LA CRISI DEL PRIMO DOPOGUERRA
La I guerra mondiale lascia
dietro di sé una lunga scia di gravi conseguenze e aprendo un periodo di crisi
» crisi = messa in
discussione profonda di un equilibrio precedente per poi creare un nuovo stato
delle cose
» questo periodo di crisi
crea un clima di guerra che andrà a scatenare la seconda guerra mondiale
» la tensione generalizzata
crea nuove forme di violenza » si può dire che la guerra finisce solo
formalmente,
ma continua sotto diverse spoglie con
violenze politiche e sociali » le tensioni permangono
CRISI SOCIALE
Globalizzazione e
mondializzazione
La guerra era stata la più
grande esperienza di massa mai vissuta fino ad allora nella storia
» 65 milioni di uomini
coinvolti in un evento storico di dimensioni mondiali » è la prima guerra di
massa
» aveva agito come
potentissimo acceleratore dei fenomeni sociali
Cambia l’orizzonte politico-sociale
di riferimento: non più solo l’Europa ma il mondo intero
» si era abituati a concepire
solo la centralità europea, ora si è costretti a ripensare all’idea di “mondo”
» l’Europa cessa la sua
egemonia politica e soprattutto culturale (prima arrivava cultura solo
dall’Europa)
» perché l’America prevale »
assume l’egemonia di mercato economico più sviluppato
» vincendo la
guerra si impone come leadership
»
ha una proposta forte di ideale da proporre al mondo, che batte quella
dell’Europa che, ormai in crisi culturale, non ha nessuna nuova proposta
» si mette in competizione
con il modello russo » l’America propone benessere,
libertà imprenditoriali; la Russia propone la liberazione
dall’oppressore
Trasformazione dei costumi
» combattenti, ritornando, si
trovano davanti ad una realtà molto diversa da quella che avevano lasciato
Spostamento di uomini
dalle campagne alle città per lavorare nelle industrie belliche
» lo sforzo bellico ha forti
conseguenze: crescendo, le industrie richiedono molta mano d’opera
» spostamento di nuovi strati
di lavoratori non qualificati (soprattutto donne e bambini)
Crisi delle strutture
tradizionali della famiglia patriarcale
» brusco distacco dal nucleo
familiare di molti giovani
» allargamento dell’area di
lavoro femminile » cambia la presenza della madre nella famiglia
» assenza prolungata dei capi
famiglia chiamati al fronte
Si genera un minor rispetto
per le tradizioni e le gerarchie consolidate
» l’abbigliamento si fa più
libero e disinvolto » indicatore più rilevante dei mutamenti del costume
Volontà di dimenticare con lo
svago e il divertimento
» i giovani cercano nuove
occasioni di divertimento (sport, cinema, musica importati dall’America)
» i lavoratori richiedono
maggior disponibilità di tempo libero
» tutti cercano svago e
compenso per le sofferenze subite, per gli anni perduti a causa della guerra
» tutto contribuisce a
rendere sempre più frenetico e febbrile il ritmo nelle grandi città
Il ruolo delle donne
Effetti della mobilitazione
bellica = la donna lavora al posto degli uomini arruolati per l’esercito
» travolse il tradizionale
ordine sociale e familiare aprendo nuovi spazi e opportunità per le donne
» divennero operaie nelle
fabbriche, guidatrici di tram » abbattuta la barriera tra lavori maschili e
femminili
» tra le mura domestiche: da
esecutrici di mansioni a titolari delle decisioni del capofamiglia
Processo di emancipazione in
comportamenti e diritti
» l’entrata nel mondo del
lavoro, la crescente autonomia, la maggiore disponibilità economica (nelle
fabbriche di armi il salario era spesso il
doppio di quello generalmente percepito prima della guerra)
trasformarono l’immagine stessa della donna
» le giovani tendevano a
rendersi più indipendenti dai padri e dai fratelli, dalle gerarchie
tradizionali, ad
assumere comportamenti più liberi
» trasformazione delle
abitudini » diminuisce il tempo passato in casa
» cambia l’abbigliamento »
abbandonati i corpetti, gonne con strascichi per abiti più corti e leggeri
