UMANESIMO
-
Definizione » tentativo
di applicare la sensibilità di Petrarca in un progetto culturale
» apprendono
il suo particolare modo di studiare, di scrivere, di usare generi non medievali
»
è la sensibilità di Petrarca, che verrà portata alle sue estreme conseguenze da
altri
-
Storia » alla fine
del 1300 l’Italia ha un grande sviluppo
culturale, artistico, finanziario
» parallelamente la situazione politica
andava peggiorando perche mentre in Europa si andavano
a costruire le Nazioni, in Italia la lotta
tra i vari Stati non determina la prevalenza di nessuna di
esse in una frammentazione politica
ed in una conseguente dispersione di potere e forze
» di fronte a questo elemento di divisione si
frappone uno d’unità nelle linee tematiche culturali
ed artistiche, diverse e tipiche per
ogni area di potere a sé stante (cultura, arte, musica e
letteratura, determina l’essere italiano,
nonostante non ci fosse unità nazionale)
» l’umanesimo
si inserisce quindi in un periodo storico preciso (dal 1375,
la morte di Boccaccio,
al 1494,
la morte di Lorenzo Manini) anche se è considerato l’alba del
rinascimento
-
Geografia » ha i
suoi centri originali in Toscana e Veneto, per poi diffondersi in
tutta Europa
-
Preumanesimo =
radici dell’etica umanistica, costituite dai grandi autori del Trecento,
tra cui Petrarca,
in modo
particolare, e poeti contemporanei che mangengono tematiche medievali
-
Caratteristiche
1.
rapporto esclusivo con la classicità ed il passato (antichità e Medioevo)
» sviluppo
del classicismo = tendenza a vedere nei classici greci e latini modelli
e realizzazioni
compiute del bello ideale. A questi modelli
si tenta di ricrearne la perfezione nel presente
»
questo toglie dalla realtà, che presenta un contesto diverso da quello antico
» è
esistenzialmente necessario avere una preparazione sugli autori classici »
l’immersione nel
mondo antico è portatrice di salvezza
in quanto fa dimenticare la rudezza della realtà
nell’immedesimazione totale in un contesto
che non esiste più
» l’umanesimo
si nutre del cibo del passato, non del presente, che risulta scarso, non di
qualità
»
il loro entusiasmo per il classicismo viene incanalato in una ricerca frenetica
dei testi latini e
greci al fine di riscoprire manoscritti
dimenticati nelle biblioteche di tutto il mondo conosciuto
»
desiderio di ritrovare più opere possibili da cui imparare il latino puro
dall’influenza medievale
» ritengono
che l’antichità sia superiore in bellezza e contenuti al mondo medievale
»
hanno la convinzione di essere coloro che danno vita ad un’epoca in
continuazione e ripresa con
l’antichità, una nuova epoca di luce,
interrotta dal buio della barbarie medievale cristiana
»
viene saltato l’avvenimento cristiano » abbandono del cristianesimo e ritorno
al paganesimo
»
l’umanesimo è una fotocopia dell’antichità, un recupero fine a se stesso, cioè
non funzionale a
vivere il presente con la coscienza del
passato, ma è un vivere la coscienza passata in un contesto
diverso, scollegato » obbiettivo utopistico
perché la realtà è un’altra cosa
»
antichità come punto storico in cui l’uomo era più uomo perché più attaccato
alla ragione, che è
ciò che fa uomo un uomo (come scrive Poggio
Bracciolini nella sua lettera a Guarino Guarini)
2.
generi letterari
» limitazione
ai generi di scrittura appartenenti al mondo antico » non c’è creatività
letteraria
» totale
rifiuto della cultura romanza e della cronaca popolare per trattare
della storia nel presente
»
vengono usati in modo particolare la tragedia (modello: Seneca) ed
il trattato storico (Tito Livio)
3.
uso della lingua latina che va a sostituire il volgare
» sogno
di ricostruire la lingua latina » fallisce nel tempo perché è staccato
dalla realtà
»
alcuni continueranno a scrivere sia in latino sia in volgare, altri negheranno
il volgare in quanto
lingua non adatta ad esprimere bellezza,
significato e la completezza della realtà
» umanisti
esclusivi = coloro che usano solamente il latino (qualcuno lo usava anche
nel parlato)
»
avversione nei confronti del latino argomentativo della scolastica, cioè delle
università
»
unico linguaggio argomentativo accettato è quello delle opere filosofiche di
Cicerone
4.
