JOHANN WINCKELMANN (1717-1768)
Fu un
filologo tedesco cultore delle arti. Compie un viaggio in Italia e scopre
l'arte antica perciò si dedica allo studio di questa fondando la filologia
artistica. Cerca di applicare il rigore filologico alla tecnica e alla
figura distinguendo dei periodi. Si può attribuire allo studioso il titolo di fondatore
della moderna concezione di storia dell’arte, avendo distinto per la prima
volta arte greca da quella romana e ponendo il passaggio tra arte moderna e arte
contemporanea introducendo il nuovo concetto di estetica (definizione di
bellezza): identifica il bello nell'arte greca. Prima del ‘700 il
concetto di bello non era fissato a priori, da Winckelmann in poi l'opera deve
rispondere a dati criteri, perciò si sviluppa l'accademia e l'accademismo che
possono definiti come la morte dell'arte.
Criteri
di Winckelmann:
-
Affermazione di una bellezza ideale, composta
mentalmente dall’artista
» il bello è modello di perfezione
purificato dalle imperfezioni della natura
» in arte non si ottiene copiando
la natura, ma operando una selezione dei suoi aspetti migliori
-
Imitazione: l’imitazione dell’arte greca è la
chiave per raggiungere la bellezza ideale» nell’arte greca il processo di
selezione della natura è completato» ma imitare non significa copiare (che è
un’operazione puramente meccanica tesa alla riproduzione dell’aspetto esteriore
del modello), ma è una ricreazione e riproposizione dello spirito contenuto nel
modello, che va prima studiato e conosciuto
-
Nobile semplicità, quieta grandezza, sobrietà, rigore e dignità
dell'immagine (contro la ridondanza decorativa e l’eccesso del Roccocò;
Winckelmann fu uno dei critici più accaniti del Barocco)
-
Modello di dominio razionale della forma (per
questo l’Illuminismo si riconobbe nel Neoclassicismo)
» principio di simmetria e di corrispondenza delle parti,
masse definite, visione equilibrata e razionale
Per la pedagogia neoclassica la rappresentazione de Bello
coincide anche con il Buono (come per i Greci). Perciò i temi scelti
appartengono alla storia patria o quella antica, e sono capaci di ispirare
virtù civili e private.
In
pittura » si
sceglie il disegno, considerato il mezzo più antico e puro di rappresentazione
» contorni ben definiti,
stesure compatte del colore
In
scultura » si
escludono le estrosità del passato in favore della grazia, dell’armonia e della
compostezza
In
architettura » ci
si allontana da scelte scenografiche per modelli graziosi e solenni
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