BERGSON (1859-1941)
- Si può considerare la massima
espressione dello spiritualismo francese
»
da questo contesto accoglie i temi » della critica della scienza » la scienza è
una delle fonti di conoscenza
» del pragmatismo
- Opere » 1889: Saggio sui dati
immediati della coscienza
» 1896: Materia e memoria
» 1907: L’evoluzione creatrice
TEMPO
E DURATA
- Una delle teorie più originali di
Bergson è la distinzione tra il tempo della scienza e il tempo della vita
»
il tempo è una dimensione esistenziale dell’uomo; ci sono due concezioni
opposte e incompatibili
»
il tempo non esiste in sé ma in quanto io lo conosco
»
critica la riduzione positivistica del tempo
Tempo della scienza
|
Tempo della vita
|
Costituito di istanti che
si differenziano solo quantitativamente; è una somma di oscillazioni sempre
uguali.
Il tempo della fisica e
dell’osservazione scientifica è reversibile; infatti un esperimento può
essere ripetuto uguale un numero indefinito di volte.
E’ fatto di menti distinti
l’uno dall’altro
E’ astratto, esteriore,
spazializzato
Immagine: collana di perle
tutte uguali e distinte di cui ognuna è causa della successiva
|
Costituito di istanti che
si differenziano tra loro qualitativamente
Il tempo della psiche è composto
da momenti irripetibili; infatti ogni ricerca del “tempo perduto” è destinata
al fallimento
Si identifica con la durata,
perché è una somma di momenti che si compenetrano tra loro
E’ concreto (attimi
veramente vissuti), interiore
Immagine: gomitolo di lana sempre
dello stesso filo, o un flusso della stessa acqua o una valanga, che
continuamente mutano e crescono su se stessi
|
- Conservazione totale » caratterizza il
tempo della vita
» non
ci si può mai sbarazzare del passato
» la
mente umana accumula l’esperienza sempre nuova su un livello base di coscienza
»
si capisce con l’immagine del gomitolo che diventa sempre più grosso ad ogni
giro del filo
»
quindi il tempo della vita è » sia conservazione
» sia creazione totale
»
ogni momenti, pur essendo il risultato di tutti i momenti che lo hanno
preceduto è assolutamente nuovo
rispetto ad essi » per un essere che abbia
coscienza significa mutare quindi ricrearsi sempre nuovo
- Qual è l’origine del concetto di tempo e
di durata?
»
considera la temporalità dal punto di vista psicologico
»
si contrappone alla visione positivistica-kantiana che » assimilava il tempo
allo spazio
» lo considera
come dato oggettivo, un fatto esterno
»
riprende la concezione interiore di tempo propria di sant’Agostino e san
Tommaso d’Aquino (per quei
tempi era più facile ammettere una cosa
tale, dato che non esistevano ancora gli orologi moderni!)
»
anche il tempo della scienza ha a che fare con la durata
»
davanti al tempo geometrico dell’orologio noi contiamo delle simultaneità (le
posizioni successive delle
lancette) ponendole l’una dopo l’altra,
spetta poi alla coscienza collegare gli elementi generando il
concetto di tempo, anche quello della
scienza
»
senza la coscienza non c’è alcun tempo, nemmeno quello quantitativo e
spazializzato, perché senza l’io
che conserva il ricordo delle oscillazioni
passate e che organizza e allinea un’oscillazione di fianco
all’altra ogni oscillazione varrebbe per sé
e non esisterebbe il concetto di tempo
»
il tempo della scienza non ha una natura opposta a quello della vita perché
entrambi si fondano
sull’attività della coscienza e della
memoria
LA LIBERTA’ E IL RAPPORTO TRA
SPIRITO E CORPO
- Apre un dualismo » dimensione naturale
» dimensione
spirituale
- La dimensione spirituale è
caratterizzata dalla libertà
» chi
crede che ogni azione spirituale ed ogni altro fatto naturale sono
necessariamente determinati da una
serie di cause concepisce il tempo secondo
uno schema parziale (come fa la scienza)
»
essi esteriorizzano l’azione e il motivo dell’azione considerandoli esterni
rispetto a se stessi e tra loro
» sono
convinti che il motivo dell’azione agisca sull’azione generandola
necessariamente
»
ma ciò è in contrasto con la testimonianza della coscienza che è un continuo
mutamento totalmente
libero » quindi non determinato da » cause
esterne
» né interne (l’anima non è determinata dall’odio, dalla simpatia…
come forze che agiscono su di essa dall’esterno)
»
ogni sentimento è tutta l’anima » non esiste l’odio ma esiste l’anima che odia:
si identifica col sentimento
» riconosce l’azione di queste forze, ma afferma che esse siano prodotte
