LA PRIMA GUERRA MONDIALE
LO SCOPPIO DEL CONFLITTO
- Situazione
»
sistema di alleanze è crollato
»
la triplice alleanza è abbastanza debole perché è un’alleanza contro natura
(interessi italiani contrastano
quelli austriaci, soprattutto per la
questione ancora aperta delle terre irredente)
»
altra frattura: tra Austria e Russia per la questione balcanica
»
triplice intesa = Francia + Inghilterra + Russia legate da alleanze che si
contrapponevano all’aggressiva
politica espansionistica tedesca
»
punto di contrasto = stato terminale dell’Impero ottomano, che non era più un
impero multinazionale
identificato con lo Stato turco, i popoli
arabi non si sentono più rappresentati da esso
»
motivi ideologici di tensione = nazionalismo, imperialismo, volontà di
primeggiare sugli altri stati,
militarismo (= corsa agli armamenti) »
vengono trasportati sulla popolazione attraverso propaganda
- 28 giugno 1914: attentato di Sarajevo »
morte dell’arciduca Francesco Ferdinando
» fu la scintilla per lo scoppio della guerra,
ma già nell’Europa del 1914 esistevano già tutte le premesse
»
mise in moto una catena di reazioni e controreazioni che precipitò l’Europa in
un conflitto vastissimo
»
studente bosniaco Gavrilo Princip uccise con due colpi di pistola l’erede al
trono d’Austria Francesco
Ferdinando e sua moglie » faceva parte di
un’organizzazione irredentista che aveva la sua base in Serbia
»
lo studente apparteneva ad una società segreta chiamata “la morte nera”, che
aveva trovato terreno sicuro
in Serbia, in cui godeva di una certa
tolleranza dal governo (che voleva la creazione di uno Stato serbo)
»
la moglie non apparteneva ad una casata reale, quindi non avevano il diritto ad
una scorta di sicurezza
che fosse adeguata e che probabilmente
avrebbe impedito l’attuarsi dell’attentato
»
Francesco Ferdinando voleva portare avanti un progetto di riforma trialistica =
creare una terza corona
slava sotto l’autorità dell’imperatore
austriaco » però i nazionalisti serbi vogliono l’autonomia
» non
era il primo attentato terroristico » l’Austria decide di risolvere la
questione
» i
sospetti dell’Austria muovono subito alla Serbia » inoltre la polizia austriaca
riuscì a catturare
l’assassino e a risalire alla setta
irredentista a cui apparteneva
» la
reazione degli austriaci fu durissima » c’era una parte dei generali austriaci
che consideravano come
nemici dell’Austria l’Italia (volevano
infatti attaccarla alle spalle, mentre era impegnata sul fronte della
Libia) e la Serbia (quando sconfitta, insieme
all’alleata Russia, avrebbero avuto libero sbocco sui Balcani)
- 23 luglio 1914 l’Austria invia un
durissimo ultimatum alla Serbia
»
ultimatum = richiesta di uno Stato ad un altro Stato di fornire una precisa
risposta su una particolare
questione entro un tempo stabilito; spesso
si indicano anche le conseguenze nel caso in cui non vengano
accettate e condizioni dell’ultimatum stesso
» qui l’Austria minaccia una dichiarazione di guerra
»
premessa: l’Austria aveva consultato precedentemente Berlino per assicurarsi un
appoggio politico e
una
protezione militare nel caso in cui la Serbia avesse negato l’ultimatum (non
consultano l’Italia)
»
cosa richiedeva » cessazione di qualsiasi propaganda antiaustriaca
» arresto di
alcune persone
» partecipazione
della polizia austriaca all’indagine sull’attentato all’arciduca
» reazione:
i serbi vedono l’ultimatum come una limitazione della loro libertà e sovranità,
come un’offesa
all’onore (è evidente che gli non si
fidavano a lasciare i serbi a condurre le indagini sull’attentato), e sono
anche preoccupati per il coinvolgimento di
alcuni esponenti politici
»
respingono parte dell’ultimatum, specialmente quella riguardante la
partecipazioni di funzionari austriaci
alle indagini sui mandanti dell’attentato »
i Serbi erano forti dell’appoggio russo
- giudica la risposta insufficiente » il
28 luglio 1914 il governo austriaco dichiara guerra alla Serbia
»
mette in moto un meccanismo di alleanze caratterizzato da un automatismo non
ragionato
»
per risolvere la situazione si sarebbe potuti scendere a patti attraverso un
dialogo diplomatico, ma
nessuno è disposto a rinunciare alle proprie
posizioni anteponendo l’onore alla conservazione della pace
»
la politica si sottomette ai militari » i veri responsabili di questa guerra
sono i militari, che vogliono la
guerra » fare un passo indietro significava
mostrare la propria debolezza, venir meno al proprio onore
»
lo zar russo vuole tardare la mobilitazione, desiderando tentare ancora una via
diplomatica, ma
viene convinto dalle argomentazioni dei capi
militari per cui se non avessero mobilitato immediatamente
l’esercito, molto complicato e lento da
radunare per la vastità del territorio russo, sia sul confine
austriaco sia su quello tedesco, i nemici li
avrebbero attaccati mentre loro erano impreparati alla difesa
»
lo zar accetta le argomentazioni e il governo russo ordinò la mobilitazione
delle forze armate » creazione
di tutte le premesse per lo scoppio di un
vero conflitto armato
»
il movimento delle truppe russe fu interpretata dal governo tedesco come un