» riconoscimento dei diritti
delle donne » dopo l’Inghilterra anche la Germana (1918) e gli USA (1919)
Le resistenze
al’emancipazione
» la trasformazione del ruolo
della donna suscitò anche forti resistenze nei gruppi più conservatori
» molti uomini si sentivano
minacciati ed erano preoccupati dal ridimensionamento del dominio maschile
» davanti alle difficoltà del
reinserimento dei reduci molte donne furono costrette a ritornare casalinghe
» aumentano le percentuali di
donne che lavorano e di donne singole
Il problema dei reduci
Difficoltà di
reinserimento nella società
» 65 milioni di uomini erano
stati strappati dalle loro occupazioni abituali, e, inseriti in una comunità
organizzata e articolata gerarchicamente si
erano abituati ad obbedire e a comandare
» si erano assuefatti »
all’uso delle armi
» alla svalutazione della vita umana
» alla drammatica quotidianità
della morte
» usciti dal campo i reduci
hanno ferite corporali e spirituali gravissime (sindrome dello stress post-
traumatico » al tempo non si conoscevano le
malattie psichiche, li chiamavano “scemi di guerra”)
» per i mutilati di guerra è
molto difficile il reinserimento nella società » hanno bisogno di una pensione
che sopperisca alla loro incapacità di
lavorare, e di una quota per l’assistenza medica necessaria
Creazione di una mentalità
“reducistica” o “combattentistica”
» chi aveva rischiato la vita
sui campi di battaglia tornava a casa con una nuova coscienza dei propri
diritti, con la convinzione di aver maturato
un credito nei confronti della società (= ho combattuto per
questa nazione, e ora mi aspetto una grossa
ricompensa)
» chi aveva assunto un ruolo
di comando difficilmente si riabitua ad un lavoro subordinato
» nacque un nuovo tipo
sociale = il reduce di guerra
» nuova mentalità fatta di
fierezza, di attaccamento alla memoria dei morti, di ostilità verso la politica
» sorsero associazioni di ex
combattenti che vogliono rappresentare politicamente chi ha combattuto affinché
il loro sacrificio venga riconosciuto in
termini di partecipazione sociale e politica
» agiscono come gruppi di
pressione pronti a mobilitarsi per la difesa dei propri valori e interessi
» nei loro confronti i
governanti di tutti i paesi furono larghi di promesse, ma per i gravi problemi
finanziari,
le provvidenze in favore dei reduci (polizze
assicurative, pensioni per gli invalidi…) furono molto modeste
CRISI POLITICA
La
“massificazione” della politica
» le inquietudini
reducistiche erano solo un segno di un più vasto fenomeno di mobilitazione
sociale
» il principio
dell’organizzazione aveva dominato in guerra » viene esteso nelle battaglie
politiche e sociali
» per far valere i propri
diritti si creano organizzazioni e gruppi il più possibile numerosi
» perdono la loro
importanza le forme tradizionali dell’attività politica nei regimi liberali,
che si
svolgevano nei
circoli ristretti dei notabili e che culminavano nell’azione parlamentare
» acquisiscono maggiore peso
le manifestazioni pubbliche (comizi, dimostrazioni, cortei) basate sulla
partecipazione diretta dei cittadini
A livello internazionale
Prevale la passione nazionale
giacobina
» usata per frammentare gli
stati sovranazionali (impero austro-ungarico e ottomano)
» il principio di
autodeterminazione (ormai considerato come un ideale astratto perché avrebbe determinato
una frammentazione esagerata » Europa è
mosaico di etnie) viene sostituito con quello della nazione guida
(serbi-cechi diventano guida dei bosniaci e
non fanno nazioni autonome)
Il Trattato di Versailles »
fu un diktat
» impone mutamenti
eccezionali e mai visti alla carta geografica d’Europa (sconvolgimenti pari
solo a quelli portati da Napoleone )
» i trattati di Versailles
furono una “pace cartaginese” (come dice Vivarelli) » generano delusione,
rabbia e desiderio di rivincita (opposto di un clima di pace) perché non
rispetta i principi che la guerra aveva propagandato
