INTRODUZIONE
- È l’unica cantica che ha prefazione e
dedica
- E’ la continuazione e punto finale della
vita nova che aveva terminato perché non voleva più parlare di Beatrice finché
non fosse stato in grado di esprimersi al meglio
- La conoscenza che Dante ha del
paradiso avviene attraverso il rapporto con Beatrice: lui vede il paradiso
riflesso negli occhi di Beatrice
- Nel paradiso fa esperienza
direttamente del significato perché segno e senso coincidono » mentre
nell’inferno ci venivano presentate immagini allegoriche
- Purificazione dante » miserere di me
»
domande e risposte parziali
» le
sette P per cui si purifica i 7 vizi capitali
» anime
che si sentono pronte salgono (libertà)
»
Beatrice è la modalità che Cristo a scelto per rapportarsi con Dante
» beve
l’acqua del Lete = dimentica colpe passate perché è un nuovo inizio
» beve
Eunoè = buona conoscenza pronta a percepire le cose dalla giusta prospettiva
- Per questo ritratta di tutti i temi
di cui ha già trattato ma sotto una prospettiva diversa
CANTO I
Proemio e ascesa verso il cielo: il trasumanar
Incontri » no
Riassunto e tematiche:
- Gloria di Dio che penetra tutto l’universo = tema della
cantica » prima parola di tutta la cantica
» per il mondo latino è la celebrazione della
grandezza
» per il cristianesimo è la manifestazione di Dio
» il creato è la gloria di Dio
» paradiso = quel cielo che più abbondantemente riceve
la gloria di Dio, cioè la luce
- Ribadisce che il suo percorso è reale
ma non ha strumenti per raccontarlo
»
la conoscenza di Dio corrisponde alla capacità di ragione ma non alla memoria »
limite della memoria
» materia
del canto = ciò che la memoria ha potuto trattenere di quell’esperienza
conoscitiva reale
- Invocazione ad Apollo » novità: non invoca più le Muse ma invoca un dio
» aringo
= campo recintato dove avvenivano i duelli, campo di battaglia
» il poeta è un guerriero
che lotta contro l’inesprimibile, incapacità della parola
- Marsia » riprende le metamorfosi
d’Ovidio
- Io mi considero poeta solo se riesco a
scrivere il paradiso
- Equinozio di primavera 21 marzo 1300 » il viaggio avviene dentro coordinate
spazio-temporali
»
tempo della generazione, in cui il Sole dà il meglio di sé » nell’Eden è
mezzogiorno
- Beatrice guarda nel Sole » simbolo della
verità e di Dio
»
anche Dante lo guarda, ma non riesce per molto tempo sopportare la vista di una
così grande luce
»
per la concezione medievale un uomo non riesce a guardare il Sole
»
similitudine con l’aquila che tra tutti gli animali è quello che più si
avvicina al Sole
» torna
a guardare Beatrice negli occhi della quale vede riflesso il sole » per questo
possiamo dire che il
paradiso è un’esperienza conoscitiva
reale della verità che Dante fa attraverso il rapporto con Beatrice
- Dante e Beatrice salgono verso il cielo
» trasumanar (hapax legomenon = parola inventata)
» è
l’esperienza di eccedenza, di dilatazione del proprio limite, pur
conservandolo
-
Ha
fatto un viaggio con corpo e anima
- Dio muove tutto per amore » le sfere
celesti sono mosse dall’amore di Dio
»
il rapporto dio-creatura si esprime come desiderio = Dio ama la creatura, la
creatura desidera Dio
»
l’attrito delle sfere celesti genera l’armonia in cui tutto l’universo è
immerso inconsciamente
- Suono e luce sono le due cose che colpiscono Dante del paradiso in
quanto novità
»
la novità e lo stupore è ciò che accende il desiderio di conoscenza » desiderio
come spina (acume)
»
la conoscenza inizia quando una novità entra nel campo dell’esperienza »
novità genera stupore » stupore
genera desiderio di conoscenza » questa
lo chiama “commozione dell’anima”
- Commosso dal suono e dalla luce, Dante
vorrebbe averne spiegazioni da Beatrice
»
lei anticipa la sua domanda, dicendogli che non sono più nell’Eden ma in
paradiso
» rimprovero
di Beatrice: non stai a quello che la realtà ti mostra, ma a quello che pensi
tu, ti rendi ottuso
usando l’immaginazione al posto
dell’osservazione » Dante però ha un altro dubbio:
- Domanda medievale: “come faccio con
il mio corpo a trapassare l’etere che è materiale?”
