LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
- La rivoluzione industriale diede inizio all’età contemporanea
»
il fenomeno prese avvio in Inghilterra tra la fine del ‘700 e l’’800
»
il termine “rivoluzione” implica sia la radicalità dei mutamenti sia la
loro rapidità. La rivoluzione
industriale non è tale per la sua rapidità,
ma soprattutto per il suo carattere irreversibile e radicale
»
fase di sviluppo economico senza precedenti
»
passaggio da un’economia agricolo-artigianale a un’economia industriale fondata
sulla fabbrica
» si
affermò con differenti modalità anche nel continente europeo
»
avviò la trasformazione dell’organizzazione sociale, i sistemi politici, i
modelli culturali
»
formazione di nuovi strati sociali (classe operaia e ceti medi)
» diffusione
del sistema di fabbrica e delle macchine: diffusione dell’industria a scapito
dell’agricoltura
»
nei paesi industrializzati c’è l’uscita dalla penuria alimentare e dalla
povertà (permise il benessere)
»
nuova mentalità, dominata dall’ideologia del progresso, dalla disponibilità dal
mutamento
I CARATTERI
DELL’INGHILTERRA PREINDUSTRIALE
- Perché si verificò inizialmente in
Inghilterra e quali fattori concorsero a determinarla?
1.
sviluppo del commercio
»
nella prima metà del ‘700 il commercio inglese rafforzò le sue posizioni su scala
mondiale
» riduzione
dei rischi del commercio oltremare » aumento dei profitti
» promozione
della libera iniziativa: Londra sviluppò una rete di servizi di credito e
assicurativi,
diventando così centro dei traffici e
capitale finanziaria di tutta Europa
»
il controllo del mercato internazionale fornì alle manifatture britanniche la
possibilità di un rapido e
poco costoso approvvigionamento di cotone
grezzo: materia prima alla nascita dell’industria tessile
2.
attitudine al rischio
»
lo sviluppo commerciale favorì la formazione di operatori economici di mentalità
imprenditoriale, di
disponibilità al rischio, di spirito
d’iniziativa (indispensabile per sostenere una crescita economica)
»
le altre potenze avevano un ramo del commercio affidato alle grandi compagnie
privilegiate a cui lo
Stato affidava il potere economico,
escludendo così la partecipazione di altri
3.
caratteristiche dell’agricoltura
»
l’attività economica prevalente era l’agricoltura (80% degli abitanti lavoratori
abitava nei campi)
»
le attività industriali erano organizzate su scala domestica, l’unità di
produzione era la famiglia
»
il mercato era molto ristretto (gran parte del prodotto
era destinato all’autoconsumo) a base locale o
regionale » gli scambi erano precari anche
per la scarsità delle vie di comunicazione interne
»
la crescita economica si scontrava con il ridotto rendimento delle fonti
disponibili
»
nel ‘700 l’assetto proprietario e le strutture produttive agricole subirono un
cambiamento tanto
profondo da generare una rivoluzione
agricola
»
costituzione di ampie attività di produzione basate sul lavoro di salariati
agricoli
» piccoli
proprietari/contadini autonomi andarono diminuendo, sostituiti dal
nuovo ceto dei braccianti
» fenomeno
delle enclosures = privatizzazione delle terre comuni e di uso
civico
» favorisce la diminuzione dei piccoli proprietari
»
con la riduzione delle opportunità per i piccoli proprietari ed i contadini
autonomi favorisce il
massiccio esodo dalle campagne, che
consente lo sviluppo del proletariato industriale
» l’agricoltura
non è più finalizzata ad un autoconsumo ma ad un reddito » creazione di una
classe di
grandi proprietari terrieri di stampo
capitalista
»
introduzione di nuove tecniche agricole (accessibili solo ai medi/grandi
proprietari terrieri)
»
adozione di nuovi sistemi di rotazione » aumento della produttività
»
la crescita dei mercati agricoli promossero il mercato interno, che si rivelerà
fonte di domanda per i
prodotti inglesi durante le guerre contro la
Francia agli inizi dell’800, quando il commercio europeo
fu rallentato dal blocco continentale
imposto da Napoleone Bonaparte
» miglioramento
delle vie di comunicazione (nuovi sistemi di pavimentazione, istituzione
dei pedaggi)
» espansione
dei canali navigabili per cui si svolse il trasporto di materiali pesanti
(carbone e ferro) la
cui disponibilità determinò le prime fasi
della rivoluzione industriale
4.