Fine
dell’egemonia, della centralità dell’Europa occidentale
» si affermano potenze
extraeuropee
» genesi (solo a livelli
embrionali) dei movimenti di decolonizzazione (soprattutto in Medio Oriente)
A livello nazionale
La politica
viene vista ancora come mezzo di salvezza e di
liberazione
» fino all’Antico Regime a
politica aveva un valore settoriale » era solo una dimensione del vivere
sociale,
mentre al cuore della civiltà europea
rimaneva la religione (teoria dei due soli di Dante)
» l’influenza socioculturale
della religione declina rapidamente nel corso del ‘700 a causa della crescente
secolarizzazione culturale » a conclusione
di questo tragitto c’è l’impeto dei rivoluzionari di modificare i
parametri di riferimento di ogni dimensione della
vita dell’uomo » per inventare un nuovo tipo umano
» una nuova forma di vivere associato
» la Rivoluzione francese
eleva la politica a religione (Augusto del Noce) » dimensione della politica
come
dimensione salvifica dell’uomo
» durante la rivoluzione
francese e anche con il comunismo viene promesso il paradiso in terra » crea una
mentalità e la convinzione che la politica
risolvi tutti i bisogni dell’uomo, tutte le sue esigenze
» si diffonde il virus del
comunismo, che propone un’ideale di mondo più giusto » Russia come punto di
riferimento ideologico per tutte le altre
nazioni
Si diffonde una forma
mentis incompatibile negli stati liberali e con le libere istituzioni
» ora ormai il sistema
liberale, nonostante sia uscito vincitore dalla guerra, è incapace di vincere
la pace, di
fare una proposta nuova e attraente come era
accaduto invece con il comunismo
» emergono forme di pensiero
nuove e affascinanti, di opporre un’alternativa » viene posta dagli estremisti
di
destra, che propongono l’eliminazione dei
comunisti, abolendo così la posizione moderata della diplomazia
» la mentalità inculcata con
la guerra è di gerarchizzazione per la gerarchia militare (che poi diventa
politica)
» incompatibile con gli
ideali di uguaglianza del liberalismo
» si instaura una logica
dell’odio che si prolunga anche dopo la guerra » trasposizione delle dinamiche
della
guerra nella vita civile (es: continuerai ad
odiare, magari non più il nemico nazionale ma i negri)
CRISI ECONOMICA
Diffuso dissesto finanziario per le spese
» a eccezione degli USA,
tutti i paesi europei uscirono dalla guerra in condizioni di gravissimo
dissesto
economico » la guerra aveva inghiottito una
quantità esorbitante di risorse
» per far fronte alle spese
ingenti all’inizio i governi ricorrono all’aumento delle tasse
» avevano fatto appello al
patriottismo dei risparmiatori » lanciano sottoscrizioni e prestiti nazionali
» allargano a dismisura il debito pubblico
» debito pubblico = insieme
dei debiti contratti dallo Stato nei confronti di privati o di istituzioni per
coprire
il proprio
fabbisogno finanziario
» gli stati europei avevano
contratto massicci debiti con i paesi amici » in primo luogo l’America
L’inflazione » erode potere d’acquisto e risparmi
» né tasse né debiti interni
erano stati sufficienti a coprire le spese di guerra
» i governi avevano sopperito
al fabbisogno di denaro stampando carta moneta in eccedenza e mettendo in
moto un rapido processo inflazionistico
» l’inflazione era un fenomeno
pressoché sconosciuto per l’Europa occidentale
» 1915-18: i prezzi crebbero
di 3 volte e mezzo in Francia, di 2,5 in Italia, di 2 volte in Inghilterra
» vero e proprio
sconvolgimento nella distribuzione della ricchezza e nelle stesse gerarchie
sociali
» distruggeva posizioni
economiche solidissime (es: proprietari terrieri) ed erodeva i risparmi dei
ceti medi
» gli operai (a differenza
degli impiegati e dei dipendenti pubblici) riuscirono a mantenere le loro
retribuzioni reali, misurate sul potere
d’acquisto (= valore di scambio della moneta, cioè la quantità di
merci che si può ricavare con la sua
cessione) ???