atto di ostilità
- 31 luglio 1914 » la Germania invia un
ultimatum alla Russia intimando l’immediata sospensione delle
manovre
militari » da notare la velocità con cui si succedono gli avvenimenti e cresce
la tensione
» non
ottenne risposta » dopo 24 ore la Germania dichiara guerra alla Russia
»
lo stesso giorno la Francia (alleata alla Russia) mobilitò le proprie forze
armate
» la
Germania risponde con un nuovo ultimatum e con la successiva dichiarazione di
guerra alla Francia
» le
decisioni della Germania fanno precipitare definitivamente la situazione
»
come spiegare l’impegno così profondo della Germania in una crisi che in fondo
non toccava nessuno dei
suoi interessi? » da tempo soffriva di un
complesso di accerchiamento
» si sente soffocata
nelle sue ambizioni internazionali
» motivazioni di
ordine militare » già dal 1906 i tedeschi hanno pronta una strategia
-
Piano Shlieffen » Alfred von Schlieffen = generale
tedesco
» la strategia si basava sulla rapidità degli
spostamenti e sulla sorpresa
»
prevedeva innanzitutto un massiccio attacco contro la Francia, con l’intento di
colpirla durissimamente e
definitivamente in poco tempo creando una
tenaglia che avrebbe stretto Parigi in pochi giorni perché
avrebbero scavallato la sua difesa passando
per il Belgio
» raggiunto
questi obiettivo, avrebbero potuto spostare in massa le truppe sul fronte della
Russia, la cui
macchina militare era potenzialmente
fortissima ma lenta a mettersi in azione
»
in questo modo, sfruttando i lunghi tempi della Russia, sarebbero riusciti a
evitare la pericolosità di una
guerra su più fronti, che avrebbe potuto
mettere in difficoltà l’esercito tedesco
»
presupposto essenziale per la riuscita del piano = rapidità dell’attacco alla
Francia » per questo era
previsto che le truppe passar reso
attraverso il Belgio » un attacco dal Belgio avrebbe permesso di
investire lo schieramento francese nel suo
punto più debole e di puntare direttamente su Parigi
» 4
agosto » i contingenti tedeschi invasero il Belgio per attaccare da nord la Francia
» Belgio aveva dichiarato la
sua neutralità in un trattato internazionale
» la violazione della neutralità scosse
profondamente l’opinione pubblica europea
» ebbe un peso decisivo nel determinare
l’intervento inglese nel conflitto
» l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania
» Gran
Bretagna » era preoccupata dell’eventualità di un successo tedesco
» non tollerava
l’aggressione ad un paese neutrale che si affacciava sulle coste della
Manica » la
Germania aveva sottovalutato la reazione dell’opinione pubblica
»
non riescono ad arrivare a Parigi perché vengono fermati sulla Marna
»
ulteriore errore: inviano parte delle truppe sul confine russo per paura che il
reclutamento sia più veloce
del previsto » non rimangono fedeli al piano
originale e indeboliscono l’esercito
»
arrivano molto vicino a Parigi (in città si sentono i cannoni vicini), ma non
la raggiungono perché
procedono con un attacco frontale che
avrebbe voluto sbaragliare lo schieramento francese
- Agosto 1914 » Giappone dichiara guerra
alla Germania per impadronirsi dei possedimenti tedeschi in estremo oriente +
Turchia interviene a favore degli Imperi centrali
- Errori e illusioni
»
Germania » sottovalutare il peso della reazione dell’opinione pubblica
» subordinare alle esigenze militari
qualsiasi considerazione di opportunità politica
» errore strategico, perché
costruiscono il piano guardando all’andamento della politica
» problema di elasticità
mentale dei generali » errore di valutazione: per le nuove tecnologie è
impossibile l’attacco
frontale tipicamente ottocentesco
» erano convinti che
avrebbero dovuto sconfiggere tutto l’esercito » invece basta prendere la
capitale e accerchiare
l’esercito per renderlo inoffensivo e vincere
» Europa
» tutti i governi sottovalutarono la gravità dello scontro che si andava
preparando
» era ampiamente diffusa
l’opinione che una guerra, immaginata breve, vittoriosa e gloriosa,
avrebbe contribuito a soffocare i contrasti
sociali e a rafforzare le classi dirigenti
» calcoli non del tutto sbagliati:
negli Stati coinvolti, le forze pacifiste trovano scarso appoggio
» tutta l’opinione pubblica è
mobilitata a sostegno della causa nazionale » patriottismo
» nemmeno i partiti socialisti
(che avevano fatto del pacifismo e dell’internazionalismo la
propria bandiera) vollero
sottrarsi al clima generale di “unione sacra”
»
gli ufficiali erano educati alla guerra ottocentesca » slogan: “avanzare senza
mai tirarsi indietro!”
»
i generali mandano pur consciamente al macello, alla morte migliaia di soldati
» per
anni combattono sempre nello stesso modo, ma gli attacchi erano inutili, al
massimo si avanzava di
qualche chilometro senza ottenere mai
risultati definiti e sempre a costo di grandi perdite
»
dinamica della battaglia: attacco con mitragliatrici, si conquista la prima
linea e poi si è respinti
» manca
totalmente il senso della realtà » chi ha più senso della realtà, più
disponibilità a rinunciare a
presupposti teorici e a convinzioni
ideologiche vince (es: decidono di attaccare nel punto più difeso!)
