece di reticenza: è un
rifiuto della parola, a dirsi veramente → di nuovo principio forte di alterità
resistenza rispetto al controllo, alla
signoria dell'io
- Situazione rappresentata:
Terzo
elemento (che mette l'accento su una forte alterità di Lina, sempre più
coprotagonista ma in una certa misura anche antagonista
del soggetto poetico) emerge alla fine della quartina: "non
assomigli a Carmencita"
→
tutto l'Intermezzo a Lina era dedicato a
sviluppare questo paragone Lina-Carmen: di nuovo ha una resistenza
all'immagine
che l'io poetico vorrebbe costruire su di lei: Lina è solo Lina, almeno
in questa fase di
ripiegamento e quasi sfioritura della sua
bellezza la donna non corrisponde più all'immagine, sfugge sembra
volersi ritrarre da immagine che poeta
vorrebbe sovrapporre
Questa
anticipazione ne L'autunno in questa
prima posizione ha funzione di:
- mettere subito a fuoco l'attenzione su elementi di crisi del rapporto Lina-pallida sposa e il poeta
- Attribuire alla donna una responsabilità significativa di questa crisi: è la donna che nasconde il suo dolore a lui, si rifiuta ad un colloquio chiarificatore non lo vuole condividere con l'altro
→
è una rappresentazione tendenziosa fuorviante: proprio nella poesia A mia moglie, una delle poesie
snodo, sarà Lina a rivolgere proprio
all'io poetico un'accusa analoga e alla luce di quello che è emerso
nella rappresentazione della raccolta con
ragioni più sostanziali
Scelte
che vanno nel senso di accentuazione di
narrativizzazione:
- La messa in rilievo dell'Intermezzo a Lina che già chiudeva Casa e campagna si lega sicuramente all'anticipazione di questo testo
- I riferimenti alla stagione o alle ore del giorno: una tecnica a cui Saba ricorre spesso come elemento di strutturazione del canzoniere
→ Scaffai nel saggio: osserva che in
questo testo c'è una sorta di corrispondenza romantica fra stato
sentimentale e stagione dell'anno → a
patire questa "meteropatia
romantica", accordo dimensione
sentimentale emotiva con dai atmosferici, è in realtà anzitutto Lina a
dichiararne una corrispondenza, a
giustificare stato di sofferenza con
effetto della stagione autunnale per una donna
→
nell'ottica del Canzoniere non è tanto
soggetto lirico a farsi portatore di corrispondenza stagione
emotiva e stagione dell'anno, ma è in primo piano la valenza simbolica
più che il sentimento
- Aspetti linguistici e stilistici:
In
questa poesia in particolare che strutturalmente è in tre strofe (anche se l'ultima si è ridotta ad un solo verso) è la
presenza in questo caso davvero parossistica di procedimenti parallelistici
→
continuo sdoppiamento e replicazione delle
strutture sintattiche, insistita costruzione
parallelistica binaria
(es: "mio solo amico, mia valida
sposa", "dici", "a chi ti vive accanto, a chi vive di
te")
→
assume tanto più rilievo quanto più con
orizzonte generale nella poetica di Saba quanto più pressante
incandescente
dell'argomento, e sente che la situaizone sta esplodendo tanto più esigenza di
ricomporre
armonicamente
mettere in forma il disordine della vita
In
un testo che è preludio di crisi e sfaldamento esistenziale ecco che procedure
di messa in forma e ordinamento acquistano rilievo molto importante.
Funzione
analoga d'esordio è quella che svolge Il torrente che forma un dittico
con L'autunno
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