» creazione di un clima di
tensione, rendendo difficile il raggiungimento della pace sociale
Nazionalismo
economico e protezionismo
» i governi devono affrontare
la difficoltà di passaggio dal’economia di guerra a quella di pace
» 4 anni di interruzione
delle usuali correnti di traffico avevano modificato la tradizionale supremazia
economica dell’Europa » Stati Uniti e
Giappone avevano fortemente aumentato le esportazioni
»
sostituiscono gli europei sui mercati rispettivamente del Sud America e d’Asia
» altri paesi avevano
sviluppato una propria produzione industriale (Argentina, Brasile, Canada,
Sudafrica,
Australia) » allenano la dipendenza
dall’Europa
» grave per Gran Bretagna e
Francia la perdita di molti partner commerciali europei » Germania stremata
» Russia isolata
» Impero smembrato
» invece della libertà di
scambi auspicata nel programma di Wilson si ebbe una ripresa di nazionalismo
economico (=??) e di protezionismo doganale
(=???) soprattutto da parte dei nuovi Stati che volevano sviluppare una propria
industria
Il sostegno
dello Stato
» per non aggravare le
tensioni sociali e per andare incontro alle pressioni dei lavoratori
organizzati, i
governi dovettero mantenere il blocco sui
prezzi dei generi di prima necessità e sui canoni d’affitto
» gli industriali
richiedevano il sostegno dei poteri pubblici » rimasero quindi in vita molti
apparati
burocratici (ministeri, sottosegretari,
commissariati) destinati ai controlli più diversi (controllo dei prezzi,
pensioni di guerra, approvvigionamenti
alimentari)
» si rafforzò la tendenza dei
pubblici poteri a intervenire su materie un tempo riservate all’iniziativa
privata
Espansione e
crisi
» l’industria europea riuscì
in un primo tempo a mantenere i livelli produttivi degli anni di guerra grazie
al
sostegno dello Stato sottoforma di » dazi
protettivi
» facilitazioni creditizie
» commesse per la ricostruzione civile e per le forze armate (???)
» durò meno di due anni »
seguita da una fase depressiva » dal 1920 crisi di molte imprese e un
conseguente
rapido aumento della disoccupazione
» per le economie europee c’è
stabilità solo dalla metà degli anni ’20
IL BIENNIO ROSSO
Le lotte
operaie
» 1918-1920 » il movimento
operaio europeo assunse a tratti l’aspetto di una grande ventata rivoluzionaria
» i partiti socialisti
registrarono ovunque grandi incrementi elettorali
» i lavoratori organizzati
dai sindacati (spesso anche fuori controllo) generarono agitazioni che consentì
agli
operai di » difendere o migliorare il
livello delle loro retribuzioni
» ottenere la riduzione
dell’orario lavorativo a otto ore giornaliere a parità di salario
» quest’ultimo era un
obiettivo che da trent’anni era al primo posto nei programmi del movimento
socialista
e che fu raggiunto subito dopo la fine della
guerra in tutti i principali Stati europei
I consigli
» l’ondata di lotte non sé
esaurì nelle rivendicazioni sindacali
» essa è alimentata dalle
vicende russe » si manifestano via via aspirazioni più radicali
» ovunque si formano consigli
operai » scavalcano le organizzazioni tradizionali dei lavoratori
» sull’esempio dei soviet
russi si proponevano » come rappresentanze dirette del proletariato
» come organi di governo della futura società socialista
Il riflusso
dell’ondata rivoluzionaria
» l’ondata rivoluzionaria del
‘19-20 si manifestò nei singoli paesi in forme e intensità diverse
1. Francia e Gran Bretagna
» le classi dirigenti riuscirono a
contenere senza troppe difficoltà la pressione del movimento operaio
2. Germania, Austria, Ungheria
»
le tensioni sociali si erano sommate ai traumi della sconfitta e del
cambiamento di regime
» furono
teatro di veri e propri tentativi rivoluzionari » ma » rapidamente stroncati
Le divisioni
del movimento operaio
» rivoluzione d’ottobre »
aveva galvanizzato le avanguardie rivoluzionarie in tutta Europa
» aveva
accentuato la frattura fra queste avanguardie e il resto del movimento operaio
» 1919 » contrasto sancito
ufficialmente con la costituzione dell’Internazionale comunista
» e in seguito con la fondazione in
tutta Europa di partiti ispirati al modello bolscevico
» la scissione del movimento
operaio avrebbe contribuito ad aprire il varco palla controffensiva
conservatrice
RIVOLUZIONE E
REAZIONE IN GERMANIA
Una situazione
rivoluzionaria
» prima ancora di essere
sancita ufficialmente, la rottura fra socialdemocrazia e comunismo era già segnata
1. dalle vicende che in Russia avevano
portato i bolscevichi al potere (?)