» il dubbio limita ma è positivo perché fa
sorgere la domanda » differenza tra dubbio metodico (che
permette una sempre maggiore conoscenza) e
dubbio sistematico (quello di Cartesio)
» Beatrice gli risponde come una madre al
figlio che delira » ci dipinge una scena reale
»
Beatrice è pietosa della sua ignoranza, anche se le cose che chiede le dovrebbe
già sapere
- Risposta: Beatrice non risponde alla
domanda direttamente, ma la inserisce in un contesto più ampio
» tutto
l’universo è stato creato ordinato
» Dio
lo fa così perché vuole lasciare traccia di sé nella creazione per farsi
conoscere
»
l’ordine dell’universo consiste nello scopo con cui le cose sono state create e
con cui le cose tendono a
compierlo volontariamente o inconsciamente
(anche gli essere non razionali tendono naturalmente a Dio)
»
questo ordine lo possono cogliere solo le creature razionali: angeli e
uomini
»
tutte le creature sono inclinate, indirizzate verso questo ordine, in modalità
diverse e con intensità diversa
» ogni
creatura ha ricevuto l’istinto di ritornare da Dio che le ha create (es: il
fuoco va verso l’alto)
»
ora Dante ha una volontà purificata; sarebbe strano allora, adesso che non ci
sono altri impedimenti, se
non andasse verso il fine a cui lo indirizza
la sua natura e il suo istinto, cioè Dio suo creatore
CANTO II
Arrivano nel
cielo della Luna
Incontri » no
Riassunto e
tematiche:
- Proemio: come tutti i secondi canti
delle tre cantiche c’è l’appello al lettore
»
Dante ci avverte dell’arditezza della sua impresa (mai tentata da altri)
di scrivere tali argomenti
»
solo quei pochi che si sono dedicati alla scienza divina possono continuare la
lettura
» poesia come navigazione: riprende la
solita similitudine del naufrago già usata nell’Inferno e Purgatorio
» o
lettori: seguitemi che vi apro la strada » dice l’atteggiamento che
vuole dal lettore
» “pane degli angeli” (anche nel
Convivio) = teologia, sapienza divina, interrogarsi sulle cose ultime
»
nel mondo terreno non si è mai sazi
»
dopo l’esordio solenne riprende la narrazione:
- Dante e Beatrice, mossi dal desiderio si
muovono veloci nel cielo
»
lei guarda in alto, lui guarda nei suoi occhi
»
giungono nel primo pianeta, quello lunare » Dante si muove in una sostanza più
densa dell’acqua (etere)
»
Beatrice lo invita a ringraziare Dio che lo ha condotto fin lì
- Domanda di Dante: chiede la ragione e
la natura delle “macchie lunari”
»
Dante osserva la realtà con occhio medievale » per il sistema aristotelico i corpi
celesti nel mondo
sopralunare sono incorruttibili, ma
questo contrasta con l’osservazione delle macchie lunari
»
dovrebbero essere quindi tutti omogenei e perfetti » problema di conoscenza
della fisica medievale
»
Beatrice le chiede il suo parere: Dante pensa che siano dovute dalla
diversa densità della materia
- Risposta di Beatrice = mette la domanda nel suo contesto, è una spiegazione di ordine metafisico che risponde ad una
domanda di carattere fisico » l’idea
che Dante ha di uniformità non è attinente alla realtà
» pars
denstruens: se la diversità dei corpi celesti dipendesse solo da
principi materiali (come la densità) e
non fosse qualitativa, tutti gli astri eserciterebbero
la stessa influenza sugli individui
» pars
construens: Beatrice espone la vera dottrina, cioè la varia
luminosità dei corpi celesti è la modalità
con cui si manifesta la diversa letizia
delle intelligenze angeliche che muovono il cielo, esse informano la
loro virtù agli astri » per i medievali i
corpi celesti influiscono sull’inclinazione degli uomini
»
ha smontato una teoria precedente per costruirne una nuova
» dunque
la spiegazione è di ordine metafisico e non fisico
CANTO III
Nel cielo della
Luna » spiriti che hanno mancato in parte
ai voti
Incontri » Piccarda
Riassunto e
tematiche:
- Ha una struttura circolare: inizia e
finisce con una descrizione di Beatrice
- Dante solleva la testa per dichiararsi
persuaso dell’argomentazione di Beatrice
»