dall’anima stessa, non
che incombono su di essa determinandola
»
quindi l’anima si determina da sé » quindi è libera » apre ad un problema
»
colpisce la riduzione positivistica della conoscenza al cervello, a materia
- Problema del rapporto tra spirito e
corpo » distingue tra
1. memoria = è la coscienza che registra
automaticamente tutto ciò che accade
»
la memoria pura si identifica con il nostro passato che “ci segue per intero in
ogni momento”
»
nella memoria è sedimentato ciascun attimo della nostra vita a livello
incosciente
2. ricordo = materializzazione in
un’immagine di un evento del passato (operata dal cervello)
» non
avviene sempre ed è solo una piccola marte della memoria pura
»
il cervello trasforma in ricordi solo ciò che serve all’azione e mantiene al di
sotto della coscienza la
maggior parte del passato » la memoria è più
oblio che ricordo
3. percezione = filtro che seleziona i dati
sensoriali in vista delle esigenze delle azioni
»
es: se sono concentrato su una cosa capita spesso che non mi accorgo di ciò che
accade intorno
»
la mia percezione di una cosa mi isola dalla percezione di altre
LO SLANCIO VITALE (L’evoluzione
creatrice)
- Pur riconoscendo nella teoria della
memoria un rapporto tra coscienza e corpo rimane una concezione dualistica
della realtà » lo spirito si distingue dalla materia
»
in questo testo intende superare il dualismo mostrando come l’intero universo
sia interpretabile secondo
il concetto di durata, non solo la coscienza
dell’uomo » estende il concetto di durata
- La vita dell’uomo e la vita della natura
»
premessa: vita è sempre creazione e imprevedibilità + conservazione
integrale e automatica del passato
» è così la vita
dell’individuo come quella della natura » ma le loro sorti sono diverse
» ciascuno
può dire che nella sua personalità infantile riuniva in sé possibilità diverse,
che col passare del
tempo sono diventate incompatibili » ci pone
più volte davanti alla necessità di una scelta
» determinati da
scelte passate ma continuamente rilanciati al futuro
»
l’uomo può vivere una sola vita, perciò deve scegliere » la vita umana ha
un’unica direzione
»
la natura invece davanti ad ogni possibile biforcazione crea sempre nuove
specie che si evolvono
separatamente » la natura non segue un’unica
linea evolutiva, ha numerose biforcazioni coesistenti
» è caratterizzata
da scelte che non sono incompatibili come invece per l’uomo
» presenta solo poche “grandi
strade” (mammiferi, rettili…)
» molte vie sono
state vie senza uscita (si pensi alle specie estinte)
- Eppure noi riconosciamo la natura come
unica
»
l’unità della natura non è convergenza come se fosse la realizzazione di un
disegno preformato
»
il finalismo è escluso perché la vita è creazione imprevedibile
»
nega il meccanicismo » esclude che l’evoluzione e l’unità siano per cause
puramente meccaniche
» non può spiegare la formazione di organi
complicatissimi che però devono
svolgere funzioni molto semplici (come gli occhi) » la natura è
creazione libera
» l’unità
della natura è quella che precede la biforcazione » l’unità è uno “slancio
vitale” = forza creativa
dell’evoluzione, forza vitale della natura
- Immagine della mano nella limatura di
ferro
» immaginiamo
una mano che affonda in una grande quantità di limatura di ferro
»
origina una forma determinata, che è quella della mano » immaginiamo che la
mano sia invisibile
» i
meccanicisti » spiegherebbero la posizione di ciascun grano di ferro
analizzando l’azione esercitata su
di esso dai grani
vicini » l’inesauribile dettaglio dei movimenti non è spiegaz adeguata
» i
finalisti » ipotizzerebbero l’esistenza di un piano d’insieme, un ordine finale
della posizione raggiunta
»
nessuno dei due comprende la vera causa che è la forza esercitata dalla mano
»
azione indivisibile dello slancio vitale = movimento della mano
»
posizione assunta dai granellini = il suddividersi dello slancio in individui e
specie, e ciascuno nei vari
organi, e ciascun organo negli elementi che lo costituiscono
»
resistenza della limatura di ferro nei confronti della mano = resistenza della
materia bruta nei confronti
dello slancio vitale » come il corso del
fiume incontra ostacoli posti da lui stesso, i detriti che lo deviano
- Biforcazioni dello slancio vitale (ne
elenca alcune)
»
prima biforcazione: piante ed animali
»
seconda biforcazione: artropodi e vertebrati
ISTINTO, INTELLIGENZA ED