- Novità
1. mitragliatrice automatica » guerra di
logoramento
»
impossibile muoversi su spazi ampi senza pesanti perdite di uomini
» gli
eserciti venivano armati molto di più rispetto ad un esercito ottocentesco:
tutti disponevano di
fucili a ripetizione e di cannoni potentissimi,
ma principale è l’introduzione della mitragliatrice
» inventata
nel 1884 » moltiplica la forza di un solo uomo (spara 200/250 colpi al minuto)
»
mentre il fucile spara colpi singoli che devono essere ricaricati ogni volta »
procedimento lento che
poteva costare la vita del soldato » ora c’è
il ricaricamento automatico
» da
guerra cavalleresca, frontale, di movimento, a campo aperto a guerra di
logoramento, che non
poteva essere pensata sullo spostamento
rapido e come pochi e risolutivi scontri campali
» nonostante
questo, tutti i piani sono fatti sulla previsione di un conflitto di pochi mesi
»
per l’allungamento dei tempi di battaglia, per la prima volta nella storia per
vincere una guerra è
necessario avere alle spalle l’appoggio sicuro
di una forte economia che fornisca risorse alimentari e
materie prime per la produzione in serie di
armi e per gli indumenti dei militari
2. sottomarino » uso utilissimo per attuare
il blocco navale » valore intuito per primo dai tedeschi
»
rivoluziona la guerra navale trasformandola in una guerriglia che coglie il
nemico impreparato
»
attacchi alle navi mercantili sviliscono le reti commerciali dei nemici,
intaccandone la forza in
battaglia per la mancanza di materie prime e
di risorse economiche
3. aereo » usato per ricognizione e
osservazione più che per bombardamenti
»
sono chiamati “i cavalli del ‘900” » molti radiatori infatti vengono dalla
classe della cavalleria
»
si formano così delle guerre parallele in cielo, con scontri e duelli tra aerei
nemici
»
sono però azioni isolate, relegate ad un’elite, non sono scontri frequenti
4. armi chimiche » ne fanno uso per primi i
tedeschi nel 1915 (lanciano contenitori di gas al cloro)
»
rivoluziona la storia della guerra: si deve far conto con armi a basso costo
con effetto distruttivo
enorme » distruzione di massa: il raggio
d’azione del gas era di 6 km
»
usate per la prima volta nella storia nella Grande Guerra » non si aspettavano
che funzionasse
»
non contando su un grande risultato, i tedeschi non avevano neanche preparato
un piano adatto
» non
sfruttarono l’occasione di un grande buco apertosi nello schieramento » si
richiuse velocemente
»
per contrastarlo nascono le prime maschere anti-gas (gli italiani ne
improvvisano alcune imbevendo
delle pezze di urina: l’ammoniaca infatti
neutralizzava l’effetto asfissiante del cloro)
5. carro armato » introdotti dagli inglesi nel
1916 » impiego sempre più massiccio di mezzi motorizzati
»
progetto che nasce dalla necessità di sfondare le trincee
»
si pensa di blindare un’automobile (le prime autoblindo) con piastre d’acciaio
»
ma al posto delle fragili ruote di gomma, utilizzano le ruote cinghiate delle
macchine agricole, più
resistenti e più adatte al fango e a
qualsiasi terreno » non vengono però valorizzati nella loro utilità
6. comunicazioni radio-telefoniche » la
guerra sollecita lo sviluppo di settori giovani
» consente
il circolo delle informazioni indispensabili al combattimento (posizione dei
nemici, novità
degli eventi, comunicazione con la patria per
l’invio di nuove risorse e contingenti, …)
»
la radio risulta essere più efficace e sicura dato che non ha bisogno di fili
per essere trasmessa
»
i nemici avrebbero potuto tagliare i fili per isolare il nemico e renderlo più
debole
7. guerra che coinvolge le masse » da
eserciti poco numerosi a eserciti di massa
»
pratica ormai generalizzata delle coscrizioni obbligatorie, dell’esercito
permanente (tranne in Gran
Bretagna, solo nel 1916) + accresciute
possibilità di mezzi di trasporto consentono di mettere in
campo rapidamente eserciti di proporzioni
mai conosciute prima
8. dimensione planetaria della guerra
»
per la prima volta nella storia avviene una guerra che coinvolge così tante
potenze e territori
»
per la prima volta è una guerra che coinvolge masse di cittadini, e che quindi
ebbe un elevatissimo
numero di morti, anche per la lunga durata
dei combattimenti e per il nuovo modo di combattere
» per
la prima volta viene coinvolta tutta l’economia del paese per sostenere un
combattimento
prolungato nel tempo » le industrie vengono
trasformate in produzione in serie di armi
» per
la prima volta risulta necessario il lavoro delle donne: le uniche rimaste che
potevano sostituire il
lavoro degli uomini nelle industrie affinché
l’economia non crollasse » la donna da una situazione di
emarginazione sociale, si ritrova ad esserne
protagonista ed elemento fondamentale
»
per la prima volta viene operata una mobilitazione psicologica sia sul fronte
interno sia sul campo di
battaglia, per incitare i soldati a non
arrendersi e a continuare a combattere
9. nascita della propaganda » se manca una
base di consenso interno, la guerra e la morte è insostenibile
»
per la prima volta viene operata una mobilitazione psicologica sia sul fronte
interno sia sul campo di
battaglia, per incitare i soldati a non
arrendersi e a continuare a combattere
» scopo:
convincere le persone ad approvare la guerra e a combatterla, motivare i
soldati
nascondendo l’amara verità della sua intrinseca insensatezza e illogicità,
facendo leva su
alcuni sentimenti naturali e condivisi da tutti (famiglia, patria,
difesa dei più deboli, lotta per
sconfiggere il male e la bestialità, adesione alla guerra giusta ecc…)
che non rappresentano
la verità, ma devono solamente esaltare gli aspetti più emotivi
nell’uomo
» cercano
di stroncare ogni tentativo di umanità e di naturale resistenza alla battaglia
presentando il nemico come una bestia » disumanizzazione
del nemico » è più accettabile
per
un uomo uccidere una bestia che un altro uomo
»
quali immagini persuadono di più a incitare alla guerra? quelle della
1. tradizione letteraria risorgimentale
(figura dell’eroe che combatte per la nazione, dell’eroina la cui purezza è in
pericolo, nemico traditore della patria)
2. della cultura bellica radicata
nell’Occidente e soprattutto quella ottocentesca (idea di guerra come scontro
cavalleresco, idea di eroismo bellico che si manifesta in scontro all’arma
bianca, guerra rapida, di movimento, con rapidi spostamenti, attacchi di
sfondamento, convinzione di una conquista veloce)
3. mascolinità ottocentesca (immagine
dell’uomo come combattente e della donna da difendere)
4. tradizione del cristianesimo (morte come
martirio, idea della guerra giusta, guerra come crociata)
5. revival medievale (re Artù, Lancillotto, Parsifal)
6. imperativi nazional- patriottici (difesa
della patria, l’onore della nazione, l’obbligo di sacrificarsi per la comunità
nazionale)
7. valori insiti nella natura umana (protezione
della propria famiglia, da cui dipende la riproduzione della propria comunità, affezione
alla propria terra)
» successo
determinato da un preesistente sostrato ideale radicato profondamente nel
sentire comune
»
degradazione dell’immagine del nemico » esasperazione delle notizie, pur vere,
di aggressioni o
maltrattamenti contro i civili compiute dai
soldati nemici » vengono considerati veri anche fatti non
documentati per giustificare l’uccisione del
nemico senza alcun rimorso
»
“una falsa notizia nasce sempre da rappresentazioni collettive che preesistono
alla sua nascita […] la
falsa notizia è specchio della coscienza
collettiva.” » da Marc Bloach
»
nessi tra riferimenti della storia sacra e la brutalità della guerra + fusione
fra tradizione cristiana e
l’ideale del sacrificio affrontato in nome
della nazione (crocifissione del soldato canadese, bambini
infilzati che diventano angeli,
valorizzazione della morte come martirio e della guerra come crociata) » sono
tutte immagini accettabili perché appartengono al linguaggio nazionalista
prebellico
»
mezzo: annunci via radio, manifesti, discorsi in piazza, immagini, poesie,
testi letterari, sermoni,
articoli, cartoline, fotografie, dipinti,
musiche
10. brutalizzazione della mentalità europea
= esito della quotidianità della ferocia
»
assuefazione alla violenza come normalità » la gente si abitua alla morte, che
non sconvolge più!
