LA RIFORMA CATTOLICA
-
Definizione
»
è l’iniziativa sviluppatasi tra il 1550
e il 1660 di vivere in modo nuovo il
cristianesimo unita alla
reazione contro il dilagare del
protestantesimo
» 1776 » viene definita per la prima volta, da un
giurista tedesco di nome Putter, “Controriforma”
per sottolinearne negativamente gli
aspetti repressivi del fenomeno , il suo carattere in quanto
recupero violento ed impulsivo, svalutando
ogni apporto creativo del movimento
» gli
storici cattolici affermano che il movimento riformatore era preesistente e
parallelo a Lutero
»
i cattolici parlavano di riforma vera (la loro), contrapposta ad una riforma
falsa (quella protestante)
»
i protestanti distinguevano in una riforma vera ed unica (la loro) ed una falsa
(quella cattolica)
»
nel 1957 lo studioso storico tedesco Hubert
Jedin pubblicò un libro intitolato Riforma cattolica o
Controriforma? Con lo scopo di dare chiarimenti sulla svolta
intrapresa dalla Chiesa in quegli anni
»
questa riforma della Chiesa ha due aspetti:
- tentativo di risposta al
protestantesimo sia nell’etica
che nella dottrina, intrapreso anche con metodi duri. Non fu comunque quello
che prevalse.
- iniziativa di cambiamento nata già prima della Riforma dalla preoccupazione di
cambiare la modalità di vivere il cristianesimo e la Chiesa » non si può
ridurre ad una mera repressione.
» non
è una difesa ma uno sviluppo delle leggi vitali della Chiesa attraverso metodi
nuovi
» la
Controriforma comprende innanzitutto la teologia controversista =
vertenza dottrinale col
protestantesimo » tentativo di risposta in
termini dottrinali e teologici alla provocazione di Lutero
»
il termine “Riforma cattolica” d’altra parte accentua troppo gli elementi
originali ed autonomi
IL CONCILIO DI
TRENTO
-
Esigenza di un concilio
»
cresceva l’esigenza di un
rinnovamento strutturale, che la
Riforma protestante l’aveva accresciuto
»
l’imperatore Carlo V aveva la preoccupazione di ricomporre la
frattura creatasi tra protestanti e
cattolici, sia per motivi ideali (era consapevole
che il compito di un imperatore era quello di
difendere la Chiesa) sia per motivi politici
(sapeva che i principi tedeschi stavano approfittando del
disordine per togliergli potere e territori)
» incita il papa a chiamare un concilio
» l’idea
di Carlo V era quello di aprire un concilio ecumenico cui avrebbero
partecipato anche gli
ecclesiastici protestanti per poter arrivare
ad un compromesso con i cattolici
» necessità
del concilio ecumenico (= universale) che recuperasse tutta la religione
cattolica: la
dottrina, la vita morale e spirituale,
l’organizzazione della Chiesa. C’era bisogno di un forte
intervento che sanasse i mali della Chiesa
ed affrontasse i problemi del rinnovamento
»
la tendenza dei papi nel 1400 era di osteggiare la convocazione
del concilio, perché temevano
potesse diventare l’occasione per la rinascita
del conciliarismo, che sosteneva la superiorità del
concilio sull’autorità papale, ma papa Paolo
III si accorge della sua necessità
» 1537 » papa Paolo III insedia una
commissione incaricata di analizzare i motivi della crisi e di
proporre i provvedimenti
necessari per sanarla
» la commissione propone un inventario
dei mali e propone il Consilium de Emendanda
Ecclesia, una serie di proposte
di carattere disciplinale e morale
»
lo scisma protestante non poteva essere affrontato solo con provvedimenti
frammentati e limitati
»
prima che il concilio avesse inizio tramontano le speranze che sia occasione di
riconciliazione
»
i protestanti decisero di non prendervi parte perché non
accettavano il ruolo preminente che il papa
pretendeva di avere nella partecipazione dei
soli ecclesiastici (contraddice il principio luterano del
sacerdozio universale dei credenti) »
