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domenica 24 maggio 2015

COMTE - filosofia positivistica

COMTE

-    1830 pubblica il Corso di filosofia positiva » influì negativamente sulla sua carriera accademica
» in questa prima fase vuole trasformare la scienza in filosofia
-    Nell’ultimo periodo il suo già presente orientamento religioso si accentò ancora fino a diventare dominante
» in questa seconda fase vuole trasformar la filosofia in religione
-    Il suo intento = costruire una filosofia della storia
» poi la filosofia si trasforma in una religione dell’umanità che è divinizzazione della storia
» afferma di aver provato fin dai 14 anni “il bisogno fondamentale di una rigenerazione universale, ad un
   tempo politica e filosofica” che avviene attraverso la scienza » la molla di tutta la sua ricerca e attività
» lo ha portato a considerare la scienza positiva come la soluzione definitiva di tutti i problemi dell’uomo
-    Scopo = attraverso la scienza costruire un sistema che porti ad una rigenerazione umana e politica
-    Metodo = individua le regole fondamentali della conoscenza umana

LA LEGGE DEI TRE STADI E LA CLASSIFICAZIONE DELLE SCIENZE

-    Individua tre tappe attraverso cui l’uomo ha tentato di spiegare la realtà e se stesso
» ciascuna branca della conoscenza umana passa successivamente attraverso tre stadi teorici differenti
» 3 metodi di condurre la ricerca e 3 concezioni generali differenti
-    Primo stadio: teologico (o fittizio)
» è il punto di partenza necessario dell’intelligenza umana; è lo stadio dell’infanzia
» si rappresentano i fenomeni come prodotti dell’azione diretta e continua di agenti soprannaturali
» il suo intervento spiega tutte le vicende che accadono
-    Secondo stadio: metafisico (o astratto)
» ha unicamente funzione di transizione; è lo stadio della giovinezza
» gli agenti soprannaturali sono sostituiti da forze astratte che sono diversi enti del mondo ritenuti capaci di
   generare da sé tutti i fenomeni osservati
» la spiegazione dei fenomeni consiste nell’associare a ciascuno di essi l’essenza adeguata
-    Terzo stadio: positivo (o scientifico)
» stadio definitivo dell’intelligenza; è lo stadio della maturità
» lo spirito riconosce l’impossibilità di giungere a nozioni assolute e rinuncia alla ricerca delle cause dei
   fenomeni e delle origini del destino dell’universo
» si applica unicamente a scoprire con l’uso della ragione e dell’osservazione le leggi effettive dei
   fenomeni, cioè le loro relazioni invariabili di successione e somiglianza
» non si può spiegare la radice noumenica delle cose, ma solo quella fenomenica
-    L’anarchia intellettuale e politica della società contemporanea
» molte branche della conoscenza sono fondate ormai su una base positiva
» però la cultura umana nella sua totalità, dunque anche la sua organizzazione sociale, non sono ancora
   completamente permeate dallo spirito positivo
» manca una “fisica sociale” accanto a quella celeste e terrestre = studio positivo dei fenomeni sociali
» manca una penetrazione del pensiero positivo in tutti gli strati della cultura » provoca una condizione di
   anarchia intellettuale e la conseguente crisi politica e morale della società contemporanea
» le tre prospettive filosofiche (teologa, metafisica, positiva) continuano a coesistere, nessuna prevale
   sull’altra, quindi non c’è un ordine sociale determinato
-    Mette fine alla frantumazione dei saperi classificandoli dal più semplice al più complesso
» produce un’enciclopedia delle scienze che vuole essere un sistema di idee generali che prevalga
   definitivamente nella specie umana » quindi porterà a termine la crisi del suo tempo
-    Le scienze fondamentali: astronomia, fisica, chimica, biologia, sociologia
» sono le sezioni in cui è divisa l’enciclopedia
-    La matematica
» la esclude dalla classificazione perché ritiene che costituisca la base per tutte le altre scienze
» è il primo sapere ad essere entrato nello stadio positivo
-    La logica
» viene esclusa perché ritiene che essa non sussista in generale e in astratto
» si identifica nel metodo impiegato in ogni branca del sapere
-    La psicologia
» viene esclusa dal sistema perché non la considera una scienza e non lo sarà mai per lui
» ritiene che l’osservazione interiore sia impossibile perché i fenomeni intellettuali non possono essere
   osservati dal soggetto che li produce nel momento stesso in cui li produce
» soggetto e oggetto di questa disciplina coincidono, quindi non c’è il necessario distacco critico