valore della parola
» fiducia
illimitata nella capacità della parola di descrivere e quindi trasformare il
mondo
»
per poter cambiare il mondo la parola deve essere elegante (explanatio +
latinitas)
»
elegantia = è scrivere bene rispettando la latinitas, cioè la continuità con la
traduzione, e
l’explanatio, cioè la corrispondenza tra parola
e oggetto
» la
parola, la comunicazione è lo strumento con cui la ragione agisce nella realtà,
come scrive
Poggio Bracciolini nella sua lettera
all’amico veronese Guarino Garini “senza la capacità e
l’ordine del dire la ragione stessa e
l’intelletto nulla potrebbero valere. Infatti è solo il discorso
quello per cui perveniamo ad esprimere la
virtù dell’animo, distinguendoci dagli altri animali.”
»
l’uomo può usufruire dell’uso della ratio (raigone) e dell’oratio
(discorso) = due facce del λόγος
5.
valore della ragione
» è
completata dalla parola, dalla comunicazione
»
la ragione è ciò che porta potenzialmente l’uomo alla felicità, in
quanto compie l’uomo stesso
»
nella concezione medievale invece la ragione era una mezzo per la
felicità, qui un fine
» dualismo
tra attività spirituale e culturale » prima spaccatura tra concezione di
fede e ragione
6.
concezione della storia e del presente
»
non c’è impatto sul reale, infatti non porta nulla di nuovo se non la
riscoperta degli antichi
»
gli umanisti hanno la concezione che la storia procede potenzialmente verso
il meglio
»
l’unica eccezione a questa teoria è il Medioevo, che ha fatto un
passo indietro
»
quindi coloro che sono venuti prima di noi bisogna emularli = prendere
dal passato un
insegnamento per migliorare se stessi
»
sono loro che hanno dato il nome al Medioevo in quanto “età di mezzo” iniziando
quella
concezione errata di questo periodo storico
come “età buia” che verrà sviluppata dai moderni
» mito
della rinascita operata dagli stessi umanisti dalle tenebre medievali
»
questa esclusione del Medioevo apre tra gli umanisti il dibattito se eliminare
anche Dante o meno
»
viene sentita l’unità tra gli italiani, che sono il centro propulsore
della cultura romana
»
sono proprio gli italiani che hanno il progetto di riformare il mondo e la
tensione al
miglioramento di tutta quanta la stirpe
umana » punta di diamante dell’Europa
7.
Dio e uomo che si autodetermina
»
viene abbandonato il cristianesimo in quanto totalmente legato al
Medioevo (il rifiuto dell’uno
includeva necessariamente il rifiuto
dell’altro) » ritorno al paganesimo
»
visione della centralità dell’uomo » viene esaltato in diversi aspetti
della sua esperienza
(spirituale, filosofica, antropologica,
morale, politica-sociale, sociale, linguistica, artistica)
»
non tutti gli umanisti rifiutavano il cristianesimo, per esempio Guarino
Guarini era animato da
fede cristiana, che per lui è compimento
dell’umanesimo, in quanto non sono esclusivi tra loro
» Pico
della Mirandola » esalta l’uomo come grande miracolo
» introduce
il problema della divinità dell’uomo e la sua dignità
»
dopo la creazione Dio vuole qualcuno capace di “intendere il senso di un
azione così magnifica, di amarne la bellezza,
di ammirarne la grandezza”
»
uomo come “contemplatore dell’universo”, capace di stupore e ragione
»
Dio crea l’uomo con caratteristiche di tutte le nature, e con un
potenziale
che l’uomo stesso riempie con la sua
libertà e partecipazione: “Tu, che
non sei racchiuso entro alcun limite,
stabilirai la tua natura in base al tuo
arbitrio, alle cui mani ti ho affidato” » dipende dalla considerazione di sé
»
uomo è stato fatto con la capacità di arrivare di nuovo a Dio
»
uomo compie la creazione grazie al seme della libertà insita in
lui
»
è laico in quanto uomo appartenente alla Chiesa senza portare i voti
»
è un umanista degli inizi, risente infatti dei temi medievali
8.