diventa un’assemblea interna al mondo cattolico
-
Perché Trento
» 1542 » fu convocato il concilio da Paolo III
dietro le pressanti richieste di Carlo V
» Paolo rimase a Roma, per non
creare un vuoto politico e disordini: decide di mandare una
sua delegazione, il cui
compito era di controllare lo svolgimento dell’assemblea in modo
che non risultasse svantaggiosa
per il pontefice
»
si scelse Trento per non dispiacere
ai cattolici né ai protestanti, dato
che era una città italiana, ma
apparteneva territorialmente all’Impero,
cosicché Carlo V avrebbe potuto controllare la situazione
»
segno di un’apertura alla discussione ed a trovare un accordo comune
» cronologia
del concilio » vero inizio nel dicembre del 1545
per la guerra di Carlo V e Francesco I
» 1547 » viene trasferito a Bologna con il pretesto
di un’epidemia di tifo
» 1549 »
morte di Paolo III ed interruzione dei lavori
» 1551 »
viene riaperto a Trento dal nuovo papa Giulio III (1550-55)
» 1552 »
il concilio viene di nuovo sospeso
» 1562 » viene
ripreso da papa Paolo IV Carafa che ne aveva voluto la
sospensione per dieci anni
» 1563 »
viene portato a termine dal nuovo papa Pio de Medici (1559-65)
»
nel corso degli anni si aggiunsero ecclesiastici (da 60 alla prima seduta a 235
all’ultima)
»
la rappresentazione geografica nel concilio era di due terzi italiana,
seguivano spagnoli, greci,
francesi, tedeschi, inglesi » l’ispirazione ecumenica
si rivela in realtà ristretta
-
Due tendenze
» prima
» spingeva perché si affrontassero prima i problemi di carattere
istituzionale e disciplinare
» con uno sguardo più benevolo nei
confronti dei protestanti, cercavano di evitare di
formalizzare una totale rottura (il
punto più sensibile del dissidio era quello teologico)
»
vengono appoggiati dal consenso di Carlo V, preoccupato di trovare un
accordo
» seconda
» spingeva perché si affrontassero prima le questioni dogmatiche e
teologiche
» spostavano l’attenzione su
un piano dove la contesa era più accesa ed in fondo urgente
» sono sostenuti dal
pontefice, che si fa portavoce di un’esigenza severa (parte filopapale)
»
per non creare disordini si decise di affrontare
i tue temi contemporaneamente in
modo che i due
aspetti, quello dogmatico e quello
disciplinare, fossero trattati parallelamente ed organicamente
nella divisione dei partecipanti in commissioni
per agevolare il lavoro
» il
concilio si attenne a questa impostazione unitaria durante tutta la durata del
concilio negli anni
-
Chiusura al protestantesimo sul piano della dottrina
» viene
ribadita la validità di tutti e sette i sacramenti
»
viene confermata la presenza reale di Cristo nell’eucarestia
»
viene confermato il battesimo per i neonati
» viene
riaffermata la netta divisione tra
clero e laicato contro il
“sacerdozio universale dei credenti”
»
la Chiesa si propone come unica interprete delle Sacre Scritture contro le tesi del “libero esame”;
»
dichiara autentica la versione latina ufficiale della Bibbia (la Vulgata
di S. Gerolamo)
»
“giustificazione per fede” sostituito dal principio che la salvezza si ottiene
per mezzo della fede, e
delle opere, realizzate e disciplinate
dentro la Chiesa » cooperazione
dell’uomo alla grazia divina
»
viene raccomandata la venerazione dei santi e della Vergine
-
La disciplina e l’istruzione
»
viene ribadito l’obbligo del celibato ecclesiastico
»
viene ribadito l’obbligo della residenza = tutti i sacerdoti
(compresi i vescovi) con funzioni
pastorali erano tenuti a risedere nella
circostanza a loro affidata
»
viene imposto ai vescovi di effettuare visite regolari
nelle parrocchie della loro diocesi (visite
pastorali)
per controllare il comportamento dei fedeli e la disciplina degli ecclesiastici
»