ma la sua attenzione è attirata da deboli parvenze di volti che crede siano
immagini riflesse
»
si volta indietro, ma non c’è nessuno » errore di Dante è il contrario di quello
di Narciso: pensa che volti
reali siano volti riflessi. Narcisio pensa
che l’immagine riflessa sia reale e se ne innamora » non ha
ancora capito che segno e senso coincidono
» similitudine
dell’immagine riflessa in acqua: non ben distinguibili come perla su fronte di
una donna
» ardono
dal desiderio di rispondere alle domande di Dante (a parlar pronte)
» NB: ripetizione vero, vere,
credi, verace » forse vuole sottolineare la veridicità, la realtà del suo
viaggio
»
guarda Beatrice, che gli spiega che non sono immagini riflesse, ma le anime
beate di quel cielo
- Siamo nel primo cerchio del paradiso
= spiriti che hanno mancato in parte ai voti
»
strano perché nel paradiso incontriamo qualcosa che non è perfetto, che è
adombrato
» Luna
è simbolo dell’incostanza » hanno vissuto nella santità ma non sono stati
perfettamente coerenti
- Dante interpella l’anima che gli sembra
la più desiderosa di parlare
»
le chiede chi è e qual è la loro condizione
- Piccarda Donati: cugina della moglie di Dante, sorella di Forese e
Corso Donati
»
Forese Donati: golosi del purgatorio e Corso Donati: non ancora morto
»
la sua azione è determinata dalla gentilezza e dalla dolcezza
»
Dante non la riconosce immediatamente per la sua trasfigurata bellezza
- Seconda domanda di Dante: ma
non desiderereste essere più in alto per vedere di più Dio e per stare di più
in rapporto con Lui? » Piccarda risponde lieta e sorridente
» risposta
di Piccarda: il nostro volere è conformato a quello di Dio e se volessimo
essere più in alto, i
nostri voleri sarebbero discordi » armonia
= unione di elementi discordi, diversi
» essere
beati = essere in pace = coincidenza del nostro volere con quello di Dio
»
le anime beate sono dove devono essere, dove desiderano essere
» Esse,
necesse, etsi, formale (essenziale) » argomentazione teologica di Piccarda
- Cosa capisce Dante: che il paradiso
non è un luogo ma è un’esperienza
- Dante ringrazia e chiede di sapere il voto
al quale Piccarda ha mancato
»
entrata nell’ordine delle clarisse, ne era stata tratta con la forza dal
fratello Corso (non lo nomina) per
fare un matrimonio di interesse con un capo
della fazione politica dei bianchi
» addita
un altro spirito che ebbe la sua stessa sorte: Costanza d’Altavilla,
madre di Federico II di Svevia
- Finito di parlare, Costanza e Piccarda se
ne vanno cantando l’Ave Maria
»
Dante le segue con lo sguardo fin che può » poi guarda Beatrice
»
rimane così sopraffatto dal suo fulgore che non riesce a formulare la domanda
che gli era sorta
- Francesca e Piccarda » entrambe ci presentano il tema amoroso
» Francesca
parla solo di sé, Paolo è un accessorio, Piccarda invece parla di sé a partire
dal rapporto con
Dio, parla della sua condizione di
beatitudine, e racconta di tutte le anime, della sua vita dice poco
» per
Piccarda la sua vecchia vita è un’ombra sulla sua beatitudine, mentre Francesca
la rimpiange
»
tenerezza per la propria fragilità umana ma è beata
»
inferno finisce col canto delle gru, qui con l’Ave Maria
CANTO IV
Nel cielo della
Luna
Incontri » no
Riassunto e tematiche
» è su come l’uomo conosce
- Dante è assillato da 2 dubbi ma non sa
quale proferire per primo » Beatrice lo precede e li formula per lui
1. responsabilità delle anime che sono
state costrette con la violenza a mancare i voti
2. possibilità che sia vera la dottrina
esposta nel Timeo da Platone secondo cui le anime tornano alle stelle da
cui sono discese » Beatrice risponde prima a questa domanda, più pericolosa per
la fede
- Secondo dubbio: confutazione della dottrina di Platone
» i
beati abitano tutti nello stesso cielo (l’Empireo) ma appaiono a Dante
dislocati gerarchicamente nei cieli
per “gentile concessione”, perché
la mente umana non può comprendere le cose se non inserite in
coordinate spazio-temporali » così