»
questo spiega come subito dopo la prima, sia potuta scoppiare una seconda
guerra mondiale
11. la guerra nelle trincee
»
unica difesa per l’attacco delle mitragliatrici nemiche = trincee » simbolo
della 1° guerra mondiale
»
nuovo modo di fare guerra = due schieramenti praticamente immobili che si
affrontano in una serie
di attacchi sanguinosi e sterili,
inframmezzati da lunghi periodi di stasi
»
gli eserciti opposti si equivalgono, nessuno prevale » pur stando a breve
distanza sono inattaccabili
» all’inizio
sono concepite come rifugi provvisori per le truppe in attesa del balzo
decisivo
»
poi divennero la sede dei reparti di prima linea » col passare del tempo furono
allungate e allargate,
diventando così delle città semisotterranee
fortificate con gli ultimi ritrovati della tecnica
»
diventano inespugnabili » dotate di ripari, protette da filo spinato (che
compare per la prima volta) e
da serie di mitragliatrici che rendono
impossibile un assalto frontale (spiega il numero di vittime)
» condizioni
igieniche disastrose: i soldati sprofondano nel fango, nella polvere, dormono
tra i topi, i
cadaveri in putrefazione dei loro compagni e
gli escrementi dei vivi, con un odore insopportabile
quanto il freddo (o il caldo) e la fame »
logoramento dei combattenti nel morale e nel fisico
»
gli assalti (sempre nelle prime ore del mattino), sono preceduti da fuochi di
artiglieria » risultato:
eliminazione di ogni effetto sorpresa!
(indice dell’incapacità ad osservare il dato reale) » i soldati
scattano fuori dalle trincee e forse
riescono a raggiungere qualche varco aperto nei reticolati
(facilitando così il compito
dell’artiglieria nemica), ma poi subiscono il contrattacco dalla seconda
linea, che li ricaccia alle posizioni di
partenza con un nulla di fatto e numerose perdite
»
col passare dei mesi appare chiaro che la guerra non ha nulla di
“cavalleresco”, e molti soldati si
sentono traditi da false promesse e
illusioni » talvolta si traduce in forme di rifiuto e disobbedienza
agli ufficiali, diserzione, forme di
autolesionismo (i feriti venivano trasferiti dal fronte), o addirittura
veri ammutinamenti che crebbero con il
prolungarsi del conflitto (apice nel 1917)
12.
L’INTERVENTO DELL’ITALIA
- Allo scoppio del conflitto il governo
Salandra aveva dichiarato la neutralità dell’Italia
»
decisione giustificata con il carattere difensivo della Triplice intesa:
l’Austria non era stata attaccata
quindi il trattato della Triplice alleanza non
prescriveva l’intervento degli alleati per altre situazioni
» inoltre
l’Italia è risentita dal fatto che l’Austria l’ha sempre esclusa dalle
consultazioni che avrebbero poi
portato alla dichiarazione di guerra contro
la Serbia + ostilità per le terre irredente
»
NB: la Triplice alleanza era contro natura, per l’assenza di presupposti
ideologici
»
si affacciava l’eventualità opposta: una guerra contro l’Austria a fianco dell’Intesa
per portare a
compimento il processo risorgimentale
riunendo all’Italia Trento e Trieste
» mantengono
contemporaneamente aperti due canali: parallelamente incominciano a intavolare
trattative
segrete con le potenze dell’Intesa » voleva
l’Italia in guerra dalla loro parte perché avrebbe potuto
impegnare l’Austria a sud, indebolendo
l’attacco sugli altri fronti » se avesse combattuto contro di loro,
la Francia si sarebbe trovata accerchiata
(nord: Germania, sud: Italia)
»
erano a conoscenza delle trattative solo il re (titolare della politica
estera), il presidente del consiglio, il
ministro degli esteri » non ne era informato
il ministro della guerra, che avrebbe poi dovuto gestirla!