come conseguenza di questa norma si aboliva il cumulo dei benefici
ecclesiastici
»
viene imposto l’uso del latino come lingua universale della Chiesa
»
viene creata una rete di seminari per combattere l’ignoranza
del clero, formare intellettualmente e
religiosamente gli ecclesiastici, infondere
lo spirito ecclesiastico tramite ritiri, meditazione incontri
spirituale dando un atteggiamento morale che
portava ad una visione cristiana della realtà
» viene
introdotto l’esame alla vocazione
sacerdotale, cioè della sincera
inclinazione al servizio della
Chiesa, oltrepassando che il seminario era
un ambiente separato che non comunicava con il mondo
circostante, come si conveniva ad
un’istituzione dedicata a chi era superiore al resto dei fedeli
»
viene istituito il catechismo, che risanava l’ignoranza del
popolo sull’argomento teologico
»
i curati erano tenuti ad insegnare la dottrina ai
fedeli nella lingua corrente (volgare)
» Carlo
Borromeo » vescovo di Milano a cui fu affidata dal concilio il
compito di redigere un
Catechismo
romano, stampato nel 1566
» esemplificando
il contenuto del concilio fu cardinale nella divulgazione
uniforme dei
principi dell’ortodossia presso i fedeli
» così la stampa,
prima usata come mezzo per divulgare la Riforma viene usata
dal cattolicesimo come mezzo
d’istruzione per la popolazione
-
Iniziative papali
» prima,
durante e dopo il concilio i papi sono intervenuti con iniziative personali
»
vengono varati provvedimenti contro il nepotismo, la simonia, il
concubinato del clero
» nel
complesso la Chiesa si trovò rafforzata e attrezzata contro i mali che
prima l’affliggevano
» l’impianto
dottrinario ed organizzativo è in vita ancora ai giorni d’oggi
CONTROLLO E
REPRESSIONE
-
L’inquisizione papale
» la
riformulazione delle dottrine è parallela ad un’azione repressiva
»
papa Paolo III, su incitamento del cardinale Carafa, che
diventerà il futuro papa Paolo IV, diede
nuovo vigore al tribunale
dell’Inquisizione per la lotta contro l’eresia e stregoneria
»
sull’esempio spagnolo il papa accentra il tribunale sotto la direzione di una commissione
cardinalizia = Congregazione
del Sant’Uffizio
-
L’inquisizione spagnola
»
era alle dipendenze della corona spagnola, perché si voleva
mantenere dalla parte della Chiesa la
Spagna, una delle potenze rimaste cristiane
più rilevanti, dandole agevolazioni (autonomia)
»
nacque nel XV sec per fronteggiare il fenomeno del ritorno all’ebraismo
degli ebrei convertiti
» era
un organismo politico di cui si abusava spesso del potere per eliminare
i propri nemici politici
» celebre
per la durezza dei suoi metodi, con cui garantiva efficacia a discapito
della libertà umana
-
Il Sant’uffizio
»
aveva giurisdizione assoluta in materia di fede nei territori della Cristianità
» coordinava
i tribunali inquisitoriali locali a esclusione di quelli spagnoli
»
si crea una politica unitaria incentrata sull’Inquisizione
-
Provvedimenti disciplinari
» Paolo
IV, che aveva tendenze estremamente conservatrici,
interrompe per dieci anni il concilio,
convinto dell’inutilità di quell’assemblea e
ostile alle innovazioni
»
intendeva restaurare la potenza della Chiesa in una battaglia contro le eresie
» perseguitò
gli ebrei ed istituì il ghetto di Roma
»
accusò i cardinali che si erano mostrati entusiasti riformatori di eresia
» 1559 » organizza la censura sulla stampa
compilando l’Indice dei libri proibiti: catalogo
contenente tutti i titoli dei
libri di cui si proibiva la lettura integrale o parziale
NUOVI ORDINI
-
Tendenze all’organizzazione
» esigenza
di attuare una riforma attraverso nuove forme organizzative, attraverso la moralizzazione
del clero e di intervenire in prima
persona nella società » fondazione di nuovi ordini religiosi
» 1517 » Oratorio del divino amore =