rivoluzione demografica: incremento della popolazione
» si
verifica in tutta Europa nel ‘700, ma l’Inghilterra è il caso più
significativo (6 » 14 milioni)
»
aumento notevole della natalità (abbassamento dell’età di matrimonio e aumento
dei matrimoni)
» matrimoni
favoriti da raccolti favorevoli e quindi una maggiore disponibilità alimentare
»
la rivoluzione agricola sopperì al fabbisogno alimentare di una
popolazione in crescita
» diminuzione
della mortalità per un maggiore benessere
»
aumento della popolazione permise la crescita dell’economia rendendo
disponibile una manodopera
numerosa e quindi a basso costo; divenne
sempre più dipendente dal mercato (esce dall’autoconsumo)
»
la grande richiesta di lavoro fa accettare anche meno soldi all’operaio
pur di avere un posto
»
creazione di un nuovo ceto = il proletariato (chiamato così perché la
sua unica ricchezza era la
propria capacità lavorativa e la possibilità
di riproduzione, la “prole”)
5.
stabilità politica e dinamismo sociale
» rafforzamento
del ruolo del Parlamento
» vivacità
della società civile: la società inglese era più colta e dinamica di quelle
continentali, aperta
alle innovazioni, con forte spirito
pragmatico » queste condizione favorirono il decollo industriale
»
le innovazioni tecnologiche e la loro introduzione nel sistema di fabbrica
furono i veri elementi di
rottura che segnarono il vero e proprio
avvio della rivoluzione industriale
IL PROGRESSO
TECNOLOGICO
-
Invenzioni e innovazioni
» invenzione
= scoperta di una determinata tecnica, che fine a se stessa non genera
cambiamento
» innovazione
= applicazione di un’invenzione, quindi la sua diffusione, che determina il
cambiamento
» il
rapido succedersi di nuove invenzione determinò la trasformazione economica
»
rapporto temporale tra invenzione ed innovazione: dopo la scoperta di qualcosa
di nuovo, il suo
inserimento nel processo produttivo e lo
sviluppo della produzione implica tempo affinché ci sia un
cambiamento considerabile nel processo di
industrializzazione » è l’innovazione che è determinante
» è
lo stesso processo di industrializzazione a porre delle esigenze
che determinano l’introduzione di nuove
tecniche nel processo produttivo » fase
segnata da un flusso continuo e concatenato di innovazioni
»
idea di progresso come evento necessario + immagine del mondo come
realtà in trasformazione
» l’800
è il secolo del progresso e del positivismo (illusione che al progresso
scientifico debba seguire
necessariamente un progresso umano »
smentito poi dall’uso della scienza nelle guerre mondiali)
»
viene istituito l’ufficio brevetti, dove si depositava gli schemi delle
proprie invenzioni per avere la
garanzia della segretezza ed assicurare il
primato all’inventore
» settori
principalmente interessati: macchine utensili, della generazione di
forza motrice, dell’estrazione e
lavorazione di materie prime (in particolare
il carbone ed il ferro)
-
Innovazioni nell’industria tessile
»
prima la tessitrice intrecciava i fili con una spoletta » lavoro molto lungo,
prodotto molto pregiato
» 1733, John Kay: invenzione della navetta
volante che rese possibile un migliore rendimento del telaio
» stimolò
altre invenzioni per migliorare la produttività » questo movimento è il
propulsore dell’800
» 1765, James Hargreaves inventò la jenny
» 1769 invenzione del filatoio idraulico
»
nel 1779 l’invenzione del filatoio mule
consentì il passaggio alla completa meccanizzazione della filatura
»
l’invenzione del telaio meccanico superò lo squilibrio tra l’eccesso di
filati e la sua capacità produttiva
-
La macchina a vapore
» prima
l’energia per far muovere le macchine era fornita da ruote idrauliche installate
lungo i fiumi
»
per questo le fabbriche si chiamavano mills (“mulini”), ma la
limitata disponibilità di energia idrica
limitava la dislocazione delle fabbriche