può comprendere il diverso grado di beatitudine
»
questo è l’unico modo possibile di parlare all’intelligenza umana, che conosce
solo a partire dalla
percezione sensibile (infatti a
questo linguaggio incorrono la Bibbia e la Chiesa)
» è
un canto su come l’uomo conosce » tutto argomentativo e dottrinale » premesse
1) esiste la verità che
è un dato non inventato, 2) tale verità è
conoscibile dall’uomo
»
la dottrina del Timeo è errata, a meno che non voglia significare che ciò che
discende dalle stelle non le
anime, ma gli influssi che esse esercitano
sulle anime
- Come il paradiso è una scala così anche
il conoscere
»
si parte da un primo livello che è l’esperienza sensibile fino ad arrivare al
rapporto che c’è tra la realtà e
il fine generale dell’universo (Dio)
» questo
tipo di conoscere è per tutti i tipi di conoscenza, anche quella affettiva non
solo quella logica
» sensato
= dato dell’esperienza sensibile
»
il dubbio è positivo perché genera desiderio di conoscenza
»
il dato sensibile non esaurisce la domanda perché è segno che rimanda
al senso, ma è comunque una
verità » il dubbio non è sull’esistenza ma ti
spinge ad andare più a fondo, a indagare il senso
- Primo dubbio:
»
il fatto che la giustizia divina sembra ingiusta ai mortali non contraddice la
fede
» la
mancanza di quelle anime consiste nel non aver opposto alla violenza tutta la
forza della loro volontà,
che è indomabile (come invece hanno
fatto San Lorenzo e Muzio Scevola)
»
Costanza è stata fedele al velo del cuore anche se ha lasciato che le si
togliesse il velo materiale
»
la volontà relativa ha ceduto per evitare un male peggiore, ma la volontà
assoluta è rimasta integra
- Dante ringrazia, ma gli nasce un’altra
domanda perché l’intelletto umano prosegue nella ricerca del vero
» domanda:
allora si può soddisfare ai voti non adempiuti con altri beni?
»
lo sguardo di Beatrice, ardente d’amore, lo costringe ad abbassare lo sguardo
CANTO V
Dal cielo della
Luna al cielo di Mercurio
Incontri » anime attive per il desiderio di gloria
Riassunto e
tematiche » il canto è un inno alla
libertà
- Beatrice spiega che è stato abbagliato
dal suo fulgore perché sta avanzando nella conoscenza e quindi aumenta la sua
capacità di vedere le cose per quello che sono
-
Risponde
alla domanda: è possibile
compensare un voto non adempiuto?
» il
maggior dono che Dio fa all’uomo è la libertà della sua volontà
»
con il voto l’uomo sacrifica liberamente la sua libertà » non c’è nessun altro
bene che può compensarla
- Libertà = è poter volere il bene, è un’esperienza di piena
soddisfazione
= il più grande dono che Dio ha
fatto alle creature intelligenti (uomini e angeli) per sua bontà
= è il dono che fa l’uomo più
simile a Dio
= è il dono a cui Dio tiene di
più » la cosa che l’uomo ha di più valevole è il libero arbitrio
» è un dono che centra con la
ragione perché a chi ha dato ragione ha dato anche libertà
- Voto = patto tra Dio e uomo in cui la “vittima” è la
libertà dell’uomo che si offre a Dio
»
l’uomo si sottomette ad un legame con Dio
» due
cose occorrono al voto: la materia (= ciò che si sacrifica) e la convenenza
(= il patto con Dio)
»
la convenenza non si può cancellare, mentre la materia può
essere mutata con una concessione dalla
Chiesa, a patto che si sostituisca con
qualcosa di maggior valore
» ci
sono però materie che non sono mutabili
- Come saette salgono nel cielo di
Mercurio » la letizia e la luce crescono
» più
di mille anime lucenti si avvicinano al poeta come pesci in una peschiera
limpida
»
Dante è incoraggiato dalle anime a parlare, esse bruciano dal
desiderio di rispondere alle sue domande
»
Dante chiede ad uno spirito chi è e perché si trova in quel cielo
»
lo spirito si fa ancora più luminoso per la maggior letizia dovuta al poter
soddisfare la domanda
CANTO VI
Nel cielo di
Mercurio
Incontri » Giustiniano tra le anime attive per il desiderio di
gloria
Riassunto e
tematiche:
- Novità = tutto il canto è un monologo