LA SOCIOLOGIA

-    È la scienza più importante del positivismo per motivi ideologici
» anche i rapporti umani tra le persone sono studiabili come fenomeni scientifici
» i fenomeni sociali sono soggetti a leggi naturali che ne rendono possibile la previsione
» tutte le scienze sono subordinate alla sociologia come al loro fine ultimo
-    NB: con il termine sociale indica tutta la produzione sociale dell’uomo (significato + ampio che oggi)
-    Contesto storico
» è il periodo in cui emergono i problemi sociali dell’industrializzazione e urbanizzazione
» alcolismo, abbandono dei minori, sfruttamento, prostituzione
» c’era un’esigenza reale di studio delle dinamiche sociali di fronte all’emergenza di convivenza tra tante
   persone » nasce la società di massa » nasce la sociologia
-    Compito della sociologia

Percepire nettamente il sistema generale delle operazioni successive, filosofiche e politiche, che devono liberare la società dalla sua fatale tendenza alla dissoluzione imminente e condurla a una nuova organizzazione, più progressiva e più salda di quella che riposava sulla filosofia teologica.

» per Comte i problemi sociali che affliggono il suo tempo possono essere risolti da questa scienza anche
   dal punto di vista politico » per questo la sociologia ha anche interesse pratico, non solo teorico
» la sociologia sostituisce la pretesa della teologia di offrire salvezza e miglioramento delle condizione
-    La sociologia ha due aspetti fondamentali
1.      affrontare a livello scientifico la totalità degli interessi e bisogni dell’uomo
2.      rimediare alla mancanza di sistematicità e organicità delle altre scienze
-    Comte divide la sociologia in
1.      statica sociale » corrisponde al concetto di ordine su cui si basa la sociologia
» sono le relazioni necessarie che intercorrono tra le varie parti del sistema sociale (aspetto politico,
   aspetto culturale, aspetto scientifico, aspetto economico)
» tra il regime politico e il corrispondente stadio della civiltà umana c’è un rapporto necessario
2.      dinamica sociale » corrisponde al concetto di progresso su cui si basa la sociologia
» l’idea alla base è quella del progresso inevitabile, dello sviluppo continuo e graduale dell’umanità
» quindi ciascuno degli stadi sociali consecutivi è “il risultato necessario del precedente e il motore
   indispensabile del seguente”
» vede un progressivo perfezionamento del genere umano che sta andando verso un futuro luminoso
» crea il mito del progresso che influenzerà tutta la cultura positivistica: grazie al progresso che ha
   portato l’uomo alla scienza la vita sarà sempre più semplice, il benessere sempre maggiore,
   spariranno l’ignoranza, la fame, la guerra » i fati del Novecento smentiranno questa teoria
» l’idea del progresso spiega l’esistenza di “uomini di genio” » spiegazione analoga a quella hegeliana, 
   cioè essi sono strumenti di un movimento predeterminato che nel caso di una loro mancanza si
   sarebbe aperto altre vie per raggiungere lo stesso risultato » non c’è individualità
-    Non c’è individualità né libertà
» il comportamento dell’uomo è regolato da leggi necessarie, determinate dal punto di vista scientifico
» con la ragione posso dominare tutti gli aspetti della vita dell’uomo
» non si studiano i singoli fatto ma queste forze che muovono la storia » il Novecento romperà con questo
   storicismo che caratterizza l’Ottocento
-    Verso una società sociocratica
» l’opera di Comte è diretta a favorire l’avvento della “sociocrazia” = regime fondato sulla sociologia
» si presenta come analogo alla teocrazia fondata sulla teologia
-    Differenza con Marx
» Marx vede nei positivisti la massima (quindi la peggiore) espressione della classe borghese
» la pretesa salvifica della scienza non è vera
» la scienza è una sovrastruttura economica, è una delle modalità di potere della classe borghese
» in comune con il socialismo e con il marxismo ha l’eliminazione della religione, la negazione della sua
   pretesa di porsi come risposta ai bisogni umani
» sia Comte che Marx si pongono come risposta ai bisogni (uno con la scienza, uno con la rivoluzione)
» hanno un comune materialismo di fondo: i bisogni umani sono di natura materiale
» ma il marxismo ha un umanismo di fondo: pone l’emancipazione dell’uomo come liberazione
   dall’alienazione
-    Differenza con Feuerbach
» la religione non è malattia, come pensa Feuerbach, ma metodo di conoscenza immaturo e ormai superato