confraternita, cioè libera associazione di laici ed ecclesiastici
di elevazione religiosa e con
fini di assistenza (malati, poveri…) frequente ed intensa
» 1524 » ordine dei teatini (dal nome
della città di Teate, l’antica Chieti), rivolti alla riforma morale
del clero e alla predicazione
» 1528 » ordine dei cappuccini, dediti
alla predicazione popolare e all’assistenza degli appestati
» 1532 » ordine dei somaschi (dalla
località di Somasca, a Bergamo), incaricati degli orfanotrofi
» 1533 » ordine dei barnabiti (dal
nome della chiesa di Milano S. Barnaba), attivi nella cura delle
anime e nell’assistenza agli
infermi
» 1535 » orsoline (dal nome di santa
Orsola), suore di clausura impegnate nell’istruzione femminile
»
nel XIII sec gli ordini mendicanti avevano posto un freno al dilagare delle
eresie, questa fioritura
di ordini e confraternite esprimeva la
volontà di rilanciare la presenza della Chiesa nella società
»
svolsero soprattutto azione missionaria attraverso la predicazione, l’esempio,
l’impegno sociale
-
I gesuiti
» 1534 » Ignazio
di Loyola, un ufficiale spagnolo
dalla vita avventurosa, ferito durante un assedio, fu
preso da una visione mistica e
decise di dedicarsi all’apostolato religioso istituendo la
Compagnia di Gesù, i cui
partecipanti prendono il nome di gesuiti
»
prevedeva una formazione molto lunga (2 anni di noviziato, 2 di studi
letterali e scientifici, 3 di
filosofia, 4 di teologia) » si diventava
sacerdote verso i trent’anni + un ultimo anno di noviziato
»
univano alla vasta cultura l’obbedienza di tipo militare
»
la struttura interna era rigorosamente gerarchica e l’autorità massima
era nelle mani del capo
dell’ordine, detto generale (richiamo
agli elementi militari e al mondo dell’esercito)
»
venivano reclutati attraverso una selezione rigorosissima
» al
rigore dell’ordine interno corrispondeva un’estrema flessibilità nei
confronti della realtà in cui
operavano » superamento dello spirito
monastico e dell’isolamento dal mondo
»
obiettivo = riconquista della Cristianità ai principi morali e
dottrinali della Chiesa romana
» si
ricerca la penetrazione massima nella vita politica, sociale, culturale
evitando atteggiamenti di eccessiva rigidità
»
successo » collaborazione con i governi » tutto dovuto alla buona
qualità d’istruzione dell’ordine
» promozione delle istituzioni
educative
» incremento della richiesta
di professori gesuiti da parte di principi, città, università
» fondazione di nuove
scuole affollate di giovani appartenenti ai ceti superiori
» ebbero accesso alle
corti come educatori » cresce la loro importanza politica
» diventano i confessori
personali di principi e sovrani » assicurano servigi anche
diplomatici perché era
l’organismo internazionale più formato
»
si edifica a Roma un apposito collegio centrale, il Collegium Romanum,
per l’istituzione dei novizi
» rinnovamento
dei programmi » introduzione nei programmi scolastici del gioco
disciplinato
» danza (per insegnare un portamento elegante)
» recite teatrali (per essere disinibiti nella società)
» si
formava la persona, si educano perfetti gentiluomini e cattolici
»
estendono la propria influenza anche sui ceti più umili » valorizzati i paesini
con riti cerimoniali
»
sono promotori del culto delle immagini sacre » sfocia negli apparati
cerimoniali delle processioni
»
ideale di creare un nuovo modello monumentale di chiesa riconoscibile in
quello della Chiesa di
Gesù a Roma (operano in tutti i campi
dell’umano, anche quello artistico » potenza delle immagini)
» i
gesuiti si ritirarono dalle opere assistenziali, ma non trascurarono attività
di missione oltremare
»
san Francesco Saverio » evangelizzò l’India e il Giappone
»
Matteo Ricci » viaggiò in Cina
