LORENZO IL MAGNIFICO
CANZONE DI BACCO
Quant'è
bella giovinezza,
che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Quest'è Bacco e Arianna, belli, e l'un dell'altro ardenti: perchè 'l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe ed altre genti sono allegre tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Questi lieti satiretti, delle ninfe innamorati, per caverne e per boschetti han lor posto cento agguati; or, da Bacco riscaldati, ballon, salton tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Queste ninfe anche hanno caro da lor essere ingannate: non può fare a Amor riparo se non gente rozze e ingrate: ora, insieme mescolate, suonon, canton tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. |
Questa soma, che vien
drieto
sopra l'asino, è Sileno: così vecchio, è ebbro e lieto, se non può star ritto, almeno ride e gode tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Mida vien drieto a costoro: ciò che tocca, oro diventa. E che gioia aver tesoro, s'altri poi non si contenta? Che dolcezza vuoi che senta chi ha sete tuttavia? Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Ciascun apra ben gli orecchi, di doman nessun si paschi; oggi siàn, giovani e vecchi, lieti ognun, femmine e maschi; ogni tristo pensier caschi: facciam festa tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Donne e giovinetti amanti, viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni, balli e canti! Arda di dolcezza il core! Non fatica, non dolore! Ciò c'ha esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. |
STRUTTURA
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Imitazione
da ape (in riferimento alle tipologie d’imitazione presentate da Angelo
Poliziano)
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È una
ballata classica figlia di quelle cavalcantiane » in continuità con
tradizione toscana
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Linguaggio
che si alterna tra aulico con contenuti classici ridotti e medio con argomento
campagnolo
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Ritmo
cantabile degli ottonari dà la sensazione
della leggerezza che si esprime nel contenuto
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La riduzione metrica corrisponde ad una riduzione
del giudizio umano e del contenuto dei miti
CONTENUTI
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È una
processione che ricalca in maniera comica e diversa i trionfi romani
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Vengono
ripresi molti personaggi mitologici, che dà alla poesia una parvenza dotta in
realtà studiata perché si fa riferimento ad Ovidio
(le Metamorfosi) e a due temi di Orazio
trasfigurati
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Tema 1 = non è
lecito che l’uomo sappia cosa gli dei hanno scelto per lui
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Tema 2 = carpe
diem, visto nel suo aspetto ridotto, cioè quello di godere la vita finché
non sopraggiunga la morte
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Interpretazione
ridotta dell’epicureismo, che
indicava come via per arrivare alla perfezione umana l’atarassia e l’aponia
attraverso la soddisfazione unicamente dei piaceri naturali e necessari, mentre
qui si esalta la perdizione nei piaceri non naturali e non necessari, o
naturali e non necessari
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Emerge
che l’ideale dell’etica umana sia di raggiungere la felicità nel godimento
di tutti i piaceri istintivi dell’animo umano e nella dimenticanza, nell’oblio
delle preoccupazioni e turbamenti
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L’amore
ed il desiderio dell’uomo sono ridotti al piacere momentaneo ed effimero
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Solamente
la strofa di Mida lascia emergere una domanda, una nota più profonda tra tanta
superficialità, che però non viene poi ripresa, come se venisse già dimenticata
per far festa
»
viene messo nella canzone perché è tradizione che ci sia nei cortei di Bacco
» il
testo è un invito a dimenticare la sete che emerge irrimediabilmente nel cuore
dell’uomo
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