» i
servizi segreti tedeschi lo scoprono » spingono l’Austria ad assecondare le
condizioni degli italiani per
la loro entrata in guerra » italiani
contenti della fuga di notizie
- Si apre un dibattito pubblico che spacca
l’Italia in due: interventisti…
1. irredentisti
2. sinistra democratica: socialisti
rivoluzionari, repubblicani, radicali
3. nazionalisti » per permettere all’Italia
di affermare la sua vocazione di potenza imperialista
4. il re, il ministro degli Esteri Sidney
Sonnino, il presidente del Consiglio Antonio Salandra
»
temevano che una mancata partecipazione al conflitto avrebbe compromesso la
posizione
internazionale dell’Italia e il prestigio
della monarchia
5. Benito Mussolini » per la sua svelta
viene espulso dal partito e dalla direzione del quotidiano Avanti
»
fonda subito un nuovo giornale: Il popolo d’Italia
6. il quotidiano Corriere della sera
diretto da Luigi Albertini
7. piccola-media borghesia: giovani,
studenti, isegnanti, impiegati
8. Gabriele d’Annunzio (combatterà in prima
linea) e altri esponenti intellettuali
» l’intellettuale
diventa la bandiera per un’ideologia, per una posizione politica
»
si sviluppa il prototipo dell’intellettuale politico
» costituiscono
un gruppo omogeneo perché unito da un unico obiettivo preciso (la
partecipazione alla
guerra), su cui focalizzano una rumorosa
campagna di piazza e mediatica
»
riescono a farsi valere per la loro chiassosità (numerose manifestazioni +
propaganda mediatica)
»
giocavano su temi scottanti (patria, antiaustria, fine del giolittismo, difesa
delle famiglie…) che
puntavano su sentimenti che sapevano essere
condivisi da molti » su ciò sviluppano la loro propaganda
»
danno prova di un’impressionante capacità di mobilitazione: manifestazioni in
piazza
»
impongono l’immagine di sé come gruppo politico molto attivo (contavano sulla
maggioranza dei
giovani e sui settori più dinamici della
società, che più contribuivano a formare l’opinione pubblica)
- …e neutralisti
1. socialisti
2. sindacati
3. Chiesa cattolica guidata dal nuovo papa
Benedetto XV, particolarmente abile nella diplomazia
»
argomentazioni del papa » non possiamo combattere contro una potenza cattolica
(Austria-Ungheria)
»
opposizione alla violenza in quanto male per l’uomo
4. Giolitti (e quindi la maggioranza del
Parlamento)
»
pensa che l’Italia avrebbe potuto contrattare la sua neutralità in cambio di
terre con i paesi centrali
»
pensa inoltre che l’Italia non sia pronta per entrare in un conflitto di tali
dimensioni
5. il giornale La Stampa di Torino
»
sono la maggioranza assoluta, anche solo perché il 99% della popolazione
italiana si dichiarava cattolica
»
ma sono un gruppo molto eterogeneo per pensiero e provenienza sociale (cristiani
e socialisti insieme!)
»
non riescono a fare fronte comune anche perché non sono uniti da un unico
obiettivo, ma ciascuna classe
aveva in mente un’alternativa diversa alla
guerra » lo schieramento non si trasforma in alleanza politica
- Il patto di Londra
»
ciò che decise l’esito fu l’atteggiamento del capo del governo, del ministro
degli Esteri e del re
» le
trattative intavolate con l’Intesa vanno avanti » il 26 aprile 1915 decisero di
accettare le loro proposte
firmando il patto di Londra (con Francia,
Inghilterra, Russia) con il solo avvallo del re
»
cosa prevedeva » in caso di vittoria avrebbe ottenuto Trentino, sud Tirolo, Venezia
Giulia, penisola
istriana, (eccetto la città di Fiume), una
parte della Dalmazia con numerose isole adriatiche
»
Giolitti si trova davanti al rischio di una crisi istituzionale perché avrebbe
contraddetto il re
» si
verificarono molte manifestazioni di piazza (le “radiose giornate”) sempre più
minacciose
» Giolitti,
nella tensione generale, sceglie di salvare l’istituzione e accetta
- 23 maggio 1915 » l’Italia dichiara
guerra all’Austria » il giorno dopo hanno inizio le operazioni militari
»
disorientati e isolati, i socialisti non riescono ad organizzare un’opposizione
efficace
»
decidono per la famosa formula “né aderire né sabotare”, che è un’implicita
confessione di impotenza
1915-1916: LA GRANDE STRAGE
- Le battaglie dell’Isonzo: il fronte
orientale
»
convinzione che con una rapida campagna militare avrebbero vinto i nemici si
sarebbe risolto il conflitto
»
fronte orientale » le forze austro-ungariche, inferiori per numero, ripiegarono
di pochi km così da
piazzarsi sulle posizioni difensive più
favorevoli = lungo il corso dell’Isonzo e sulle
alture del
Carso » il fronte italiano è una S rovesciata
»
nel corso del ’15 » le truppe italiane comandate da Luigi Cadorna sferrarono 4
offensive senza ottenere
nessun
successo (le prime quattro battaglie dell’Isonzo)
» gli attacchi
sono sanguinosissimi per entrambi gli schieramenti (250.000 italiani!)
»
errore = i militari e i generali sono di mentalità arretrata » attaccano nel
punto più difeso
» attaccano ad est quando era il
Trentino il punto più favorevole, perché avrebbero potuto
intrappolare gli austriaci in
una morsa e avrebbero risparmiato migliaia di vittime
» inferiorità dei servizi segreti
italiani: non sapevano dove fosse il nemico, le parti + difese, ecc..
» esito
= nullo » le posizioni con cui si ritrovano a gennaio sono le stesse con cui
erano a giugno!