dell’imperatore Giustiniano » ora spiega chi è
» è
stato imperatore: l’impero è giunto nelle sue mani 200 anni dopo Costantino
»
della sua vita terrena egli ricorda la sua opera legislativa = il Corpus
iuris civilis
»
vede la legge non come qualcosa che condanna ciò che è sbagliato, ma che
toglie l’eccessivo e l’inutile
»
racconta che si è convertito dal monofisismo (credeva solo nella natura
divina di Dio) al cristianesimo
» fede
sincera » sine + cera = “senza velo” perché riconosce le cose come
stanno, non nasconde nulla
» per
dedicarsi interamente all’opera ispiratagli da Dio, consegnò il potere militare
al generale Belisario
- Dopo aver risposto alla prima domanda di
Dante su chi sia, apre una digressione storica sull’impero
»
scopo = affinché si comprenda quanto è irragionevole la condotta di chi
si appropria ingiustamente e
a cattivi fini del “sacrosanto segno”
(l’impero) o gli si oppone
»
per tre secoli l’aquila (simbolo dell’Impero) rimane nella città di Albalonga
coi discendenti di Enea
» episodio
degli Orazi e Curiazi = Roma vs Albalonga » per non far scontrare tutto
l’esercito solo tre Orazi
contro tre Curiazi; due Orazi vengonouccisi,
l’unico rimasto scappa, ma poi viene raggiunto dai tre
Curiazi uno alla volta, ma li uccide tutti »
Roma conquista Albalonga
» il
ratto delle Sabine: i Romani non avevano donne e fanno venire con la scusa di
feste e banchetti le
Sabine e i Sabini » rapiscono le donne » i
Sabini fanno guerra ma le Sabine si frappongono per non far
combattere i loro mariti con i loro padri e
fratelli
» suicidio
di Lucrezia » violentata da Sesto Tarquinio, figlio di Tarquinio Superbo, da
qui la fine della
monarchia perché Tarquinio viene scacciato »
lei si uccide per la vergogna davanti al marito e al padre
»
conquiste militari dei popoli italici e fuori dall’Italia (Brenno, comandante
dei Galli e Pirro, re dell’Epiro)
»
nomina famiglie i cui esponenti hanno portato gloria a Roma anche sacrificando
la propria vita: Quinzio,
Cincinnato, Deci, Fabi
»
quando la storia si preparava ad accogliere la venuta di Cristo, l’impero passò
nelle mani di Cesare che
conquista la Gallia, oltrepassa il Rubicone,
poi muove l’esercito verso la Spagna e abbatte Farsalo
»
la gloria massima fu raggiunta sotto Tiberio, il terzo imperatore
»
la vendetta per l’uccisione di Cristo fu operata dalla stessa aquila,
dall’imperatore Tito
»
Roma ha domato anche la minaccia cartaginese di Annibale
»
quando la Chiesa fu attaccata dai Longobardi, Carlo Magno la soccorse sotto la
sua protezione
- Giustiniano torna ad accusare Guelfi e
Ghibellini
» i
Guelfi perché oppongono all’insegna imperiale i gigli d’oro di Francia
» i
Ghibellini perché cercano di appropriarsi del potere per interessi di parte
- Risponde alla seconda domanda di
Dante: perché ti trovi in questo cielo?
»
nel cielo di Mercurio ci sono le anime di coloro che furono attivi per
ottenere onore e fama
» la
loro vita terrena è quindi stata segnata da qualche debolezza
- Giustiniano presenta un altro spirito
beato: Romeo di Villanova
» umile
pellegrino diventato fedele ministro del conte di Provenza
»
cadde in disgrazia per calunnie dei cortigiani invidiosi » deve lasciare la
corte, povero e ormai vecchio
»
se il mondo potesse conoscere il suo animo nel dover mendicare, lo si loderebbe
di più
CANTO VII
Nel cielo di
Mercurio
Incontri » no
Riassunto e
tematiche:
- Giustiniano, finito il suo racconto,
intona un inno di lode a Dio, poi si dilegua insieme alle altre anime
- Dante esita ad interrogare di nuovo
Beatrice, intimorito dalla reverenza che nutre per lei
» lei
però sa già il suo dubbio: in che senso Dio si è vendicato?
- Risposta di Beatrice » la necessità
della redenzione viene dimostrata argomentativamente
» argomenta
perché Dio si è incarnato
»
Dio ha creato Adamo con amore e la speranza che non fallisse, cioè che usasse
bene la sua libertà
»
ma l’uomo ha tradito Dio e lo ha rifiutato » che cosa può compensare
una colpa così enorme e grave?