il sogno dell’umanesimo
»
è quello di ricreare la perfezione della coscienza antica nel presente
attraverso la letteratura
» è
il desiderio di rivivere l’impero romano, che nella concezione dantesca
è simbolo di una
politica tesa all’accrescimento
dell’individuo, e in questo è modello per il presente
»
sogno è di rivivere la coscienza latina, che Tito Livio in Ab urbe
condita pone come salvezza dal
crollo di Roma » nella storia latina il mos
maiorum aveva determinato la coscienza di Roma di
essere superiore a tutti gli altri,
da questa consapevolezza deriva la sua attuazione nella realtà
» alcuni
vogliono riproporre la coscienza del mos maiorum anche come progetto politico,
per
questo motivo Tito Livio è l’autore per
eccellenza nella coscienza umanista
» uomo
ideale = vir bonus dicendi peritus contenuto nella concezione di
Cicerone e Quintiliano
9.
rapporto con il popolo
»
in contrapposizione con gli ignoranti ci sono i dotti, gli umanisti, gli
intellettuali che hanno il
dovere morale di impegnarsi nella vita
pubblica prendendosi a cuore il bene della società
» villani
come pidocchi che annebbiano la mente, in quanto deperiscono la parte più alta
dell’uomo,
la ragione, con la loro ignoranza »
inibiscono il pensiero, soffocandolo con il frastuono della vita
quotidiana, impedendolo con l’ignoranza,
trascurandolo con i vizi
»
stare con il popolo è tempo perso che va a danno della propria anima, del
proprio essere
»
trasmettono il loro senso di fallimento a chi sta con loro
»
qui è evidente come lo stacco dalla realtà si totale, perché ci si vergogna di
stare con gli altri
10. le parole dell’umanesimo
» studia
humanitatis = inizialmente sono una serie di discipline (grammatica,
retorica, poesia,
storia, filosofia…); nell’ambito umanista non
indica solo un campo di studi ma una disposizione
culturale fondata sulla riscoperta e
riattualizzazione dei modelli antichi
» filologia
= disciplina che nasce nell’Umanesimo e si occupa di riportare il testo antico
alla
versione più vicina alla volontà dell’autore
che l’ha prodotto. Implica il guardare alle opere sotto
il profilo testuale-storico, liberandolo da
interpretazioni, ideologie che distorcono il senso
» neoplatonismo
= ripresa del pensiero di Platone attraverso la dottrina di Plotino
» petrarchismo
= ripresa formale e lessicale della poesia di Francesco Petrarca, cioè
orientamento
all’imitazione di Petrarca come laboratorio
di stile
» laurenziano
= aggettivo che deriva da Lorenzo de’ Medici (il Magnifico) la cui traccia
culturale
sulla Firenze del Quattrocento caratterizzò
numerose forme di cultura (es: codice laurenziano)
» classicismo
= tendenza culturale a vedere nei classici greci e latini modelli e
realizzazioni
compiute del bello ideale, con il tentativo
di ricrearne la perfezione
» Aldino
= aggettivo che significa “edito da Aldo Manunzio”, riferito ai libri stampati
presso la sua
tipografia veneziana; fu un editore
importante cui si deveno grandi meriti di diffusione culturale
-
La riscoperta del greco
»
a Dante non interessava non sapere il greco, mentre Petrarca si strugge per
questa sua mancanza
» Petrarca
intuisce che la letteratura latina è un episodio di quella classica che ha come
lingua il greco
»
capisce che per studiare la classicità deve imparare il greco ma nel 1300 è impossibile studiarlo
1. perché non si sapeva il greco in occidente
(musulmani avevano tagliato i ponti con l’oriente)
2. non ci sono libri da cui imparare la
grafia perché questa situazione di separazione dura da secoli e quindi i libri
non sono stati più copiati nel tempo
» unici
luoghi dove si insegnava erano le isole del parlante greco in Calabria dove
c’erano monasteri
greco-ortodossi (il monaco Leonzio Pilato,
con famiglia, fu colui che insegnò a Petrarca)
»
all’inizio del Quattrocento Costantinopoli fu liberata dai musulmani e la
Chiesa cattolica opera un
grande
tentativo di ricongiungere la frattura con l’oriente con il concilio di Basilea
»
con il concilio vengono fatti cardinali in occidente molti orientali, che si
