L’UNITA’ D’ITALIA
LA SECONDA
RESTAURAZIONE
- Conseguenze delle
rivoluzioni del ’48-’49 » ritorno
dei sovrani legittimi
» consolidamento
dell’egemonia austriaca
» ne deriva il blocco di qualsiasi esperimento
riformatore e dello sviluppo economico degli Stati italiani
» distacco tra sovrani e opinione pubblica
borghese
- Riorganizzazione degli
Stati Italiani
» lo Stato della Chiesa fu
riorganizzato secondo l’antico modello teocratico-assolutistico
»
il Regno delle Due Sicilie ritorna al sistema assolutistico con una
repressione durissima
»
lo Stato borbonico, anche per la sua arretratezza economica, è un
modello negativo agl’occhi dell’Europa
»
il Lombardo-Veneto » viene sottoposto ad un pesante regime di
occupazione militare
»
inasprimento della pressione fiscale (su imprenditori, commercianti, ceto
popolare)
- Vittorio
Emanuele II e lo scontro col Parlamento
» il Piemonte sabaudo vive una situazione diversa
» sopravvive
l’esperimento costituzionale con lo Statuto albertino
» il
regno di Vittorio Emanuele II comincia con uno scontro tra corona e Camera
elettiva (democratica)
» agosto ’49
» pace di Milano con l’Austria (Piemonte paga una forte indennità senza
però cedere territori)
» la Camera si rifiuta di
approvarla
» Massimo D’Azeglio
(moderato che presiede il governo) scioglie la Camera
» il re indirizza agli
elettori un messaggio (proclama di Moncalieri) in cui li invita a
scegliere
rappresentanti più
moderati, altrimenti lo Statuto sarebbe messo in discussione
» la nuova Camera
(maggioranza di moderati) approvò la pace di Milano
- Il governo D’Azeglio e la legge Siccardi
» D’Azeglio ha ora l’appoggio della Camera
per condurre un’opera di modernizzazione dello Stato
» febbraio 1850 » viene approvato il progetto del ministro
della Giustizia Siccardi di porre fine ai privilegi
della Chiesa (tribunali riservati,
diritto d’asilo, censura sui libri) riordinandone i rapporti con lo Stato
»
la legge Siccardi incontra una durissima opposizione da parte del clero e degli
ambienti conservatori
»
nella battaglia per l’approvazione, emerge un nuovo leader della maggioranza
liberal-democratica, il
conte Camillo Benso di Cavour,
aristocratico, uomo d’affari, proprietario terriero, giornalista
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