»
l’uomo avrebbe dovuto innalzarsi da sé al livello di Dio per poter compensare
questa decadenza
»
ma l’uomo, con le sue sole forze, è limitato e
non sarebbe mai riuscito
» Dio
doveva trovare un modo per elevare l’uomo a sé » si abbassa lui al livello
dell’uomo
» allora
Dio decide di incarnarsi » assume la natura umana per far assumere all’uomo
la natura divina
» si incarna per vendicare il grave peccato originale
»
si incarna per restituire Dio all’uomo » restituisce la possibilità di uscire
da questa ingiusta relazione
- La vendetta non è qui intesa come
la legge del taglione » è la giustizia del tribunale
»
vendetta come giusto compenso di una colpa grave
CANTO VIII
Terzo cielo: il
cielo di Venere » spiriti amanti
Incontri: Carlo Martello
Riassunto e
tematiche:
- Salgono al terzo cielo = il cielo di Venere
»
Dante ci spiega che per i pagani la dea Venere irradiava l’amore sessuale sulla
terra
»
Dante si accorge di essere salito al 3° cielo per l’accresciuto splendore di
Beatrice, non sensibilmente
»
nella luce si scorgono altre luci che corrono loro incontro cantando Osanna
» gli
spiriti amanti ardono dal desiderio di soddisfare la sete di conoscenza di
Dante
- Una delle luci si fa avanti presentando
le anime del cielo: sono gli spiriti amanti
» avendo
ottenuto il concesso di Beatrice, Dante chiede allo spirito chi sia
»
per l’allusione al loro stretto legame di amicizia in vita e alla sua morte
prematura riconosce in lui
l’amico Carlo Martello, figlio di
Carlo II d’Angiò, che incontrò a Firenze
- Il principe nomina le sue terre: la
Provenza e il regno di Napoli, l’Ungheria, la Sicilia
»
avrebbe dovuto essere re, ma viene fermato dallo scoppio dei vespri siciliani
» biasima
poi il fratello Roberto per l’avarizia che lo rende così diverso dalla stirpe
da cui è disceso
» invettiva
contro l’avidità dei principi della terra
- Dante ringrazia per la risposta ma gli sorge una domanda: come
può nascere un frutto cattivo, da una pianta buona, una progenie
corrotta da una stirpe buona?
- Risposta di Carlo » tema =
problema del rapporto tra indole e compito
»
credenza medievale: l’uomo nasce con un’indole che dipende dall’influsso
astrale, che è predisposto
dalla provvidenza divina secondo il suo
progetto sul mondo » le stelle influiscono sul temperamento
» le
attitudini di ciascuno fanno parte dell’ordine con cui Dio ha creato il mondo
»
alla società sono necessari compiti diversi » per questo gli uomini si
differenziano nelle attitudini » la
società si realizza nel momento in cui
ciascuno fa la sua parte per l’inclinazione che ha
»
per questo i cieli imprimono diverse inclinazioni nella persona senza tenere
conto della stirpe
» l’educazione
ha il compito di aiutare l’indole della persona a palesarsi e
a svilupparsi, essendo essa uno
degli indizi (non l’unico) dati
all’uomo per comprendere il suo compito (= cosa ci sta a fare al mondo);
l’educatore deve quindi mettere il ragazzo
nelle condizioni di sviluppare la propria indole
» l’uomo
è stato fatto per completare la creazione di Dio (spunti anche dall’XI
dell’Inferno e VIII del
Purgatorio) » il lavoro è quindi
utile per portare le cose più vicine al loro compimento
»
come l’uomo completa la creazione? Ciascuno ha il suo modo, ma tutti hanno
questa responsabilità
» l’ordine
dell’universo si corrompe quando l’educazione ha altri fini o l’individuo
rifiuta il suo compito
» se
l’uomo vive un ruolo non adatto alle sue inclinazioni naturali, non farà
del bene né a sé né alla società
- Nel cielo di Venere ci aspetteremmo
un discorso sull’amore, non un discorso politico come questo!
» riprende
il 6° canto (anche lui politico) non dal punto di vista di chi guida la
politica, ma di chi lo segue
»
può essere la politica una forma d’amore? La politica centra con
l’affettività perché riguarda la
dimensione relazionale dell’uomo (Aristotele: l’uomo è un animale sociale,
quindi politico)
»
quindi » la dimensione affettiva e politica sono entrambi aspetti della natura
relazionale dell’uomo, per
questo la politica è indispensabile per la
realizzazione dell’uomo
»
Dante quindi antepone la politica all’amore, di cui parlerà alcuni canti più
avanti