alla presenza dei corsi d’acqua
» si
usò il vapore come forza motrice » prime macchine a vapore brevettate da
James Watt nel 1769
» era
più conveniente usare una forza motrice costante alimentata da un combustibile
(il carbone, di cui
l’Inghilterra possedeva ricchi giacimenti) »
vapore e carbone divennero gli strumenti del progresso
»
le innovazioni non furono il risultato di una ricerca scientifica, ma soluzioni
pratiche a problemi concreti
»
gli inventori non furono uomini di scienza ma di varia estrazione culturale e
sociale
-
L’industria del cotone e della lana
» fu
la prima area industriale che per prima si avvalse dei mutamenti delle tecniche
abbassando così i costi
ed i tempi di produzione per un aumento
esponenziale della produttività (meno necessità di manodopera)
» questo
è permesso dalla mancanza di precedenti tradizioni e quindi di resistenze alla
novità (l’industria
del cotone era quasi totalmente mancante in
Inghilterra, molto sviluppata quella della lana)
»
fu la prima industria che diede il via al nuovo sistema di produzione
basato sulla fabbrica
»
ragioni dello sviluppo dell’industria del cotone
1. la mancanza di tradizioni consolidate
permise di assorbire con minori resistenze le nuove tecnologie
2. maggiore disponibilità di materia
prima per l’espansione commerciale ed i rapporti con le colonie
3. impianti per l’industria cotoniera erano a costo limitato
anche se fortemente innovativi
»
non richiedeva grandi investimenti iniziali ma assicurava proficua rendita
4. ampia disponibilità di manodopera
di cui non era necessaria una specializzazione
»
col crescere della disponibilità della manodopera, ne diminuiva il costo per i
proprietari
»
possibilità si assumere anche donne e bambini (con loro il costo si abbassava
ancora)
»
il risparmio sulla manodopera permetteva di abbassare i costi dei prodotti,
venduti a prezzi sempre
più convenienti, tali da consentire
l’acquisto da parte dei gruppi di popolazione a basso reddito
»
incentivò il consumo da parte di settori sociali con maggiori disponibilità
economiche
-
L’industria del ferro
» è
un’industria di base perché legata alla produzione in altri settori
industriali (es: telai meccanici)
»
industria siderurgica attraversò una rapida espansione, coincise con la fase di
industrializzazione
»
l’industria siderurgica riuscì a far fronte ad una domanda enorme introducendo nuove
tecnologie
»
aveva subito una crisi prolungata per la scadente qualità del minerale
di ferro inglese
»
il combustibile usato era il carbone di legna, però in via di
progressivo esaurimento per la crescente
richiesta del legname per uso abitativo ed
industriale » riduzione delle foreste determinata anche
dall’aumento demografico (necessità di più
spazio abitabile) e dallo sviluppo dell’agricoltura
» tentativi
di sostituire il carbone di legna con il coke prodotto dalla
distillazione del carbone fossile
(risorsa ampiamente reperibile nel
sottosuolo inglese), che aveva combustione troppo lenta e incompleta
»
il ferro invece era troppo ricco di impurità e la sua
raffinazione richiedeva un processo molto complicato
»
aumentò l’importazione del ferro dalla Svezia (più puro) »
stagnazione dell’industria siderurgica
»
la macchina a vapore ed il sistema di Henry Cort mutarono
totalmente la situazione permettendo la
produzione di ghisa (lega del ferro e del
carbonio prodotta dalla raffinazione del ferro negli altiforni)
»
abbattimento dei costi di produzione » dal 1812
l’Inghilterra diventò un paese di esportazione
»
il ferro assunse il simbolo di una nuova civiltà della macchina e si affermò
nell’edilizia pubblica e
abitativa per le sue caratteristiche
fisiche, per la convenienza del materiale, per il suo valore simbolico
» 1851: costruzione del Crystal Palace per
l’Esposizione universale di Londra
LA FABBRICA E LE
TRASFORMAZIONI DELLA SOCIETA’
-
La divisione de lavoro
