EDIPO A COLONO
- Data di rappresentazione » viene rappresentato postumo nel 405 a.C. (altri
pensano nel 401 a.C.)
» è
l’ultima opera di Sofocle, che ha scritto a più di novant’anni, nel momento più
tragico della vita di
Ateme, dopo la sconfitta della guerra del
Peloponneso: per queste circostanze è strano che solo qui
recuperi una serenità mentre, durante lo
splendore della città in cui viveva, ha sfiorato il nichilismo
»
inoltre in questo periodo ha avuto anche problemi familiari: tutti oppure uno
dei suoi figli maschi gli fa
una processo per avere l’eredità prima della
sua morte, dichiarando che ormai non aveva più la capacità
di intendere e di volere, accusandolo di
demenza senile » Sofocle si difende e vince il processo
»
nonostante l’amarezza per questa condotta dei figli emerge una visione positiva
- Ambientazione » Colono, demo di Atene (quartiere periferico) » è la
patria di Sofocle
- Personaggi » Edipo
» Antigone
(figlia di Edipo)
»
Teseo (re di Colono)
»
Ismene (sorella di Antigone, Polinice ed Eteocle)
»
Creonte (zio di Edipo e rappresentante di Eteocle, nuovo re tebano e figlio di
Edipo)
» Polinice
(fratello di Eteocle e figlio di Edipo)
»
messaggero
- Numero di attori » tre o quattro
» essendo molti
i personaggi, gli attori sono costretti ad uscire spesso senza congedo per
cambiarsi e
fare un altro personaggio. C’è un passaggio in cui si ipotizza addirittura il
quarto attore
(o Ismene è rappresentata da due attori, oppure da un unico, che viene a
diventare il quarto
attore)
- Coro » abitanti di Colono
-
Trama
» il
vecchio e cieco Edipo è peregrinato fino a Colono, scortato dalla figlia
Antigone
»
non appena riconosciuto, gli abitanti di Colono lo vogliono cacciare perché non
porti la peste anche nella
loro città, ma lo fanno restare finché non
torni Teseo, che decide di accoglierlo, benevolo
»
le sciagure ed il tempo hanno riscattato Edipo, che ora non è più contagioso grazie
alla scoperta
rivoluzionaria della coscienza (συνοῖδα «avere
coscienza»): perché un’azione sia una colpa deve essere
voluta, quindi Edipo è in realtà innocente (non
doveva essere esiliato) » questo però non toglie il dolore
»
arriva Ismene, che fino ad allora aveva viaggiato da sola cercando il padre per
dargli una notizia: ha
ricevuto un oracolo che le ha rivelato che
il luogo in cui morirà Edipo sarà sacro ed inviolabile
» questa
novità lascia Edipo incredulo ed irritato: ora che gli dei gli avevano tolto
tutto vogliono ricoprirlo
di gloria » non ci crede, perché ha ormai
perso la fede negli dei, dopo le sciagure della sua vita
»
prima i tebani (governati da Eteocle), dall’altra Polinice ed i suoi, cercano
di impossessarsi di Edipo
»
arriva Creonte, rappresentante di Eteocle, che cerca di portare con sé Edipo
col ricatto
»
arriva poi Polinice, che lo incita a seguirlo in Argolide ed appoggiarlo nella
lotta che sta preparando
contro il fratello Eteocle: è un personaggio
triste, che chiede compassione per la sua situazione (esiliato)
»
Edipo rifiuta sdegnosamente entrambi (soprattutto Creonte, perché Ismene lo
aveva avvertito che sarebbe
stato confinato fuori da Tebe finché non
morisse: i cittadini tebani temevano un nuovo contagio e così
avrebbero avuti sicuri i dintorni della
città, dove sarebbe morto, e di conseguenza la città stessa)
» l’oracolo,
che dice sempre molto poco, non aveva confermato l’innocenza di Edipo, per
questo i tebani
temono che, se tornato in città, avrebbe
scatenato un altro contagio
» ripetuti
fragori annunciano ad Edipo che l’ora della sua morte si avvicina
» Edipo
chiede a Teseo, l’unico di cui si fida, di accompagnarlo insieme alle figlie in
un luogo misterioso
in cui sa che dovrà morire, e si incammina
verso il bosco delle Eumenidi
»
entra in scena un messaggero che aveva accompagnato il corteo fino ad un certo
punto, raccontandoci la
fine di Edipo (gli eventi importanti, soprattutto
la morte non è rappresentata nella tragedia greca)
» il
messo e le due fanciulle, su richiesta di Edipo, si sono fermate ad un certo
punto del percorso: solo
Teseo è ammesso ad ammirare la sua morte
miracolosa, e viene ritrovato da solo con le mani sugli occhi:
aveva visto infatti un prodigio, l’assunzione
di Edipo tra gli dei
»
nell’esodo le ragazze ritornano a Colono insieme a Teseo, molto tristi, ma il
coro le consola, dicendo loro
che Edipo ha finito felicemente la sua vita,
quindi esortandole a non essere più tristi
-
Osservazioni
» viene
recuperata l’idea di ὄλβος, il grado di felicità che si esprime tirando le
conclusioni alla fine della
propria vita » quella di Edipo è stata una
morte così miracolosa da aver superato tutta la somma dei mali
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