INTUIZIONE
- La biforcazione artropodi/vertebrati ha
originato due processi evolutivi diversi, pur progredendo entrambi
- Istinto e intelligenza
»
sono tendenze diverse ma tra loro connesse e mai assolutamente separate
»
intelligenza = facoltà di fabbricare strumenti artificiali
»
istinto = facoltà di utilizzare o costruire strumenti organizzati (organi
corporei)
» l’animale usa l’olfatto, gli
artigli, istinto di cacciare
- Caratteri dell’intelligenza umana
» l’uomo
ebbe la capacità di sopperire alla deficienza degli strumenti naturali con
l’intelligenza
»
es: ha sviluppato tecniche per guadagnarsi il cibo (allevamento, agricoltura,
armi)
»
l’intelligenza è un moltiplicatore di forze e di capacità
»
originariamente la scienza serviva solamente per costruire oggetti inorganici
utili per la sopravvivenza,
ha come fine la vita » quindi si trova a
proprio agio solo quando si rivolge alla materia inorganica
» via via
la scienza si è staccata dalla natura e ora studia solo cose inanimate
»
quindi inizialmente il funzionamento dell’intelligenza e la scienza erano
determinate dalla natura
dell’oggetto che le è proprio, il quale è
solido, immobile
» la
caratteristica principale dell’intelligenza e della scienza che deriva da essa
è l’incapacità di
comprendere il movimento, il divenire, la
vita all’interno dei quali non si distinguono stati immobili
»
paragona l’intelligenza umana ad un meccanismo cinematografo: cerca di
riprodurre il movimento
mediante una successione di istantanee che
prese singolarmente rappresentano cose immobili
»
ecco perché l’intelligenza è disarmata di fronte alla vita
- L’intuizione e la metafisica
»
dato che intelligenza e istinto non sono mai completamente separati, è
possibile un ritorno consapevole
dell’intelligenza all’istinto » tale ritorno
è costituito dall’intuizione
»
intuizione = istinto divenuto disinteressato e consapevole di sé, istinto che
diventa intelligenza
» è
possibile perché è dimostrato dalla presenta nell’uomo dell’intuizione estetica
che origina l’arte
» nell’arte
l’uomo coglie in modo consapevole alcuni messaggi della vita
»
ma » l’intuizione estetica è troppo particolare, diretta solo ad alcuni settori
» quindi non può essere lo strumento
di una metafisica di vita
»
si può però concepire una ricerca orientata nello stesso verso dell’arte ma che
abbia per oggetto tutta la
vita in generale » la ricerca filosofica è lo strumento adatto per la comprensione della vita: la metafisica
SOCIETA’, MORALE E RELIGIONE
- Società chiuse e società aperte
»
Bergson osserva che nella società umana si ripropone la stessa caratteristica
dell’evoluzione biologica
»
anche nella società c’è un alternarsi di immobilità e movimento, forme fisse e
slancio vitale
società chiuse
|
società aperte
|
l’individuo agisce
unicamente come parte del tutto
il margine lasciato alla
libertà e all’iniziativa individuale è minimo
domina la “morale
dell’obbligazione” fondata su abitudini sociali
è immutabile
consiste nel conformarsi ad
abitudini acquisite
|
lo slancio vitale di
ciascun individuo ricerca manifestazioni sempre nuove
c’è grande margine lasciato
alla libertà e all’iniziativa individuale
vige la “morale assoluta”
che contraddistinse i santi cristiani/saggi greci/profeti ebrei
è in movimento, tende al progresso
risponde all’appello della
personalità e della coscienza individuale
|
»
NB: Bergson fa continuo appello alla personalità dell’individuo, alla libertà
personale
- A questi due tipi di società
corrispondono due tipi di religioni
1. religione statica » religione della
paura che immobilizza
»
attraverso miti e superstizioni l’uomo cerca di difendersi dall’angoscia delle
prospettive di pericolo,
di insuccesso, di morte che la vita presenta
» è reazione difensiva al dramma della vita
»
l’intelligenza riconosce il carattere incerto e rischioso della sua esistenza e
reagisce così
2. religione dinamica » religione della
vita
» la
identifica con il misticismo, che coglie l’essenza della forza creatrice, dello
slancio vitale e che fa
prendere coscienza dell’istinto
»
i mistici cristiani sono superiori agli altri perché insistono sull’amore e perché
il cristianesimo nasce
da un fatto storico, non da paure » critica però l’impostazione finalistica del cristianesimo
da un fatto storico, non da paure » critica però l’impostazione finalistica del cristianesimo
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