2. dalle vicende che in Germania avevano
seguito la proclamazione della Repubblica (??)
» già ala firma
dell’armistizio la Germania si trovava in una situazione rivoluzionaria
» l’esercitò (fino ad allora
rimasto compatto) si disgregò » migliaia di soldati si riversano nel paese
portando
con sé le armi
Il governo legale era
esercitato da un Consiglio dei commissari del popolo
» presieduto dal
socialdemocratico Ebert e composto esclusivamente da socialisti (anche Uspd)
» Uspd = frazione di sinistra
staccatasi dalla Spd nel ’17 » indipendenti radicali
» Spd = socialdemocratici
Nelle città i veri padroni
erano i consigli degli operai e dei soldati
» occupavano aziende e sedi
di giornali, requisivano viveri da distribuire alla popolazione
» dettavano le loro
condizioni agli industriali e ai rappresentanti dei poteri legali
Differenze con
la Russia
1. a contrario dei menscevichi, i socialdemocratici
tedeschi avevano una lunga tradizione di lotte legali
»
controllavano le centrali sindacali
»
disponevano di un apparato organizzativo efficiente e capillare
» erano l’unica forza
organizzata nel paese dopo la dissoluzione dell’esercito
2. I leader socialdemocratici erano »
contrari a una rivoluzione di tipo sovietico
» favorevoli a una democratizzazione del sistema politico entro il
quadro
delle istituzioni parlamentari »
il contrario della esperienza russa
» questo è un riformismo democratico
attuato abbandonando le ali più estreme
3. soprattutto non intendevano cancellare
le strutture militari e civili del vecchio Stato fino alla convocazione di
un’assemblea costituente
»
in questo modo si crea una convergenza tra capi della Spd e gli esponenti della
vecchia classe dirigente
»
vecchia classe dirigente » vedeva nella forza e nell’influenza della
socialdemocrazia sulle masse
l’unica via efficace per evitare a rivoluzione
»
capi dell’esercito » con un patto non scritto si impegnano a servire le
istituzioni repubblicane in
cambio di
garanzie sulla tutela dell’ordine pubblico
L’insurrezione
spartachista
» linea moderata della Spd
porta allo scontro con le correnti radicali del movimento operaio tedesco
» indipendenti dell’Uspd +
Lega di Spartaco (= movimento estremista di stampo sovietico, nucleo originario
del partito comunista tedesco) » si
oppongono alla convocazione della Costituente
» affidano tutto ai consigli » cellule
di una nuova “democrazia socialista”
» 5-6 gennaio 1919 » i
berlinesi scesero in piazza per protestare contro la destituzione di
un’esponente di
sinistra dalla
carca di capo della polizia della capitale
» non è solo
una protesta: vogliono gli operai alla guida del governo (obiettivo politico)
» spartachisti
e alcuni dell’Uspd decidono di approfittare della mobilitazione di massa
» diffondono un comunicato in
cui di incitavano i lavoratori a rovesciare il governo
» risposta del proletariato
berlinese fu inferiore alle aspettative
La repressione
» reazione del governo
socialdemocratico durissima
» affida l’incarico di
fronteggiare la rivolta al commissario alla Difesa Gustav Noske
» Freikorps = “corpi
franchi”, corpi paramilitari, squadre volontarie formate da soldati smobilitati
e guidate
da ufficiali di orientamento nazionalista
conservatore di cui Noske si serve per la repressione
» non poteva contare su un
esercito efficiente » l’esercito non esisteva più dopo la guerra
» non dovendo rispondere
direttamente allo Stato, usavano ogni tipo di violenza liberamente
» nel giro di pochi giorni
reprimono nel sangue l’insurrezione berlinese
» governo » non usa regolari
forze dell’ordine che dipendono dallo Stato e devono seguire una procedura
» NB » il vento
dell’antipolitica rafforza gli estremisti » comincia a prendere forma il
partito
nazionalsocialista tedesco (Nsdap),
che all’inizio era in estrema minoranza
» Hitler fa la sua prima comparsa come