»
il sistema di fabbrica sconvolse i metodi di produzione e le forme di
organizzazione del lavoro
» l’attività
lavorativa prima si svolgeva nelle botteghe artigiane, sottoposte ai regolamenti
restrittivi
delle corporazioni, con un metodo di
produzione prevalentemente a domicilio
» il
lavoratore divenne da libero professionista un operaio salariato
(presta la sua opera alle dipendenze del
padrone in cambio di una somma di denaro
giornaliera, il «salario»; non possiede che la sua capacità di
lavorare, non sono proprietari degli
strumenti e non consumano i prodotti, come avveniva prima)
»
vengono abbandonate tutte le attività di impresa familiare, in
particolare quella agricola
»
crescente divisione del lavoro per ottimizzare i tempi ed
aumentare la produttività (l’artigianato impiega
tempi molto più lunghi ed i prodotti sono di
qualità inferiore » macchine sono più precise)
» gli
operai eseguono un solo passaggio della produzione (l’artigiano si occupava
dell’intero processo)
» non
è necessaria una particolare specializzazione (si tratta di far
funzionare dei macchinari), mentre
l’artigiano era un lavoratore specializzato »
si perde il gusto della personalizzazione del lavoro (l’operaio
era ridotto ad essere semplicemente una mano
che controllava il lavoro delle macchine)
»
il lavoro era controllato nel luogo (doveva essere svolto in una
fabbrica) e nel tempo (c’erano dei precisi
orari di lavoro da rispettare, spesso
molto duri) » iniziare, sostare, smettere il lavoro all’unisono
»
il lavoratori erano a contatto con una schiera numerosa di colleghi
(diverso dalle botteghe)
»
il loro lavoro veniva controllato da sorveglianti che avevano mezzi di
coercizione morale, pecuniaria e a
volte anche fisica » la fabbrica diventa un
nuovo genere di prigione
-
La città ed il mercato del lavoro
»
il sistema di fabbrica trasformò l’organizzazione territoriale del lavoro e
ridisegnò l’immagine
topografica ed architettonica della città
»
si concentrò nei centri urbani, che crebbero
»
la campagna circostante modificava la sua estensione e le sue colture per una
popolazione in aumento
» formazione
del proletariato industriale fu lenta e complessa: è riduttivo pensare ad
un fenomeno di esodo
di massa dalle campagne verso la città
perché anche la popolazione extraurbana aumentò, rendendo
l’esodo meno improvviso, con un impatto
minore sulla popolazione
-
Trasformazione delle condizioni di vita
»
il sistema di fabbrica impose condizioni molto gravose che
prevedevano fra le 12 e le 16 ore giornaliere
»
la semplificazione del processo produttivo rese possibile l’impiego di donne
e bambini (assenza di lavoro
fisico) sottoposti a duro sfruttamento
(la loro paga era molto bassa)
»
la condizione operaia era caratterizzata dalla precarietà del posto di
lavoro
» problemi
nel processo di inurbamento: gli operai erano costretti ad abitare in quartieri
a loro dedicati,
caratterizzati da sovraffollamento,
precarietà delle condizioni igieniche, alimentazione povera
-
I luddisti
»
fra i lavoranti a domicilio e gli artigiani si diffuse il luddismo (1°
manifestazione di opposizione sociale)
»
prese il nome dal leggendario tessitorie Ned Ludd, che distrusse
un telaio
»
movimento organizzato in bande di guerriglia segrete finalizzate
alla distruzione delle macchine
»
vedevano nelle macchine la causa principale della disoccupazione
e dei bassi salari
»
rifiuto del nuovo ordinamento della produzione e delle nuove condizioni di vita
»
reazione della legislazione penale inglese: dura contro ogni qualsiasi
forma di organizzazione, di
sciopero, di rivendicazioni salariali +
introduzione della pena di morte per i luddisti
SVILUPPO
NELL’EUROPA CONTINENTALE
-
L’economia dell’Europa continentale
»
il nuovo sistema produttivo si diffuse a partire dal 1830
» il
quadro economico europeo è contraddittorio, diverso a seconda di zone