LA DOTTRINA DELLA SCIENZA

-    Dottrina di Comte che ha avuto più vasta e duratura risonanza e più efficacia per lo sviluppo della scienza
-    La scienza è diretta a stabilire il dominio dell’uomo sulla natura » come già Bacone e Cartesio
» non vuol dire che essa miri esplicitamente all’azione, anzi afferma il suo carattere speculativo
»distingue le conoscenze scientifiche da quelle tecnico-pratiche
» ma nel suo insieme lo studio della natura è destinato a fornire “la base razionale dell’azione dell’uomo
   sulla natura, giacché solo la conoscenza delle leggi dei fenomeni, il cui risultato costante è quello di
   farceli prevedere, può condurci nella vita attiva a modificarli a nostro vantaggio”
-    Quindi scopo dell’indagine scientifica = formulazione delle leggi attraverso l’osservazione scientifica
» perché la legge permette la previsione che a sua volta permette all’uomo di possedere i fatti
» la previsione dirige e guida l’azione dell’uomo sulla natura

EMPIRISMO E RAZIONALISMO IN COMTE

-    L’origine empirica della conoscenza
» i materiali su cui opera la conoscenza sono tutti di derivazione empirica
» riprende Locke che a sua volta riprese san Tommaso: Nihil est intellectu quod prius non fuerit in sensu
» tutti i concetti dell’intelletto derivano in ultima analisi dall’esperienza
» tali concetti devono essere paragonati all’esperienza per valutarli veri o falsi
-    La prospettiva antiessenzialistica
» la conoscenza si occupa soltanto dei fenomeni esperienziali
» non la intende come una limitazione del campo conoscitivo, perché per la prospettiva positivistica al di
   sotto dei fenomeni non c’è nient’altro
» è errato pensare che ciò che appare nasconde una dimensione altra non visibile e più stabile o più vera
» non c’è alcun noumeno al di sotto dei fenomeni, che non svelano nessuna presunta essenza su cui poggia
» si oppone al criticismo kantiano e all’idealismo
» è conseguente alla convinzione che la scienza è l’unico metodo di conoscenza valido
-    La scienza ha compito descrittivo
» il compito della scienza non è quello di giudicare ma solo di descrivere i fenomeni: dice solo come
   stanno le cose, non se sono giuste o sbagliate, buone o cattive
» è avalutativa dal punto di vista della morale: non produce né adotta valori
» la scienza ha pretesa di oggettività e di neutralità
-    Il ruolo della ragione nella ricerca delle leggi
» nel suo pensiero resta comunque prevalente l’istanza razionalistica
» la conoscenza di un fenomeno consiste nell’individuazione di un principio di regolarità che lo governa
» spiegare un evento significa ricondurlo ad una legge di valenza universale
» per spiegare una legge non basta registrare nelle osservazioni una cerca regolarità dei fatti
» è necessario l’apporto della ragione: non si ha conoscenza senza concettualizzazione
» è l’elaborazione intellettuale che porta a scoprire le regolarità al di sotto del disordine dei fatti e la
   formulazione delle leggi sarebbe impossibile senza un apporto creativo o organizzatore della ragione
-    Afferma l’unità del metodo scientifico in tutte le varie diramazioni, accomunate da principi unici condivisi
-    La scienza deve seguire il principio di economia: un numero eccessivo di leggi vanifica la spiegazione

LA DIVINIZZAZIONE DELLA STORIA DELL’UOMO

-    Infine trasforma la filosofia positiva in religione positiva
» ha l’esigenza di una nuova unità nel genere umano perché la decadenza del regime teocratico e l’inizio di
   quello positivo hanno separato quell’unità dogmatica, culturale e pratica del genere umano
-    La divinizzazione della tradizione dell’uomo
» l’idea di “umanità” sostituisce l’idea di Dio, è concepita come un “grande essere” formato dall’insieme
   degli esseri passati, presenti e futuri che continuano nel processo di progresso
» non è un’unità biologica bensì storica fondata sull’identificazione romantica di tradizione e storicità
» l’umanità è la tradizione ininterrotta e continua del genere umano che ha saputo svilupparsi nel tempo
» l’umanità è una tradizione divinizzata, che comprende tutti gli elementi che costituiscono l’uomo
-    Il culto positivistico dell’umanità
» stabilisce un calendario positivista in cui mesi e giorni sono dedicati alle maggiori figure della religione,
   della scienza, dell’arte, della politica
» nuovo segno in sostituzione del segno della croce cristiano che consiste nel toccare gli organi principali,
   cioè quelli dell’amore, dell’ordine e del progresso
» stabilisce una trinità positivistica » l’umanità (il “grande essere”)
                                                     » la Terra (il “grande feticcio”)
                                                     » lo spazio (il “grande mezzo”)
-    La nuova morale
» la morale del positivismo si fonda sull’altruismo
» “vivere per gli altri” è la sua espressione fondamentale
» non è contraria agli istinti dell’uomo » accanto agli istinti egoistici l’uomo possiede una gamma di istinti

   “simpatici” che l’educazione positiva sviluppa gradualmente fino a renderli predominanti sugli altri

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