spostavano con il loro
seguito di dotti (e quindi portarono libri
in occidente) » ripresa del mondo greco, ricopiatura dei testi
» 1403 a Firenze si apre la prima cattedra
europea di retorica greca
»
da questo momento è possibile studiare, leggere, copiare in greco »
rientra nella letteratura
»
novità del greco porta alla ricoperta della poetica di Aristotele (porta
teoria, riflessione sull’arte della
letteratura) e porta la tragedia greca,
completamente assunta dagli umanisti
-
Differenza con Medioevo
» lettura
» i medievali leggevano i testi degli antichi in modo funzionale alla loro mentalità
e contesto
» gli umanisti leggono gli
antichi nel contesto dei loro testi
» dualismo: gli umanisti separano
l’attività culturale da quella spirituale
» poesia
come otio » gli umanisti riprendono da Cicerone questo concetto di
poesia come frutto degli
studi a cui
ci si dedica durante il tempo libero da impegni politici
» per il
medioevo il concetto di poesia è legato a quello della salvezza e, nella
concezione di
Dante, è strumento per condurre gli uomini alla felicità
» senso/lettera
» il Medioevo concentra la sua attenzione al contenuto della letteratura, di un
testo,
nello stesso tempo
non si può curare il contenuto senza la forma, ma viceversa sì
» l’Umanesimo, in linea
con il metodo di Petrarca e di Boccaccio opera una ricerca
stilistica, cura la
forma, che è ciò che più preme
» ragione
» nel Medioevo è l’appoggiare tutto l’essere umano su qualcosa di esterno
all’uomo, è
l’affidarsi a Dio, a ciò che
costituisce l’uomo, che non è l’uomo stesso
» per gli umanisti è
l’autodeterminazione, è ragionevole l’orientamento verso se stessi perché
l’uomo cresce quando,
rivolgendosi verso di sé, prende coscienza, senza avere un rimando
» realtà
» per i medievali è simbolo di Dio
» umanisti: è la circostanza in
cui l’uomo si muove, in cui si attuano i valori degli antichi
-
Umanesimo volgare
» localizzazione
geografica = Firenze e dintorni » esperienza legata alla corte di
Lorenzo de’ Medici (il
Magnifico) durante il 1400, che vedeva nella letteratura uno
strumento politico
»
Lorenzo il Magnifico riproduce la corte di Federico II
»
parte degli umanisti che non condivide il disprezzo del volgare, anzi lo
usa ed incentiva
» cambia,
dagli umanisti esclusivi, la concezione del rapporto tra l’opera degli
antichi e la propria, pur
prendendo spunto dalla stessa origine degli
esclusivi » emulare o imitare è la differenza
» emulare
= confronto con l’intenzione di miglioramento, di superare lo spunto iniziale
» imitazione
» Angelo Poliziano mette a fuoco tre tipi d’imitazione
» come i figli che portano sul loro
volto le fattezze dei genitori, cioè mostra gli stessi tratti
in un’originalità e
creatività » riproduzione innovativa
» come la scimmia
imita l’uomo » imitazione fedele (come una fotocopia) e non mediata
da deliberata scelta »
non c’è novità ma presuppone un’immedesimazione totale, è
quindi più funzionale
alla crescita personale degli altri tipi d’imitazione
» come l’ape, che succhiano il
nettare da fiori diversi per ricomporlo in un elemento
nuovo generato dalla
contaminazione di caratteristiche diverse (come Plauto)
»
l’umanesimo volgare considera possibile l’imitazione con lo strumento della
lingua letteraria (figli)
»
si producono testi che imitano quelli latini, con un volgare che imita le forme
e le strutture del latino
-
Lorenzo Valla
»
scisse al Re di Napoli un’orazione per invitarlo a cambiare il nome del suo
regno (Regno delle due
Sicilie) perché il titolo nasce da un
equivoco e quindi può essere politicamente pericoloso perché dal
punto di vista dinastico non dovrebbe essere
lui il re della Sicilia » poteva essere il pretesto per un
conflitto perché la parte siciliana e
napoletana pensa ciascuna di avere il diritto, legittimità sull’altra
»
scrive sei volumi intitolati Elegantiae linguae latinae = libri
che contengono un vastissimo repertorio
lessicale, cioè elenca le parole latine, non
in ordine alfabetico (inconsultabili » artificialità fine a sé)
Nessun commento:
Posta un commento