DEDICA AL
LIBELLUS (I)
TESTO LATINO
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TRADUZIONE
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Cùi donò
lepidùm novùm libèllum
àridà modo pùmic(e) èxpolìtum?
Còrnelì,
tibi: nàmquè tu solèbas
mèas èss(e) aliquìd
putàre nùgas,
iàm tum, c(um) àusus es ùnus. Ìtalòrum
5
òmn(e) aevùm tribus èxplicàre chàrtis,
dòctis, Iùppiter,
èt labòriòsis.
Quàr(e) habè
tibi quìcquid hòc libèlli,
quàlecùmque;
quod, ò patròna vìrgo,
plùs unò maneàt
perènne saèclo. 10
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A chi dono un nuovo
libretto elegante
appena lisciato dalla arida
pomice?
Cornelio, a te: infatti tu
eri solito
ritenere che le mie
sciocchezze valessero qualcosa,
già allora, quando tu hai
osato, unico fra gli italici,
raccontare tutta la storia
in tre libri
colti, per Giove, e
faticosi.
Perciò prendi per te questo
libretto, qualunque cosa sia, qualunque valore abbia; o vergine protettrice,
possa sopravvivere nel
tempo più di una generazione.
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- Metro » endecasillabi faleci (molto ritmato e adatto per le
poesie leggere e scherzose)
- Verso 1 » libellum è diminutivo di liber;
la tendenza in quel periodo era di usare un linguaggio
colloquiale per dare l’impressione
di una poesia spontanea, leggera, raffinata
»
visto che il componimento è di 2300 versi, è probabile che libellum si
riferisca ai primi 60
componimenti, cioè le cosiddette nugas,
oppure è solo una falsa modestia
»
è evidente il tentativo di usare il
linguaggio nuovo, vicino al parlato, apparentemente semplice
» lepidus
significa “elegante, carino, alla moda” definisce l’atteggiamento dei poeti del
I secolo
» rifiuto
del linguaggio ridondante, predilezione per l’eleganza nella leggerezza
dei contenuti
» dono
è all’indicativo, quindi non è una domanda retorica
- Verso 2 » si riferisce all’elaborazione di un testo, scritto
su un foglio di pergamena che viene limato sui
bordi con la pietra pomice
per togliere le frastagliature sui margini
- Verso 3 » Cornelio Nepote è uno storico della
Gallia Transalpina, qui ricordato come autore dei
Chronica, un
compendio di storia universale in tre libri per noi perduto; qui Catullo elogia
l’amico, che aveva
inventato questo genere letterario e che apprezzava i suoi scritti
- Verso 4 » nugas “sciocchezze ”appartiene al
linguaggio parlato e contribuisce ad abbassare il livello.
Designa i componimenti
poetici di breve estensione e di minor impegno, nell’ambito della
poetica alessandrina ha
significato positivo in contrapposizione con la poesia tradizionale
» anche
questo termine contribuisce all’intento, proprio del proemio, di ostentare
modestia
- Verso 8 » qualicumque indica la qualità, quicquid
si riferisce alla quantità
»
libelli è un genitivo partitivo che si riferisce ad hoc
- Verso 9 » o patrona virgo è l’invocazione alla
Musa
- Verso 10 » maneat è congiuntivo desiderativo
» saeclo,
da saeculum, fa parte di quel gruppo di parole che originariamente avevano
il gruppo
consonantico –cl- ma dal momento che la
pronuncia ne risultava difficoltosa, si è aggiunta
prima una o che per oscuramento è diventata
u (es: periclum » periculum)
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RispondiEliminaNel verso 10 maneat ha valore ottativo
RispondiEliminaMeas al verso 4 è un iperbato
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