specifiche
»
l’Europa preindustriale non presenta segni di rottura con il sistema
dell’ancien regime
» l’economia
era essenzialmente agricola (ancora tecnicamente arretrata) » macchine
agricole sconosciute
»
principali cambiamenti » aratri capaci di scendere più in profondità nel
terreno
» sistemi
più razionali di rotazione delle colture (perfezionamento tecniche note)
»
estensione delle colture: consentono integrazione tra agricoltura ed
allevamento
-
Barriere doganali
»
arretratezza legata non sol a fattori tecnici, ma anche alla ristrettezza e
alla frammentazione del mercato
» i
trasporti erano lenti e ostacolati dalla presenza di barriere doganali
anche tra Stato e Stato (es: Italia)
»
le dogane impedivano un mercato mondiale, o anche solo nazionale
-
Carestie
»
ci furono due gravi carestie che aggravarono questa situazione, causate da cattivi
raccolti
1. quella del 1816-17
2. quella del 1846-47
provocata dal diffondersi di una malattia della patata che era diventata
la principale base dell’alimentazione (come in Irlanda, dove la carestia
fu durissima)
- Aumento della popolazione (fattore di progresso)
»
popolazione aumenta del 50% » si inseriva in una tendenza cominciata dal
‘700 (si protrarrà fino al ‘900)
» calo
della mortalità: sintomo del progresso economico e civile e del continuo
ampliamento del mercato
»
la produzione agricola andò crescendo, tranne che nei periodi di crisi
-
Progresso scientifico-tecnologico
»
fu un altro fattore di crescita della società europea
»
si verificarono numerose e significative scoperte (es: la termodinamica,
il calcolo delle probabilità, gli
studi sui campi magnetici, la chimica
organica) che produssero rilevanti effetti pratici
»
novità più rivoluzionaria: uso della macchina a vapore come strumento di
locomozione e di trasporto
» 1803: costruzione della prima nave a vapore,
mentre in Inghilterra furono costruite le prime locomotive
»
nacque dall’esigenza di trasportare quantità sempre maggiori di carbone dalle
miniere
»
poi venne l’idea di far viaggiare i vagoni su rotaie fisse di metallo
»
il risparmio rispetto al trasporto sui carri incoraggiò gli imprenditori
nonostante gli investimenti elevati
ma necessari per la costruzione di linee
ferroviarie
-
La costruzione di una rete ferroviaria
» 1830-50: in Gran Bretagna furono costruiti 11.000
km di ferrovie, poi cominciarono gli altri paesi
»
la costruzione in Europa avvenne a ritmi più lenti e in quantità meno
significative
»
solo dopo il 1850 ci fu il boom su scala
europea
»
la locomotiva e la ferrovia divennero il simbolo del progresso per le
velocità, lo sconvolgimento
traumatico che introducevano nel paesaggio
rurale
»
stimolò la produzione delle industrie siderurgiche e meccaniche
L’INDUSTRIALIZZAZIONE
NELL’EUROPA CENTRALE
-
Ristrettezza degli investimenti
»
l’affermazione dell’industria moderna fu lenta e difficile all’inizio dell’800
» i
capitali, già scarsi, si indirizzavano prevalentemente verso gli investimenti
nella terra, tradizionalmente
ritenuti
più sicuri » gli investimenti nei macchinari avevano rischi molto più
elevati
»
il sistema bancario era poco sviluppato
»
il basso livello dei prezzi riduceva il profitto
»
il tenore di vita della maggior parte della popolazione era inferiore
che in Inghilterra e questo limitava la
capacità di assorbimento dei prodotti
industriali
»
la produzione manifatturiera ed il lavoro a domicilio sembrava più sicura e più
economica
-
Primi centri industriali
» nel
settore tessile e meccanico, iniziano ad esserci alcuni nuclei di industria
moderna, dopo il 1815
» solo
in alcune zone (ricchezza del sottosuolo, disponibilità di energia
idrica, principale forza motrice,
vicinanza ai mercati dei grandi centri
urbani, determinate condizioni politico-sociali)
» la
più vasta si estende dalla Manica alle Alpi svizzere, poi si ampliò