leader in questo partito » molto carismatico, bravo nei discorsi,
sapeva attrarre la gente, un
moltiplicatore di forze » riorganizza il partito accentrandolo su di sé
» propone la violenza come forma di
autorità politica
Le elezioni per
la Costituente
» 19 gennaio » si tennero le
elezioni per l’Assemblea costituente
» comunisti » avevano deciso
di boicottare le elezioni » rimangono assenti
» socialdemocratici » si
affermano come il partito più forte
» ma non riescono
a raggiungere la maggioranza assoluta (nemmeno insieme all’Uspd)
» non potendo
governare da soli, devono cercare l’accordo con una parte dei gruppi
considerati
da loro “borghesi” » o i cattolici del Centro
» o i vecchi partiti liberali e conservatori
Costituzione di
Weimar (città in cui si svolse
l’assemblea) = accordo fra socialisti, cattolici e democratici
» perché una nuova
costituzione » il precedente sistema elettorale ostacolava la formazione di
grandi
maggioranze
solide e spingeva alla frammentazione
» sistema proporzionale dà a un
partito tanti seggi quanti voti ha ricevuto e
» fotografava le urne: non c’erano premi di maggioranza né soglie
parlamentari » per fare un governo
ci vuole un accordo tra partiti
» rese possibile » l’elezione
di Friedrich Ebert alla presidenza della Repubblica
» la formazione di un
governo di coalizione a direzione socialdemocratica
» il varo della nuova
costituzione repubblicana (assolutamente democratica)
» prevedeva » il mantenimento
della struttura federale dello Stato
» il suffragio universale
(maschile e femminile)
» un governo responsabile di fronte al
Parlamento
» un Presidente della
Repubblica eletto direttamente dal popolo
» osservazioni » è la
costituzione più avanzata d’Europa
Nuovi tentativi
rivoluzionari
» la Costituzione non
bastò per riportare la tranquillità in paese
» marzo » a Berlino nuovi
disordini » repressi ancora nel sangue
» epicentro si sposta in
Baviera » comunisti e “indipendenti” fondano una Repubblica dei consigli
(fallisce)
» ma i comunisti (per
vendicare la repressione all’insurrezione spartachista) continuano ad
organizzare moti,
manifestazioni di piazza, tentativi
insurrezionali
» estrema destra » è sempre
più potente ed agisce fuori controllo » la loro ideologia fa molta presa
» sempre più pericolosa: i militari
smobilitati inquadrati nei corpi franchi tendevano sempre
più ad agire fuori da qualsiasi controllo e
autorità; i capi dell’esercito erano inclini a
dimenticare i loro impegni di lealtà alle
istituzioni repubblicane
La leggenda
della “pugnalata alla schiena”
» i generali militari (che
portavano la maggior responsabilità politica della sconfitta della Grande
guerra)
diffondono una diceria secondo cui
l’esercito tedesco sarebbe stato ancora in grado di vincere se non fosse
stato tradito da una parte del paese »
leggenda priva di qualsiasi fondamento
» getta discredito sulla
Repubblica nata dalla sconfitta e sulla classe dirigente a cui toccò firmare la
pace
» furono colpiti soprattutto
socialdemocratici » nelle elezioni del 1920 sconfitti dai cattolici del Centro
Socialisti e cattolici in Austria » situazione uguale alla Germania
» socialdemocratici » forti
nella capitale, governarono il paese nella difficile fase di passaggio di
regime
» comunisti » tentarono
ripetutamente, senza successo, l’insurrezione
» elezioni del 1920 » prevale
il voto clericale e conservatore delle campagne
» la
maggioranza assoluta va al Partito cristiano-sociale
La Repubblica dei soviet e il
“terrore bianco” in Ungheria
» vita della Repubblica
democratica in Ungheria fu breve e drammatica
» i socialisti si unirono con
i comunisti anziché con i liberali
» marzo 1919 » instaurano una
Repubblica sovietica
» attuano una politica
di dura repressione nei confronti della borghesia e dell’aristocrazia
agraria »
l’esperimento dura poco più di quattro mesi per la rivincita dei conservatori
