I MOTI DEL 1831
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La trama cospirativa
» nel
’31 scoppiarono dei moti insurrezionali nei Ducati di Modena, Parma,
Stato della Chiesa, che furono
la diretta conseguenza della situazione
creatasi dopo la rivoluzione del luglio 1830
in Francia
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La rivolta nelle Legazioni e nei Ducati
» febbraio » scoppia una rivolta a Bologna e
si estese a tutti i centri principali delle Legazioni pontificie
» il moto dilagò anche nel
ducato di Parma e di Modena, costringendo alla fuga Francesco IV
» novità
rispetto ai moti del ’20-21
1. a muoversi non furono tanto i militari
quanto i ceti borghesi appoggiati dall’aristocrazia liberale e da
una mobilitazione popolare » la mobilitazione si manifestava con
dimostrazioni e tumulti in piazza
2. tentativo di coordinare le singole
insurrezioni cittadine in un moto unitario
»
es: fu organizzato un corpo di volontari col compito di marciare verso Roma
»
l’esito del moto fu però influenzato dalle divisioni municipaliste
»
si ripropone inoltre il contrasto tra democratici (che vogliono subito portare
la lotta fino al cuore
dello Stato della Chiesa) e moderati
(propongono di attendere l’intervento austriaco e francese)
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L’intervento austriaco
»
l’esercito asburgico occupò i Ducati, entrò nei territori pontifici e sconfisse
a Rimini gli insorti
» ritorno
al vecchio ordine accompagnato da una dura repressione
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Rapporto risorgimento-Chiesa
» i
cattolici sono protagonisti del Risorgimento, ma la Chiesa ha un problema: è
anch’essa uno Stato
»
il papa, essendo anche re, deve preservare il suo potere » agisce in maniera
pesante con scomuniche
»
realizzando il Risorgimento, quindi, l’Italia nasce andando contro uno degli
elementi che più degli altri
costituiva l’identità italiana: la religione
comune, personificata nella sede papale
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