»
offensiva via mare » la flotta austriaca bombarda le città italiane sulle coste
dell’Adriatico
» l’Italia
allora decide di creare una rete sottomarina che chiudesse il mar Adriatico in
modo da
impedire ai tedeschi di giungere in soccorso e di imprigionare gli austriaci
» vengono
coinvolti anche i cittadini ma in proporzioni non paragonabili rispetto alla
II guerra
mondiale » gli obiettivi principali sono le ferrovie e i punti di snodo
- Verdun e la Somme: fronte francese
»
anche qui gli schieramenti rimasero immobili per tutto il 1915 e ci furono
migliaia di vittime
» i
generali avevano una concezione ottocentesca della battaglia, alla ricerca
dell’attacco risolutivo
» Verdun
» inizio del 1916 » i tedeschi sferrano un attacco in forze contro la
piazzaforte francese di
Verdun con lo scopo
principale di dissanguare il nemico (risultato: 600.000 morti in 4 mesi)
» lo scopo non è conquistare ma
indebolire l’avversario per poi dare il colpo finale, ma per l’uso
di mitragliatrici e la
realtà delle trincee questo ideale di battaglia non si sarebbe mai realizzato
»
Somme » gli inglesi tentano una controffensiva sul fiume Somme (1 milione di
morti in 6 mesi)
- La Strafexpedition: giugno 1916
» l’esercito
austriaco passò all’attacco sul fronte italiano
»
tentano di penetrare nel Trentino nella pianura veneta e di spezzare in due lo
schieramento nemico
»
gli italiani furono colti di sorpresa, ma riuscirono ad arrestare l’avanzata
sugli altopiani dell’Asiago
»
chiamata Strafexpedition: “spedizione punitiva” contro l’antico alleato
ritenuto colpevole di tradimento
» nel
contrattacco degli italiani Cesare Battisti fu imprigionato e impiccato per
alto tradimento
»
risultato = nulla di fatto
» il governo Salandra è
costretto a dare le dimissioni per il contraccolpo psicologico suscitato
nel paese» sostituito da un
ministero di coalizione nazionale presieduta da Paolo Boselli
» il cambio di ministero non
comportò alcun mutamento nella conduzione militare della guerra
»
ci furono altre cinque battaglie dell’Isonzo senza nessun risultato
- Secondo fronte orientale
»
estate 1915 » una grande offensiva tedesca costrinse i russi ad abbandonare
buona parte della Polonia
» autunno
» gli austriaci attaccano la Serbia, che fu invasa e cancellata
»
una spedizione navale a guida britannica attaccò lo stretto dei Dardanelli fa
sbarcare un contingente sulle
coste turche » ma si risolve in un
sanguinoso fallimento
» Churchill, che ne è
responsabile, viene scacciato dal governo
- Il blocco navale
»
questi risultati non bastavano per gli Imperi centrali » l’Intesa era superiore
per risorse economiche e
potenziale umano » in più subivano le
conseguenze del blocco navale attuato nel Mare del Nord
» maggio
1916 » una flotta tedesca tenta uno scontro navale contro gli inglesi presso la
penisola dello
Jutland » fallimento:
le perdite subite, sebbene inferiori a quelle dei nemici, furono tali da
rinunciare allo
scontro e ritirare le navi nei porti
» i
tedeschi elaborano una nuova strategia: blocco navale » ragionamento:
l’Inghilterra dipende
economicamente dalle rotte internazionali,
quindi risulta indebolita se vengono meno i commerci
»
si attua come una guerriglia navale: utilizzando i sottomarini, i tedeschi
spiano l’arrivo delle
imbarcazioni inglesi, poi riemergono in
prossimità della nave, che si ritrova impreparata, e la abbattono
di bombardamenti » rivoluzione della guerra
navale: non vedo arrivare il nemico
» non c’era
ancora il radar, né altri mezzi per combattere i sottomarini
1917: L’ANNO DI SVOLTA »
avvenimenti che cambiano il corso della guerra
- Rivoluzione russa » marzo (febbraio nel
calendario russo) » sciopero generale degli operai di Pietrogrado
»
scoppia una grande manifestazione politica contro il regime zarista
» i
soldati si rifiutano di sparare contro la folla e fraternizzano coi dimostranti
»
15 marzo » lo zar abdicò e poco dopo venne arrestato con l’intera famiglia
reale
»
l’esercito russo è allo sbando » le forze austro-tedesche se ne approfittano
non trovando resistenza
»
l’esercito russo si ritira dal conflitto » esercito austriaco trasferito
sull’Italia, quello tedesco sulla Francia
- Intervento degli USA
»
un mese dopo (6 aprile) » gli USA decidono di entrare in guerra contro la
Germania, a fianco dell’Intesa
»
1893 » il presidente era James Monroe, che erabora la cosiddetta “dottrina
Monroe” per cui era proposta
una linea di isolazionismo: agli
americani l’America, agli europei l’Europa
» idea per cui l’America,
continente nuovo, aperto al futuro, è superiore alla vecchia Europa,
destinata a cadere »
sganciandosi da essa avrebbero solo trovato giovamento
»
ma » nel 1916 la Germania avvia guerriglia navale sottomarina indiscriminata
che colpiva non solo le
navi militari nemiche, ma anche i
mercantili di paesi neutrali che portavano rifornimenti all’Intesa
» viene affondato anche il
transatlantico inglese Lusitania, pieno di civili americani
» le proteste degli Stati Uniti
diventano energiche » convincono i tedeschi a sospendere gli attacchi
» però, inspiegabilmente, ricominciano
nel febbraio del 1916 » danneggiano ancora i loro commerci
»
il presidente in quel momento era Woodrow Wilson, che decide di intervenire per
- linea politica idealistica = esportare i valori
americani di democrazia e libertà nel mondo
»
Wilson dà una nuova impostazione alla guerra presentandola come finalizzata
alla civilizzazione e
alla libertà dai regimi autoritari » la
crudeltà diventa lecita per combattere il nemico
»
idea di porre fine al vecchio mondo europeo per iniziare qualcosa di nuovo a
partire dall’America
- motivi pratici = punizione della Germania che
aveva svilito l’economia
» in caso di
vittoria avrebbe controllato nuovi territori » accresce rendite economiche
- motivi d’onore patriottico = la Germania aveva
intaccato l’autorità americana e la sua immagine
» l’esercito
allora non era molto organizzato ma furono indispensabili all’Intesa per la
vastità
dell’economia americana » risulta così un
intervento decisivo per le sorti della guerra
»
L’ingresso degli Stati Uniti porta novità nel modo di combattere » si abbandona
la posizione orgogliosa
che invitava a non arrendersi finché si
ottiene la vittoria definitiva
- Malessere e tentativi di pace
» si
intensificano ovunque gli ammutinamenti e le manifestazioni di insofferenza
» il
papa Benedetto XV scrive ai governi per far cessare quella che lui definisce
un’ «inutile strage»
» i
destinatari accolgono il messaggio con irritazione o beffeggiamento (tranne
nuovo re d’Austria Carlo I)
- La strage di Caporetto
» i
tedeschi individuano nel villaggio di Caporetto un punto più debolmente difeso
dagli italiani: era un
paesino posizionato in cima ad una valle »
volevano sfruttare il vantaggio della rincorsa
» i
servizi segreti italiani avevano informato i generali della sospetta presenza
in quel punto di grossi
contingenti austriaci e tedeschi (avevano
catturato e fatto parlare alcuni prigionieri) ma non sapevano il
giorno dell’attacco » così gli avvertimenti
vengono ignorati
» non si
rinforza neanche il fronte, convinti della resistenza dei soldati
» 24
ottobre 1917 » vengono recise le linee telefoniche dell’esercito italiano,
