Il torrente
- Situazione enunciativa:
Testo allocutivo: apostrofe ad un "tu"
→ qui è il torrente
→
apostrofe rivolta ad elemento naturale è una delle forme primarie del testo lirico
- Situazione rappresentata:
Tema
della relazione amorosa io e tu non è presente, ma testo importante perché inquadra la stessa trama amorosa in una strategia
rappresentativa superiore che ci fa
cogliere una serie di dinamiche più profonde che agiscono nel provocare
e dar forma alla crisi matrimoniale
→
testo che dimostra in che misura a partire da un evento biografico,
trasfigurato, assumere valenza superiore
Oggetto della rappresentazione = scenario naturale
→
idealmente collocazione dell'io di fronte a questo torrente, fiumiciattolo
→
il torrente è di fatto un emblema del rapporto fra soggetto e natura
Allo
stesso tempo però nell'ultima strofa il rapporto fra soggetto e questo
elemento del paesaggio si interseca con
l'evocazione (di nuovo) della madre →
evidente nesso biografico con l'io narrante
→
da questo punto di vista il testo inquadra anche una tematica amorosa in una prospettiva complessiva che è quella della
tensione fra quello che vedono tutti e quello che nessuno vede, la malinconia
amorosa, o il vero e il pensato o il vero reale da un lato e il vero poetico
dall'altro. Un vero reale oggettivo realistico e un vero intuito colto dal
poeta.
Al
centro di questo testo un altro grande tema: contrapposizione
tra
- Privilegio, dono dell'essere poeta: consiste in una capacità di sguardo sul mondo unica che coglie eccezionale nel quotidiano, coglie la verità sul fondo
- Condanna dell'essere poeta: lo sguardo si paga con l'esclusione rispetto ad un rapporto con gli altri, con la comunità, con la città (ed anche con la famiglia)
→ condizione necessaria allo sguardo è la
solitudine, autoisolamento
→
naturalmente c'è il rischio che si crei però un divario fra ciò che il poeta vede e ciò che gli altri vedono:
non sempre ciò che il poeta vede viene
riconosciuto anche dagli altri come vero e inerente alla realtà
Contrapposizione vero-pensato già da versi 1-2:
"Tu, così avventuroso nel mio mito | così povero sei fra le tue
sponde." → nel pensiero del poeta è avventuroso, ma sul piano della realtà
è povero
→
avventuroso-povero: coppia di aggettivi che tematizza al contrasto fra due
visioni dello stesso oggetto
→
anche il sistema verbale è costruito su
dinamica oscillatoria ambigua: a fine strofa verbo essere implica
relazione di corrispondenza forte fra
pensiero e ciò che è veramente, ma da verbo essere
si slitta a verbo
appare,
più ambiguo → poi nella terza strofa si ritorna al verbo essere: continua oscillazione fra dimensione
dell'essere e di apparire che interseca
visione osservazione del torrentello così come si presenta davanti agli occhi e
vero torrentello che disvela agli occhi del poeta a chi lo può e lo sa
guardare
- Aspetti linguistici e stilistici:
Testo costruito su doppia similitudine →
Scaffai nel saggio le definisce banali e scontate, ma non è proprio così:
- Corso del torrente = corso del pensiero → creata dall'io poetico: "tutto il tuo corso è quello del mio pensiero": flusso dei pensieri è un'immagine quasi banale
→
tuttavia è un'immagine ambivalente
perché questa analogia garantisce la possibilità
per soggetto di risalire al passato: il flusso dell'acqua comunemente è
connesso ad una idea di trascorrenza unidirezionale che arriva da una parte e
va verso una sola direzione, immagine dello scorrere del tempo (A→B);
qui
invece l'analogia che poeta istituisce è più singolare: immagine del fiume con
il suo scorrere da un punto verso un punto consente
all'occhio del poeta di fare idealmente il percorso inverso (B→A), di
andare a recuperare nel ricordo la
vista di quel fiume percepita nell'infanzia: operazione non banale
→
ribattuto per tre volte è negazione del principio della linearità dello
scorrere del tempo, il tempo non è passato, il
passato è ancora qui, sempre accessibile per il poeta.
- Scorrere dell'acqua = progredire della vita umana
→
analogia sì più tradizionale:
quest'acqua è fuggitiva, scorrere
ineluttabile del tempo della vita così come
inevitabile scorrere dell'acqua nel
torrente
→
ma il titolare a istituire questa analogia non è il poeta, ma la madre: nel ricordo del bambino a
stabilire
il paragone più banale fra scorrere vita e
scorrere tempo, immagine che colpisce il fanciulletto
→
regressione del pdv rappresentativo all'età del fanciulletto
che ascolta uno strano confronto
I
due paragoni non sono equivalenti ma sono in
relazione oppositiva l'uno all'altro:
- Il poeta coglie nel torrente la possibilità di un percorso inverso, da cui quella di riappropriarsi del passato
→
immagine che dà l'io adulto, non l'io bambino, è più complessa, inverte il
senso molto più anomalo e inventivo il senso dell'immagine tradizionale
affermando illusorietà della irriducibile linearità del tempo
- La madre coglie nel torrente immagine dello scorrere vita con direzione unica, cui l'idea di un passato irrecuperabile
Questo
testo è cruciale nella misura in cui mette a tema in modo vistoso questa
struttura fondante della presenza del soggetto dell'io all'interno del Canzoniere che è caratterizzata da una marca di diversità rispetto agli altri che si manifesta in questa capacità di
trasfigurazione dl reale o almeno di cogliere nella struttura quotidiana e
banale del reale un elemento di verità più profondo
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