» conservatori » appoggiati
da Inghilterra e Francia si insediano al potere guidati da Miklos Horthy
» scatena un’ondata di
“terrore bianco”
» Ungheria cade sotto
regime autoritario sorretto da Chiesa e grandi proprietari terrieri
LA REPUBBLICA DI
WEIMAR
La Repubblica nata dalla
Costituente di Weimar rappresentò nell’Europa degli anni ’20 un modello di
democrazia parlamentare aperta e avanzata » la Germania diventa centro più
vivace della cultura europea
Fattori che
favorivano la democrazia a discapito del
sistema repubblicano
1. Il diktat di Versailles
2. La frammentazione politica in
gruppi » rende instabile la maggioranza
»
nell’assenza di una forza egemone che guidi il paese anche il governo è
instabile
»
la socialdemocrazia (Spd) è l’unica forza in grado di aspirare a questo ruolo
egemone
»
Centro cattolico, Partito tedesco-nazionale, Partito tedesco-popolare, Partito
democratico tedesco
3. la sfiducia nella democrazia
» i
gruppi dell’estrema destra sovversiva ma anche la vecchia classe dirigente e la
media e piccola
borghesia associano alla Repubblica la sconfitta
e l’umiliazione di Versailles
4. la crisi finanziaria
»
1921 » una commissione decide l’ammontare delle riparazioni nella cifra di 132
miliardi di marchi
» da pagare in 42 rate annuali »
suscita in tutta la Germania un’ondata di proteste
»
i gruppi dell’estrema destra (tra cui svetta il piccolo Partito
nazionalsocialista guidato da Adolf Hitler)
scatenano un’offensiva terroristica contro
la classe dirigente repubblicana » accusata di tradimento per
essersi piegata alle imposizioni dei
vincitori
» i
governi che si succedettero si impegnarono a pagare le prime rate ma evitarono
interventi drastici
sulle tasse e sulla spesa pubblica per non
rendersi ulteriormente impopolari
»
soluzione: aumento della stampa di carta-moneta » conseguenza = rapido processo
inflazionistico
L’inflazione = perdita di potere d’acquisto della moneta » si
verifica quando la moneta circola in quantità e con velocità superiore a quella
richiesta dai bisogni del mercato
» 1kg di pane 400 miliardi di
marchi » tutti cercano di sbarazzarsene in cambio di beni reali
L’occupazione
della Ruhr
» gennaio 1923 » Francia e
Belgio inviano truppe coloniali (per offendere maggiormente il loro onore) nel
bacino della Ruhr traendo
pretesto da un mancato pagamento
» non potendo agire
militarmente, il governo tedesco incoraggia la resistenza passiva della
popolazione
» imprenditori e operai della
Ruhr abbandonarono le fabbriche, rifiutando collaborazione con gli occupanti
» rappresenta il definitivo
tracollo per le già provate finanze tedesche
1. privava il paese di risorse produttive
2. ingenti spese per finanziare la
resistenza passiva
Il governo
Stresemann
» agosto ’23 » si formò un
governo di “grande coalizione” comprendente tutti i gruppi costituzionali
presieduto da Gustav
Stresemann, leader del partito tedesco-popolare
» convinto che la Germania
avrebbe potuto rialzarsi solo attraverso accordi con le potenze vincitrici
» il governo ordina la fine
della resistenza passiva nella Ruhr (nonostante le proteste della destra)
» si riallacciano i contatti
con la Francia
Hitler e il
complotto di Monaco
» notte 8-9 novembre 1923 »
alcune migliaia di aderenti al Partito nazionalsocialista e ad altre formazioni
paramilitari cercarono di organizzare
un’insurrezione contro il governo centrale, capeggiati da Hitler
» fallimento » il complotto
non ottenne lo sperato appoggio dei militari e delle autorità locali
» fu represso rapidamente
dalla polizia
» il generale Ludendorff
(anche lui guida del complotto) scappa lasciando la responsabilità ad Hitler
» Hitler fu condannato a
cinque anni di carcere » in buona parte gli vengono condonati
» grave perché mette a
repentaglio il governo » sembra la fine del Partito nazionalsocialista (ma
contrario!)