interrompendo così la
comunicazione »
lo stato maggiore non era a conoscenza della strage che accadeva
» un’armata
austriaca rinforzata da divisioni tedesche attacca e sfonda le linee italiane
» i
generali avrebbero potuto salvare l’esercito facendolo ritirare su posizioni di
difesa da cui
contrattaccare » ma li ferma l’ideologia
ottocentesca che ripugnava la resa come atto vile
»
gli attacchi avanzano in profondità nel Friuli, dilagando per la Pianura Padana
» costretti alla resa
»
il resto dell’esercito italiano rimasto sulla linea del fronte si ritrovava
isolato e intrappolato
»
nuova tattica dell’infiltrazione » consisteva nel penetrare il più rapidamente
possibile in territorio nemico
senza preoccuparsi di consolidare le
posizioni raggiunte, ma sfruttando la sorpresa per mettere in crisi e
traumatizzare lo schieramento avversario
»
l’avanzata viene fermata » nuova linea difensiva = Piave, le acque si gonfiano
a protezione degli italiani
» si
fermano a mangiare i viveri nelle stive italiane, loro che erano abituati da
anni a mangiare acqua sporca » rallentano l’avanzata,
difesa si organizza)
»
esito » 300.000 prigionieri italiani insieme ad una quantità impressionante di
armi, risorse, viveri
» disgregamento di circa metà
dell’esercito » molti rifuggono nel Veneto » reclutamento dei ragazzi
del 1899, che avevano solamente
17 anni, per rimpinguare le fila
» il nemico conquista 10.000 km di
territorio italiano » disfatta totale
» Caporetto rimane uno shock per
tutto il paese italiano » sono responsabilità politico-militari gravi
»
paradossalmente ha ripercussioni positive sul corso della guerra italiana
- sospensione immediata del mandato al generale
Cadorna e sostituzione con Armando Diaz
» effetti
positivi sulla morale delle truppe e si elimina un generale dalla forte
mentalità ottocentesca
»
Diaz è meno incline all’uso di mezzi repressivi e più attento alle esigenze dei
soldati
»
garantisce vitto più abbondante, licenze più frequenti e più possibilità di
svago
- consente un notevole accorciamento del fronte »
minor logoramento dei reparti militari
- si ritrovano a combattere una guerra difensiva
contro un nemico che minaccia il territorio nazionale
»
rende più comprensibili gli scopi del conflitto » gli italiani ora sanno per
che cosa combattono
»
aumenta la coesione patriottica sia al fronte sia nel paese
- fu costituito un nuovo governo di coalizione nazionale
presieduto da Vittorio Emanuele Orlando
»
le forze politiche sembrano trovare maggiore concordia
1917-1918: L’ULTIMO ANNO DI
GUERRA
- La rivoluzione d’ottobre e la pace di
Brest-Litovsk
»
notte 6-7 novembre 1917 » i bolscevichi presero il potere in Russia
»
governo rivoluzionario presieduto da Lenin decide di porre fine alla guerra
immediatamente
»
firma subito l’armistizio con gli Imperi centrali
» 3
marzo 1918 » firma la pace a Brest-Litovsk
» la Russia deve però
accettar durissime condizioni imposte dai tedeschi
- I 14 punti di Wilson
» per
non scoraggiare le truppe davanti alla ritirata della Russia, i governo
dell’Intesa dovettero accentuare
il carattere ideologico della guerra presentandola
sempre più come una crociata della democrazia contro
l’autoritarismo, come una difesa della
libertà dei popoli contro l’autoritarismo tedesco
»
Wilson precisa le linee ispiratrici della sua politica in un programma di pace
in 14 punti
»
cosa contengono » abolizione della polizia segreta, ripristino delle libertà di
navigazione, soppressione
delle
barriere doganali, riduzione degli armamenti
» formula anche
alcune proposte riguardo al nuovo assetto europeo dopo la guerra
» propone
l’istituzione di un nuovo organismo internazionale, la Società delle Nazioni
per assicurare
una risoluzione dei contrasti non più attraverso la guerra, e il rispetto
delle norme di
convivenza tra i popoli (antenato dell’ONU)
»
le potenze europee dovettero accettare i 14 punti » avevano troppo bisogno
dell’aiuto americano
» era l’antidoto contro al
rivoluzione bolscevica
- Le ultime offensive: la fine della
Germania
» il 1918 è caratterizzato da una serie di
offensive in due direttrici
»
in Francia » i tedeschi tentano l’ultimo attacco alla Marna » senza grandi risultati
»
nuova battaglia del Piave » gli austriaci tentano di sferrare il colpo decisivo
sul fronte italiano
» vittoria
dell’Italia dovuta dal lento sfaldamento dell’esercito tedesco
»
l’Intesa passa al contrattacco » agosto » grande battaglia di Amiens » i
tedeschi subiscono la prima grave
sconfitta sul fronte occidentale » incominciano ad arretrare lentamente
» i
generali tedeschi capiscono di aver perso la guerra » la loro preoccupazione
diventa sbarazzarsi del
potere che fino ad allora avevano esercitato
arbitrariamente, scaricando tutte le responsabilità sui politici
» il
compito scomodo di aprire le trattative di pace toccò ad un nuovo governo di
coalizione democratica
(socialdemocratici + cattolici del Centro) »
si spera sia interlocutore + credibile per l’Intesa
» si cerca invano una soluzione di compromesso
»
intanto » gli alleati ai tedeschi crollano militarmente o si disgregano
dall’interno
»
l’11 novembre » fine della guerra » i tedeschi firmano l’armistizio
- La fine dell’Austria-Ungheria
»
prima Bulgaria, poi Impero turco chiedono l’armistizio, poi cechi e slavi si
proclamano indipendenti
»
in Italia esplode un grido di vittoria: d’Annunzio bombarda Vienna con
bigliettini tricolore che
incoraggiano alla resa, lasciando intendere
che la prossima volta sarebbero state sganciate delle bombe
»
soldati abbandonano il fronte e l’esercito era in crisi quando gli italiani
lanciarono un’offensiva sul Piave
»
l’esercito austriaco implode » per le profonde divisioni interne dovute alle
diverse nazionalità dei soldati
»
battaglia di Vittorio Veneto » gli austriaci vengono definitivamente sconfitti
» 3
novembre » l’Austria firma l’armistizio con l’Italia a Villa Giusti
- Il bilancio della guerra
» 8
milioni di morti, un numero indefinito di dispersi e di cadaveri non
identificati
» la
figura del milite ignoto diventa esemplare come estremo servizio della patria
»
perché hanno perso » in una guerra di logoramento c’è bisogno di avere alle
spalle un colossale impero
coloniale, imparagonabile di fronte
all’unione di quello inglese con l’americano, francese e italiano
»
pur non avendo perso neanche un chilometro di territorio perdono perché gli
eserciti si disgregano
I TRATTATI DI PACE
- 18 gennaio 1919 » si aprono i lavori a
Versailles (finiscono dopo un anno e mezzo)
» obiettivo
» ridisegnare la carta politica dell’Europa
» erano caduti ben 4 imperi (tedesco,
austro-ungarico, russo, turco)
» ricostruire un equilibrio
europeo tenendo conto dei principi di democrazia e giustizia
»
non si potevano ignorare le pressioni prodotte nell’opinione pubblica dalla propaganda
nazionalista
»
conferenza anomala » per la prima volta è condotta senza la partecipazione di
governi vinti, che non
vengono
ammessi alle riunioni per le trattative
» questo
già ne evidenzia il carattere punitivo che si verrà configurando
» partecipano
» americano Wilson
» francese Clemenceau
» inglese Lloyd Greorge
» italiano Orlando »
svolge in realtà un ruolo marginale (appena insultato piangeva!)