gradualmente
-
Belgio
»
grazie ai suoi stretti rapporti con l’Inghilterra e alla ricchezza dei
suoi giacimenti carboniferi acquistò un
primato in campo industriale
-
Francia
»
era lo Stato più popoloso dopo la Russia, il più ricco dopo la
Gran Bretagna, vantava un alto livello
scientifico e tecnologico, aveva
un’industria manifatturiera sviluppata
»
pur partendo da una posizione di vantaggio ebbe una crescita più lenta
» a
impedire un decollo più rapido fu la struttura della società
rurale francese caratterizzata da una diffusa
piccola e media proprietà contadina che
teneva legati alla terra capitali e forza-lavoro
-
Confederazione germanica
»
il processo fu ancora più difficile per lo scarso numero di macchine a
vapore, per l’arretratezza della
produzione del ferro e del carbone, per il
ritardo nel settore tessile
» premesse
per lo sviluppo: creazione di una lega doganale, costruzione di linee
ferroviarie, sviluppo
dell’istruzione
superiore, si afferma una scuola scientifica
-
Impero asburgico
»
esistevano nuclei di sviluppo industriale
» condizioni
favorevoli: amministrazione efficiente, rete stradale, discreto livello
d’istruzione
»
sviluppo ostacolato dallo strapotere delle aristocrazie terriere e dalle
barriere doganali
»
al di fuori di questi paesi l’industria moderna era sconosciuta
» l’Italia
e la Russia si introdussero in grave ritardo a questo sviluppo
SALARIATI CONTRO
IMPRENDITORI
-
Nuovo antagonismo
» trasformazioni
nella struttura sociale sono conseguenti alla diffusione dell’industria
»
al concetto di ceto si sostituì quello di classe, definito in
rapporto al ruolo svolto nel processo produttivo
»
antagonismo fondamentale fu tra borghesia (proprietaria dei mezzi di
produzione) e proletariato (chi non
ha altra ricchezza che la sua prole, per i
latini erano i nullatenenti, all’ultimo gradino della società)
» precedentemente
l’antagonismo era tra aristocrazia e popolo
-
Il confronto sociale in Inghilterra
» nell’Europa
continentale questo dualismo era oscurato dalla prevalenza di altre figure
sociali
»
in Gran Bretagna la borghesia svolgeva una funzione di primo piano
» in
alcune città industriali la massa operaia era sempre più numerosa e agguerrita
»
le condizioni di vita dei lavoratori erano estremamente disagiate
-
Le Trade Unions
» da
questo derivava l’impulso delle classi dirigenti di farsi carico degli aspetti
più gravi
» anni ’30-’40: furono promulgate delle leggi
sociali in favore dei lavoratori
» spinta
degli operai ad associarsi tra loro e a ribellarsi, tendenza
favorita dal fatto di lavorare in grandi
unità produttive e di vivere a stretto
contatto gli uni con gli altri favorendo la circolazione di idee
» i
primi episodi di ribellione furono i luddisti
»
negli anni ’20, guidati da leader
democratico-radicali, avevano iniziato con forme di agitazione pacifica
(manifesti, comizi, scioperi) in cui si mescolavano
rivendicazioni economiche e politiche
»
chiedono l’abrogazione delle leggi che dichiarano illegali le associazioni fra
lavoratori e gli scioperi
» 1824: successo grazie alla legge che legalizza
le associazioni operaie » nascono le prime Trade Unions
» nei
paesi dell’Europa continentale il processo di formazione del
proletariato è più lento
-
La questione operaia
»
anche nei paesi più ritardati la questione operaia venne imponendosi
»
l’addensarsi di masse proletarie suscitava preoccupazioni igenico-sanitarie,
timori per l’ordine pubblico
»
anche reazioni moralistiche (nelle periferie operaie dilagavano criminalità,
prostituzione, alcolismo)
» si
diffonde nei ceti urbani benestanti l’equazione fra classi lavoratrici e
«classi pericolose»
»
però c’era chi individuava nel proletariato la vittima di un ordine
sociale ingiusto, quindi la protagonista
di un possibile nuovo processo
rivoluzionario
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