Il piano Dawes (1924)
» Charles Dawes » finanziere
e uomo politico statunitense che trova un accordo per tornare alla stabilità
» principio di base = la
Germania avrebbe potuto far fronte ai suoi impegni (pagare il debito) solo se
fosse
stata messa in grado di far funzionare al
meglio la sua macchina produttiva
» cosa prevede » entità delle
rate deve essere graduata nel tempo
» la finanzia
internazionale (in particolare gli Stati Uniti) deve sovvenzionare lo Stato
tedesco
con una serie di
prestiti a lunga scadenza
» conseguenza » in poco tempo
l’industria tedesca tornò ai primi posti nel mondo per volume di produzione
» ma » la crisi della Ruhr e
la grande inflazione del ’23 lasciarono segni profondi nella società tedesca
Elezioni del
‘24
» la grande coalizione
di Stresemann si ruppe
» 1924 » calo dei partiti
democratici con un’avanzata delle ali estreme (comunisti e tedesco-nazionali)
» loro avevano costruito la loro
campagna sul rifiuto del piano Dawes
» 1925 » elezioni
presidenziali convocate per eleggere il successore di Ebert
» il cattolico Wihlmen Marx fu
battuto dal maresciallo Hindenburg, capo dell’esercito
Gli anni della
stabilità: 1925-29 » clima più sereno
nell’atmosfera internazionale
» grazie alla ripresa
economica, anche la situazione politica si stabilizzò
» Stresemann conservò fino
alla sua morte (1929) la carica di ministro degli Esteri, assicurando così la
continuità di quella linea di collaborazione
con le potenze vincitrici (cardine dell’equilibrio europeo)
LA RICERCA DELLA
DISTENSIONE IN EUROPA
America » dopo aver investito molti prestiti all’Europa si
ritira in uno stretto isolazionismo
Gran Bretagna »riluttante ad assumere nuovi impegni militari
sul continente
Il sistema di
alleanze Francese
» teme la messa in
discussione del Trattato di Versailles perché vede Inghilterra e Stati Uniti
ritirarsi
nell’isolazionismo, e nota l’ondeggiamento
dell’Italia » si sarebbe ritrovata da sola
» mezzo più sicuro per tenere
la Germania sottomessa è il pagamento delle riparazioni
» cerca di costruirsi il
proprio sistema di sicurezza: lega a sé con una rete di alleanze tutti quei
paesi orientali
che erano stati avvantaggiati dai trattati
di Versailles (quindi contrari a una revisione di Versailles)
» in questo modo ostacola
anche il tentativo tedesco di espandersi a est
» Polonia, Cecoslovacchia,
Jugoslavia, Romania » nel 1921 si erano unite nell’alleanza detta Piccola
Intesa
» culmine di questa politica
estera = occupazione della Ruhr
1924: forte cambiamento di
direzione con l’accettazione del piano Dawes da parte della Francia
» si inaugura una fase di
distensione e di collaborazione fra le due potenze ex nemiche (Francia-Germania)
» maggiori protagonisti =
Stresemann e Briand » base dell’intesa c’è la volontà comune di normalizzare i
rapporti tra vincitori e vinti e di una
sicurezza collettiva
Gli accordi di
Locarno (ottobre 1925) » risultato più
importante dell’intesa franco-tedesca
» riconoscimento da parte di
Germania, Francia e Belgio delle frontiere comuni tracciate a Versailles
» impegno di Gran Bretagna e
Italia (successo di Mussolini) di farsi garanti contro eventuali violazioni
» Francia » ottiene una
garanzia internazionale ai suoi confini
» Germania » accetta la
perdita dell’Alsazia-Lorena » ma non dice nulla riguardo alle sue mire verso
est
» ma nel complesso ne esce
rafforzata per la prima volta da dopo la guerra è soggetto attivo
(e non semplice oggetto
passivo) di trattati internazionali
» 1926 » la Germania fu
ammessa alla Società delle nazioni
Il piano Young
e il patto Briand-Kellog
» 1928 » i rappresentanti di
15 stati (tra cui Germania e Unione Sovietica), riuniti a Parigi su iniziativa
di
Briand e del segretario di Stato
americano Frank Kellog, firmarono un patto con cui si
impegnavano a rinunciare alla
guerra come mezzo per risolvere le controversie
» 1929 » Owen Young: finanziere
americano che propone di ridurre l’entità delle riparazioni tedesche
» contenuto » ridurre entità
delle riparazioni tedesche
» ne gradua il pagamento in
60 anni (fine 1990)
» ritiro dei reparti
francesi dalla Renania (si sarebbe attuato poi nel 1930) con la promessa da
parte del governo
tedesco di mantenere la regione smilitarizzata
» la stagione di concordia si
interruppe bruscamente alla fine del decennio, in coincidenza con la grande crisi
economica mondiale
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