»
difficoltà » trovare un punto di intesa tra le potenze vincitrici
»
principio » nazionalità: tener conto della volontà liberamente espressa dalle
popolazioni interessate
» non facile in un’Europa in
cui i gruppi etnici erano spessi intrecciati tra loro
» spesso questo principio
cozzava con la volontà punitiva nei confronti degli sconfitti
- Cosa imponeva » contrasto fra ideale di
una pace democratica e l’obiettivo di una pace punitiva
1. annessione da parte dei Francesi
dell’Alsazia e della Lorena
»
i Francesi non si accontentavano e rivendicavano i territori fino alla riva
sinistra del Reno
»
avrebbe significato l’annessione dei territori più ricchi della Germania
»
progetto che incontra l’opposizione soprattutto di Wilson e quella degli
inglesi (più attenuata)
» volevano
evitare lo strapotere di un unico Stato sul suolo europeo » Clemenceau rinuncia
2. imposizione di debiti di guerra che finì
di pagare nel 2010
»
furono proprio le clausole economiche-militari ad essere le più dure per la
Germania
3. costituzione del corridoio polacco che
spacca la continuità territoriale fra Prussia occidentale e orientale, per
consentire alla Polonia di affacciarsi sul mar Baltico e accedere al porto di
Danzica
4. spartizione delle colonie tedesche tra Francia,
Gran Bretagna e Giappone (Italia esclusa!)
5. clausole militari
» abolizione
del servizio d leva
»
costretta a rinunciare alla marina e a ridurre la consistenza dell’esercito ad
un limite di 100.000
»
costretta a lasciare “smiliratizzata” la valle del Reno (che sarebbe stata
presidiata per 15 anni da
truppe belghe, francesi e inglesi) » una
bastonata per la dignità della Germania
- Osservazioni
» il
trattato è una vera imposizione che ha lo scopo di abbattere la Germania anche
moralmente
»
nel trattato viene indicata come responsabile della guerra » non si tiene conto
che era stata l’Austria a
dichiarare guerra alla Serbia e l’Italia a
dichiarare guerra all’Austria!
- Dissoluzione dell’Impero asburgico
» l’impero
austriaco e ottomano vengono smembrati
»
nasce la Repubblica d’Austria » con capitale Vienna sproporzionata alle
dimensioni del nuovo territorio
» la sua indipendenza è affidata alla Società delle Nazioni
»
Ungheria aveva costituito una repubblica nel novembre del ‘18
» nasce
lo Stato della Polonia
»
boemi e slovacchi confluiscono nella repubblica di Cecoslovacchia (Stato
federale)
» slavi
del sud (Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina) + Serbia e Montenegro danno vita
alla Jugoslavia
» l’Impero
ottomano viene privato totalmente di tutti i suoi territori arabi » si
trasforma in uno Stato nazionale turco conservando la sola penisola dell’Anatolia
- Rapporti con la Russia
»
non viene riconosciuta la repubblica socialista (si cerca di abbattere aiutando
i gruppi controrivoluzionari)
» viene
creato un cordone sanitario, una cintura di Stati-cuscinetto per impedire il
contagio delle idee
comuniste e rivoluzionarie negli altri Stati
europei » attraverso il riconoscimento delle repubbliche
indipendenti formatesi nei territori baltici
(Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania)
»
viene vista come una traditrice, ma non viene penalizzata troppo, per non
favorire una risalita tedesca
- La Società delle Nazioni: già proposta
nei 14 punti di Wilson
»
problema di garantire la sopravvivenza del nuovo assetto territoriale, fragile
per la scomparsa di alcuni
pilastri del vecchio equilibrio bellico e
per la proliferazione di Stati indipendenti
» scopo
= assicurare il rispetto dei trattati e la salvaguardia della pace
» nel
nuovo ordine mondiale, ci si propone come modo per risolvere i contrasti
internazionali, uno che non
sia il conflitto bellico » scopo ripresa
dall’odierna fondazione ONU
»
questo tentativo però fallisce ben presto perché non si impone con la minaccia
di un intervento militare,
perché è privo di un reale potere di
dissuasione e di un’efficiente struttura decisionale
»
gli USA avrebbero dovuto costituirne il principale pilastro » invece, nel marzo
1920 respingono
l’adesione al nuovo organismo e ritornano al
loro isolazionismo
»
Wilson, gravemente ammalato, non si ripresenta alle elezioni presidenziali »
vittoria dei repubblicani
» nuova
stagione di isolazionismo: rifiuto delle responsabilità mondiali, ritorno ad
interessi continentali
»
la Società delle Nazioni finisce nell’egemonia inglese e francese, ma fu in
realtà inefficace
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