» disciplinamento
sociale = azione di controllo sociale e di riorganizzazione intrapresa
dalla Chiesa
»
qualsiasi manifestazione fu sottoposta a controllo ed intervento
»
controllo in riferimento all’imposizione di modelli di comportamento
-
Disciplinamento sociale
»
l’opera di vasta azione sociale e di riorganizzazione della Chiesa è parallela
all’opera repressiva
definita di disciplinamento sociale
»
qualsiasi manifestazione pubblica o privata della vita sociale era sottoposta
ad un’opera di
controllo ed intervento attraverso
l’imposizione di modelli di comportamento
-
Gli ebrei
»
nel Medioevo le comunità ebraiche erano caratterizzate da un’ampia mobilità,
soggette agli arbitri
delle autorità politiche e religiose che
alternavano espulsioni e riammissioni
»
erano concentrati soprattutto in Spagna ed in Italia
» l’Inquisizione
impose una politica di conversioni forzate, accompagnata da accuse di
omicidio
rituale e da violenze popolari »
esteriormente si convertivano, ma praticavano ancora il loro culto
» si
diffonde il fenomeno dei marrani (“maiali” in spagnolo) =
ebrei convertiti che continuavano
segretamente a coltivare la fede e le
prescrizioni originarie
» 1492 » i sovrani spagnoli imposero l’espulsione
dai regni di Castiglia e d’Aragona degli ebrei che
non avevano intenzione di convertirsi »
provvedimenti presi anche in Sicilia e nel Regno di Napoli
» gli
ebrei spagnoli (sefartidi) si rifugiarono in Portogallo, nell’Impero ottomano,
in Italia
» 1497 » re portoghese adotta le stesse misure di
conversione forzata e di espulsione
» in
Italia vengono sottoposti ad un sistema di pesanti controlli culminati
nell’istituzione dei ghetti
» ghetto
= quartiere circoscritto, spesso sovraffollato, nei quali gli ebrei erano
obbligati a risiedere,
senza disporre della proprietà delle case
»
erano sottoposti a prediche forzate, erano controllati e vincolati nei diritti
(libertà di mobilità)
» comportamenti
antiguidaistici » pratiche discriminatorie degli ebrei in quanto non
condividono la
fede cristiana non riconoscendo la venuta
del Messia » obiettivo di convertire non di eliminare
» non
è un antisemitismo = odio in quanto razza (questo è del nazismo,
nasce con l’illuminismo)
»
messianismo = a metà del ‘600 un ebreo, presentatosi come messia, chiese ai turchi
la restituzione
di Gerusalemme e della terra d’Israele per
consentire il ritorno degli ebrei, ma una volta che fu
arrestato dai musulmani, si convertì
all’Islam per salvarsi la vita
-
La caccia alle streghe
» 1550-1650 » inquisitori cattolici, ministri
protestanti, autorità civili misero a morte migliaia di
persone
accusate di far parte di una congregazione di seguaci del demonio, di
possedere il potere
di distruggere o recar danno a uomini e
animali
»
la crisi religiosa protestante fu il motivo fondante dello scoppio di questa
paura
»
popolo aveva credenze popolari e leggende antiche » riguarda soprattutto il
mondo protestante
» streghe
= soggetti femminili che si rifacevano a riti pagani legati a fattori
naturali
»
autoconvinzione = la mitologia della strega acquista vita autonoma; anche dotti
e personaggi di
rilievo credono davvero alla loro esistenza,
le streghe credono davvero di avere poteri diabolici
»
erano accusate streghe quelle donne emarginate socialmente (già il sesso
femminile era escluso)
»
erano il nemico da abbattere, avevano caratteristiche comuni (vecchie,
brutte, vedove, vagabondi,
eretici, senza tetto, malati psicologici »
non erano solo donne, ma in netta prevalenza)
» il
fenomeno era diffuso soprattutto nelle zone rurali dove il culto
cristiano si mischiava a quello
pagano » l’ignoranza del popolo ebbe
un ruolo fondamentale anche per la diffusione
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